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La Maison La Roche/Jeanneret
Nel 1923 progetta la Maison La Roche/Jeanneret, si tratta di 2 case unite: l'abitazione del fratello di Le Corbusier che si era appena sposato e uno spazio espositivo per un collezionista. Questa casa presenta quindi 2 volumi principali: un parallelepipedo che contiene le 2 abitazioni, e un elemento curvo alzato da terra tramite pilotis che contiene l'atelier espositivo. Tra questi 2 corpi si trova l'ingresso su 3 livelli utilizzato anch'esso come spazio espositivo e presenta dei balconi che richiamano il ponte di un transatlantico. Le finestre sono a filo con la facciata che è liscia e spoglia, dipinta di bianco, verde e marrone. Gli interni sono sequenziali collegati dalla "promenade architecturale", fu così che Le Corbusier battezzò questo percorso criticando le forme utilizzate invece della Beaux-Arts. La terrazza richiama il ponte di una nave in cui sono presenti dei giardini, mentre l'ala dello studio da l'idea di un oggetto.
sospeso nello spazio. Tra il 1926-27 progetta la Maison Cook in un sobborgo ad ovest di Parigi. Il lotto si trovava tra due case, si sarebbe visto quindi solo il prospetto principale. Sia la pianta che la facciata sono quasi quadrate; in facciata la simmetria è data dalle finestre a nastro e da un solo pilotis cilindrico centrale. La pianta invece presenta ritmi asimmetrici dovuti ad un gabbiotto curvo all'ingresso che contrasta con i balconi rettangolari. All'interno le funzioni sono incastrate come i pezzi di un puzzle e la distribuzione tradizionale e rovesciata. È presente un tetto a terrazza e le pareti interne sono curve. Nel 1926, l'architetto definisce definitivamente i "Cinque punti di una Nuova Architettura": - Pilotis: elemento fondamentale dal quale si sviluppano gli altri e sollevava gli edifici da terra permettendo di passarvi sotto; - Tetto giardino: riportava il verde in città e la piantumazione forniva un isolamento altetto;
- Pianta libera: poiché il pilotis era elemento strutturale, le pareti potevano essere posizionate ovunque;
- Facciata libera: poteva essere inserita qualsiasi tipo di finestra o porta;
- Finestra a nastro: faceva entrare più luce.
Nel 1926 fu incaricato di progettare la Villa Stein/DeMonzie a Garches. Il lotto era abbastanza grande da fornire a Le Corbusier l'occasione di realizzare un volume libero nello spazio. Realizzò un blocco rettangolare che sembra privo di peso grazie alle finestre a nastro. È presente una terrazza e rettangoli di altezze diverse, non ci sono pilotis a vista. L'ingresso è segnalato da un tettuccio che richiama le ali di un aeroplano o un ponte elevatoio, sono presenti volumi curvi che rimandano ai transatlantici come anche le balaustre e le scale a spirale.
1711 - Walter Gropius, l'Espressionismo tedesco e il Bauhaus
La Germania esce dalla Prima guerra mondiale totalmente distrutta, anche per
Quanto riguarda l'aspetto morale, l'ascesa verso il primato europeo iniziato nel 1800, sembra concluso nel 1918. Gli anni successivi alla Prima guerra mondiale sono drammatici per quanto riguarda la situazione economica, fino al 1923-24 quando l'inflazione del marco si arresta e la finanza si stabilizza.
Dal 1918 al 1925 in Germania si vivono momenti drammatici ma segnati anche da grandi scelte, si susseguono governi e ci sono grandi problemi sociali di sicurezza; avvengono i presupposti di quello che si verificherà poi negli anni '30, ovvero l'avvento del nazismo che coinvolgerà anche l'architettura in modo pesantissimo. Tutto quello che era stato il senso di progresso si è ora incrinato e gli architetti si pongono il problema di come riconvertire il formalismo tedesco che si era attribuito all'architettura dell'industria e dei materiali, si chiedono come si potesse fare architettura in un momento in cui non si costruisce più.
Questi architetti partono dalle basi, ovvero dalla formazione dell'architetto, viene così istituito il Bauhaus nel 1919 a Weimar, costituito dall'unione di 2 istituzioni esistenti nella cittadina: la vecchia accademia di belle arti e la scuola di arti applicate. Il Bauhaus ha 2 vite: una post-bellica legata al momento di rinascita dell'arte in questa Germania distrutta dalla guerra e l'altra legata all'evoluzione del Bauhaus con una diversa impostazione della formazione e poi nel 1926 al trasferimento a Dessau, un'altra cittadina tedesca. Nella prima fase ci si pone il problema di che tipo di architetto formare e quindi si pensa di tornare ancora una volta alle origini, ovvero alla storia medievale della Germania in cui non è l'architetto ad emergere bensì è il popolo che costruiva le cattedrali gotiche. L'ambizione è quella di far diventare l'artigiano il protagonista di questa rinascita e quindi non.La tradizione in legno dei principi dell'Arts e Crafts. La seconda fase del Bauhaus inizia nel 1926 quando la scuola viene cacciata da Weimar e trasferita a Dessau. Tra il 1923-25, la Germania si trova in una situazione economica migliore e grazie anche a questo, Gropius è artefice del cambio di impostazione scolastico poiché si avvicina alla produzione di oggetti di design industriale. Il progetto di architettura viene quindi configurato come un progetto per tipi, legato alla qualificazione delle case minime. Se prima l'architetto guardava a opere come tetri o grandi palazzi come primario obiettivo della sua professione, nel Bauhaus la qualità della professione dell'architetto si manifesta attraverso l'unità edilizia minima. Il Bauhaus avrà anche un'enorme attività pubblicistica attraverso riviste e pubblicazioni. Nel 1926 venne scelto il sito sul quale sarebbe stata costruita la sede del Bahuaus progettata da Gropius.
Ciò rappresentava per lui un'opportunità per costruire un'opera moderna che esprimesse la filosofia della scuola.
Gropius realizzò una serie di parallelepipedi di varie dimensioni collegati tra loro da elementi più piccoli allungati che avrebbero dovuto contenere corridoi o ambienti più piccoli, i laboratori invece erano collegati da un ponte che passava su una strada che tagliava il lotto. Le fasce verticali e orizzontali erano accentuate dalle superfici vetrate.
Nel 1928 Gropius lasciò il Bauhaus e la scuola venne diretta da Hannes Meyer, il quale aveva una filosofia diversa da quella di Gropius, infatti, considerava l'architettura il risultato dell'equazione funzione per economia.
Negli ultimi anni fu Mies a dirigere la scuola del Bauhaus, fino al 1933, anno della chiusura.
L'Espressionismo è una corrente che si sviluppa tra Germania e Paesi Bassi durante gli anni tra il 1910-1925. Questa corrente è
Antirazionale e le opere realizzate dagli artisti espressionisti presentano forme frastagliate, sinuose e complesse. Maggiore esponente dell'Espressionismo fu Erich Mendelsohn, un architetto della Prussia orientale nato nel 1887. Mendelsohn fu attratto dall'arte totale di Van de Velde, ovvero dall'idea che gli edifici e gli arredi dovessero essere un tutt'uno.
Mendelsohn fu incaricato di progettare nel 1920 un osservatorio a Postdam, la Torre Einstein, che doveva ospitare un telescopio e un laboratorio. Inserì quindi il laboratorio in una pianta assiale mentre una sovrapposizione di forme curve contenevano il telescopio. La Torre Einstein allude ad un sottomarino ed è evidente il richiamo alle macchine. Il materiale utilizzato non è il cemento ma mattoni rivestiti di intonaco e cemento. Le finestre accentuano il dinamismo.
Tra il 1921-23 progettò una Fabbrica di cappelli e impianti di tintura a Luckenwalde, il processo produttivo venne collocato in una
serie di capannoni vetrati mentre gli impianti di tintura avevano la forma di copricapi. Un importante architetto che attraversò una fase espressionista fu Ludwig Mies Van Der Rohe, nato nel 1886. Tra il 1908 e il 1911 lavorò nello studio di Peter Behrens per poi aprire uno studio tutto suo; inizialmente si ispirava al neoclassicismo e alla geometria di Schinkel. Tra i 20 e i 30 anni definisce le caratteristiche dei suoi progetti:- Ricerca dei valori spirituali;
- Riduzione alle forme semplici;
- Tecnica industriale.
Rispetto alla funzionalità del grattacielo di Chicago, vediamo che quello che conta non è la funzione ma la forma. Vediamo uno spreco di spazio che a Chicago era inconcepibile. L'edificio è costituito da una sommatoria di lamine orizzontali che sono incardinate agli elementi verticali, questi costituiti da ascensori e scale di sicurezza. Mies progetta degli edifici (non realizzati) che presentano questa sovrapposizione di piani ma, a differenza dei grattacieli, questi si espandono orizzontalmente.
Nel 1923 Mies diventa membro fondatore del Gruppo G di Berlino, il quale propone la semplificazione estrema dell'architettura e la riduzione del progetto a linee ortogonali. Mies espresse queste idee in un progetto del 1923 per una Villa in mattoni che non fu mai costruita. La pianta di quest'edificio era costituita da linee geometriche, i muri si interrompevano in alcuni punti per permettere l'inserimento di finestre a tutta altezza. L'imp...