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Il comportamento dell'individuo di fronte al rischio
In questo caso l'individuo è avverso al rischio dato che la sua funzione di utilità attesa è concava (derivata seconda negativa). Questo mi indica che l'utilità marginale che trae dal denaro è decrescente. All'aumentare del rischio aumenta la possibilità di ottenere denaro, ed è una cosa a cui un individuo con questa funzione di utilità è avverso poiché trae maggior vantaggio da un pagamento minore ma certo.
Nel secondo caso l'individuo è amante del rischio in quanto la sua funzione di utilità è convessa (derivata seconda positiva). Questo mi indica che l'utilità marginale che trae dal denaro è crescente. All'aumentare del rischio aumenta la probabilità di ottenere denaro, ed è un fatto che un individuo con una funzione di utilità come la seconda ama perché trae maggior vantaggio dal correre un rischio maggiore.
dall'ottenere un pagamento immediato ma minore. In entrambi i casi la derivata prima è positiva perché sostituire una quantità minore di denaro con una maggiore rappresenta in ogni caso un fatto positivo sia che l'individuo ami rigetti il rischio. Nell'ultimo caso l'utilità marginale data dal denaro è costante, e la derivata seconda è nulla il che indica la neutralità del consumatore davanti al rischio, indifferenza sul correre il rischio o ottenere un pagamento certo immediato. Maggiore è lo stacco tra valore atteso utilità attesa maggiore saranno la convessità o la concavità della funzione e relativi comportamenti razionali del consumatore.
CE (certo equivalente): somma di denaro massima che l'individuo è disposto a pagare per partecipare a una lotteria; equivalente in termini quantitativi dell'utilità attesa. È quella somma di denaro che colma il gap che
C'è TRA IL VALORE ATTESO E L'UTILITÀ DEL VALORE ATTESO. Tanto è maggiore quindi la convessità o la concavità della funzione di utilità, e quindi l'avversione o la propensione dell'individuo al rischio, tanto maggiore sarà il divario con il reale valore atteso e di conseguenza il certo equivalente. Per trovarlo si eguaglia alla funzione di utilità il valore trovato dell'utilità attesa. →U (CE ) = EU CE : U(x) = EUaA A Il certo equivalente permette di misurare il premio data la propensione o l'avversione al rischio e il massimale che l'individuo è disposto a pagare per assicurarsi contro un rischio dato il valore di un bene. Si usa la seconda formula per calcolare il prezzo massimo di un tetto assicurativo che il consumatore è disposto a pagare dato il valore del bene che vuole assicurare. I calcoli dimostrano innanzitutto il perché all'aumentare del valore diun bene aumenta il prezzo assicurativo (che è scontato) ma soprattutto il valore del prezzo del riscatto ottenuto dalla partecipazione alla lotteria, contrazione dell'assicurazione. EV - CE = riscatto dato dal rischio / valore di x - k ≥ CE Tanto maggiore sarà il valore ottenuto dalla differenza tra il valore atteso della lotteria e il certoequivalente della funzione di utilità, tanto maggiore sarà l'avversione al rischio, ovvero il denaro che l'individuo è disposto a cedere o perdere pur di non rischiare; viceversa, tanto più questo valore sarà piccolo tanto più l'individuo sarà propenso al rischio, e quindi sarà minore il denaro che sarà disposto a perdere a costo di non partecipare alla lotteria.
15. TEORIA DELL'EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE, EQUILIBRIO E EQUITÀ DI MERCATO
I mercati sono interdipendenti tra loro avendo effetti gli uni sugli altri: la teoria
Il modello dell'equilibrio economico generale (TEEG) studia l'equilibrio simultaneo di tutti i mercati; fino ad ora abbiamo studiato equilibri economici parziali. Il modello di equilibrio che proviamo a considerare è una semplificazione che comprende due individui su due mercati in un'economia di puro scambio senza processo produttivo. Nel momento in cui si introduce l'ambito produttivo i consumatori non hanno la possibilità del solo scambio ma anche dell'offrire lavoro e percepire salario; di comprare e vendere azioni e inserirsi nel mercato degli investimenti, entrambe variabili che incidono sul vincolo di bilancio e complicano notevolmente la situazione.
DUE AGENTI (A) E (B) ENTRAMBI CON UNA DOTAZIONE INIZIALE DI DUE BENI (x,y) CON DUE FUNZIONI DI UTILITÀ CONVESSE (COBB-DOUGLAS)
39x + y : dotazioni iniziali di A
Ax + y : quantità consumata da A dopo lo scambio
Ax + y : dotazioni iniziali di B
Bx + y : quantità consumate da B dopo lo scambio
scambioB Bx x x x+ : quantità complessiva di x sul mercato = +A B A By y y y+ : quantità complessiva di y sul mercato = +A B ABLE QUANTITà PRIMA E DOPO LO SCAMBIO SONO LE STESSE CAMBIA SOLO LA LORO ALLOCAZIONENEI PANIERI DEI DUE CONSUAMTORI. La scatola di Edgeworth rappresenta graficamente nel puntod l’allocazione iniziale per A e B di x,y (PUNTO DI AUTARCHIA).
OGNI PUNTO ALL’INTERNO DEL RETTANGOLO RAPPRESENTA UN’ALLOCAZIONE POSSIBILE ASEGUITO DELLO SCAMBIO DI BENI TRA A E B. I PANIERI DI CONUSMO PREFERITI DA A E DA B SONOQUELLI CHE GIACCIONO SULLE LORO CURVE DI INDIFFERENZA.
Qui in particolare sono disegnate le curve di A e Bpassanti per il punto d di allocazione iniziale, dove siintersecano. È chiaro che sia A che B decideranno discambiare solo al fine di stare meglio ovvero quandoper entrambi sarà possibile disporsi su curve diindifferenza più alte con un’allocazione diversa deibeni. DUNQUE, GLI SCAMBI UTILI PER A E B
SONO PROPOSTI DALLE ALLOCAZIONI IN CUI PASSANO LE CURVE DI INDIFFERENZA DI ENTRAMBI INTERNI ALLA LENTE DESIGNATA DALLE CURVE PASSANTI DALL'ALLOCAZIONE INIZIALE MIGLIORAMENTO PARETIANO, SPOSTAMENTO IN UNA CONDIZIONE DI OTTIMO PIÙ EFFICIENTE.
IL PUNTO DI EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE, O DI OTTIMO PARETIANO, È IL PUNTO IN CUI NON È POSSIBILE MIGLIORARE ULTERIORMENTE LA PRORPRIA CONDIZIONE ALLOCATORIA, IL PUNTO DI SCAMBIO E, IN CUI LE CURVE DI INDIFFERENZA DI A E B SONO TANGENTI E IN CUI SI EGUAGLIA IL LORO SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE. IN UNA CONDIZIONE PARETO EFFICIENTE L'UTILITÀ DI A E B PUÒ AUMENTARE SOLO A SCAPITO DEL VANTAGGIO ALTRUI.
CONDIZIONE DI TANGENZA: MRS = MRSA B 40
Le allocazioni pareto-efficienti sono infinite e sono collegate nella scatola di Edgeworth dalla curva dei contratti, sono rappresentate da tutti i luoghi in cui la condizione di tangenza tra le curve di indifferenza è rispettata. L'INSIEME DEI PUNTI
UNITI DALLA CURVA DEI CONTRATTI è IL NUCLEO. L'esercizio tipico in questo caso è determinare partendo dalle allocazioni iniziali l'equazione della curva dei contratti che si può fare mediante due condizioni: l'uguaglianza di MRS per A e B e sapendo che la quantità di risorse allocate all'inizio sarà uguale che nel luogo di efficienza paretiana. Basta sostituire nell'espressione di uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione i valori di x e y espressi in funzione l'uno dell'altro per determinare la curva dei contratti in due incognite. UNA VOLTA VISTO UNO SCHEMA SEMPLIFICATO (PARETIANO) PASSIAMO A UNO SCHEMA CONCORRENZIALE O WALRASSIANO. QUATTRO VARIABILI SULLA COMPRAVENDITA: 1. A e B non determinano i prezzi dei beni x,y ma sono price taker rispetto ai prezzi di mercato. 2. Dati p e p A e B decidono quanto di ciascun bene acquistare date le loro funzioni di utilità. x y 3. Se domanda e offerta sono inequilibrio (uguali) si procede allo scambio.
4. I prezzi variano fino a quando non sono in equilibrio per dare il via alla compravendita.
LE IPOTESI 1-2 SONO FACILMENTE SODDISFATTE, LA 1 PREVEDE UN MERCATO DI PERFETTA CONCORRENZA, MENTRE LA DUE RISPETTA LA TEORIA DEL CONSUMATORE; L’IPOTESI PROBLEMATICA è LA TERZA CHE NECESSITA CHE TUTTI I MERCATI SIANO IN EQUILIBRIO PRIMA DELL’INIZIO DEGLI SCAMBI. PER EGUAGLIARE DOMANDA E OFFERTA SI RICORRE ALLA RISCRITTURA DEI VINCOLI DI BILANCIO DI A E B IN TERMINI DI QUANTITÀ SCAMBIATE = QUANTO CIASCUNO SPENDE PER LA DOMANDA NETTA DI UN BENE DEVE ESSERE UGUALE A QUANTO RICAVA DALL’OFFERTA NETTA DELL’ALTRO BENE.
x – x : (∆x) = domanda netta di x da parte di A
A A Ay – y : (∆y) = offerta netta di y da parte di A
A A Ax – x : (∆x) = offerta netta di x da parte di B
B B By – y : (∆y) = domanda netta di y da parte di B
41 RISCRIVENDO COSÌ I VINCOLI DI BILANCIO SI
EGUAGLIANO DOMANDA E OFFERTA DI X,Y DA PARTE DI A E B, QUESTA è UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO WALRASSIANO (NELLA SECONDA SCRITTURA SI SOSTITUISCE AL VALORE DELLA DOTAZIONE IL DIFFERENZIALE DOPO LO SCAMBIO O DELTA).- Entrambi i vincoli di bilancio passano per il punto d di autarchia, in quanto se non avviene alcuno scambio il vincolo è soddisfatto pur non essendo in una condizione di massimizzazione del punto di ottimo.
- L'inclinazione dei vincoli di bilancio sia di A che di B è negativa.
- I DUE VINCOLI NELLA SCATOLA DI EDGEWORTH PASSANO PER IL PUNTO DI AUTARCHIA E HANNO LA MEDESIMA INCLINAZIONE (-PX/PY) SONO RAPPRESENTATI DALLO STESSO SEGMENTO. In questo caso la situazione è in disequilibrio poiché la quantità di x domandata da A è molto maggiore rispetto alla quantità di x offerta da B. Allo stesso modo la quantità offerta di y da A è maggiore della quantità domandata da B.
CONDIZIONE DI MASSIMIZZAZIONE DELL'UTILITÀ CON IL VINCOLO DI BILANCIO RISCRITTO PER A E B SI OTTENGONO I VALORI DELLE QUANTITÀ DI EQUILIBRIO E DEI PREZZI DI EQUILIBRIO TALI CHE SIA A CHE B MASSIMIZZANO LA PROPRIA UTILITÀ POSIZIONANDOSI SULLA CURVA DI INDIFFERENZA PIÙ ALTA POSSIBILE. Per equilibrare la situazione il prezzo di x dovrà salire per ridurre la domanda, mentre il prezzo di y dovrà scendere per regolare l'offerta.
L'AGGIUSTAMENTO DEI PREZZI DI X E Y PERMETTE L'EGUAGLIARSI GRADUALE DELLA DOMANDA E OFFERTA NETTA CHE PORTA LE CURVE DI INDIFFERENZA DI A E B AD INCONTRARSI NEL PUNTO DI TANGENZA SULLO STESSO VINCOLO DI BILANCIO e. L'EEG CONCORRENZIALE È FORMATO DA