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Titoli di alcuni film

X- (1996) di Rinataro storia del giovane Kamui Shiro cui spetta il grave compito di sostenere il fato del mondo intero.

First squad (2009) di Ashino Yoshiharu seconda guerra mondiale, il protagonista Nadya diventa un medium in seguito a una commozione cerebrale.

Le fratture emozionali e le paure trovano spesso una rappresentazione dello stato mentale come labirinto inestricabile. I titoli sono molti (2004): il piccolo Hikora si avventura con un gruppo di bambini nella Città dei Demoni dove è scomparso la sua sorellina.

Tra i processi mentali ricorre spesso il tema della memoria in tutte le possibili varianti: violenta, rielaborata, strumentalizzata, o avvicinata feticisticamente.

Cat Soup- 2001 il film si snoda come un "viaggio acido" in un sottobosco allucinato di morte e orrore: ne è protagonista una gattino che cerca di recuperare la parte di anime che la Morte ha portato via alla sua sorellina. Nel corso della sua esplorazione nell'Aldilà.

Il protagonista incrocio vari spettri dellaciviltà, tanti segni della nostra memoria storica. La memoria come guida morale nelle scelte dell'individuo è spesso aggredita e cancella. Un cento chiamato Amnesia (1990), in cui quasi tutta l'umanità perde i ricordi a causa di un vento misterioso; Interstella 5555 (2003), in cui quattro alieni dalla pelle blu vengono rapiti mentre si esibiscono in un concerto ed "epurati" dai loro ricordi. Infine, la memoria si rivela a volta un pericoloso ingranaggio che lega nostalgicamente al passato, disancorando dalla vita reale. Tema di una delle più famose antologie degli anni '90 progetto di Otomo Katshiro, (1995) Magnetic Rose. Primo episodio: Due astronauti devono esplorare dei detriti galattici. Approdati scoprono al suo interno un mondo fantastico e barocco, ma fittizio: è la dimensione ovattata creata dalla mente di una donna, un tempo famosa cantante lirica, che come una. sibilla attrae a sé e nel suo passato chiunque sfiori il suo spazio, trasformandolo in un "attore" della propria esistenza virtuale. La memoria costituisce dunque un'identità fittizia. Realtà oggettiva e soggettiva: il cinema di Kon Satoshi. Kon Satoshi è stato non solo uno dei più geniali animatori giapponesi, ma anche uno dei registi artisticamente più completi della storia del cinema internazionale. Kon si è avvicinato al mondo delle immagini quando si è iscritto al dipartimento di design e comunicazione visiva dell'Università di Arte Musashino. Nel 1984 con il manga ha vinto il premio "Chiba Tetsuya", promosso dalla rivista "Young Magazine" della Kodansha e, dall'anno successivo, è entrato a farne parte. Il suo primo fumetto esce nel 1990: "Ritorno al mare". Nello stesso anno comincia la sua collaborazione con Katsuhiro Otomo per "World Apartment Horror" (1990). Nel '91.cura il progetto del Rojin Z, lungometraggio sull'invecchiamento della popolazione nipponica e il vasto parco di progetti in corso da proporre a questa nuova classe commercialmente dominante. Si traducono nella satira caustica che funge da sottotesto al film, sapientemente abbinata al tema delle responsabilità che i media assumono nella manipolazione del welfare. Da questo momento la strada di Kon nei mondi di animazione e manga è in discesa. Il suo primo lungometraggio è Perfect Blue. Finalmente, nel 1997, l'esordio alla regia del lungometraggio animato. La giovane cantante Mima decide di lasciare la sua band di successo per intraprendere la carriera di attrice. Uno stalker redige a suo nome un diario su internet, dettagliato di tutti i movimenti della ragazza. Tale presenza compromette sempre più la stabilità mentale di Mima, finché le scene di persecuzione si fondono con gli slittamenti del suo subconscio e del ruolo televisivo che interpreta, e si convince.di essere soggetta a un sdoppiamento di personalità. L'assunto del film pare consistere nell'impossibilità di definire cosa sia la realtà. È soprattutto la costante osmosi tra piani narrativi a pilotare il tourbillon di follia sul filo di una linea illusoria tra fantasia e mondo reale, fino a farne perdere ogni definizione. Tuttavia, la percezione realistica del contesto politico e sociale in cui la storia si ambienta non ha cedimenti. La mise-en-scène dell'identità di Mima viene effettuata attraverso una fitta grammatica cinematografica sulla base di flashback, immagini oniriche, strategie di "film nel film". In molti istanti si riconoscono le strategie della tensione hitchcockiane e allo stesso tempo del miglior thriller italiano alla Argento. Le citazioni da episodi di cronaca nera rafforzano inoltre l'oggettività della narrazione, così come una descrizione dettagliata e realistica degli ambienti.

Affonda realisticamente la storia della protagonista in una dimensione plausibile in ogni suo aspetto.

2° lungometraggio Millennium Acterss,

Nel 2001 la seconda pellicola di Kon, conferma il talento dell'autore e la sua predilezione per i ritratti femminili. Il film racconto del cineasta Tachibana che decide di girare un documentario sull'ormai anziana Fujiwara Chiyoko (star nel passato degli Studi Gin'ei). L'uomo, insieme a un operatore, vengono quasi rapiti dagli affascinanti racconti dell'attrice che, altalenanti tra la propria esistenza e la storia del cinema di cui è stata protagonista, attraversano quasi un secolo di immagini e di società.

Magnetic Rose Perfect Blue

Dopo e è la terza volta che Kon esplora la dimensione di donne che appartengono al mondo dello spettacolo. Ancora una volta, dunque, il film diventa un atto d'amore del regista per l'intero mondo del cinema.

3° lungometraggio

Il terzo lungometraggio di Kon giunge

nella sale nel 2003: racconta di tre clochard che la notte di Natale trovano tra i rifiuti una neonata abbandonata. Decidono di rintracciare i genitori per comprendere i motivi dell'abbandono. Ciascuno dei tre senzatetto ha una doppia esistenza: quella di un presente dilatato e quella che ognuno di loro inizialmente cela agli altri, legata a un passato non del tutto lasciato alle spalle. Tutti e tre sono in fuga dalle responsabilità, ma la scelta di agire in questa situazione, e soprattutto di farlo uniti, crea una prospettiva di redenzione. Ancora una volta Kon non nasconde il suo amore per il cinema, in particolare lo slapstick, attraverso i gag fulminei girati nel più classico stile. Anche in questa pellicola la città è descritta nei minimi dettagli e resa con estremo realismo nelle sue dinamiche, soprattutto nelle scene di discriminazione e di indifferenza. Serie tv: Paranoia Agent Una regia televisiva di Kon (2004): due investigatori indagano su una serie diaggressioni a opera di un misterioso ragazzino. Si tratta di un'opera di Kontout court: sdoppiamenti degli individui tra realtà e fantasia, la mercificazione dellaverità attraverso le strategia omologanti dei media, l'utilizzo di fondali foto-realistici per accentuare la possibile verità della storia. Ultimo lungometraggio Paprika: Nel 2006 Kon presenta il suo ultimo lungometraggio Chiba Atsuko e il collega Himuro hanno messo a punto in laboratorio dei prototipi di DC-Mini, un dispositivo con cui penetrare nei sogni delle persone per aiutarle a superare ansie e nervosi. Dopo il furto di parte dei dispositivi, hanno iniziato le indagini per cercare di capire quali siano le intenzioni del ladro. Nel frattempo, tutti i sogni e le allucinazioni si amalgamano tra loro, scorrendo nella dimensione onirica in una parata di icone delle ossessioni umane che si ingigantisce sempre di più. Molti segni del mondo di Kon ricorrono ancora una volta in questo nuovo titolo: il

più evidente sdoppiamento della protagonista Atsuko nel suo alter ego Paprika. La vita reale che si mescola ai sogni producendo un gorgo immaginario suggerisce allo stesso tempo la giostra mediatica che permea la società attraverso vari medium e citazioni dalla storia del cinema animato giapponese fin dalle sue origini, attraverso la commistione sincretica di immagini mitologiche o statunitensi mescolate sulla base onirica della storia.

Cortometraggio Ani*kuri 15, Nel 2008 vede la luce cortometraggio composto da 15 episodi girati da differenti registri, tra i quali lo stesso Kon, in cui si chiede di interpretare cosa percepisca la gente nell'arco di 60 secondi. La breve animazione, intitolata Buongiorno, gioca sullo stesso concetto di sdoppiamento e di slittamento nella percezione della realtà: una giovane donna al mattino si sveglia, ma una parte di sé si leva dal letto, si lava e si veste più velocemente, mentre un'altra effettua gli

stessimovimento prima lentamente, poi più velocemente, finché le due immagini coincidono. Una divertissement che tuttavia è inequivocabilmente distintivo del suo universo filmico.

Lungometraggio non realizzato La macchina dei sogni,

Progetto successivo avrebbe dovuto intitolarsi intesa come una storia ambientata nel futuro e diretta a un pubblico infantile. La scomparsa del regista ha purtroppo arrestato il progetto, ma il produttore e amico Maruyama Masao ha di recente sostenuto di essere tuttora alla ricerca di fondi per riuscire a portarlo a termine. L'impresa si rivela difficile, poiché lo stesso Kon ha scritto poco prima di morire che sosteneva che troppi aspetti del film erano chiari solo nella sua mente.

Le shojo del 2000 conquistano il mondo

Con l'avvento del nuovo millennio nell'industria dei media giapponesi si è imposto il sistema dei cosiddetti "comitati di produzione" (compartecipazione di differenti

compagnie nella produzione e nella distribuzione locale e internazionale di un progetto, attraverso una miscela di strategie mediatiche differenti. Permette non solo di sfruttare al meglio determinati soggetti con investimenti minimi, ma anche di abbattere considerevolmente il rischio di concorrenza. Avviene inoltre di norma un massiccio reclutamento in forma temporanea di animatori e operatori del settore, non di rado dislocati in zone al di fuori del Giappone. Sono nate così le collaborazioni che hanno portato alla produzione film poi diventati Ghost in the Shell 2, celebri, come coprodotto, tra gli altri, dallo studio Ghibli. Nausicca nella valle del vento. Tra i primi esempi, in alcuni casi, a differenza dei film derivati da preesistenti serie televisive, aumentano gli autori che realizzano film trasponendo soggetti originali di manga o romanzi.
Dettagli
A.A. 2021-2022
59 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaZaffino9876 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cinema e tecnologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Uva Christian.