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S
contenere a una certa temperatura. Queste due possono essere messe in rapporto per
ottenere l’ umidità relativa U :
R U = (U / U ) * 100
R A S
Valori vicini a 0 indicano ambienti asciutti e predisposti ad acquisire acqua, valori vicini a
100 indicano ambienti vicini alla saturazione.
Si definisce umidità U del legno il rapporto tra la massa di acqua contenuta in un pezzo
(massa attuale meno massa anidra)
, e la massa anidra di tale pezzo (riscaldata in stufa
ventilata ad alte temperature): m − mo
U
= * 100%
mo
dove m è la massa del pezzo nelle condizioni di umidità da determinare, e m è la massa
0
del pezzo allo stato anidro.
3.1.1 Intervallo igroscopico
Il legno è un materiale capace di scambiare acqua con l’ambiente : se l’ambiente è già
saturo, il legno potrà assorbire acqua, mentre se l’ambiente ha U bassa, l’acqua contenuta
R
nel legno potrà essere ceduta; in primis viene liberata l’acqua libera contenuta nel lume
cellulare, solo secondariamente potrà essere ceduta l’acqua legata alle pareti cellulari
, per
quanto, in natura, non si potrà mai arrivare a uno stato anidro. Si definisce punto di
saturazione delle pareti cellulari il valore di umidità del legno in corrispondenza del quale
tutta l'acqua di imbibizione è stata eliminata
, mentre tutta l'acqua di saturazione è ancora
legata alle pareti cellulari (per convenzione è fissato a U = 30%); esso segna una sorta di
soglia al di sotto della quale il legno comincia a presentare sensibili variazioni delle sue
proprietà fisico-meccaniche.
Un altro valore importante è quello dell’ umidità normale , fissata per convenzione al 12%
come l’ umidità raggiunta dal legno in un ambiente con temperatura 20° e U 65%
. Questo
R
valore è utile nel caso si debbano comparare le proprietà di varie specie e quindi si
debba raggiungere un’uniformità nella percentuale di umidità tra di esse.
I valori di umidità possono essere diminuiti ancora grazie a svariate tecniche: con una
stagionatura in ambiente non controllato si possono raggiungere valori intorno al
14-15%
, mentre essiccazioni artificiali possono abbassare drasticamente la percentuale
di umidità anche al 4-6%.
Ricapitolando, i valori di umidità del legno in base al suo stato sono:
● Legno Fresco (non essiccato) sempre > 30%
● Punto di saturazione circa 30%
● Legno stagionato naturalmente 15-18%
● Umidità normale (Ambiente 20° 65%UR) circa 12%
● Essiccazione artificiale > 4-6%
● Anidro (stufa ventilata a 103°) 0%
3.2 Effetti dell’acqua legata al legno
Gli effetti fisici dell’acqua sul legno si traducono in ritiri e rigonfiamenti , e sono rilevanti
solo per valori di umidità dal 30% (punto di saturazione) allo 0%; per valori superiori si ha
solo una variazione di peso. È quindi opportuno ricordare che il legno è un materiale
anisotropo a struttura ortotopica (tre direzioni), lungo le quali il comportamento è
omogeneo, ma che differiscono tra di loro. La deformazione avviene in modo consistente
nelle direzioni radiale e tangenziale
.
Si definisce ritiro dimensionale totale β la diminuzione percentuale che un pezzo di
Dtot
legno subisce lungo una direzione D quando la sua umidità passa dallo stato fresco (> 30%)
allo stato anidro (0%): β = [(D - D
) / D ] * 100
Dtot fr o fr
Avremo una deformazione diversa a seconda della direzione , e in particolare:
β (ritiro longitudinale) : 0,1% - 0,6%
● Ltot
β (ritiro radiale) : 2% - 6%
● Rtot
β (ritiro tangenziale) : 4% - 12%
● Ttot
Come si vede, il ritiro avviene in tutte e tre le direzioni, per cui si può parlare di ritiro
volumetrico del legno ΔV , che avviene in modo lineare al variare di ogni punto percentuale
di umidità; utilizzando un coefficiente di ritiro volumetrico βV si suddivide il ritiro
volumetrico in 30 intervalli, dal momento che la deformazione avviene nell’intervallo di
umidità 0-30%. Tenendo presente la percentuale di ritiro elencata prima, e potendo
trascurare quella longitudinale, si ha che:
ΔV = 2-6% + 4-12% = 6-18%
ΔV medio = 12%
βV = ΔV/30 = 12% / 30 = 0,4%
Per ogni punto percentuale di umidità, il ritiro volumetrico è di 0,4% .
Con discreta approssimazione si può ritenere che i ritiri parziali (cioè fra lo stato fresco ed
una umidità finale U diversa da zero) siano proporzionali alla variazione di umidità
fin
intercorrente fra il punto di saturazione U e l'umidità finale U (si considera U perché il
sat fin sat
ritiro comincia a manifestarsi soltanto a partire da tale umidità). Considerazioni analoghe
possono farsi per il rigonfiamento del legno, che con buona approssimazione può essere
trattato come un ritiro di segno opposto.
Esempio 1 di stima dell’entità di un ritiro
legno di 50 mm con U 15% e campo di variazione 18% - 10%
● ambiente con UR% 65% e campo di variazione 85% - 30%
●
Come abbiamo visto, il coefficiente di ritiro βV, togliendo le percentuali sarà
βV = 12 / 30 = 0,4%
La variazione dimensionale sarà data dalla formula
Var = Dim * ( βV * ( Var )
Dimensione iniziale Umidità
Analizzando il campo di variazione dell’umidità del legno:
U 18% > U 15% rigonfiamento
→
Dim + Var = 5cm + [ 5cm * ( 0,4% * 3
)]
iniziale Dimensione
U 10% < U 15% ritiro
→
Dim - Var = 5cm - [ 5cm * ( 0,4% * 5
)]
iniziale Dimensione
Esempio 2 di stima dell’entità di un ritiro
tavoletta di Rovere 800mm x 200mm x 30mm
● ambiente con UR 80% variazione U legno da 90% (stato fresco) a Ueq 16%
● →
ritiri percentuali: β = 0,1%, β = 5,3%, β = 10,5%
● Ltot Rtot Ttot
La variazione di umidità che produce ritiri è da considerare al di sotto di U 30%
sat
Var = U - U = 30% - 16% = 14% (14 intervalli)
umidità sat eq
Togliendo le percentuali, il coefficiente di ritiro βV sarà
βV = 14 / 30 = 0,4666..
Conoscendo la percentuale del ritiro nelle varie direzioni, possiamo stimarne l’entità
ritiro longitudinale 14/30 dello 0,1% di 800mm
→
800mm x 0,001 x 0,4666.. = 0,37mm
ritiro radiale 14/30 del 5,3% di 200mm
→
200mm x 0,053 x 0,4666.. = 4,95mm
ritiro tangenziale 14/30 del 10,5% di 30mm
→
30mm x 0,105 x 0,4666.. = 1,47mm
se l’ambiente passa a UR 50% variazione da U 16% a U 9%
● → eq1 eq2
Si considera la variazione di umidità rispetto ai ritiri precedenti
Var = U - U = 16% - 9% = 7% (7 intervalli)
umidità eq1 eq2
Togliendo le percentuali, il coefficiente di ritiro βV sarà
βV = 7 / 30 = 0,2333..
Conoscendo la percentuale del ritiro nelle varie direzioni, possiamo stimarne l’entità
ritiro longitudinale 7/30 dello 0,1% di 800mm
→
800mm x 0,001 x 0,2333.. = 0,19mm
ritiro radiale 7/30 del 5,3% di 200mm
→
200mm x 0,053 x 0,2333.. = 2,47mm
ritiro tangenziale 7/30 del 10,5% di 30mm
→
30mm x 0,105 x 0,2333.. = 0,73mm
Questi ultimi valori vanno sommati a quelli precedenti per il calcolo del ritiro totale.
3.3 Anisotropia dei ritiri
Le differenti percentuali di ritiro nelle tre direzioni portano a determinati effetti:
fessure da ritiro : durante il ritiro, le forze che si sviluppano all’interno della struttura
● diventano superiori a quelle che mantengono le cellule attaccate
, portando a una
separazione del tessuto. Questo tipo di fessurazioni si manifesta inevitabilmente a
seguito della normale stagionatura di qualsiasi pezzo di legno massiccio che
contenga il midollo del tronco, e si manifestano con fessure longitudinali-radiali che
seguono l’andamento della fibratura
, con la tipica forma a “V”; non devono essere
considerate come significative perdite di resistenza del legno .
imbarcamento e ritiro : come sappiamo, il legno è un materiale fortemente
● anisotropo, per cui il ritiro delle tavole dipende dal loro piano di taglio
. Per le tavole
tangenziali (3, 4), la faccia esterna sarà “più tangenziale” della faccia interna, e
questa differenza di ritiro tra le due porta inevitabilmente al fenomeno
dell’ imbarcamento . Le tavole radiali (5), invece, per questioni di simmetria tra le
facce, ritireranno in spessore senza imbarcarsi
, rimanendo piane.
3.4 Comportamento del legno in base a dimensione e tempo
L’ umidità di equilibrio U del legno varia in base all’umidità relativa U dell’ambiente, e può
R
essere indicata in una tabella con questi due dati come ascisse e ordinate; questa, però,
non tiene conto di un fattore fondamentale: il tempo che il legno impiega a raggiungere una
determinata umidità di equilibrio. Supponendo che un campione di legno si trovi in un
ambiente in cui, a tempo zero, è stata aumentata l’umidità relativa, la seconda tabella
mostra il tempo necessario a un campione di tot spessore per raggiungere l’equilibrio
.
Una tavola spessa 2mm impiega circa 40 ore a raggiungere l’equilibrio, una tavola di
2cm circa 40 giorni ; tutto ciò senza contare che l’umidità relativa dell'aria è in continuo
cambiamento. Misurando l’umidità contenuta in un legno di un certo spessore, bisogna
quindi considerare che si è di fronte un valore che è frutto dell’umidità relativa media di tot
giorni precedenti
. È per questo che, con un clima molto variabile, non è necessario
preoccuparsi della variazione di legni che abbiano uno spessore cospicuo.
4 Caratteristiche meccaniche ed elastiche
4.1 Comportamento meccanico
La tensione (o compre