Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Dopo il postmoderno: il cinema contemporaneo
Con il passaggio alla società digitale un nuovo linguaggio, il digitale appunto, e una nuova grammatica, quella del network, ridefiniscono a fondo i concetti di informazione e conoscenza. Uno dei fattori caratterizzanti della società digitale è un'inedita facoltà decisionale del singolo: gli individui sono adesso in grado di agire concretamente in un nuovo orizzonte sovranazionale di relazioni e scambi, quello del cyberspazio, un modello orizzontale, reticolare e autorganizzato, non più segnato da un principio sovra determinante di qualità o validità dei contenuti, ma da un nuovo valore, quello della pertinenza, vale a dire la 'qualità secondo l'individuo'. Dal punto di vista tecnologico, i quattro fenomeni principali che si affermano a partire dalla fine degli anni '90 sono: la diffusione mondiale dal 2000 di un nuovo medium, Internet, una rete di reti.
telematiche ad accesso pubblico e di dimensioni mondiali; la progressiva digitalizzazione di tutti i tipi di informazione; il potenziamento e l' semplificazione dei software destinati a elaborare questi contenuti (come Facebook, lanciato nel 2004); infine, lo sviluppo tecnologico degli hardware, che ha portato ad un incremento di personal computer sempre più facili e comodi da usare (laptop, convergenza tablet) e al potenziamento della telefonia portatile. Il termine è quello che meglio di ogni altro definisce la logica di funzionamento dei nuovi media e il modello di società e di cultura che essi alimentano: la digitalizzazione ha infatti favorito il progressivo sganciamento di un determinato medium da una specifica piattaforma tecnologica; oggi un film può essere visto, oltre che in una sala cinematografica o in televisione, su un computer, un tablet, un telefonino; può essere poi scaricato dalla rete, copiato e condiviso, dopo essere stato codificato.
Il testo può essere compresso in una serie di formati video; può essere registrato su un supporto come il DVD o conservato su un computer o su una chiavetta USB, ma anche editato e condiviso su siti di file sharing o in software sociali come Facebook. La digitalizzazione e la logica della convergenza portano tipologie testuali (scritte, sonore, audiovisive) prima associate a un determinato contesto di fruizione (giornali, sale cinematografiche, canali televisivi) a occupare nuovi spazi sociali e ad agire e interagire in nuovi ambienti mediali. Ciò determina il potenziamento del ruolo del consumatore nei processi mediali e nelle modalità di fruizione. La logica dell'intermedialità e convergenza inoltre implica un'idea di poiché i singoli linguaggi e le singole forme testuali di ciascun medium sono sottoposti a processi di integrazione e ibridazione sempre più intensi. Sul finire del '900 la rivoluzione digitale mette in discussione la centralità culturale.
del cinema, e la sua capacità di essere sia un mezzo di immaginazione e intrattenimento, sia un agente attivo nei processi sociali e culturali. Il cinema non ha semplicemente rappresentato il secolo scorso, ma ha saputo di volta in volta richiamare a sé le contraddizioni del tempo e risolverle attraverso la sua tecnologia, il suo linguaggio, i suoi racconti. Oggi il cinema sembra perdere questa sua tradizionale capacità di dialogare con la realtà e farsi agente e testimone dei grandi processi storici, a causa di quei processi di convergenza e locazione mediale. Il passaggio, alla metà degli anni '90, da procedure analogiche (fondate sull'uso della pellicola) di registrazione, elaborazione, distribuzione e archiviazione dell'immagine a procedure di tipo digitale ha portato alla perdita di quel rapporto di dipendenza del dispositivo cinematografico da una realtà effettiva posta davanti alla macchina da presa: l'immagine non si
imprime più in forma di fotogramma su una striscia di pellicola ma viene codificata in una sequenza numerica binaria, decodificabile da un computer, senza più bisogno di un passaggio attraverso le tecnologie di ripresa. Il cinema smetterebbe così di funzionare come un dispositivo specifico, orientato alla produzione di un 'oggetto' ben preciso, il film, per diventare un linguaggio comune e familiare, alla base di tutta la comunicazione in epoca digitale. Negli ultimi anni, nell'ambito dei Film Studies, si è imposto un cambiamento di prospettiva che tende a considerare il cinema come un dispositivo sociale in perenne trasformazione, che reagisce ad un mutato contesto tecnologico, mediale e sociale attraverso fenomeni di rinnovamento, originalità e permanenza. È tornata centrale la nozione di cinematografico, da intendere non tanto come una struttura formale quanto come un modello mentale e esperienziale: una specifica.Modalità di esposizione, fondata sulla compresenza di un testo filmico e di uno spettatore fisicamente e psichicamente orientato a guardare e ascoltare una proiezione; e una specifica modalità di disposizione, disciplinata dalla dimensione linguistica e discorsiva.
Infiltrandosi nell'ambito della produzione cinematografica i processi di digitalizzazione generano importanti cambiamenti. Il digitale, però, non è l'unico elemento che caratterizza il cinema contemporaneo, ma è solo un mezzo al quale si deve aggiungere la capacità del cinema di raccontare la società che lo circonda anche grazie alle possibilità digitali. La contraddizione tra due modelli di esperienza di rappresentazione della realtà porta alla nascita di un dibattito che vede schierata la cittadinanza tra dimensione virtuale e reale. Si sviluppano due modi di produzione diversi: uno che enfatizza il ruolo della tecnologia, l'altro mirato al realismo.
Entrambii modi di produzione (che sono, di fatto, tutti e due realistici) hanno come scopo quello di mostrare un reale autentico: la differenza è che mentre la tecnologia si basa sul principio dell'attrazione, il realismo vero e proprio si basa sul principio dell'attenzione.
Il cinema dei supereroi contribuisce ad evidenziare il ruolo assunto dalla tecnologia e cioè quello di creare, agli occhi dello spettatore, una vera e propria esperienza virtuale. Il ruolo della progettazione informatica è quello di trasformare la realtà: si passa da una condizione di normalità ad una condizione super eroica e diversa; i personaggi abbandonano le caratteristiche "normali" e diventano "super". Pensiamo alle acrobazie dell'Uomo ragno tra i grattacieli o alle battaglie aeree di Superman.
Emblema di questo cinema è la maschera, metafora di uno sguardo verso la diversità. L'impero della mente di David Lynch esibisce
Apertamente di essere stato realizzato in digitale perché l'autore considera l'innovazione digitale come una risorsa per creare nuove tipologie di narrazioni, per inaugurare un nuovo modo di guardare le cose. Nell'estetica digitale si mischiano realtà, allucinazione, sogno, ecc..., e anche diversi formati di immagine. Il linguaggio è duttile. Il cinema contemporaneo è in grado di testimoniare l'aggiornamento tecnologico e anche di dimostrare il proprio pensiero riguardo ai cambiamenti.
Accanto al cinema digitale si sviluppa un movimento di ricerca parallelo, noto come analogico. Esso si caratterizza per la volontà di creare un legame tra cinema e realtà. È una sorta di realismo che vuole sensibilizzare l'uomo nei confronti della realtà e che ha inizio con lo shock dell'attentato delle Torri Gemelle. L'obiettivo di questo tipo di cinema è quello di mettere in scena episodi realmente.
Vissuti e partecipati di cui si può avere testimonianza. Nasce il CCC, Contemporary Contemplative Cinema, lontano dai modelli classici si concentra nell'incontro tra lo sguardo e la realtà. Interprete emblematico del cinema contemplativo è Gus Van Sant che si ispira, nella sua tetralogia della morte, a Béla Tar. Centrale nelle sue opere è il tema del movimento e dello scorrere del tempo. I protagonisti camminano, corrono, si perdono per poi ritrovarsi. In contrapposizione al corpo dei protagonisti c'è anche la natura che col vento, la pioggia, la sabbia è anch'essa in movimento. La continua azione presente nelle opere di Van Sant sottolinea la relazione tra reale e immaginario. Il cinema appare valorizzato, quindi, per la sua relazione con il reale e per il fatto che dà testimonianza di ciò che accade nel mondo reale. Redacted di Brian de Palma ricostruisce un episodio reale, cioè lo stupro di una ragazza.
irachena poi uccisa da alcuni militari statunitensi, a partire da fonti mediali (diari audiovisivi, riprese, documentari, ecc...) che riorganizza dando alla storia un punto di vista e una morale. Si diffonde quindi questo fare archivistico che permette di fissare alcuni episodi alla memoria: nascono i media collage. Sono film che assemblano riprese amatoriali o registrazioni auto visive di cittadini o giornalisti. Formano una connettività sociale, intrecciano le testimonianze e poi danno loro un ordine e un senso. Zero Dark Thirty, di Bigelow, racconta l'attentato delle Torri Gemelle da un particolare punto di vista. L'inizio della vicenda, cioè il vero e proprio attentato, viene ricostruito solamente tramite il suono, l'immagine è oscurata, e questo permette allo spettatore di non coinvolgersi troppo emotivamente e gli permette di seguire la storia. Lo scenario è tragico, luttuoso e gli eventi convergono in un unico punto di vista, quello diMaya, onnipresente nel racconto. A lei è rivolto l'interrogatorio all'inizio del film, è lei che guarda il corpo di Bin Laden morto e pone fine all'azione. Ed è proprio dalla fine che lei, così come lo spettatore, può abbandonarsi al pianto rievocando quei tristi episodi. 7. AUTORE La nozione di autore ha subito un processo di definizione piuttosto lungo e contrastato. Autore può essere inteso colui che detiene la proprietà intellettuale dell'opera d'arte; ciò comporta che il film venga considerato opera dell'ingegno e, per questo, ricada tra gli oggetti disciplinati dalle varie normative, nazionali e internazionali, che compongono il diritto d'autore. In questo caso la possibilità di individuare un autore è fondata sulla lingua e sulla parola e, per questo, la mancanza di parole e didascalie costituisce uno dei principali problemi per l'ammissione del cinema nella cerchia.re un ruolo sempre più importante nella cultura di massa. Con l'avvento del cinema sonoro negli anni '20, i film diventano ancora più popolari e accessibili a un pubblico più ampio. Negli anni successivi, il cinema si sviluppa ulteriormente con l'introduzione del colore e degli effetti speciali. Oggi, il cinema è diventato un'industria multimiliardaria, con film che vengono prodotti e distribuiti in tutto il mondo.