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INCREMENTO IN TUTTE LE EPOCHE STORICHE DI DISGREGAZIONE O TRANSITORIA RIAGGREGAZIONE DEI SISTEMI
SOCIO-ISTITUZIONALI]
> Novecento nuove funzioni per nascita roman-fleuve – tre o quattro generazioni che si susseguono; eclissarsi dell’ambiente esterno;
declino e conflitti in ambiente familiare; equilibrio tra intergenerazionalità e intragenerazionalità (dimensioni diacronica e sincronica).
3.5 Formattare lo spazio
Vicinanza luogo narrato – luogo narrante? RUOLO
Tre principali tipi di organizzazione dei luoghi all’interno dei mondi narrativi: 1. Spazi contigui (i personaggi si muovono liberamente
da un luogo a quello successivo) 2. Spazi ontologicamente distanti ma comunicanti (narnia) 3. Spazi ontologicamente distanti e non
comunicanti (se non per metalessi).
Spazio della storia (spazio ASTRATTO in quanto viene “visto” nell’immaginazione e trasformato dalle parole in proiezioni; la lettura
richiede la costruzione di una mappa cognitiva; vediamo con l’occhio della mente solo quello che viene nominato; possono esserci
narrazioni del tutto prive di scena e cioè accadere in NESSUN LUOGO)
>< spazio del discorso (ambienti che inquadrano l’attività del narratore, incluso l atto stesso della scrittura). [Concetto di DEISSI,
CENTRO DEITTICO, TEORIA DEL CAMBIAMENTO DEITTICO (tramite i deittici la narrazione apre una finestra concettuale attraverso
la quale può essere visto e percorso l’universo finzionale)
Deissi: insieme dei riferimenti alla situazione di un enunciato e, piu in generale, il fenomeno che risulta dall utilizzo di DEITTICI,
ovvero termini o espressioni che in una frase si riferiscono ad essa stessa ( decontestualizzate non sono decodificabili -qui, la,ora, l
indomani- ) 10
CMP1 Semiotica Sofia Mingardo
3.6 Descrivere gli spazi
EKPHRASIS: descrizione – modalità di sospensione del racconto, digressione che può essere narrativa, riflessiva o descrittiva; c’è
personaggio che funge da tema introduttore. Ha funzione:
- DEMARCATIVA (se sottolinea le articolazioni della narrazione),
- DILATATORIA (se ritarda l’apparizione di una sequenza logicamente attesa),
- DECORATIVA (se svolge funzione di un sistema estetico-retorico),
- INDIZIARIA (se connota per via indiretta la psicologia o il destino dei personaggi),
- TASSONOMICA (se assicura la concatenazione logica, la leggibilità e la prevedibilità del racconto).
Realismo (una persona curiosa o ben informata si trova ad avere del tempo libero e coglie l’occasione, per una ragione qualsiasi, di
descrivere, spiegare, indicare, dimostrare qualche oggetto complesso a qualcuno che non lo conosce)
> modernismo (soggettivizzazione della descrizione sottoposta a filtro percettivo di un personaggio riflettore)
>post-mod (trionfo del descrittivo sul narrativo fino alla disgregazione dello story world – vedi Perec)
4. I GENERI DELLA MODERNITÀ
4.1 Comunicare la realtà: la narrazione breve
(cornice in novella: decameron)
Retorica classica: trattazione di una materia può avvenire per amplificatio o abbreviatio
> narratio aperta, narratio probabilis, narratio brevis (= forma chiusa, sintetica e verosimile; di rado verosimile e ha come scopo il
movere e il delectare). Si afferma nella FRANCIA DEL XII SECOLO: narratif bref vuole rappresentare realtà temporalmente più vicina,
i cui protagonisti sono allo stesso livello degli ascoltatori/lettori di estrazione borghese (>< chanson de geste e roman rispondono alle
esigenze di una società feudale
che vuole perpetuare il ricordo delle sue lontane origini).
LEGGENDA DI CARATTERE AGIOGRAFICO (vita del santo, passio, miracula, translatio), EXEMPLUM (facta e dicta della vita di un
santo; auctoritas, brevitas, veritas, delectatio), LAI (distici di ottosillabi a rima baciata; forma originaria ha per tema l’amore, narrato ++
da prospettiva femminile), FABLIAU (distici di ottosillabi a rima baciata; toni licenziosi, contenuti comici, beffe, inganni, equivoci…),
VIDA e RAZO (entrambi in prosa, compaiono nei canzonieri; biografie del poeta e spiegazione della poesia) == queste forme di
narrazione breve confluiscono nel NOVELLINO (1280-1300), nel DECAMERON (1349-51), nei QUATTRO LIBRI DELLE NOVELLE
(1554-1573 by Matteo Maria Bandello; oltre alla cornice ci sono più di duecento micro-cornici, ovvero le dediche; Bandello non è solo
auctor, ma anche personaggio); nuova forma della novella nella GERMANIA DI FINE XVIII SECOLO: semplicità della scrittura,
estensione ridotta, racconto che non viene ambientato in paesaggi fantastici/utopistici, ma nel mondo concreto e reale; Goethe dice
che novello è avvenimento inaudito, ovvero nuovo, insolito, scandaloso = novella è genere della
crisi, racconto di un disordine che non si lascia intergare in senso teleologico e in cui il caso ha un grandissimo peso = trionfo della
contingenza non controllabile. Ma perché nell’epoca in cui in FR e in UK si afferma il romanzo, in GERM c’è la novella? Perché novella
è genere della frammentazione geopolitica. In IT? La novella è ostacolo per genesi del romanzo.
FORMALISTI molte novelle sono sviluppo di una metafora, procedimento a gradini, ad anello, a infilzamento; accumulo di forza
narrativa nel
finale.
LUKACS novella muove da singolo caso e resta ferma ad esso nell’estensione immanente della raffigurazione (>< romanzo:
rappresenta totalità degli oggetti, delle relazioni umane e dei comportamenti della società borghese) [anticipatrice del romanzo
moderno inglese]. NOVELLA (tale – ha cornice) >< RACCONTO (short story – non ha cornice). Si differenziano per modo di amalgama
tra i modi narrativi di descrizione, resoconto, dialogo e commento [racconto è tipico di USA per mancanza di spessore della società,
assenza di un tessuto sociale complesso, marcata varità etnico-valoriale = tendenza a minimalismo narrativo]. Il MODERNISMO
pullula di racconti: Joyce, Mansfield, Thomas Mann, Kafka fino a Hemingway. In ogni caso la brevitas richiede un’altissima
concentrazione by lettore, poco legati a schemata, continuum spazio-temporale chiuso.
(4.2 Comunicare la realtà: il romanzo )
Eteroclito, polimorfo e con andamento centrifugo.
Romanice > romanice parabolare > romanz (fr.ant), romans (prov), romance (sp), romanzo (it)
>XII secolo: romanzo è componimento in lingua volgare > Due-Trecento: romanzo è letteratura cortese in versi > Quattrocento:
romanzo è genere cavalleresco in prosa
>Settecento in poi: romanzo moderno. N.B: in inglese ROMANCE >< NOVEL: ciò che si rapporta alle news, narrazione che si finge
veritiera == ROMANZO È TESTO FINZIONALE IN PROSA NARRATIVA FONDATO SULLA RAPPRESENTAZIONE DI PERSONAGGI
ED EVENTI CHE VANNO A COSTRUIRE UN PARTICOLARE STORYWORLD CARATTERIZZATO DA ESTENSIONE AMPIA.
Per Forster il carattere distintivo del romanzo è il fatto di raccontare una storia, funzione affabulatrice, crea mondo finzionale che tende
a trasformarsi in realtà o comunque a costruirsi come mondo possibile. Aristotele in Poetica parla della parodia, che indica un
componimento dal contenuto basso, ordinario e persino ridicolo..in questa categoria potrebbe rientrare il romanzo! Orazio nell’Ars
poetica tace del romanzo; Boileau nell’Ars poetique dice che la forma romanzo non può pretendere nulla se non
divertire. 11
CMP1 Semiotica Sofia Mingardo
RIDUZIONE DELLA COMPLESSITÀ DEL MONDO QUOTIDIANO:
- attraverso intrecci chiusi e piramidali (la funzione della retrospezione è esplicativa);
- attraverso onniscienza che con i naturalisti attinge il mito di uno sguardo meticolosamente neutrale; c) attraverso retorica
narrativa che si appella al lettore per favorire la sua proiezione in una esistenza ipotetica.
>Tra il Settecento e il Novecento il romanzo attraversa tre fasi di inglobamento:
I. Equilibrio tra individuo e contesto storico – compromesso; si è sia osservatori che partecipi; conoscenza preteorica
(Bildungsroman [Goethe, Jane Austen, Clarissa di Richardson, Nouvelle Eloise di Rousseau; socializzazione secondaria;
principio di classificazione (UK e GERM) o principio di trasformazione (FR e RUSSIA) tema prescelto è sempre amore;
inglobare l’individuo nell’insieme sociale] e romanzo storico [Manzoni: per la prima volta si intrecciano storia ufficiale e storia
personale, quotidiana e verosimile]), autogenesi, maturazione, rapporto simmetrico tra dentro e fuori > apertura a futuro
migliore.
II. Realismo mimetico: i desideri e la volontà del personaggio sono smentiti e messi in ombra dal rilievo assunto dagli
automatismi genealogici e dalle pressioni sociali divenute intollerabili; determinismo, abitudini corrosive, sonnolenza
inadeguatezza, rassegnazione (romanzo totale [determinismo sociale e totalizzazione induttiva, ovvero dai moeurs ai
principes; Balzac, De Roberto, Zola] e romanzo ’appendice [urbanizzazione, peggioramento delle condizioni di vita,
innovazione tecnologica = lo spazio urbano è protagonista! Misérables di Hugo]).
III. Prima di smarrirla funzione sociale di esonero terapeutico dalla complessità storica che ne aveva determinato la nascita,
l’interiorità del personaggio sembra essere l’unico terreno dell’azione, terreno talmente ampio e labirintico da inibire non solo
le coercizioni del destino storico, ma l’agire stesso del personaggio. [Buddenbrook (romanzo sociale) by Thomas Mann, Il
Piacere by D’Annunzio, Recherce by Proust, Ulisse by Joyce] = oggetto del narrare è ormai il nulla.
>Negli anni Venti del Novecento romanzo modernista: Kafka, Proust, Woolf, Joyce, Gide, Mann, Pirandello = NOVEL OF
CONSCIOUSNESS
> anni Trenta: romanzo post-moderno a partire dal primo Borges, poi Garcia Marquez, Georges Perec, Calvino,
Eco..DECOSTRUZIONE del moderno. Tecnica del double-coding (doppio registro, ibridazione di due o più stili) e con metanarratività
> da anni Ottanta c’è global novel (multi località, detemporalizzazione, individualismo, forte trazione aneddotica,prevalenza della
focalizzazione interna multipla, declino del format descrittivo e distribuzione della descrizione nella narrazione).
Più in sintesi, 4.1/4.2
-Novella: narrazione in prosa di breve estensione in cui autore e narratori si pongono in maniera specualre su un livello extradiegetico.
↓
-racconto: forma narrativa breve che predilige l epifania -momento di intuizione interiore verso cui muove l intera storia). Qui la cornice,
elemento essenziale della novella, scompare nel racconto: essa si scompone in altre componenti (si interiorizza) in
modo che ogni segmento narrativo sia una microstruttura che si articola entro una microstruttura.
↓
-romanzo: costruzione polifonica che si configura come una stratificazione di lingue e stili e che rispecchia la varietà del contesto
storico e sociale: ne esistono varie tipologie
• Romanzo europeo