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PREFAZIONE

nel corso del tempo sono cambiate le aspettative nei confronti delle città

nascita delle capitali-città dominanti:

 simbolo del potere politico

 con l'industrializzazione alla capitale viene attribuito il fenomeno dell'urbanizzazione

 dagli anni'70: fenomeno della terziarizzazione, le città diventano luoghi di produzione e di servizi

la centralità territoriale diventa il nuovo attributo (città presente in una vasta area metropolitana)

coordinamento di città dette globali: fenomeno della globalizzazione (conseguenze in scala globale che modificano le

abitudini degli indigeni e la stessa composizione urbana)

città più importanti: quelle più attraenti per i nuovi professionisti (ceti creativi, talenti) e nelle quali è possibile trovare un

(

miglioramento delle condizioni di vita esempio: Firenze durante il Rinascimento)

attualmente l'attrattività è il principale attributo: le città richiamano manodopera qualificata, favorendo lo sviluppo della stessa

città (tramite imprese innovative), permettendo il passaggio da città depresse a luoghi di eccellenza (es. Seattle, Microsoft)

relazione fra: attrattività, sviluppo economico e competitività (tutte queste variabili sono interdipendenti fra loro)

flagship: eventi, opere di alto valore simbolico, finalizzate ad incentivare l'attrattività di un luogo specifico (es EXPO)

non è detto che il successo di una città dipenda dalla presenza di un ceto creativo (es. Berlino), né che una città che attrae

risorse sia necessariamente attraente

la città è attraente se: attrae risorse che ne aumentano l ricchezza che permette di attrarre popolazione, opere,

eventi..

le popolazioni attratte possono essere stabili o temporanee (studenti, lavoratori, turisti e visitatori)

questa situazione può creare conflitti con la popolazione residente per l'utilizzo dello spazio urbano

la convivenza diventa insostenibile quando le popolazioni temporanee sono quantitativamente maggiori di quelle indigene

attualmente è la città che si adegua alla propria immagine stereotipata e pubblicizzata anziché il contrario, questa attitudine

non sempre incrementa il turismo poiché i turisti ora ricercano soprattutto la bellezza della città, che non è più colta dal

(

residente l'opera fa sentire tutti membri di un'unica identità)

fattori principali di attrazione: 1)consumo 2)incontro 3)mobilità

è necessario mantenere gli elementi che rendono unica la città, senza intaccare la comunità locale, ma coinvolgendola nelle

scelte di progettazione

l'arte contemporanea “addolcisce” la città (rivolta ad un vasto pubblico indifferenziato): opere di buon gusto estetico, l'arte è

un mezzo per risollevare la città (presenza di archi-sculture: opere icona nella città globalizzata)

CAPITOLO 1)

città: luogo di consumo (che ospita luoghi di servizio e commercio che portano abitanti e turisti a consumare)

la città è conseguenza della rivoluzione industriale (data da un forte aumento di produzione e consumo di beni)

la città offre all'industria forza lavoro, il mercato in cui vendere i beni..

consumo di massa: gran numero di persone coinvolte nel consumo (appartenenti a più gruppi sociali)

consumare diventa un'attività comune finalizzata a soddisfare bisogni

consumismo: abuso di consumo (negativo) di beni non necessari

tale consumo è incentivato dalla pubblicità

aumento di offerta: crea maggiore domanda sempre più specifica

teorie dell'evoluzione delle società: molte teorie hanno dato eccessiva importanza al ruolo della rivoluzione industriale

teorie produzioniste: teorie che riguardano solo le cause produttive che hanno portato alla nascita delle tendenze

consumistiche, la causa di queste attitudini non si collega all'arrivo della rivoluzione industriale, ma ha origini precedenti

già dal '600 si ebbe un forte aumento dei consumi

Sombart: la cultura materiale nasce nel '500-600, acquisto di beni di lusso/voluttuari (provenienti soprattutto dalle colonie) da

parte dei ceti nobiliari

grazie a questo commercio, i ceti mercantili accumulano capitale che porterà alla nascita dell'impresa capitalistica

all'aumento dell'offerta corrisponde aumento della domanda

beni voluttuari: non necessari, consumati per soddisfare i piaceri specifici. Questi beni hanno forte valenza culturale

teorie antiproduzioniste: la cultura materiale è nata prima della rivoluzione industriale, contribuendo alla nascita di

quest'ultima

Mckendrick: società inglese del '700, aumento dei consumi (coinvolti sia nobili che borghesi)

fattori causali:

1. maggiore disponibilità di merce e denaro

2. maggiore ricchezza urbana europea

3. emulazione borghese nei confronti degli stili di vita nobiliari

la borghesia mercantile manifatturiera si arricchisce, acquista maggior potere avvicinandosi all'aristocrazia aumentando le

occasioni di incontro e di imitazione

con l'inizio dell'era comunale, i ceti superiori si trasferiscono nei centri urbani (non sono più isolati nei castelli). Si creano le vie

dei Palazzi che accolgono diversi tipi di edifici e di funzioni e collegavano i luoghi principali urbani.

I palazzi sono finalizzati alla dimostrazione del proprio status sociale

nei diversi piani del palazzo vi abitano diversi ceti (piano terra: botteghe, servitù; primo piano: mezzanini; piani superiori:

famiglie proprietarie)

tale divisione è fortemente marcata: segregazione verticale (pur mantenendo i contatti fra ceti ed imitando quelli più elevati)

la promozione sociale è legata alla dimostrazione del proprio status, imitazione di beni di lusso, beni immateriali (opere d'arte,

attività sociali -fino ad allora svolte solo in apposite sale dei palazzi nobiliari e borghesi)

acquisto di beni (Veblen) ricerca dell'originalità e della novità ,da sempre indole umana

Campbell: l'etica romantica e lo spirito del consumismo moderno

aumento dei consumi '700-800, indole umana alla ricerca dell'originale. L'uomo è edonista, il suo fine è il piacere (non dei

sensi) dell'immaginazione di un prodotto desiderato

l'uomo realizza sé stesso, non mira all'ascesa sociale, ma all'affermazione della propria individualità

l'uomo esprime i propri sentimenti umani/naturali, si realizza come singolo in opposto alla collettività

per John Keats il piacere è etico e non estetico (tratte il meglio da sé stessi)

beni immateriali: consumati per soddisfare i bisogni dello spirito (bisogni culturali) potevano essere acquistati solo dai ceti colti

ad un elevato ceto sociale ≠volgo che acquista solo beni di sopravvivenza

per mostrare la propria appartenenza

Dandy: ricercatore dell'originalità (XIX secolo, città inglesi), individuo elegante che ricerca il buon gusto.

Egli afferma la propria superiorità intellettuale scontrandosi con le convenzioni sociali

il dandy vuole esprimere la propria personalità ed eleganza (anche tramite il proprio vestiario) ≠dallo snob che mira alla

promozione sociale

egli cerca la bellezza (la quale è data dalla combinazione di originalità e tradizione), mirando a quella sublime

la sua condotta eccessiva non mira all'apparire, ma all'essere bello

non mira al risparmio ma allo spendere per poter essere elegante (disprezzo per il lavoro ed il denaro, ripetitivo e costoso),

disprezzando la società la quale omologa gli individui

la sua condotta originale però genera diffidenza ed emarginazione, portando così ad un atteggiamento triste e malinconico

De Vries: '600 aumento delle ore lavorative (a causa della contrazione dei salari) con conseguente aumento di produttività e

di disponibilità monetaria. In questo modo le famiglie consumano di più grazie anche a scambi più liberi e sicuri

modifica del tradizionale andamento economico: da conservazione a produzione e consumo

secoli XVIII e XIX la cultura consumistica si diffonde anche fra i ceti sociali inferiori per:

 razionalizzazione dei consumi: durante il periodo industriale la produzione è pianificata in base ai consumi

(poiché il consumo non era più un lusso) produzioni a ritmi più elevati ed immissioni di nuovi beni

 democratizzazione dei lussi: l'offerta dei beni aumenta e diventa più accessibile a tutti. Standardizzazione dei

processi produttivi, riduzione di costi. Beni di uso comune che un tempo erano d'élite

uniformazione dei bisogni (data anche dall'urbanizzazione): maggior produzione crea nuovi bisogni indipendenti

dall'appartenenza ad una classe sociale. Questo fenomeno permise di migliorare le condizioni di vita dei ceti, uniformando

però quest'ultimi

ciò fu favorito anche dalla separazione della casa dal luogo lavorativo (con l'industria si perde la casa-nido casa-guscio)

separazione dei ruoli femminili e maschili (le donne si dedicavano alla cura della casa e all'acquisto dei beni tramite il denaro

ottenuto dal marito)

stereotipo della donna che acquista beni frivoli e di lusso

i beni erano consumati in modo equo tra i familiari

nelle società urbane forte propensione al consumo, da beni basilari a beni sempre più ricercati (es beni immateriali si

estendono ad uso)

produzione e consumo di beni hanno un rapporto dinamico (causa e conseguenza)

fattori che hanno permesso l'aumento del consumo:

 comportamenti imitativi

 dimostrazione di status

 affermazione della propria individualità

 edonismo

moda: ciò che è di giusta misura (da modus) per un determinato periodo

essa riguarda beni di elevato contenuto simbolico, tutto ciò che riguarda il corpo umano e beni immateriali

la moda rispecchia il desiderio di esplorare, di essere promossi ed accettati socialmente

la moda non è più d'élite e riguarda tutti i campi della vita quotidiana (grazie all'aumento della ricchezza, alla diffusione dei

media ed alla tendenza di seguire nuovi gusti)

Simmel: la moda è seguita per soddisfare due bisogni (distinguersi dagli altri gruppi sociali ed integrarsi con il proprio)

consumo compensatorio: senso di rassicurazione per le donne, escluse da molti ambiti sociali

consumo delegato: le donne seguono la moda per ostentare la ricchezza del marito

una volta diffusa, la moda perde il proprio potere, di conseguenza si rinnova e lascia spazio ad un'altra (meccanismo caccia-

fuga)

le scelte di consumo identificano il soggetto in un determinato gruppo sociale, creando un rapporto antagonistico con i ceti

inferiori

l'identità nella società tradizionale era costituita da gruppi sociali pr

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
17 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FraSche95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Colleoni Matteo.