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La moglie di Licone:

evanescente.

I vecchi vogliono agire con la forza.

Il coro fa riferimento a un fatto storico quando c’era stato nel 502 a.C.: un re spartano, aveva

Cleomene,

fatto un colpo di mano con l’aiuto di un politico ateniese occupando l’acropoli con saldati. Fu un evento

umiliante per gli ateniesi. Questo progetto andò in malora perché il re fu cacciato dall’acropoli e gli ateniesi

presero il controllo della situazione: siamo negli anni della giovane democrazia ateniese. Nel coro c’è

l’esagerazione di questo episodio, che non durò sei anni, e la dilatazione è dovuta alla leva degli uomini sul

loro valore militare: come si sono liberati di questo re spartano, si libereranno delle donne.

Procedimento dell’adattamento di frasi comuni modificandole in un dettaglio che le rende incongrue: odioso

frase di partenza, persone che suscitano la reazione degli dei. Agli dei viene proposto Euripide,

agli dei,

perché ricorda la rappresentazione delle donne. E’ come se l’immagine della donna passi attraverso il teatro

di Euripide: la donna si lascia trasportare dagli istinti. I maschi sono violenti e intolleranti, preoccupati dalla

sfrontatezza delle donne, si rifanno così all’immagine che ne da Euripide.

Adesso la porta della rappresenta l’acropoli. I vecchi del coro hanno ciascuno dei tronchi per poter fare

skene

il fuoco. Sulla scena si verificava gli uomini hanno gli occhi irritati. Arrivano all’acropoli:

produzione di fumo,

si preparano all’assedio. allusione storica. Una flotta ateniese era stata inviata nell’isola di

Flotta di Samo:

Samo dove era scoppiata una guerra tra democratici e anti democratici spartani. E’ una parodia della

situazione di battaglia.

Entra il coro delle donne: inizia il gioco di e Si crea il parallelismo tra:

botta risposta.

uomini con la vita militare;

• donne che fanno tutto inserendolo nella loro dimensione di vita quotidiana. Le donne portano

• l’acqua che sono andate a prendere nel loro modo quotidiano: alle fontane. La donna si è messa in

coda tra la gente ed è riuscita a superare questa difficoltà e arriva in aiuto alle sue compagne.

Sia uomini che donne invocano la dea patrona di Atene, collocata nel Partenone, era

protezione di Atena,

una con elmo, scudo e armi. Essa simboleggia la capacità della città stessa di difendersi. Le

dea guerresca,

donne spiegano alla dea perché è stato occupato il suo tempio e la invocano come con la formula

alleata Sii

esse sentono il rapporto tra uomo e divinità come un rapporto di collaborazione e alleanza.

mio alleato:

Anche Atena deve portare l’acqua contro il fuoco degli uomini.

Immagina lo spazio del teatro ateniese: il coro di uomini è da una parte e quello delle donne dall’altro. Ad un

tratto le donne vedono il coro degli uomini davanti la porta ed inizia lo scontro di fronte l’acropoli.

personaggio delle poesie di Ipponatte, che lo aveva come nemico e narra situazioni in cui si scontra

Bupalo,

a pugni con lui.

Allusione del la vita pubblica e giudiziaria era in mano agli uomini, le donne non avevano diritto di

tribunale:

parola. Le donne contestano ai vecchi la pretesa di farle smettere di parlare. Si arriva alle mani: i vecchi

cercano di dar fuoco alle donne e queste li inondano di acqua. Le donne riescono a mettere in difficoltà i

vecchi, che sono fisicamente bagnati. Il primo progetto del coro naufraga contro la resistenza delle donne,

che rompono i limiti del comportamento abituale.

Arriva in scena un personaggio, o che riporta alla situazione storica. Nel 411 a.C. ci fu

commissario prefetto,

il colpo di stato oligarchico, ma prima fu istituita una con magistrati chiamati coloro

magistratura probuli,

che decidono prima di qualcosa, che dovevano rivedere la costituzione ateniese. Questi favorirono l’avvento

dell’oligarchia perché alcuni furono protagonisti del colpo di stato. Il personaggio è anti-democratico:

rappresenta il gruppo che porterà all’istaurazione dell’oligarchia. Rappresentante della visione anti-

femminista, rappresenta l’autorità che cerca di imporsi sulle donne: laddove non riescono i vecchi,

della città

cittadino normale, interviene l’autorità politica. Il commissario non vuole sentire ragioni, è adirato. Si rifà ai

per egli l’azione delle donne è un Le donne sono accusate di fare dei riti in cui si lasciano

luoghi comuni: orgia.

andare alla lussuria, cita divinità:

Dioniso;

• Sabazio, divinità orientale, importata in Atene nel V secolo, esotico e pericoloso;

• Adone sui tetti, festa celebrata di notte, in cui le donne stavano sui tetti e preparavano composizioni

• floreali.

Questi riti femminili fanno sì che, gli uomini, essendo esclusi, tendano a presentarli come eccessivi e immorali,

ma in realtà non era così! Si forma un’immagine negativa per denigrare i riti. Il commissario cerca di

descrivere l’azione delle donne come un ennesimo rito delle divinità strane cui le donne approfittano per

fare cose strane.

Il commissario evoca un episodio volendo attaccare la democrazia e le donne: ricorda l’assemblea in cui

favorevole alla guerra, ha appoggiato la spedizione in Sicilia. Viene fatto un parallelo tra lui in

Demostrato,

assemblea e la che si lascia andare a questi effetti religiosi sul tetto. La decisione di Demostrato è

moglie,

negativa per la città: il commissario lo attacca perché ciò è stato un danno per Atene. E’ assurdo perché la

moglie non c’entra niente! Secondo il commissario Atene va male per due motivi: la democrazia e le donne

che trasgrediscono, nesso inesistente. Il commissario dice che sono gli uomini stessi a causare i guai perché

comprano i gioielli alle donne e poi questo si rompe e loro dicono al gioielliere Passa da mia moglie e aggiusta

(doppio senso sessuale). Egli dà una le donne hanno

rappresentazione semplificata della situazione:

il buco

fatto qualcosa di incredibile, ma la colpa è degli uomini perché non hanno saputo prevenire ciò. Il

commissario replica il comportamento dei vecchi: vuole sfondare le porte dell’acropoli con i pali.

Entra Lisistrata ed inizia il confronto tra il capo delle donne e il commissario. Il problema è di carattere

dimensione che risulta difficilmente gestibile perché il maschio ateniese rifiuta il confronto

intellettuale,

intellettuale con la donna. Lisistrata è la negazione dell’inferiorità intellettuale della donna e si pone come il

corrispondente comico di Medea, donna capace di uscire dalla condizione di limitazione, venire sulla scena,

confrontarsi con gli uomini ed uscire superiore nel confronto di carattere intellettuale. La supremazia

maschile non è fondata su una reale capacità intellettuale e fisica ma basato su luoghi comuni. C’è uno

scontro sulla scena tra il commissario e le donne. Rimangono poi soli Lisistrata e il commissario, che accetta

la prospettiva di Lisistrata.

Aristofane rivendica per sé il ruolo di che rivela ai cittadini i meccanismi della politica. Ricorda

voce libera

Diceopoli. Aristofane spiega agli ateniesi come gli uomini politici si facciano beffa dei cittadini li convincano

a prendere decisioni che nascondono un interesse privato. A. fa campagna forte contro l’interesse personale

politico. Ciò che muove le decisioni della politica è l’interesse privato del vantaggio economico che si trae

dalla guerra. Il commissario fa il finto ingenuo dicendo Lisistrata va diretta al

La guerra si fa per il denaro?.

punto: tutto il casino della città dipende dal denaro. aspira alle cariche per poter rubare e arricchirsi.

Pisandro

Aristofane parla di ciò durante la guerra: A. dice le cose direttamente, e attacca gli uomini politici potenti

senza censura o ritorsione. A. affida la sua critica a una donna, parte sociale tradizionalmente lontana dalla

possibilità di fare una denuncia del genere.

I greci avevano il senso tra e come si amministra la casa, così la vita pubblica. Ma

vita privata vita pubblica:

nella visione diffusa e tradizionale ciò non è mai messo in discussione ed è il padrone gestisce la

maschile:

casa e l’uomo gestisce l’andamento della vita pubblica. Lisistrata e le donne pongono un problema: la vita

della casa è amministrata dalle donne, e allo stesso modo esse sanno amministrare la vita pubblica. Lisistrata

vuole sostituire al buon padre, la buona madre.

Imprecare gli uomini non lo facevano, perché Demetra e Persefone sono divinità femminili, cui

Per Demetra

è dedicata la festa delle Tesmoforie. Il commissario parla e si lascia scappare un invocazione non da uomo: si

stanno cominciando ad invertire i ruoli tra commissario, rappresentante della vita pubblica, e Lisistrata,

dimensione della casa. Egli si sta ed il ruolo pubblico passa nelle mani di Lisistrata. Viene

femminilizzando

descritto il quadro della normalità, ma si sta aprendo uno spiraglio: le donne stanno zitte in casa, ma non

sono nè stupide né sorde e ascoltano e giudicano gli uomini. Questo fu un elemento che al pubblico ateniese

risulta inquietante: è come avere il nemico a casa. Per la donna la guerra significa morte e solitudine, difficoltà

economica e quindi piange. Citazione da un passo dell’Iliade. L’eroe Ettore

La guerra è affare da uomini,

torna in città e si incontra con Andromaca, moglie, che vuole convincerlo a non esporsi nella guerra, perché

se le lo perdesse la vita sarebbe finita: è la mozione degli affetti che richiama la vita familiare per impedire

all’uomo di rischiare di perdere la vita. Ettore condivide ciò ma risponde secondo il codice epico del guerriero:

di fronte ai troiani partecipa alla lotta e dice che la guerra è una cosa da uomini. Qui la citazione viene

inglobata all’interno della prima fase dei rapporti uomo – donna.

passaggio logico forzato, realisticamente accettabile per costruire il gioco comico: sono stati gli

Paralogismo,

uomini a certificare che gli uomini non erano più in grado di gestire la situazione. Hanno riconosciuto che gli

uomini non sono più capaci di fare niente, allora sono subentrate le donne. E’ il loro

fallimento degli uomini:

non sono stati capaci di arrivare a una soluzione, hanno iniziato una guerra ma senza trovare una soluzione.

I ruoli si ribaltano: le donne hanno la possibilità di far migliorare le cose. Abbiamo in scena una

trasformazione: il commissario viene femminilizzato, prende il velo, si rimbocca la veste e si mette nella

posizione del lavoro della lana e sgranocchia fave. La citazione epica è rovesciata.

Subentrano le donne

Dettagli
A.A. 2016-2017
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.caleca495 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del teatro antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Medda Enrico.