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CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI
Un corpo rigido è un corpo i cui punti si mantengono sempre a distanza invariata!! Lunghezze, aree, angoli e volumi non variano!!
Cinematica del corpo rigido
Ἑ(r) = -R(1-cosϑ)ι̂ + Rsinϑ ĵ
Ipotesi: Si suppone di essere nell'ambito dei piccoli spostamenti e piccole rotazioni!!
Quindi (1-cosϑ)≈0 perché cosϑ→1 e Rsinϑ x Rϑ perché ϑ≈0
Ἑ(P) = Rθ ĵ → approssimazione tanto più corretta quanto ϑ→0
Ἑ(p) = Rθ x Α̂ × ι̂ = θ x Rι̂ \= θ x (P-O) a cui sommo la traslazione
Rigida è sempre Ἑ(P) = Ἑ(O) + θ x (P-O) → 6 gdl, cioè 3 traslazioni e 3 rotazioni
{u(p) v(p) w(p)} = {u(0) v(0) w(0)} + {0 -θz θy θz 0 -θx -θx θy 0} {x-x₀ y-y₀ z-z₀} {u(0) v(0) w(0)} + {θy(z₀-z) - θz(y₀-y) θz(x₀-x) - θx(z₀-z) + θx(y₀-y) - θy(x₀-x)} = {u(p) v(p) w(p)} = {u(0) v(0) w(0)} + {0 -θz θy θz 0 -θx -θx θy 0} {x-x₀ y-y₀ z-z₀} = {u(0) v(0) w(0)} + 0\ δz θy -θz} {x-x₀ y-y₀ z-z₀}
Sp(P) = S(0) + W(P-O) con W matrice antisimmetrica - W = WT
SPOSTAMENTI PIANI
Scegliendo ad esempio l'asse z, tutti gli spostamenti lungo esso sono nulli:
W(P)= W(0) + θx(y₀-y)-θy(x₀-x) = 0 ⟹ W(0)=0, θx=0 e θy=0!
S(P) = {u(0) v(0) 0} + {0 -θz 0 θz 0 0 0 0 0} {x₀-x y-y₀ z-z₀} = {u(0) v(0) w(0)}
Che necessita di 3 parametri liberi: 2 traslaz. e 1 rotazione
Vincoli
Un vincolo è un qualunque dispositivo meccanico che limita o elimina del tutto uno o più spostamenti.
Si indica con V=Vi+Ve (vincoli est+int) il grado di vincolo, cioè il numero di spostamenti impediti o limitati dal vincolo.
Vincoli esterni per spostamenti piani
- Vincoli semplici → bloccano 1 solo spostamento (Ve=1): Carrello, pendolo e doppio pendolo;
- Vincoli doppi → somma di 2 vincoli semplici, cioè bloccano 2 spostamenti (Ve=2): cerniera, cerniera impropria, pattino, manicotto e doppio pendolo → devono essere ben posti (assi mai coincidenti);
- Vincoli tripli → somma di 3 vincoli semplici oppure 1 semplice e 1 doppio, cioè bloccano 3 spostamenti (Ve=3): incastro → devono essere ben posti.
Vincoli interni
I vincoli interni agiscono sugli spostamenti relativi tra due corpi di una medesima struttura → ogni vincolo esterno ha il suo corrispondente vincolo interno avente lo stesso grado di vincolo Vi.
Vincoli multipli
- Per cerniera interna → Vi = 2(n-4)
- Per cerniera a terra → Ve = 2n
- Per carrello → Ve = 2n-1
Anelli chiusi
Levando vincoli interni ad un corpo rigido senza alterare la cinematica può essere un modo per capire il numero di vincoli sovrabbondanti.
LA * SUGGENSE DI RISOLVERE A PARTE I 3 PROBLEMI:
A1 x1 + p12 = 0 E A2 x2 + p22 = 0 E A3 x3 + p32 = 0 E SOMMO LE 3 EQUAZIONI
ARRIVANDO AD AVERE Δ(x1 + x2 + x3) + 1 + 1 + 1 = 0 CHE DAL CONFRONTO
CON DA * xi = x1i + x2i + x3i
TRAVI RIGIDE
TRAVE = SOLIDO GENERATO DA UNA FIGURA PIANA "S" (SEZIONE) CHE
SI MUOVE NELLO SPAZIO MANTENENDOSI SEMPRE ORTOGONALE
ALLA TRAIETTORIA "g" DESCRITTO DAL SUO BARICENTRO G: LA CURVA
G(s) È DETTA ASSE DELLA TRAVE E IN GENERALE NON È UNA RE TTA !
CORPO ESSENZIALMENTE MONODIMENSIONALE LA CUI LUNGHEZZA
È UN ORDINE DI GRANDEZZA MAGGIORE DEL DIAMETRO.
PRINCIPIO DELLE SEZIONI: SE SI CONSIDERA UNA TRAVE A CUI SONO APPLICATI
CERTI CARICHI NOTI E LE RISPETTIVE REAZIONI VINCOLARI, SE SI EFFETTUA
IDEALMENTE UN TAGLIO SU UNA RETTA PARALLELA ALLA SEZIONE "S1", SI AVRANNO
2 PARTI CHE SOTTO L’EFFETTO DEI CARICHI NON SARANNO IN EQUILIBRIO;
QUESTO "FAO" È IN CONTRASTO CON L’ 2o POSTULATO DELLA STATICA → SU
CIASCUNA DELLE 2 PARTI DEVONO AGIRE DELLE FORZE E DEI MOMENTI
TALE DA GARANTIRE L’EQUILIBRIO NEL PUNTO IN CUI SI È EFFETTUATO
IL TAGLIO → QUESTE FORZE SONO DETTE AZIONI INTERNE E LA
LORO ESISTENZA È UN POSTULATO!!!
CASO PIANO
- FORZA NORMALE POSITIVA SE TIRA LA PARTE SU CUI È APPLICATA;
- TAGLIO È POSITIVO SE TENE A FAR RUOTARE LA PARTE SU CUI AGISCE
- MOMENTO POSITIVO SE STENDE LE FIBRE DI RIFERIMENTO.
IN SENSO ORARIO;
PROBLEMA PIANO PER TRAVE RETTILINEA
{ N’ = -q
H =
H’ = T - C
{ T’ = -p
CON q = CARICHI DISTRIBUITI LUNGO
L’ASSE DELLA TRAVE, P = CARICHI
DISTRIBUITI PERPENDICOLARI ALL’ASSE
DELLA TRAVE E C = MOMENTI DISTRIBUITI
LUNGO L’ASSE DELLA TRAVE
Ixy = ∫ x2y dz = ∫ x (xo sen α + yo cos α) (yo cos α - xo sen α) dz = ∫ x yo cos2 α dz -
- ∫ x xo sen α cos α dz + ∫ yo xo sen α cos α dz - ∫ yo2 sen α cos α dz - ∫ x yosin α dz = cos2 α Ixy
- sen α cos α Ix yo + sen α cos α Iyo - sen α cos2 Ixy
Detto il tensore d'inerzia è ^ = {cos α} ^ = {- sen α} {versori di X e Y:
- [ Ix Ixy ] Ix = ^· J ^, Iy = Ē· J Ē e Ixy = ^· J Ē
- [ Ixy Iy ]
Direzione principale d'inerzia:
Sto cercando per quale valore di α, Ix è max o minimo
dIx / dx = 2 cos α ( - sen α)(Ix - 2[( - sen α)(sen α) + (cos α)(cos α)]Ixy + 2 sen α cos α Iy = 0
- 2 cos α sen α Ix + 2 sud α cos α Iy + 2 sen2 α Ixy - 2 cos2 α Ixy = 0
sen2 α (Iy - Ix) + (1 - cos 2α)Ixy ([ +
sen 2α] Iy = 0
sen2 α (Iy - Ix) - 2α cos 2α Ixy = 0 sen 2α (Iy - Ix) = cos 2α (2 Ixy)
tg 2α = 2 Ixy / Iy - Ix → 2 soluzioni che differenziano x π/2
Cinematica dei Corpi Deformabili
Spostamenti Congruenti
- Un punto non può finire in 2 punti, altrimenti ci sarebbe l'creazione di materia → s(p) funzione in senso matematico
- 2 punti distanti non possono congiungersi in 1 solo, altrimenti ci sarebbe distruzione di materia → s(p) funzione biunivoco
- 2 punti vicini devono rimanere comunque vicini nel codominio → s(p)
- L'immagine di un segmento interno al corpo non deve avere spigoli → S(p)
Voglio trovare En e En al variare di n̅:
ʸn̅ · ε ʸn̅ = {nx ny nz} { εx dxyny + dxzn2 | dxynx εy + dyznz | dxznx dyzny εz } {nx ny nz} =
= nx^2 εx + nx ny dxy + dxz n2 + dxyn2 nx + ny^2 εy + dyz nny + dyz n2 nx +
+ dzx nny nx + n^2 z εz = ʸn̅ (nx, ny, nz) limitata a nx^2 + ny^2 + nz^2 = 1
Uso il teorema dei moltiplicatori di Lagrange:
f(nx, ny, nz) = En (nx, ny, nz) - λ(nx^2 + ny^2 + nz^2 - 1)
∂f / ∂nx = 2 nx εx + dyz ny + dxz n2 + dyz ny + dzx n2 - 2 λnx εx + dyz ny + dzx ny - 2 λnx = 0
∂f / ∂ny = dxy nx + 2 ny εy + dyz nx + dxz nny + dyz ny + 2 ny εy + dyz nx + dyz ny + 2 λnyvy + dyz ny + 2 ny εny + dzx ny - 2 λny = 0
∂f / ∂nz = dxz nx + dyz ny + dzx nnz + n2 dxz ny + 2 λdzx ny + dzx nnz + 2 εz n2 λx - 2 λnx + dzx nz - 2 λnx + 2 εz
nx εx + dxy nny + dxz n2 = λnx
ny εny + dxy ny + dxz n2 = λnx
dzx n2 + dxz nny + dzx x = λnz
εx nx + dxy nx + dxz nny + dzx nny +
dxz nx + εz nx = λnx
dzx2 n2 + dxz nny + ε2 n2 = λnz
ovvero il problema agli autovalori
Statica dei corpi deformabili
Si considera un corpo deformabile sottoposto a dei carichi e in equilibrio;
Si effettua un generico taglio e si mette in equilibrio le due parti dal
principio delle sezioni di Eulero; si consideri ora un punto P e il
generico intorno nel punto AS in cui i due corpi si scambiano le forze
misurini: F ė H sono funzioni di AS perché variano al variare di AS.
Si può pensare allora ai 2 limiti:
- * lim f(AS) AS→0 = lim
- h(AS) AS→0 → Cauchy ipotizzo che:
- Il limite esiste ed è finito → žn̅ (n) = vettore tensione;