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LA REVIZIONE DEL BILANCIO.
Non appena la bozza di bilancio è disponibile, il revisore deve effettuare i controlli di sostanza sui saldi di
bilancio. Con riferimento a tutte le voci di bilancio possono essere individuate una serie di asserzioni:
55. Esistenza
56. Diritti ed obbligazioni
57. Completezza
58. Valutazione o imputazione
59. Presentazione ed informativa in bilancio.
Per poter affermare con ragionevole certezza che il bilancio sia privo di errori significativi, il revisore deve
ottenere adeguati elementi probativi. Il revisore deve trovare conferma delle asserzioni degli amministratori.
Mentre, sostanzialmente, le asserzioni sono le stesse per ogni voce di bilancio, le procedure di revisione da
applicare al fine di ottenere la necessaria evidenza sono differenti al variare della voce di bilancio. Gli
elementi probativi (o evidenze) consistono in tutte le informazioni utilizzate dal revisore per formarsi
un’opinione in merito al giudizio sul bilancio e devono possedere le seguenti caratteristiche:
60. La sufficienza. La corretta quantità di elementi probativi.
61. L’appropriatezza. La corretta qualità degli elementi probativi.
La quantità di elementi probativi necessari dipende dal livello di rischio di errore: maggiore è il rischio,
maggiori sono gli elementi probativi da ottenere. Sono maggiormente attendibili gli elementi probativi
ottenuti da forti indipendenti esterne all’impresa, inoltre, gli elementi ottenuti direttamente dal revisore sono
più attendibili di quelli ottenuti indirettamente o per deduzione. Infine, le evidenze costituite da documenti
originali sono maggiormente attendibili di quelli rappresentati da fotocopie o fax. Il revisore deve dunque
valutare l’attendibilità delle informazioni da utilizzare come elementi probativi.
Procedure di revisione.
Le principali procedure di revisione sono (ISA Italia 500):
• Ispezione delle registrazioni e dei documenti (sia interni che esterni)
• Ispezione delle attività materiali
• Osservazione. Consiste nella verifica diretta di un processo o di una procedura durante il suo
svolgimento da parte di altri soggetti.
• Indagine. Richiesta di informazioni alle persone che possiedono le necessarie conoscenze.
• Ricalcolo. Verifica dell’accuratezza matematica dei documenti, delle registrazioni e dei conteggi.
• Riesecuzione.
L’acquisizione degli elementi probativi avviene attraverso l’applicazione di procedure di revisione che
possono essere distinte in:
1. Procedure di conformità (o test di controllo). Valutano l’adeguatezza e l’efficacia del sistema di
controllo interno e del sistema contabile.
2. Procedure di validità (test di sostanza). Per individuare errori significativi nel bilancio. Si
possono distinguere tra verifiche di coerenza (o di analisi comparativa) e verifiche di dettaglio
delle operazioni e dei saldi di bilancio (o verifiche sostanziali in senso stretto).
La revisione può avvenire con 3 metodi:
1. Controllo tutto. Controllo integrale. Poco diffuso.
2. Selezionando voci specifiche.
3. Campionamento.
Il rischio di campionamento deriva dalla possibilità che le conclusioni raggiunte dal revisore, sulla base di
un campione, possano essere diverse da quelle che si sarebbero raggiunte se l’intera popolazione fosse stata
sottoposta alla stessa procedura di revisione. Maggiore è il rischio di revisione e più numerose devono
essere le voci da sottoporre a verifica. La selezione di voci specifiche consiste nell’analisi di determinate
voci che sono ritenute dal revisore rilevanti in relazione a diversi aspetti. In particolare, possono essere
selezionate le voci:
62. Di elevato valore o valore chiave
63. Con un valore superiore ad un certo importo
64. Per ottenere informazioni
65. Per esaminare le procedure.
Per campionamento di revisione invece si intende l’applicazione di procedure di revisione su un numero di
voci inferiore alla totalità delle voci che compongono il saldo di un conto o una classe di operazioni in modo
tale che tutte le voci abbiano una probabilità di essere selezionate. Il campionamento può essere effettuato
utilizzando un approccio:
66. Statistico. Consigliato in caso di crediti, ad esempio, di valore molto simile tra loro. Vi può essere
selezione con metodologia casuale o adottando il calcolo delle probabilità. Aumenta la probabilità
che il risultato sia giusto.
67. Non statistico.
In entrambi i casi, la scelta del metodo da adottare dipende dal giudizio professionale del revisore.
La dimensione del campione dipende dal livello di rischio (intrinseco e di controllo), se il rischio è alto il
campione sarà più grande. Il livello di confidenza mi permette di determinare la dimensione del campione.
Il principio di revisione analizza i seguenti aspetti del campionamento della revisione:
a) Determinazione del campione
b) Campionamento statistico
c) Valutazione degli errori e dei risultati del campionamento.
a) Determinazione del campione. Il revisore deve considerare la popolazione dalla quale si estrae il
campione. Tale popolazione dev’essere: appropriata, in relazione agli obiettivi di campionamento, e
completa. In particolare, il revisore deve definire il livello di errore accettabile che si ritiene ammissibile per
definire che una determinata posta di bilancio sia corretta. Tale livelli di errore accettabile deve essere
definito sia per i test di conformità che per i test di validità (es. se aumento l’errore accettabile diminuisco il
campione).
b) Campionamento statistico. Consiste nella scelta del campione da esaminare attraverso due metodi:
utilizzo di un generatore computerizzato di numeri casuali o tavole di numeri casuali; selezione sistematica,
ovvero tutti i clienti che rientrano in un determinato intervallo.
c) Valutazione degli errori e dei risultati del campionamento. L’errore rilevato dev’essere confrontato con
l’errore accettabile e la significatività preliminare definita nell’ambito della pianificazione della revisione.
La revisione dell’area clienti e vendite.
La verifica della corretta esposizione in bilancio dei ricavi e dei crediti verso i clienti assume un’importanza
fondamentale. Naturalmente la revisione dei crediti verso clienti dipende dalla loro rilevanza in bilancio.
L’attività di controllo inizia con lo studio del processo di vendita al fine di valutare il rischio di controllo. Il
processo di vendita inizia con il ricevimento di una richiesta di una fornitura da un cliente e si conclude con
l’incasso del credito relativo al bene o servizio oggetto della transazione. Prima di approvare la vendita
generalmente vengono effettuati una serie di controlli come la corrispondenza tra quanto richiesto ed i beni
o servizi offerti dalla società e l’affidabilità del cliente. Quest’ultima è una forma di selezione della clientela
finalizzata a gestire il rischio di credito ex ante attraverso la rinuncia alla vendita qualora il potenziale
cliente non sia ritenuto solvibile. In caso di disponibilità, l’addetto al magazzino compila il documento di
trasporto, emesso in duplice copia. L’ufficio contabilità clienti emette la fattura in duplice copia. Il processo
si conclude con il ricevimento dell’incasso da parte del cliente alla scadenza del periodo di riferimento.
Maggiori sono i controlli effettuati durante il processo di vendita e maggiore è l’affidabilità del sistema di
controllo interno per il revisore. Le attività di controllo sono anch’esse operative ma anche se non vengono
messe in atto il processo aziendale non si interrompe al contrario di quanto avviene con altre attività
operative come l’ufficio vendite, l’ufficio finanze, il magazzino e l’amministrazione.
I test di controllo.
Sul piano operativo, dopo aver individuato il processo, è necessario effettuare preliminarmente alcuni
controlli di tipo organizzativo finalizzati a valutare la correttezza:
68. Della sequenza delle attività all’interno del processo
69. Della definizione dei tempi previsti per lo svolgimento delle attività
70. Della separazione delle mansioni.
È opportuno, ad esempio, che l’attività di gestione degli incassi sia separata rispetto alla contabilità clienti,
al fine di limitare il rischio che la sottrazione di denaro dalle casse dell’impresa possa essere nascosta
attraverso le registrazioni contabili. Successivamente, l’attività di audit richiede:
• Identificazione dei rischi di inefficienza ed inefficacia del processo
• Valutazione dei controlli preventivi
• Eventuale proposta di interventi correttivi.
Le attività che possono provocare errori nell’informativa di bilancio sono rappresentate, ad esempio, dalle
rilevazioni contabili:
71. Del ricavo di vendita
72. Del credito verso clienti ed il collegato eventuale aspetto fiscale
73. Del movimento bancario connesso all’incasso della fattura.
È quindi necessario, per aumentare l’affidabilità del sistema di controllo interno relativamente alla gestione
del rischio di una scorretta informativa di bilancio, prevedere opportune attività di controllo della correttezza
delle rilevazioni contabili.
Test di sostanza.
Nell’ambito del ciclo attivo riguarda soprattutto crediti e vendite. La scelta delle procedure di revisione da
applicare spetta al revisore, in relazione al giudizio espresso sul grado di affidabilità del sistema di controllo
interno. In particolare, gli obiettivi e le procedure di revisione dei crediti verso clienti riguardano
(asserzioni):
• Esistenza circolarizzazione
• Competenza test di cut off
• Corretta valutazione ricalcolo del fondo svalutazione crediti e verifica rispetto principi di
valutazione civilistici e fiscali
• Esposizione in bilancio verifica corretta classificazione in bilancio
• Uniformità principi contabili rispetto all’esercizio precedente.
Tale procedure vengono eseguite nelle fasi di final.
Circolarizzazione clienti.
Consiste quindi nella selezione di un campione di clienti a cui richiedere una conferma scritta del saldo a
credito vantato dall’azienda. La richiesta di conferma può essere positiva, ovvero si richiede al soggetto
circolarizzato di rispondere al revisore indicando se concorda con il saldo contenuto nella richiesta; oppure
negativa, in cui si chiede di rispondere soltanto se in disaccordo con il saldo indicato. Il campione viene
definito antecedentemente alla circolarizzazione. Il revisore deve inviare personalmente le richieste di
conferma, deve assicurarsi che l’indirizzo delle richieste sia esatto e che venga espressamente richiesto che
tutte le risposte siano inviate direttamente al revisore. Il revisore deve anche valutare se le risposte s