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Gli sviluppi del positivismo in Francia: Emile Durkheim

Gaia Antonini pag. 111

Cenni biografici e contesto storico e intellettuale

Il rapporto tra Durkheim e i problemi della Francia del suo tempo è stretto. Si identifica con la Terza Repubblica. È attratto dalle scienze esatte e dal positivismo e ne volle estendere i metodi alle scienze sociali. Fu il fondatore della rivista "L'Année Sociologique". Visse la sua giovinezza in una Francia sconfitta dalla guerra, ciò causò il diffondersi di sentimenti nazionalistici che egli condivideva. La Terza Repubblica aveva il compito di ristabilire l'ordine dopo i tentativi di una restaurazione monarchica e della Comune il problema centrale della sua sociologia sarà quello relativo all'ordine.

Rimane legato al positivismo di Comnte che aveva il compito di ristabilire l'ordine nella situazione post-Rivoluzione francese. Durkheim, come Comnte, si oppone

All'individualismo dotandola di un valore superiore la solidarietà sociale alla quale il singolo si doveva sottomettere. Rimprovera l'economia politica perché ha creduto che l'unica realtà fosse l'individuo. Riconosce a Comnte di aver colto la società come una realtà sui generis: non può essere ridotta alla somma degli individui, la vita collettiva non è una proiezione di quella individuale ma presenta un carattere sui generis. Gli uomini si uniscono attraverso legami durevoli e formano l'essere sociale. La sua critica nei confronti di Comnte è quella per cui lui fosse ancora molto legato ad una realtà filosofica siccome non ha saputo comprendere che la società non è una, ma sono tante. Non si possono trovare delle leggi generali in società perché si rimarrebbe sul vago, dal momento in cui esistono più società la sociologia come scienza deve indagare attraverso.

ricerche specifiche, società e problemi particolari. Riconosce a Spencer ed a Comte di aver avvertito la necessità di una scienza naturale della società, entrambi sono rimasti però filosofi avendo forzato all'interno di un'unica legge generale senza ipotesi specifiche e verificate empiricamente (Comte è superiore a Spencer perché ha colto la società come realtà sui generis).

2 Divisione del lavoro e solidarietà

L'ordine impone dei limiti che il sistema economico borghese rifiuta perché basato sulla libera concorrenza e sul non intervento statale nelle attività economiche.

La solidarietà è l'elemento a fondamento di ogni società. La solidarietà può essere meccanica o organica.

La solidarietà meccanica = tipica delle società semplici, la divisione del lavoro è minima, dove la coscienza collettiva prevale su quella individuale fino a che la

coscienza collettiva, che ricopre totalmente quella individuale, arrivando alla massima espressione della solidarietà. Il volume della popolazione aumenta e con esso anche la densità della popolazione e la densità morale. La vicinanza fisica comporta la maggiore possibilità di interazione, comportando il superamento della società fondata sulla somiglianza delle funzioni e la necessità della divisione del lavoro (su cui si basa la società organica). Alla solidarietà meccanica corrisponde il diritto penale con carattere di espiazione. I progressi della divisione del lavoro sono direttamente proporzionali alla densità morale della società. La solidarietà organica = vi è maggior possibilità di differenziarsi e di sviluppare una propria individualità. Come in un organismo le varie parti, seppur diverse, contribuiscono all'unità dell'insieme. Si sviluppa a misura che si rafforza la

personalità individuale. Alla solidarietà organica corrisponde il diritto restitutivo che vuole ristabilire lo stato precedente alla violazione giuridica. È necessario in ogni società un corpo di regole giuridiche e morali siccome l'individuo continua a dipendere da essa. L'evoluzione sociale intesa come progressiva differenziazione era già nucleo del pensiero di Spencer. Spencer aveva tratto conseguenze individualistiche, per Durkhiem la società deve avere un fondamento morale, altruista. La nuova moralità è fondata sulla differenziazione e sulla divisione del lavoro. La divisione del lavoro produce un sistema che si autoregola: nelle diverse funzioni i vari organi creano uno stato di dipendenza reciproca. Gli uomini svolgono le loro funzioni solo nell'ambito di una regolamentazione sistematica o di una solidarietà. Gaia Antonini pag. 12

un sistema di regole adeguato. La mancanza di regole comporta una situazione anormale e anomica. L'operaio viene isolato nella specializzazione del suo lavoro riducendosi al ruolo di macchina. La specializzazione può produrre anche effetti negativi, per esempio: lo scienziato che si rinchiude in una scienza particolare rischia di estraniarsi dai problemi sociali più generali perdendo il senso della propria attività. Per Durkheim la divisione del lavoro, intesa anche come divisione tra proprietà e lavoro, va mantenuta mentre per Marx l'alienazione si supera solo attraverso l'eliminazione della proprietà privata dei mezzi. È necessario individuare un sistema di regole tra individui che esercitano funzioni diverse così che essi non si sentano separati dal loro lavoro e ne colgano il significato nei confronti della collettività. Bisogna superare la divisione anomica del lavoro. Le regole devono essere al di sopra degli individui.

Avere autorità morale ed essere vincolanti. Una regola è "una maniera di agire obbligatoria (...) una società costruita gode della supremazia morale e materiale per imporsi sugli individui. La sola personalità morale che si trova al di sopra delle personalità particolari è quella formata sulla collettività". Solo le corporazioni o i gruppi personali possono costruire le norme che regolano i rapporti, il gruppo dev'essere formato dagli agenti di una stessa industria per costruire al meglio il sistema di norme perché essi sono calati interamente in quell'ambito di professione specializzata. La divisione del lavoro nella società a lui contemporanea era coercitiva. La divisione coercitiva è possibile in quanto l'evoluzione sociale permette alle classi inferiori di diventare più simili a quelle superiori. I singoli individui non esercitano funzioni superiori o inferiori le une alle altre.

E tanto meno adatte alle loro inclinazioni individuali.

Il metodo della sociologia

La sociologia è lo studio dei fatti sociali, considerabili "come cose". I fatti sociali assumo espressioni individuali che sono coercitive ed esteriori. È un modo di agire, di pensare, di sentire, è una realtà demografica e morfologica. L'individuo non può sfuggire ad esso.

Il fatto sociale è considerato normale quando appartiene alla generalità, patologico quando è proprio di una minoranza, a singoli "tipi sociali". I tipi sociali si classificano a partire da quelli più semplici arrivando a quelli più complessi. Il più semplice è l'"orda": un aggregato sociale che si risolve immediatamente negli individui.

Esistono "tanti tipi fondamentali quante sono le maniere in cui l'orda può combinarsi con sé stessa e dare origine a nuove società che

"possono combinarsi fra loro". Durkheim presuppone tipi sociali con schemi cognitivi e normativi la cui validità è ad essi relativa. All'interno del comportamento patologico si distinguono coloro che turbano l'ordine sociale che poi dovrà essere ristabilito e coloro che agendo diversamente dalla generalità diventano portatori di nuova coscienza collettiva destinata a creare un nuovo ordine. Un fatto sociale ha come causa un altro fatto sociale. I fatti sociali vanno spiegati facendo riferimento alle funzioni che essi svolgono nella società, seguendone lo sviluppo attraverso tutte le specie sociali. Il socialismo di Saint-Simon Le teorie socialiste concordano sulla necessità di un coordinamento centralizzato delle attività economiche, sono il fattore fondamentale della società. Gli egoismi, l'individualità non può produrre automaticamente l'ordine sociale. Durkheim era convinto"

dell'inconciliabilità tra sociologia e socialismo: la prima ha funzione di mutamento sociale, il secondo ha funzione scientifica. Concorda però sull'idea anti-individualistica e lotta con i socialisti contro l'ideologia liberistica degli economisti classici. Studia il socialismo come fatto sociale specifico della società industriale: le teorie socialiste si sono manifestate a seguito del prevalere del potere politico su quello religioso e a seguito della centralizzazione del commercio e dell'industria. Socialismo e sociologia hanno in comune la forte tendenza all'anti-individualismo. Durkheim trova in Saint-Simon le origini del socialismo moderno e della sociologia: è tra i primi a comprendere l'esigenza di uno studio scientifico della realtà sociale, si potrebbe organizzare la società togliendo ogni potere agli strati improduttivi e evitare gli arbitri individuali. Il programma di Saint-Simonnoncomporta alcuna restrizione, essendo scientifico. Afferma anche la necessità di centralizzazione dell'attività economica. Durkehim condivide con Saint-Simon l'idea di scienza sociale e delle sue origini nella società industriale. Saint-Simon aveva avvertito l'esigenza della religione ma l'aveva poi ridotta al fattore economico-industriale. Per Durkheim una forza morale è necessaria per l'ordine sociale, l'uomo deve accontentarsi della propria sorte e credere di non avere diritto ad avere di più. Ognuno deve accettare le proprie posizioni sancite da un'autorità morale. L'autorità morale è regolatrice, evita di degenerare e la disorganizzazione dell'ordine economico. Durkheim ristabilisce l'ordine sociale mantenendo le divisioni di classe ed indicando nei raggruppamenti professionali, o corporazioni, le istituzioni incaricate di istaurare l'ordine sociale. Durkheimcondivide con Saint-Simon: la supremazia della società sull'individuo, la società intesa come forza morale, l'esigenza della religione intesa come coincidente con la forza morale in grado di tenere coesi gli individui in società e l'esigenza
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Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gaia_1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lombardi Marco.
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