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Saldo IRES

4.320 5.967 1.647 38,1%

IRES acconto

8.897 11.172 2.275 25,6%

So st. redditi nonché rit. su interessi e altri redditi di capit.

6.002 6.091 89 1,5%

Rit. su interessi e premi corrisposti da istituti di credito

648 888 240 37,0%

So st. su interessi e premi di obblig. e titoli di cui al DLgs 239/96

2.978 2.161 -65 -5,4%

Rit. su utili distribuiti dalle persone giuridiche

1.209 1.144

So st. sui redditi da capitale e sulle plusvalenze

206 1.195 989 480,1%

So st. dell'imp. sul reddito persone fisiche e rel. addiz. (cedolare secca sugli affitti)

906 1.125 219 24,2%

Imp. sulle riserve matematiche rami vita assicurazioni

2.873 2.988 115 4,0%

So st. sul valore dell'attivo dei fondi pensione

150 1.279 1.129 752,7%

Altre dirette

6.229 6.543 314 5,0%

Imposte dirette

15 2.561 159.689 7.128,4%

Registro

3.214 2.474 -13.126 -15,6%

IVAColonna

vediamo che prima abbiamo tutto l'elenco delle cosiddette

imposte dirette (ammontare-10.515 -14,0%scambi interni 75.018 64.503complessivo 159b di €).di cui 0 0,0%Vers. da parte di P .A . Split P ayment 7.993 7.993Sotto, partendo dalla voce dell’imposta di registro, abbiamo invece il totale delle imposte indirette:-2.611 -28,2%impo rtazio ni 9.244 6.633111b di € circa.B o llo 4.281 4.448 167 3,9%Totale entrate: 271b €.A ssicurazio ni 504 511 7 1,4%-130 -12,8%Tasse e impo ste ipo tecarie 1.013 883Cano ni di abbo namento radio e TV 1.127 1.128 1 0,1%o Ritorniamo alle imposte dirette e partiamo dall’imposta più rilevante del nostro ordinamento (in-69 -12,5%Co ncessio ni go vernative 551 482termini quantitativi), l’IRPEF giustifica delle complessive imposte dirette una percentuale-194 -55,3%Tasse auto mo bilistiche 351 157particolarmente elevata. -40 -10,1%Diritti catastali e di scritturato 396 356L’IRPEF consente allo stato di incassare 122b €. -4.290 -27,1%A ccisa sui pro do tti energetici, lo

ro derivati e pro do tti analo ghi 15.851 11.561 -108 -26,3%

A ccisa e impo sta erariale sui gas inco ndensabili 410 302 -57 -3,0%

A ccisa sull'energia elettrica e addiz. di cui al D.L. n. 511/88,art.6,c.7 1.872 1.815 -449 -18,5%

A ccisa sul gas naturale per co mbustio ne 2.431 1.982 52-48 -0,7%

Impo sta sul co nsumo dei tabacchi 7.100 7.052 -1.614 -31,1%

P ro vento del lo tto * 5.185 3.571 -48 -24,6%

P ro venti delle attività di gio co 195 147®

Come è composta l'IRPEF? Per la stragrande maggioranza è giustificata da ritenuta, cioè da ritenute alla fonte erogate dal sostituto, ossia il datore di lavoro. Il fenomeno della sostituzione di imposta di cui parlavamo prima non è un fenomeno marginale, ma dei 122b € di IRPEF ne giustifica all'incirca 111b. Se sommiamo le ritenute effettuate dai datori di lavoro del settore pubblico, se sommiamo le ritenute dei datori di lavoro in relazione a dipendenti del settore privato, se sommiamo le

Ritenute effettuate ai lavoratori autonomi arriviamo a circa 112€. Quindi una quota sostanzialmente totalitaria dell'IRPEF. La sostituzione di imposta serve a rendere più efficace ed efficiente il prelievo. È preferibile controllare 100 datori di lavoro che giustificano un importo di queste dimensioni piuttosto che 1000000 lavoratori. Meglio andare su soggetti strutturati che su individui, è preferibile controllare i cosiddetti grandi contribuenti (imprese, organizzazioni) piuttosto che coloro che si interfacciano con queste imprese (dipendenti, lavoratori autonomi). Il ruolo della sostituzione di imposta, in particolare nell'ambito del lavoro dipendente e autonomo, è un elemento fondamentale del nostro ordinamento. ® Accanto a questa quota prevalente abbiamo poi l'IRPEF versata autonomamente dai contribuenti. Esiste un meccanismo nel nostro ordinamento di versamento a saldo in acconto. Dove leggiamo IPREF a saldo e IRPEF in acconto, circa 9€.

sono quei tributi versati direttamente dai contribuenti. Il fenomeno della sostituzione di imposta è quindi un fenomeno essenziale e preponderante nell'ambito dell'IRPEF. Cosa notiamo? Mentre per i dipendenti del settore pubblico c'è stato un incremento, per i dipendenti del settore privato c'è stato un decremento di circa l'8,5% dal 2019 al 2020, stessa cosa per i lavoratori autonomi: per il lockdown e i mesi successivi, alcuni lavoratori del settore privato sono stati addirittura licenziati, altri messi in cassa integrazione e altri hanno avuto retribuzioni ridotte (stessa cosa per i lavoratori autonomi). Il fenomeno tributario quindi è strettamente e immediatamente connesso alla situazione economica: meno stipendi / retribuzioni nel settore privato / corrispettivi per lavoratori autonomi, immediatamente minore gettito per lo stato. Riprendiamo il documento. O vediamo la voce successiva, IRES. L'IRES è l'imposta sul reddito delle società.reddito delle società.IRPEF colpisce gli individui /persone fisiche, l'IRES vede come soggetti passivi i soggetti diversi dalle persone fisiche. Questi soggetti sono tipicamente le società commerciali, gli enti commerciali, gli enti non commerciali e le stabili organizzazioni di soggetti estere (soggetti giuridici esteri che impiantano in Italia uno stabilimento). Rispetto all'IRPEF manca il fenomeno delle ritenute: per l'IRES non esiste il concetto di ritenuta, o esiste in modo molto marginale. L'IRES viene versata in 2 tranches: a saldi e acconti. Nel nostro ordinamento ammonta complessivamente a 19/20b €, quota molto modesta rispetto all'IRPEF. L'imposta pagata quindi dal sistema produttivo (imprese, enti commerciali e non) ammonta ad una quota molto più bassa dell'IRPEF. Ecco perché anche se l'IRES è un'imposta proporzionale, la stessa non è anticostituzionale: il sistema tributario.

italiano deve essere progressivo, la progressività del sistema tributario italiano è garantita dall'esistenza dell'IRPEF, che è l'imposta principale, quello che connota la struttura del nostro impianto tributario.

L'IRES è importante ma in termini quantitativi rileva molto meno e la sua proporzionalità non contrasta con la costituzione.

Ricorda: il nostro sistema tributario è improntato a caratteri di progressività.

Quindi: l'IRES è un'imposta di tipo proporzionale e non progressivo e non va ad intaccare la costituzione. L'art. 53 della Costituzione esplicita che il sistema impositivo italiano è improntato a caratteri di progressività (concetto di progressività: se ho un reddito di 100 pagherò il 10%, se ho una ricchezza di un milione non posso pagare sempre 10% perché il sacrificio del 10% di chi ha una ricchezza di 100 è nettamente superiore a un

sacrificio di 10 per chi guadagna 1000000. Chi ha ricchezza più alta dovrà pagare in modo più che proporzionale, ossia in modo progressivo). Quindi il sistema tributario italiano deve essere improntato a caratteri di progressività. Ci sono imposte nel nostro ordinamento che si applicano in misura proporzionale, cioè l'aliquota IRES è sempre pari al 24% o per alcune tipologie di soggetti al 27,5%, a prescindere che il reddito di questi soggetti sia di 1m di € oppure di 1b. Quello che il legislatore vuole, è che l'intero regime sia assoggettato a caratteri di progressività, quindi la circostanza che ci siano imposte patrimoniali di per sé non lede questo principio perché l'imposta che assicura il gettito più elevato nel nostro ordinamento è proprio un'imposta progressiva, l'IRPEF. Nel nostro ordinamento quindi sono ammesse anche imposte proporzionali, mentre non sonolavoro dipendente) o l'ente previdenziale (nel caso delle pensioni). Queste imposte sostitutive sono addebitate direttamente al sostituto di imposta, che si occupa poi di versarle all'amministrazione fiscale. Le imposte sostitutive sono spesso considerate più equilibrate rispetto alle imposte progressive o regressive, in quanto non dipendono direttamente dalla ricchezza del contribuente, ma sono legate a specifiche transazioni o situazioni. In conclusione, le imposte possono essere classificate come progressive, regressive o fisse, a seconda di come variano in base alla ricchezza del contribuente. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori, come l'effettiva distribuzione della ricchezza e l'equità complessiva del sistema fiscale.

Il sostituto di imposta è colui che effettua il versamento del tributo al posto del contribuente. Nel caso del lavoro dipendente, il sostituto di imposta è il datore di lavoro, mentre nel caso del lavoro autonomo è il committente. Tuttavia, in alcuni casi il sostituto di imposta può essere una banca, che eroga la ricchezza come dividendi o interessi. In questo caso, il tributo viene versato attraverso un istituto chiamato imposta sostitutiva. L'imposta sostitutiva è una ritenuta alla fonte che esaurisce il prelievo tributario, ma viene applicata non dai datori di lavoro ma dagli istituti di credito, ovvero dai soggetti che gestiscono la ricchezza finanziaria. Pertanto, sugli interessi, dividendi, plusvalenze, gli intermediari finanziari applicano un prelievo. Queste diverse forme di prelievo, chiamate ritenute alla fonte a titolo di imposta o imposte sostitutive, si affiancano all'IRPEF e all'IRES.

del bilancio dello Stato

Accertamenti Preconsuntivo Consuntivo Var. ass. Var. %
Gen-Ago 121.769 122.185 416 0,3%

IRP EFRitenute dipendenti settore pubblico

2019 2020 2019-2020 2019-2020
50.616 52.982 2.366 4,7%

Siamo in presenza dunque di due grandi blocchi, IRPEF e IRES, dove nel primo un grande sottoinsieme

Ritenute dipendenti settore privato
57.234 52.385

è rappresentato dalle ritenute, e dall’altra parte abbiamo una serie di imposte sostitutive.

Ritenute lavoratori autonomi
7.783 7.087 -186 -14,6%

Rit. a titolo di acconto sui bonifici per beneficiare di oneri deduc. o detr.

1.276 1.090

Il libro evidenza proprio IRPEF, IRES e le cosiddette ISOS, ossia imposte sostitutive (un prelievo

IRPEF saldo 1.997 3.274 1.277 63,9%

tributario che si sostituisce a IRPEFE e IRES).

IRPEF acco nto 2.863 5.367 2.504 87,5%

13.217

17.139 3.922 29,7%

IR

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
166 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia2808 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fiscalità dell'innovazione e delle startup e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT o del prof Molinaro Giuseppe.