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Stern: «affetti vitali» ricerche sulle interazioni madre-bambino. Egli pone l’accento sulla presenza di «affetti
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vitali», qualità e tonalità emotive presenti anche nelle prime esperienze relazionali poi
interiorizzate. Le interazioni con la madre sono la materia prima attorno a cui si organizza
Interazioni madre- l’esperienza stessa e l’immagine della realtà. Tali interazioni sono all’inizio forme di
bambino che si
basano su
comunicazione non- comunicazione non-verbale e inconscia (espressioni facciali, vocalizzi, sguardi ecc.), e
verbale strutturano
Sé bambino comprendono anche comportamenti di estinzione della relazione (evitamento sguardo,
silenzio, allontanamento) che hanno una grande rilevanza (momenti di sospensione
dell’interazione sono fondamentali nell’organizzazione del Sé del bambino). Tra madre e
bimbo si costruiscono quindi degli eventi relazionali coordinati e multimodali che
attivano ed allenano il bambino alla lettura dei segnali/espressioni e hanno un forte valore
strutturante.
In queste interazioni non ha importanza solo il contenuto buono/cattivo
Nelle interazioni dell’esperienza, è importante come l’esperienza si realizza: nello scambio ha importanza
non importa solo il
contenuto ma anche
il «come» anche il «corporeo» del genitore, come questo si esprime nell’incontro (intensità
attivazione, continuità, consonanza, modalità scambi ecc.).
L’interazione madre-bambino è una «danza»: vi è una cooperazione e regolazione
continua dei propri comportamenti attraverso un «sistema di reciproco feedback» che
La relazione madre- punta a mantenere livelli ottimali di attenzione, interesse e divertimento, e
bimbo non è
asimmetrica: è una
«danza» un «sistema contemporaneamente, a porre delle «frustrazioni ottimali» che costringono il bambino ad
reciproco di
feedback» affrontare nuovi adattamenti. Insomma non è una relazione asimmetrica ma entrambi
cooperano per regolare reciprocamente i loro stati di attivazione attraverso un sistema di
comunicazione non verbale fondato sul corpo.
In tutto ciò grande importanza ha il concetto di «sintonizzazione affettiva»: un
processo inconsapevole di corrispondenza tra stati interni della diade madre-bambino, in
virtù del quale si realizza la condivisione di un sentimento senza l’imitazione
La «sintonizzazione dell’espressione comportamentale. Madre e bambino interagiscono a livello verbale e
affettiva» non-verbale, modulando lo stesso affetto ma con un diverso comportamento: ciò consente
ai due membri di comprendere la qualità dello stato d’animo condiviso. Il bambino
impara a leggere gli stati emotivi altrui e a sentire i che i propri sono riconosciuti dalla
madre (impara così che gli stati affettivi interni sono esperienze condivisibili).
L’interazione madre-bambino consente al piccolo di elaborare schemi mentali o una
Costruzione schemi «rappresentazione» degli oggetti/relazioni, risultato dell’esperienza senso-motoria, senso-
mentali o
«rappresentazioni» percettiva ed eccitatorio-affettiva → si parte quindi da un’esperienza senso-motoria
affettiva (un episodio), la cui integrazione è favorita dalla madre che accentua i
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comportamenti, pause ecc. → episodi sono interiorizzati e vanno a formare, già nei primi
mesi di vita, delle «rappresentazioni di una configurazione Sé-altro», che verranno
rievocati come termine di confronto in contesti simili.
In sintesi, prima di accedere al pensiero simbolico e alla memoria dichiarativa, il
bambino forma delle rappresentazioni dei diversi elementi che distinguono la relazione
Le «isole di
coerenza» che quando costanti vanno a formare delle «isole di coerenza» (caratteristiche spaziale dei
movimenti, espressioni affettive volto ecc.). La memoria forma così prototipi astratti
vivendo molteplici eventi, costruendo categorie generali di interazione (ciò consente
anche di dare poi una definizione alle unità esperienziali) e permettendo la creazione di
aspettative basate su memorie prototipiche. Tali configurazioni possono essere modificate
dalle nuove esperienze e allo stesso tempo queste ultime influenzano le esperienze fatte.
Si creano così diverse configurazioni relazionali sempre più complesse che riguardano
RIG: diverse sequenze (gioco, accudimento ecc.) che Stern chiama RIG (rappresentazioni di
rappresentazioni
d’interazioni
generalizzate interazioni generalizzate o «schemi di sé con l’altro»). È chiaro che queste
rappresentazioni saranno influenzate dall’esperienza affettiva che fa fare la madre.
Il sentimento per Stern è quindi interpersonale e permette di sentire una
Il sentimento è
interpersonale, le «condivisione» con l’altro. Le sensazioni soggettive sperimentate sono fondate sul corpo,
sensazioni
soggettive sono
valutazioni frutto di valutazioni istantanee della realtà (hanno una forte valenza operativa e
istantanee della
realtà comunicativa, esprimono il ruolo attivo del neonato nel suo interagire con l’ambiente).
Gli affetti svolgono una funzione importante nel costruire la mente dell’individuo.
Per questo è importante tenere in considerazione gli scambi di informazione spesso
inconsapevoli fra processi affettivi verbali e non verbali. Ciò significa tenere presente che
Gli affetti
strutturano la
mente della esisto diverse tipologie di pensiero, legate a diversi linguaggi: il significato può essere
persona. In analisi
bisogna dare comunicato non solo attraverso simboli verbali ma anche simboli pre-verbali e a-verbali
importanza ai
diversi tipi di
linguaggio. (immagini, posture, movimenti, tonalità ecc.). Ciò significa in ambito analitico prendere
in considerazione tutte le forme di linguaggio, non solo le forme verbali, ma anche quelle
espresse dall’inconscio.
4.2. I sistemi cerebrali dell’emisfero destro
Gli studi attuali di neurofisiologia, dedicati ai processi di precoce comunicazione
Focus: sistemi di
comunicazione affettiva, si sono concentrati sui sistemi di comunicazione inconscia basati sul cervello
inconscia cervello
destro destro e sui sistemi cerebrali di micro-regolazione affettiva. Lo sviluppo della mente può
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essere compreso solo studiando lo sviluppo delle strutture cerebrali. Molto importanti
sono gli studi sui processi di rispecchiamento visivo, esempio molto calzante di
Esempio di interazione sincronizzata: il viso della madre è per il bambino il più potente stimolo
comunicazione non
verbale: visivo, e allo stesso modo lo sguardo del bambino consente una mutua influenza; lo
«rispecchiamento
visivo» scambio di sguardi permette il costruirsi di un dialogo fatto di rapidi movimenti sincroni
e simultanee trasformazioni delle espressioni affettive. Attraverso questo, i due
componenti della coppia riescono a ricreare uno stato psicofisiologico interno simile a
quello del partner. Schore suggerisce che tale comunicazione emotiva interattiva è
Schore: tali
comunicazioni sono sostenuta dai sistemi cerebrali dell’emisfero destro, in particolare dalla corteccia
permesse
dall’emisfero destro
(corteccia orbitofrontale destra. Questa infatti è l’unico sistema corticale che ha collegamenti sia
orbitofrontale
destra) con la corteccia cerebrale sia con le regioni sottocorticali e quindi permette l’integrazione
di informazioni provenienti dall’ambiente esterno e quelle elaborate dall’ambiente interno
Centro di
integrazione (stati somatici ed emotivi). Tale area, collocata all’apice del sistema limbico, è uno dei
principali centri di controllo del SNA: agisce come meccanismo di riparazione degli stati
Meccanismo di affettivi troppo intensi sia positivi/negativi, promuovendo adattamento degli stati interni
riparazione affetti all’ambiente esterno. Inoltre è coinvolta nell’immagazzinamento della memoria
Altri compiti autobiografica, nelle interazioni cognitive-emotive e nella produzione delle immagini
mentali dei volti → ruolo centrale nella creazione delle rappresentazioni Sé-altro.
Per questo l’emisfero destro è considerato dominante nei processi inconsci: esso
valuta la valenza positiva/negativa dell’esperienza e contiene un «lessico affettivo non
Emisfero destro verbale» in grado di decifrare espressioni facciali, gesti, posture. Inoltre, è fondamentale
nello sviluppo delle interazioni reciproche, che possono quindi essere considerate «forme
di comunicazione tra emisferi destri emotivamente sintonizzati che elaborano in
modo inconscio i vissuti di natura affettiva». Un altro modo per descrivere questo tipo
di interazioni inconsce è il termine «comunicazione emozionale spontanea»: una
Comunicazione
emozionale conversazione tra sistemi limbici che coinvolge due individui in una relazione reciproca.
spontanea Sono quindi conversazioni non-verbali, non pre-verbali, nel senso che sostengono
meccanismi di elaborazione dell’informazione sostanzialmente diversi da quelli
dell’emisfero sinistro. ! 12
4.3. La maturazione dipendente dall’esperienza dell’emisfero destro
La corteccia orbitofrontale è sottoposta a un periodo critico di maturazione a partire
dall’ultimo quarto del primo anno di vita. Prima di allora le informazioni emotive sono
gestite da centri inferiori dell’emisfero destro secondo una successione di fasi distinte, che
Importanza
dell’ambiente nello corrispondono a sempre più complesse interpretazioni degli stimoli affettivi. Per questo è
sviluppo del
cervello necessaria però un’adeguata stimolazione ambientale: diversi studi dimostrano che
ambienti ricchi relazionalmente promuovono la crescita cerebrale. Quindi il cervello, in
particolare l’emisfero destro, che matura più precocemente, subisce un forte impatto delle
prime esperienze relazionali sia in senso positivo che negativo. Sviluppo del cervello
infantile:
1) Alla nascita: è attiva solo l’amigdala, un sistema di regolazione primitivo che valuta le
Sviluppo del
cervello infantile informazioni grezze degli stimoli esterni modulando SNA e sistemi di vigilanza.
L’amigdala destra è coinvolta negli stimoli olfattivi importanti nell’attaccamento ed è
l’unico sistema di memoria disponibile alla nascita (in essa sono immagazzinate
informazioni sensoriali sottoforma di ricordi impliciti, presimbolici, carichi
affettivamente).
2) 8° settimana: matura la corteccia cerebrale (cingolato anteriore, cor