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PATOLOGIE DEL LINGUAGGIO NEI BILINGUI

Gli studi sulle afasie dei soggetti poliglotti hanno portato dei risultati che hanno favorito le successive scoperte

sull’acquisizione della L2. Le afasie sui bilingui dimostrano che non sempre questa lingua (L1) viene recuperata

con la riabilitazione, anzi ci sono casi in cui il recupero avviene solo sulla L2. Le afasie colpiscono in maniera

diversa l’individuo poliglotta e il monolingue.

AFASIE CON RECUPERO DELLA L2

Se un bilingue subisce una lesione cerebrale può perdere l’uso della L1, della L2 o di entrambe:

- 40% presenta un recupero delle lingue

- -32% presenta un recupero della L1

- 28% presenta un recupero della L2

1/3 degli afasici recupera meglio la L2 e secondo il neurologo svizzero Minkowski, il recupero della L2 può

dipendere da:

Fattori visivi

 Fattori affettivi

 Fattori ambientali

 Fattori linguistici

 Fattori organici (età, tipo di lesione)

 Consapevolezza

I SISTEMI DELLA MEMORIA UMANA

I LUOGHI CEREBRALI DELLA MEMORIA dal greco “mimnesko” = io ricordo

La memoria svolge un ruolo vitale per il mantenimento della specie: il ricordo di fatti passati permette di

prevedere il futuro e adattare il proprio comportamento a tali previsioni. I sistemi della memoria che gli esseri

viventi hanno sviluppato nel corso dell’evoluzione sono legati all’istinto di sopravvivenza. Sappiamo che i

processi mentali che determinano il mantenimento in memoria dei ricordi dipendono dalle STRUTTURE

CEREBRALI e NERVOSE, ma i primi studi su questo tema risalgono all’800. L’idea che esistono circuiti nervosi

attivati nei processi della memoria è ancora oggi valida, ma studi più recenti sugli aspetti della memoria umana

dimostrano che non vengono coinvolte solo le strutture più importanti per la fissazione dei ricordi sono:

- I lobi temporali

- Il diencefalo

- Le porzioni basali del cervello anteriore (corteccia prefrontale)

TIPI DI MEMORIA

Memoria a breve termine

 Memoria a lungo termine

LA MEMORIA A BREVE TERMINE

La memoria a breve termine o “memoria di lavoro” raccoglie informazioni nuove per circa 10 secondi e le

elabora temporaneamente sfruttando una serie di componenti:

1) L’esecutore centrale che focalizza l’attenzione, modificando il comportamento in corso

2) L’anello fonologico

LA MEMORIA A LUNGO TERMINE

La memoria a lungo termine, che riguarda il mantenimento di ciò che è stato appreso in tempi lontani, è

costituita da più sistemi separati:

1) La “memoria implicita” relativa alle conoscenze di cui il soggetto NON è consapevole, acquisite

mediante la ripetizione di un compito. Si basa su:

- La “memoria procedurale” -> riguarda l’apprendimento di procedure motorie e cognitive

- La “facilitazione” -> relativa all’apprendimento della risoluzione di compiti

- Il “condizionamento” -> si riferisce a comportamenti indotti da altri

2) La “memoria esplicita o dichiarativa” relativa alle conoscenze apprese di cui il soggetto è consapevole.

Si basa su:

- La “memoria semantica” -> usa le conoscenze enciclopediche del mondo

- La “memoria episodica” -> si riferisce ai ricordi delle proprie esperienze di vita

Gli studi sui processi mnesici nei soggetti bilingui hanno dimostrato che i tipi di memoria coinvolti sono diversi

secondo i tempi e le modalità di acquisizione.

LE MNEMOTECNICHE

I processi mentali della memoria rispondono alla necessità fisica di ridurre i nostri ricordi in modo da poterli

ricodificare in modo più economico possibile. La memoria è basata sul principio dell’economia degli sforzi e

provoca fenomeni di:

- Livellamento -> molti avvenimenti scompaiono

- Accentuazione -> alcuni dettagli acquistano più importanza

- Assimilazione -> si adatta il ricordo alle proprie aspettative

MEMORIA E EMOZIONI

Nei mammiferi l’immaturità del cervello alla nascita e un forte sviluppo delle funzioni emotive sono fattori

legati all’organizzazione e allo sviluppo della memoria.

- Un cervello immaturo può apprendere molto di più durante lo sviluppo rispetto a un cervello già

formato alla nascita (come quello dei rettili)

- Le forte emozioni agiscono molto più di quelle neutre sui processi di fissazione della memoria

GESTIONE NEUROLOGICA DEL RICORDO

Gli studi del cervello e la scoperta del ruolo delle reti neuronali hanno portato ad interpretare i processi mentali

anche dal punto di vista della gestione neurologica del ricorso e dell’apprendimento. Sappiamo che i neuroni

per comunicare si scambiano sostanze chimiche e ogni informazione attraversa un numero di sinapsi creando

un “sentiero neuronale”, al ripetersi dell’esperienza tale percorso verrà rinforzato e reso più familiare. Questo

processo è alla base dei processi di apprendimento e memorizzazione e può essere attivato durante tutta la

vita. Per l’apprendimento le strutture nervose più importanti sono la CORTECCIA CEREBRALE interessata alle

forme di apprendimento lento e duraturo e l’IPPOCAMPO he fornisce un apprendimento più rapido e a breve

termine. Il cervello subisce delle modificazioni funzionali e strutturali in seguito a ogni forma di apprendimento.

La stimolazione di un circuito nervoso comporta la riduzione dell’energia necessaria per attivare il circuito

stesso.

PROCESSI MENTALI

RICONOSCIMENTO / PRODUZIONE DELLA LINGUA ORALE

Sul versante della fonologia gli studi psicolinguistici si sono occupati di processi mentali legati alla produzione

linguistica, studiando nell’oralità il modo in cui ad ogni concetto viene associata una forma fonologica e come

questa viene realizzata inviando i comandi ai muscoli dell’apparato fonatorio. Questo processo mentale deve

avvenire in tempi estremamente rapidi e automatizzati. Un filone di studi riguarda l’analisi delle cause degli

errori linguistici compiuti oralmente nella conversazione, tra questi vi rientrano:

Errori semantici

 Errori fonologici

 Errori fonetici

Una spiegazione di questi errori viene data da Levelt, infatti durante l’elaborazione di un enunciato le diverse

procedure mentali seguono una scala di difficoltà.

RICONOSCIMENTO / PRODUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA

Le ipotesi teoriche sull’elaborazione cognitiva della lingua scritta dipendono da considerazioni diverse relative a

fattori come:

- Tipo di scrittura (logografica = cinese, sillabica = giapponese, alfabetica = italiano)

- Tipo di corrispondenza tra la dimensione scritta e il parlato nella stessa lingua

- La frequenza di uso che determina il più rapido riconoscimento del lessico più familiare

Una sequenza di caratteri grafici viene prima elaborata dal sistema visivo, mediante la tecnica dei movimenti

oculari. Secondo il modello di Attivazione interattiva sul riconoscimento delle parole scritte, elaborato da Mc-

Clelland e Rumelhart (1981), le lettere e le parole agiscono mediante una attivazione interattiva a livello

cognitivo e non si tratta di un processo sequenziale che inizia col riconoscimento dei tratti e termina col

riconoscimento della parola intera, ma di un continuo confronto tra ciò che viene visto e il lessico mentale del

soggetto. Questo modello prevede 2 tipi di processi cognitivi applicati ai tratti, alle lettere e alle parole del testo

grafico:

1) ATTIVAZIONE -> che collegano i tratti alle lettere compatibili e le lettere alle parole compatibili

2) INIBIZIONE -> che collegano i tratti alle lettere NON compatibili e le lettere alle parole NON compatibili

MECCANISMI DI ACCESSO LESSICALE E MODELLI PSICOLINGUISTICI DI LETTURA / SCRITTURA

Le parole conosciute da una persone, rappresentate in una parte della sua memoria a lungo termine, formano il

suo lessico mentale. Il meccanismo che permette l’accesso al lessico mentale è di tipo dinamico: in seguito alla

stimolazione sensoriale (udito, vista, tatto, olfatto) una delle unità si attiva prima delle altre fino a raggiungere

il livello della soglia di produzione o riconoscimento della parola. Il modello “logogen” (dal greco “lógos” =

discorso) dello psicolinguista James Morton prevede che ogni parola conosciuta abbia una rappresentazione

mentale, ciascuna con una diversa soglia di attivazione: le parole a più alta frequenza d’uso sono riconosciute

più rapidamente. Ogni parola attiva più logogen in funzione della loro somiglianza ortografica. Nella lettura di

parole la rappresentazione ottenuta visivamente entra in contatto con una o più forme di rappresentazione del

lessico mentale e viene trasmesso al sistema semantico per recuperare il suo significato. Nella scrittura di

parole ci sono processi cognitivi che seguono percorsi diversi:

La PIANIFICAZIONE: nella scrittura spontanea di idee recuperate dalla memoria a lungo termine,

 mentre nella scrittura dettata l’accesso al sistema semantico avviene da uno stimolo acustico esterno

La TRADUZIONE: di tali rappresentazioni in parole

 La REVISIONE: di ciò che è stato scritto

EFFETTI DEL CONTESTO SULL’INTERPRETAZIONE DELLE PAROLE E DELLE FRASI

Le ricerche sull’interpretazione del significato delle parole e delle frasi sono terreno di studio della

psicolinguistica e delle scienze cognitive, che si sono occupate di spiegare il ruolo della semantica nei processi di

elaborazione del linguaggio.

Il lessico mentale è formato da segni che associano suoni e significati capaci di combinarsi grazie a regole che

consentono a tutti noi di creare e interpretare un numero infinito di espressioni, secondo il principio della

creatività del linguaggio umano. Secondo il principio di composizionalità introdotto da Gottlob Frege (filosofo

tedesco) a fine ‘800, il significato di una espressione è una funzione del significato delle sue parti e del modo in

cui sono collegate, conoscendo la grammatica e il lessico di una lingua si dovrebbe comprendere il significato di

ogni espressione nuova; questo meccanismo NON va bene per le:

- Espressioni idiomatiche: sono caratterizzate dal fatto che il loro significato non è derivabile dai singoli

significati delle parti che le compongono. Esempio: non avere sale in zucca = stupidità

- Metafore: si devono interpretare in base al contesto. Esempio: qui è un inferno!

- Parole ambigue

La grammatica mentale è ciò che ci consente di combinare parole in enunciati; come altri processi mentali è in

buona parte inconscia. Una tecnica di indagine usata per indagare i processi mentali è quella dei potenziali

evocati basata sugli sbalzi di attività elettrica cerebrale in relazione alla comprensione di frasi diverse.

MODELLI TEORICI SULL’ACQUISIZIONE DELLA SECON

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
38 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale_13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecnica della traduzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università per stranieri di Siena o del prof Diadori Pierangela.