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Passaggio da Movimento a Istituzione

WEBER analizzò il problema della trasformazione del carisma in pratica quotidiana.

ALBERONI ha contrapposto:

  • Movimento: Stato fusionale dove i rapporti sociali sono personalizzati, diffusi, carichi di emotività e affettività.
  • Istituzione: Prevalgono i rapporti impersonali regolati da sistemi astratti di norme.

I tipi di istituzione si classificano per:

  • Grado di istituzionalizzazione
  • Forme organizzative: nelle quali un'istituzione può esprimersi, al grado di articolazione e differenziazione delle stesse, alla definizione dei ruoli al proprio interno e in relazione agli scambi con l'ambiente.
  • Frequenza con le quali certe istituzioni compaiono in società diverse: alcune istituzioni sono riscontrabili in tutte le società universali culturali.

PARSONS sostiene che ogni sistema sociale per esistere deve soddisfare il modello AGIL:

  • Formulazione dei fini: corrisponde alla funzione economica.
  • Adattare i mezzi ai fini: corrisponde alla funzione politica.
  • Integrare i membri: corrisponde alla funzione sociale.
  • Garantire la continuità: corrisponde alla funzione culturale.

Funzione politica

  • REGOLARE LE TRANSIZIONI TRA LE SUE PARTI

Funzione normativa

  • MANTENERE NEL TEMPO I PROPRI ORIENTAMENTI DI FONDO

Funzione di riproduzione biologica e culturale

Molte istituzioni svolgono una pluralità di funzioni, la stessa funzione può essere svolta da una pluralità di istituzioni e le funzioni di un'istituzione possono modificarsi.

IL CICLO DI VITA DELLE ISTITUZIONI

Le istituzioni sono solite a nascere e scomparire, il loro ciclo di vita è più lungo di quello degli individui che di volta in volta si trovano ad agire nel loro ambito.

SIMMEL importanza del fatto che individui e istituzioni si muovano su orizzonti temporali diversi, gli individui si devono adattare alle istituzioni della società.

Nella DINAMICA DELLE ISTITUZIONI si possono distinguere due processi:

  • Istituzioni che nascono, sviluppano e muoiono causa di PROCESSI SPONTANEI, NON VOLUTI e prodotti dalle azioni di individui e gruppi identificabili, EFFETTO

DICOMPOSIZIONE o EMERGENTE. Istituzioni come formazioni organiche, nate e cresciute spontaneamente.

PROCESSI imputabili alla VOLONTÀ SPECIFICA DI QUALCHE ATTORE. Azioni di fondatori, sostenitori.

Porta a modi diversi di intendere il fenomeno delle istituzioni e tradizioni sociologiche e impostazioni metodologiche, APPROCCIO INDIVIDUALISTA E ISTITUZIONALISTA.

Le istituzioni possono scomparire perché si estinguono da sole, oppure perché vengono distrutte da qualche attore, individuale o collettivo.

PROSPETTIVA FUNZIONALISTA, le istituzioni nascono perché rispondono a bisogno, esigenza sociale insoddisfatta e si estinguono quando scompare il bisogno che le ha originate, o vi sono altre istituzioni in grado di soddisfare lo stesso bisogno in modo più adeguato.

IL MUTAMENTO DELLE ISTITUZIONI

Adottare una PROSPETTIVA SISTEMICA, ogni istituzione viene vista come un sistema di regole in rapporto con altre istituzioni, altri sistemi di regole, ognuno dei quali

mantiene rispetto agli altri undeterminato grado di apertura e chiusura. Quando avviene un cambiamento in un ambito, si ripercuote sulle altre istituzioni, trasforma il loro ambiente, queste si modificano per reazione al mutamento ambientale. Il mutamento delle istituzioni dipende dal modo di affrontare le tensioni e i conflitti che si sviluppano al loro interno. I fattori di mutamento, possono essere esogeni che endogeni. Le istituzioni dispongono potenzialmente di possibili risposte, ma alcune di queste sono attivabili nelle circostanze date. Tipi di risposta strategica alle sfide ambientali SIMMEL:
  • RIGIDA: Conservare l'identità e l'integrità dell'istituzione di fronte alla turbolenza interna ed esterna.
  • FLESSIBILE: Modificare la propria struttura interna, ridefinire i confini con l'ambiente e identità dell'istituzione.
Incapacità di dare risposte flessibili ai mutamenti interni ed esterni riduce le possibilità di.

adattamento e sopravvivenza dell'istituzione.

IDENTITÀ E SOCIALIZZAZIONE

SOCIALIZZAZIONE E RIPRODUZIONE SOCIALE

Ogni società ha una vita che è assai più lunga della vita media degli individui che la compongono, deve assicurare la propria continuità nel tempo di fronte al flusso incessante di membri in entrata e uscita, necessario che disponga di pratiche e istituzioni, per trasmettere il patrimonio culturale che ha accumulato nel corso delle generazioni.

La SOCIALIZZAZIONE indica il processo mediante il quale i nuovi nati diventano membri della società.

Il PATRIMONIO CULTURALE è composto da valori, norme, atteggiamenti, conoscenze, capacità, linguaggi, che consentono alla società di esistere, adattarsi al suo ambiente esterno e di modificare sé stessa.

La SOCIETÀ è entità differenziata, tanto più è moderna, una parte del patrimonio culturale che va a formare le competenze sociali di base,

La competenza sociale di base deve essere trasmessa a tutti i membri della società, mentre quella che comprende le competenze sociali specifiche, va distribuita in modo differenziato a seconda del grado e tipo di divisione sociale del lavoro.

Le competenze sociali di base sono indipendenti dalla posizione che gli individui occupano nella società, come ad esempio l'uso del linguaggio e l'entrare in rapporto con gli altri. Questo tipo di socializzazione è chiamato socializzazione primaria e avviene nei primi anni di vita fino all'età scolare.

Le competenze sociali specifiche consentono agli individui di svolgere ruoli particolari e comportano la capacità di usare linguaggi e di disporre di conoscenze condivise da parte di coloro che sono coinvolti nell'esercizio di tali ruoli. Questo tipo di socializzazione è chiamato socializzazione secondaria e prosegue per tutta la vita.

Ogni società è in mutamento e deve affrontare problemi nuovi rispetto a quali il suo patrimonio culturale risulta inadeguato.

Le agenzie a cui sono affidati i compiti della socializzazione operano in un campo

Il patrimonio viene trasmesso alle nuove generazioni sia attraverso informazioni genetiche che nel processo di socializzazione.

Le informazioni genetiche sono trasmesse attraverso il DNA e contengono le caratteristiche ereditarie di una specie.

Nel processo di socializzazione, invece, il patrimonio viene appreso attraverso l'interazione con l'ambiente e la cultura.

È importante considerare gli studi sull'etologia, che analizzano il comportamento degli animali e il concetto di istinto.

L'istinto comprende informazioni trasmesse geneticamente e fa parte del patrimonio genetico di una specie.

Tuttavia, è difficile distinguere ciò che è imputabile all'istinto e all'apprendimento.

L'uomo ha una capacità di apprendimento maggiore degli animali, ma ha una dotazione istintuale meno specifica.

Quando intervengono fattori ambientali sfavorevoli, alcune capacità umane potrebbero non svilupparsi o svilupparsi in ritardo, in modo parziale o distorto.

La dotazione genetica originaria condiziona, ma non determina completamente, lo sviluppo delle capacità individuali.

Importanti ALLEVAMENTO, EDUCAZIONE ed esperienze. La società in ogni fase di crescita, interviene e definisce il corso del processo di socializzazione.

LE FASI DELLA SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA

Alla nascita il neonato è dotato di PLASTICITÀ, varie possibilità di sviluppo, dipendenza positiva FIDUCIA, contrario SFIDUCIA.

ATTACCAMENTO BOWLBY contare su un legame affettivo stabile e duraturo fondato su un rapporto fisico frequente.

SICUREZZA, DIPENDENZA, SOSTEGNO permettono acquisizione dell'autonomia, assenza di tale legame, rottura ARRESTO RALLENTAMENTO DELLO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COMUNICATIVE, MOTORIE.

La RECIPROCITÀ dell'interazione adulto-bambino non è stata riconosciuta negli studi psicologici.

Il bambino viene visto come una TABULA RASA e l'adulto come l'artefice principale delle esperienze che si imprimono sulla sua mente.

Il genitore agisce in funzione di stimolo, mentre il bambino si limita a rispondere.

Verso il bambino sia l'effetto della risposta che i comportamenti del bambino provocano sul genitore.

ERIKSON EFFETTO RECIPROCO

I genitori devono rispondere ad una sfida, crescere con loro. I bambini hanno sulle famiglie lo stesso potere che quelle hanno su di loro. Gli schemi di reazione dati psicologicamente e l'ordine predeterminato dello sviluppo, devono essere considerati come possibilità adatte a una varietà di comportamenti reciproci.

Nell'interazione tra adulto e bambino si vengono a stabilire REGOLE, e l'applicazione di essa comporta PREMIO o PUNIZIONE.

Non sempre premi e punizioni hanno l'effetto di rafforzare il comportamento desiderato, la loro efficacia dipende da una serie di fattori che riguardano il contesto dell'interazione.

COERENZA con cui la sanzione viene applicata

IMMEDIATEZZA

La somministrazione di premi e punizioni deve essere vista come un elemento che assume significato all'interno di un rapporto comunicativo reciproco.

carico di valenze affettive. Le punizioni fisiche inducono ad un rispetto esteriore, quelle psicologiche ad uno di interiorizzazione. MEAD ALTRO GENERALIZZATO corrisponde al DECENTRAMENTO che PIAGET pose alla base dello sviluppo intellettuale e morale del bambino. Il bambino si trova ad agire in una cerchia di persone allargata, opera un'astrazione, generalizzazione dai ruoli e atteggiamenti delle figure parentali, ai ruoli in generale, affinché le norme, conoscenze ricevute vadano ad includere la società.

6 FASI DELLO SVILUPPO MORALE - KOHLBERG

  1. Conforma le regole imposte per paura di punizioni
  2. Per ottenere un premio
  3. Ricevere approvazione sociale
  4. Codice morale astratto
  5. Capacità riflessiva
  6. Capacità argomentativa attorno alla validità dei principi morali

LA FORMAZIONE DELL'IDENTITÀ

Il processo di socializzazione può essere visto come una successione di fasi in cui il soggetto sviluppa un'identità

Articolata e complessa.

  1. Acquisizione della capacità di riconoscere l'esistenza di un mondo esterno, delimitare i confini, tracciare ciò che sta dentro e ciò che sta fuori, mediato dal rapporto con la madre, manca distinzione tra madre e resto del mondo.
  2. Distinzione madre e adulti, isolare caratteristiche, la sua immagine nel mondo sociale assume le caratteristiche di un sistema di ruoli correlati dove lui occupa una posizione.
  3. Tipizzazione sessuale delle persone, distinzione maschio e femmina e riconoscimento del genere (4 anni). Indotta e suggerita dal trattamento differenziale, la socializzazione differenziale contribuisce all'acquisizione dell'identità di genere. Grazie alla presenza di fratelli o sorelle, si sperimentano i ruoli familiari di tipo orizzontale dentro la stessa generazione, differenziando il sistema di ruoli familiari, ogni soggetto definisce la propria identità.
Dettagli
A.A. 2021-2022
49 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessia007bergamo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di sociologia generale e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE o del prof Girardi Davide.