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La strategia di integrazione verticale
Consiste nell'espansione dell'impresa attraverso lo svolgimento delle attività che compongono la catena del valore del business esistente. Il problema riguarda stabilire quali attività svolgere all'interno e quali attività lasciare ad altre imprese (buy?). L'integrazione verticale è una strategia di livello corporate. La gerarchia delle strategie si articola in: 1. Strategie di corporate: riguarda lo sviluppo del campo di azione dell'impresa attraverso la scelta dei mercati e delle attività in cui operare. 2. Strategie competitive: indica la modalità attraverso cui l'impresa decide di competere in un'area strategica d'affari per ottenere un vantaggio competitivo. 3. Strategie funzionali: indica gli obiettivi e le modalità organizzative di ogni singola funzione. L'integrazione verticale è una strategia di sviluppo con la quale l'impresa cerca...di integrazione a monte) acquisire il controllo sui propri input (o sui propri output (integrazione a valle) o su entrambi. Consiste nell'espansione dell'impresa attraverso lo svolgimento delle attività che compongono la catena del valore del business esistente. Il problema riguarda stabilire quali make or buy? attività svolgere all'interno e quali attività lasciare ad altre imprese. ( )54 strategia di integrazione verticale La si sostanzia in primo luogo nella confini verticali determinazione dei (a monte o a valle) dell'attività svolta legami dall'impresa e di stabilire i con i soggetti che svolgono attività a monte o a valle. Determinazione dei confini verticali L'integrazione verticale descrive l'entità delle attività verticalmente correlate ai fini della produzione di un determinato output che essa svolge direttamente al suo interno. L'integrazione può essere: Integrazione completa - : quando
tutto l'input utilizzato dall'attività a valle è prodotto internamente dall'attività a monte e quando tutto l'output dell'attività a monte è impiegato dalla fase a valle.
Integrazione parziale: quando il fabbisogno dell'input produttivo di una fase e la necessità di allocare i suoi output sono soddisfatti anche attraverso lo scambio con soggetti esterni.
Integrazione verticale e filiera produttiva
Filiera produttiva: insieme di lavorazioni conseguenti che vengono effettuate per trasformare un certo insieme di materie prime in un prodotto finito e collocarlo sul mercato. L'attività di impresa si esplica nello svolgimento al proprio interno di un certo numero delle lavorazioni in cui si articola la filiera. Tanto maggiore è questo numero e tanto maggiore è l'integrazione verticale filiera.
Il processo di integrazione verticale può procedere verso monte o verso valle: monte- Verso
Impresa assume il controllo diretto delle attività di produzione di input che in precedenza venivano acquistati all'esterno.
Impresa ingloba al suo interno le operazioni di lavorazione che utilizzano gli output venivano venduti a soggetti esterni per compiere tali operazioni di lavorazione.
Alternative all'integrazione verticale:
- Integrazione parziale
- Alleanze strategiche e joint ventures
- Relazioni informali
- Relazioni contrattuali
Integrazione parziale: L'impresa in parte integra e in parte acquista dal mercato. Vantaggi:
- Aumento dei volumi degli input e degli output
- Uso delle informazioni su costi e redditività dei propri canali interni per negoziare contratti con le imprese (conosco il "prezzo giusto")
Sviluppo
capacità interne
Svantaggi:
- Difficoltà di raggiungere economie di scala
- Problemi di coordinamento
- Relazioni informali
La catena verticale è organizzata lungo un sistema complesso di relazioni informali che assumono due forme principali:
- Subfornitori: relazioni basate su collaborazioni di lungo periodo e su deleghe per le attività più critiche
- Keiretsu: relazioni basate tra legami informali tra le varie organizzazioni le quali cambiano partecipazioni e componenti del CdA
Alleanze strategiche: Accordo di cooperazione di lungo termine tra l'impresa e uno o più partner. Le alleanze possono essere:
- Orizzontali: collaborazione tra imprese dello stesso settore
- Verticali: collaborazione tra impresa e fornitore
Le alleanze strategiche si distinguono dalle alleanze tattiche per il fatto di incidere in maniera più profonda e duratura sul processo evolutivo dell'impresa, quindi sulla sua strategia competitiva e di crescita.
richiedendo di conseguenza un impegno organizzativo e finanziario molto più consistente. Nella realtà le alleanze tattiche sono solitamente una prima fase di collaborazione tra i partner, che può evolvere in una successiva alleanza strategica qualora vi sia attitudine e capacità a lavorare insieme. Le alleanze strategiche si manifestano attraverso: - Accordi contrattuali: l'impresa ottiene i vantaggi dell'integrazione verticale attraverso accordi con le altre imprese senza però sostenere rilevanti costi di organizzazione. Gli accordi di tipo contrattuale danno origine ad uno scambio ripetuto tra le parti e si ha un forte disincentivo ai comportamenti opportunistici. - Consorzi: forma societaria specifica, caratterizzata da un numero elevato di imprese consorziate. - Joint ventures: Si parla di joint venture nel caso di particolari alleanze strategiche nella quale due o più imprese forniscono il capitale di una nuova organizzazione indipendente.ne controllano la gestione. Sono a tutti gli effetti una società costituita da un certo numero di soggetti, con regole di governance e di funzionamento analoghe a quelle di una qualsiasi altra impresa.
I consorzi e le joint venture si distinguono dagli accordi contrattuali per il fatto che si viene a dare origine a un nuovo soggetto giuridico e di conseguenza è necessario un certo apporto di capitale.
Come visto, l'impresa può stipulare con soggetti esterni, a monte o a valle, dei contratti volti a stabilizzare la relazione commerciale con gli stessi.
Nel momento in cui si vanno a stabilire contratti con soggetti a monte o a valle, non vi è integrazione verticale, poiché la controparte rimane un soggetto indipendente, tuttavia non si configura neppure una semplice transazione tra le parti. Di conseguenza, la spiegazione su teoria dell'agenzia spiega il rapporto tra due parti, l'agente (fornitore) che pone in essere una serie di attività.
Per soddisfare gli obiettivi del suo cliente principale, il quale affida al fornitore, sulla base delle competenze che quest'ultimo detiene, il compito di realizzare determinate attività. La teoria dell'agenzia evidenzia i diversi problemi tra i due attori e pone in evidenza l'asimmetria informativa che esiste tra loro.
La teoria dell'agenzia regola i rapporti tra tali soggetti.
Gli effetti dell'integrazione verticale sul vantaggio competitivo: L'integrazione verticale influenza le condizioni del vantaggio competitivo dell'impresa, in quanto si riflette sia sulle modalità di creazione di valore per il cliente sia sui costi di produzione. Il dilemma del make or buy non presenta una risposta univoca, bisogna piuttosto andare a ponderare i costi e i benefici delle diverse alternative.
I vantaggi dell'integrazione verticale sono:
- Economie di scala
- Riduzione dei costi derivante dalla diretta connessione degli impianti
impiegati per realizzare la sequenza delle attività di trasformazione degli input del prodotto finale.
Incentivo all'innovazione e all'efficienza
Appropriazione dei margini di guadagno dei fornitori/distributori
costi di transizione
Riduzione dei costi di transazione che deriva dalla riduzione o completa eliminazione dei costi di transazione
Possibilità di controllare quelle attività a monte o a valle che risultano essere cruciali per la determinazione del valore finale dell'offerta. Da questo punto di vista l'impresa può controllare in maniera più diretta le attività che partecipano alla creazione del vantaggio competitivo.
Integrazione verso valle permette al produttore di controllare eventuali costi che è
È necessario supportare per la ricerca di una controparte comportamenti distorsivi dei distributori. Si evita così in primo luogo il doppio mark-up che emerge quando il distributore ha elevato potere di mercato e fissa un prezzo monopolistico che fa diminuire la domanda. Il produttore può imporre un lump-sum (somma fissa) a fronte del diritto di vendere i propri prodotti. Una seconda distorsione che può essere evitata sono i servizi pre-vendita gratuiti. Se alcuni distributori non offrono tali servizi sono in grado, a parità di condizioni, di fissare un prezzo più basso, perciò il cliente ritiene più conveniente andare dove non ci sono stati servizi pre-vendita, cosicché il prezzo è più basso ma la qualità del servizio è inferiore. Gli svantaggi dell'integrazione verticale sono.. Problemi di coordinamento e compatibilità. Costi di coordinamento a causa dell'aumento attività da.
gestire Maggiore rigidità della struttura a causa dell'aumento degli investimenti fissi. Tale condizione comporta di conseguenza la difficoltà dell'impresa si adattarsi a variazioni qualitative e quantitative del mercato. Costi di influenza, ovvero i costi sostenuti dalle diverse unità organizzative al fine di orientare a proprio vantaggio le decisioni relative all'allocazione delle risorse. Mancato sfruttamento delle economie di scala per quei prodotti che l'impresa deve acquisire da soggetti specializzati e che non può quindi produrre internamente accordi contrattuali. Come detto l'impresa può stabilire con il proprio fornit.