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La sintassi è il livello di analisi che si occupa della struttura della frase
Il suo oggetto di studio è il modo in cui le parole si combinano tra loro per organizzarsi in frasi. L'entità linguistica che normalmente funziona come frase può essere definita da un'unità comunicativa, ovvero, che costituisce un messaggio in un discorso. È identificata, tendenzialmente, dal contenere una predicazione, cioè un'affermazione riguardo all'essere o all'agire di un'entità. Non è però qualcosa, un attributo di qualità o modo detto che, se ci si trova in assenza di verbo, non ci sia una frase, nel caso in cui siano ellittiche, per esempio "bella questa giornata". Un metodo ingenuo e non sempre valido per contare le frasi in un testo è quello di numerare i verbi. Con "frase" si identificano anche costrutti di una certa estensione e complessità.
Generalmente una frase semplice, costituita cioè da un’unica predicazione, viene detta proposizione.
Proposizione → Semplice Frase → Complessa.
Per analizzare le frasi si ricorre al principio della scomposizione o segmentazione: si rappresenta la frase come concatenazione e dipendenza tra i suoi elementi, arrivando a pezzi sempre più piccoli, detti costituenti.
Il metodo di rappresentazione più diffuso di l’indicatore di scomposizione di frase è quello degli alberi etichettati, che costituisce il sintagma della frase, in cui ogni nodo rappresenta un sottolivello di analisi della sintassi e reca il simbolo della categoria a cui appartiene il costituente di quel sottolivello.
Anche in questo caso è con la prova della commutazione che è possibile individuare i costituenti, confrontando la frase con un’altra più semplice con la stessa struttura fino ad arrivare alle parole.
Simboli di categoria:
- F = Frase
- SN = Sintagma Nominale (GN =
- (Gruppo Nominale)SV = Sintagma Verbale (GV = Gruppo Verbale, VP = Verb Phrase)
- N = Nome
- V = Verbo
- Art = Articolo
- Poss = Possessivo
- Det = Determinante
- Aus = Ausiliare
- Quant = Quantificatore
- Num = Numerale
- Cong = Congiunzione
- SPrep = Sintagma Preposizionale
- Pro = Pronome
- PP = Participio Passato
- Agg = Aggettivo
- SAgg = Sintagma Aggettivale
- SAvv = Sintagma Avverbiale
- SDet = Sintagma del Determinante
- Un gruppo di parole rappresenta un sintagma se le parole che lo costituiscono si muovono congiuntamente all'interno di una frase.
- Un gruppo di parole rappresenta un sintagma se può essere separato dal resto della preposizione costruendo una struttura chiamata frase scissa, per esempio isolandola con ...che
- Un gruppo di parole rappresenta un sintagma se da solo può costituire un enunciato, cioè se può essere pronunciato isolato.
- Sintagmi diversi sono
- Agente, entità animata che si fa parte attiva a provocare ciò che accade
- Paziente, entità che è coinvolta senza intervento attivo, subisce o è interessata passivamente da ciò che accade
- Sperimentatore (o esperiente),
Con determinante si intende una categoria che può comprendere articoli, aggettivi dimostrativi o altri elementi che compaiono sempre prima di un nome e determinano il referente da esso indicato. Gli articoli sono una sottoclasse di determinanti, i più ovvero l'insieme dei contesti in cui gli elementi possono comparire nella frase, è un criterio importante per distinguere diverse classi di elementi. Un altro metodo di rappresentazione della struttura interna di costruzioni non molto complesse è la parentesizzazione. Il più importante sottolivello
dell'analisi sintattica è il sintagma, definibile come la minima combinazione di parole, costituita da almeno una parola, che funzioni come un'unità della struttura frasale. Perciò, come il morfema era l'elemento minimo della parola e l'articolazione, il sintagma è l'unità minima della sintassi. I sintagmi sono costruiti attorno a una testa, la classe di parole che rappresenta il minimo elemento che da solo può costituire un sintagma, in base a cui vengono classificati. Un sintagma nominale (SN) è un gruppo di parole che ruota intorno a un nome (N): in "il bel cugino di Lucia", "cugino" è la testa del sintagma, oppure in "la macchina di mio fratello" è un sintagma nominale e "di mio fratello" è un sintagma preposizionale. Un sintagma nominale può essere anche composto da un pronome.che sostituisce il nome che ovviamente in quel caso non ci sarà. Se il minimo SN è un nome o al più un pronome, da un macro-sintagma nominale si può avere una struttura anche molto complessa. Un sintagma verbale ha come testa il verbo e uno preposizionale la preposizione (che però non può rappresentare da sola un sintagma). Tutte le categorie lessicali di parole piene possono essere teste di sintagma.
Criteri per riconoscere un sintagma:
accompagnati da alcun argomento come i verbi metereologici, piovere
Monovalenti, richiedono di essere accompagnati da un solo argomento, camminare (chi cammina?)
Bivalenti, richiedono di essere accompagnati da due argomenti, interrogare (Chi interroga? Chi è interrogato?)
Trivalenti, richiedono di essere accompagnati da tre argomenti, dare (Chi dà? Che cosa viene dato? A chi viene dato?)
Tetravalenti, richiedono di essere accompagnati da quattro argomenti, vendere (Chi vende? A chi vende? Che cosa vende? A quanto lo vende?)
Si ritiene non si possano avere valenze superiori a quattro. Possono fungere da argomenti sintagmi nominali e preposizionali, ma anche intere frasi. Il verbo e i suoi argomenti costituiscono il nucleo della frase, elementi in più sono detti circostanziali (anche avverbiali o aggiunti). Essi si distinguono dagli argomenti per la loro libertà di posizione nella frase. Possono essere circostanziali SN, SPrep o intere frasi. Possono esserci
Casi di polisemia, ognuno con un diverso schema valenziale, o di ellissi, quando il secondo argomento è sottinteso. Il soggetto è la prima valenza di un verbo, lo hanno tutti tranne gli zerovalenti.
Ruoli semantici, concernono propriamente il modo in cui il referente di ogni sintagma, l'entità che il sintagma indica, contribuisce e partecipa all'evento rappresentato dalla frase. Per individuare tali funzioni occorre spostarsi dalla considerazione della frase come struttura sintattica alla considerazione della frase come rappresentazione di un evento o una scena, in cui i diversi elementi sono in relazione gli uni con gli altri in quello che succede nella scena. Tra i principali ruoli semantici:
entità toccata da un certo stato o processo Beneficiario, entità va a ricadere quanto succede Destinazione, entità inanimata mediante la quale avviene l'azione Strumento, entità verso la quale si dirige l'attività espressa dal verbo o l'obiettivo di uno spostamento Località, entità dalla quale un'entità si muove in relazione all'attività espressa dal predicato Provenienza, un'entità che indica l'estensione nel tempo, nello spazio, nella massa… Dimensione, entità che partecipa all'attività svolta dall'agente Comitativo.
Anche i predicati possono essere distinti in diversi ruoli semantici: processo, stato, azione…
I ruoli semantici agiscono al di sotto della struttura
sintattica: non c'è corrispondenza biunivoca tra ruoli semantici e funzioni sintattiche. In una frase passiva, la distribuzione tra ruoli semantici e funzioni sintattiche è diversa rispetto alla corrispondente attiva. Sono transitivi verbi passivizzabili, viceversa vengono detti intransitivi. Tra gli intransitivi si possono distinguere due sottoclassi: verbi inaccusativi, inergativi, che richiedono come ausiliare "avere". Organizzazione pragmatico-informativa. Si possono distinguere cinque diversi tipi di frase: - Dichiarativa, affermazione fenerica - Interrogativa, pone una domanda. Marcata dall'intonazione e parole particolari (chi, cosa...) - Esclamativa, esprime...