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Il bambino e la coppia - Parte 1
Crescere con una genitorialità coesa
Il paradigma del Lousanne Trilogue Play (LTP) è stato il primo modello per comprendere il bambino tra 0 e 3 anni nel suo contesto familiare; richiede alle famiglie di giocare insieme in quattro diverse situazioni corrispondenti alle quattro possibili combinazioni di una triade:
- Una situazione 2+1 dove un genitore gioca attivamente con il figlio e l'altro osserva
- I genitori invertono i ruoli
- Una situazione 3 insieme
- I genitori interagiscono attivamente tra di loro e il figlio è nella posizione di terzo
Quando il bambino è piccolo, i genitori siedono su due sedie orientate in modo da formare un triangolo che consenta loro di guardare il figlio; quando è grande, la famiglia siede intorno a un tavolo rotondo piccolo.
L'alleanza familiare si manifesta nel tessuto sociale della vita quotidiana e rappresenta il modo in cui la madre e il bambino lavorano insieme per un obiettivo.
comune. Minuchin, terapia familiare strutturale, vede le alleanze verificarsi quando i confini intergenerazionali sono chiari e flessibili. La coppia è un sottosistema della famiglia. Le coalizioni familiari descrivono le famiglie con difficoltà dove i genitori non riescono a cooperare e i figli vengono coinvolti distorcendo i confini. In un'alleanza ben coordinata ci sono quattro componenti da considerare nell'lt;p>: 1. partecipazione di tutti 2. organizzazione dei ruoli nelle interazioni 3. focalizzazione sull'obiettivo 4. contatto affettivo La comunicazione triangolare è la capacità di interagire contemporaneamente con due interlocutori. Lemnier e rovita hanno dimostrato lo spostamento dello sguardo nei neonati con età media di 59 ore, movimenti avanti e indietro definiti come offerta triangolare, triangular bid, indicatore importante dell'emergere della comunicazione triangolare nei bambini. Già dal terzo mese si impegnano nelgioco triadico. In questo tipo di gioco, il volto viene orientato e l'attenzione viene distribuita in modo diverso a seconda del ruolo che si ricopre. L'intersoggettività è la capacità di condividere sentimenti o stati mentali con altre persone. Questa capacità si sviluppa nelle prime relazioni e si basa su una relazione bidirezionale in cui entrambe le parti hanno una comprensione reciproca dell'esperienza dell'altro. Questo include anche la nostra comprensione delle relazioni tra le altre persone. Tradizionalmente, lo sviluppo dell'intersoggettività è stato compreso in termini di una relazione di coppia madre-bambino. Tuttavia, si propone che ci sia un parallelo nelle interazioni triangolari, ovvero una forma di comunicazione intersoggettiva multipersonale che si verifica all'interno delle famiglie in formazione. I bambini piccoli iniziano a condividere i loro stati interni e a leggere quelli degli altri mentre interagiscono contemporaneamente con entrambi i genitori. Questo è particolarmente evidente nei bambini che crescono in un ambiente di cogenitorialità coesa, in cui la relazione genitoriale può fungere da catalizzatore per lo sviluppo delle competenze intersoggettive.competenze intersoggettive. Lo stile di coinvolgimento del bambino è una combinazione di diverse variabili o dimensioni che sono osservabili nelle interazioni familiari nel corso del ltp e ci dice ancora di più il modo in cui il bambino comunica in un contesto multipersonale. Dimensioni:
- forma, il bambino usa principalmente offerte triangolari o diadiche o è ritirato?
- Intensità, è coinvolto in modo appropriato o è disimpegnato?
- Bilanciamento affettivo, l'interazione affettiva del bambino in media è positiva o negativa?
- Frequenza delle offerte triangolari, è più alta o più bassa della media?
Tutte insieme ci permettono di classificare i bambini in uno dei quattro stili di coinvolgimento. Il coinvolgimento triangolare si verifica in un contesto di cogenitorialità coesa, gli altri tre stili emergono in casi di cogenitorialità non coesa (coinvolgimento scisso), con inversione di
ruolo, intermediario/ritirato. Tutti e quattro possono esprimersi nella prima infanzia e consolidarsi nel periodo scolare. La natura cogenitoriale lascia una traccia indelebile nello sviluppo del bambino. Mchale ha rilevato quattro variabili che definiscono la cogenitorialità:- Contatto affettivo inteso come calore tra i genitori
- Coinvolgimento reciproco tra i genitori
- Grado di cooperazione genitoriale
- Comportamento centrato sull'adulto vs centrato sul figlio, dove si concentrano di più le interazioni familiari
- Cogenitorialità coesa: alto grado di calore, coinvolgimento reciproco, cooperazione moderata e centratura sul figlio
- Cogenitorialità escludente: grande squilibrio nei livelli di coinvolgimento dei due genitori, mancanza di calore, scarsa cooperazione
- Cogenitorialità centrata sul figlio: i genitori si disconnettono affettivamente tra loro e collaborano solo sul ruolo, intermediario/ritirato. Tutti e quattro possono esprimersi nella prima infanzia e consolidarsi nel periodo scolare. La natura cogenitoriale lascia una traccia indelebile nello sviluppo del bambino. Mchale ha rilevato quattro variabili che definiscono la cogenitorialità:
faccia); in questi casi non c'è gioco difinzione e non è coinvolto il linguaggio o non è presente alcun intento di comunicare al di là del momento.
I bambini che spostano lo sguardo ripetutamente tra i loro interlocutori per monitorarli usnao lo sguardo mobile che ha un'emozione associata con l'offerta triangolare. Offerte positive segnalerebbero ai genitori che il bambino desidera che l'attività prosegua, offerte negative di protesta invece il desiderio che ci sia un cambiamento nell'interazione.
Il riferimento sociale nei bambini di 8 mesi può essere visto come una forma più sofisticata di tali offerte e segnala che il bambino è incerto sul significato da attribuire a un evento e fa riferimento all'espressione affettiva del genitore per orientare il suo comportamento.
Prendendo in considerazione le quattro parti del ltp, lo stile di coinvolgimento di lucas soddisfa i criteri del coinvolgimento triangolare:
è frequentemente triangolare e appropriato per età, esprime emozioni prevalentemente positive e produce una quantità di offerte triangolari prevalentemente positive nella media. Meltozoff ha descritto l'imitazione invisibile in cui anche i neonati sono capaci di imitare espressioni facciali, l'aspetto invisibile risiede nel fatto che il bambino non vede se stesso imitare. Nella prima infanzia è una forma di identificazione e comunicazione con gli altri. Zoe: un genitore attivo e uno solo presente. I bambini hanno dimostrato di riconoscere quando ci si accorda al loro comportamento ma anche di enfatizzarlo nel preciso momento in cui colgono l'accordo. Nel paradigma dello still face, tronick, un bambino è seduto su un seggiolino e gioca con un genitore e a un certo punto viene chiesto a quest'ultimo di mettersi in posa di fronte a lui con il volto immobile. La prima reazione è di sorpresa e confusione, successivamente il bambino.tende adistogliere lo sguardo dal volto del genitore facendo vari tentativi di modifica della situazione. È difficile per il bambino perché il genitore è rivolto verso di lui pronto per interagire e al tempo stesso si mostra inespressivo. L'idea è stata quella di introdurre lo still face nel ltp con quattro parti dalla durata di due minuti ciascuna:
- tutti e tre giocano insieme
- uno dei due genitori è invitato a giocare con il bambino mentre l'altro è semplicemente presente
- al genitore attivo viene richiesto di fare still face e all'altro di essere solo presente ma dire indirizzare il bambino verso l'altro
- alla famiglia viene chiesto di nuovo di giocare
L'autoconsolazione e la distrazione servono a regolare il bambino, protesta e attrazione sono un modo per impegnare il genitore nell'interazione. Capacità triangolari avanzate possono essere coltivate al meglio in famiglie in cui c'è un
livello di coordinazione più evoluto tra i due genitori. Metodo microanalitico di analisi delle modalità di coinvolgimento del bambino nelle tre fasi quando ci sono entrambi i genitori:
- La codifica dell'orientamento dello sguardo e della dimensione emotiva è stata effettuata usando un adattamento delle fasi monadiche di Tronick. La codifica è realizzata a intervalli di mezzo secondo, sia il bambino stia guardando il volto della madre o del padre, sia tenendo conto dell'emozione che sta esprimendo. I codici per le fasi monadiche sono: il coinvolgimento sociale (sorriso), monitoraggio sociale (si propone al genitore con espressione neutrale), monitoraggio in tensione (tristezza), protesta attiva, assenza di coinvolgimento.
- Rilevazione e categorizzazione delle offerte triangolari. Coinvolgimento triangolare (ingaggio sociale rivolto a entrambi i genitori), monitoraggio triangolare (monitoraggio sociale rivolto a entrambi), tensione triangolare
(monitoraggio inquieto rivolto a entrambi), protesta triangolare (protesta rivolta a entrambi)
3. caratterizzazione dello stile di coinvolgimento del bambino: forma (diadico o triangolare), intensità, bilanciamento affettivo, frequenza e bilanciamento affettivo delle offerte triangolari. Questo porta a quattro stili di coinvolgimento infantili: coinvolgimento triangolare, coinvolgimento scisso, intermediazione/ritiro, inversione di ruolo.
3. tarda infanzia: lo sviluppo di una comunicazione precoce può essere suddiviso in una comunicazione primaria nei primi mesi caratterizzata da interazioni che non hanno contenuto altro se non 'interazione stessa e da una secondaria che è chiamata intenzionale, dai 9 mesi in poi, include posizione intenzionale o ciò che può essere considerato un precursore della TOM. Entro la fine del primo anno di vita il bambino è capace di condividere i suoi sentimenti riguardo un oggetto e quando è frustrato usa tante
strategie complesse per comunicare ai ge