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IN SINTESI LO STATO DEPRESSIVO...

1. fissazione a un desiderio irrealizzabile che occupa posizione centrale e non può essere sostituito;

sentimento di impotenza rispetto a realizzazione di tale desiderio;

2.

3. sentimento di disperazione (a causa senso di impotenza che si espande al di là del presente);

conseguenze motivazionali (inibizione psicomotoria, abulia) e affettive (tristezza);

4.

Chiarificazione definizioni:

- fattori o percorsi che sfociano nello stato depressivo (vedi sotto)

- stato depressivo: caratterizzato da sentimento impotenza per realizzazione desiderio +

specifica qualità di dispiacere espressa con diverso linguaggio (tristezza, pena ecc) +

inibizione psicomotoria; tale stato innesca diversi processi difensivi, ovvero tentativi di

sottrarsi alla sofferenza da esso prodotta (pianto, autorimproveri, autopunizioni, rabbia

ecc). Inoltre, possono essere attivate altre difese/meccanismi riparativi spesso con una

storia genetica indipendente dallo stato depressivo, anche se si articolano con esso

(esempio: stato depressivo può essere “nascosto” da un problema di tossicodipendenza

o ipersessualità o gioco d’azzardo).

- l’affetto depressivo: esplicitazione stato depressivo con tristezza, senso vuoto ecc.

- quadro clinico depressivo: processo di articolazione tra stato depressivo e varie

componenti dello psichismo (es: tipi di difesa, ruolo svolto dall’altro ecc). Composto da

complicanze depressione, benefici secondari, tentativi difensivi riparatori.

- stati disattivazione desiderio: quando la sofferenza si prolunga e i meccanismi

riparativi non funzionano viene disattivato lo psichismo (viene innalzata una difesa

contro il funzionamento psichico nel suo complesso). Es: pazienti zombie “non sto

pensando a nulla”; disinvestimento libidico del pensiero è uno stato post-depressivo in

cui viene ritirato l’investimento libidico da ogni rappresentazione mentale in modo da far

perdere ai pensieri qualsiasi connotazione affettiva (per abolire sofferenza si spegne

desiderio e affettività).

... Freud ci dice che la depressione è una reazione alla perdita dell’oggetto, ma come

avviene? In che cosa consiste? Elemento centrale della depressione è il senso di

4

impotenza/disperazione per la realizzazione del desiderio. È importante chiarire di quale

tipo di impotenza si tratti!

Senso di impotenza può avere alla base (a volte questi due tipi sono compresenti):

angoscia narcisistica: si deprimono quando non possono soddisfare fantasie

1. grandiose, non realizzano identificazione desiderata con un Io ideale onnipotente >

depressione narcisistica.

sensi di colpa: che nascono da impulsi aggressivi contro oggetto che sono messi in

2. discussione dal Super-io > depressione con sensi di colpa.

Il senso di colpa è caratterizzato da due componenti (come estremi continuum):

preoccupazione della sofferenza dell’oggetto e preoccupazione per la valutazione di sé/

narcisismo del soggetto (autorappresentazione di sé come cattivo). Se sbilanciato su

prima componente il senso di colpa avvia un tentativo di riparazione orientato a un’azione

favorevole verso oggetto; se sbilanciato su seconda componente vi saranno atti

autopunitivi perché soggetto sarà più preoccupato di recuperare una propria immagine di

bontà e conformarsi agli ideali di perfezione (disinteresse per oggetto). Nota. senso di

colpa sempre legato a disturbo narcisismo, ma non il contrario.

È quindi importante domandarsi...

Tale desiderio irrealizzabile dipende dal fatto che la persona ha modello grandioso al quale vuole

1. identificarsi? O è legato a un ideale di benessere dell’oggetto? Quale polo?

Desiderio è irrealizzabile per determinate caratteristiche del soggetto?

2.

3. L’irrealizzabilità è dovuta a fissazioni di situazioni passate o a una realtà oggettivamente sconcertante?

4. Quale è la ragione emozionale della fissazione a questo particolare desiderio?

✴ Percorsi di ingresso alla depressione?

(A) Aggressività: diverse visioni...

- Come condizione presente in ogni depressione e sua causa di fondo (Klein);

- Causa come parte di un processo più ampio (l’Io risulta incapace di raggiungere mete e

volge aggressività contro propria rappresentazione, con perdita autostima, depressione)

- Può essere del tutto assente, dato che fattore centrale è abbassamento autostima;

- è un fattore secondario, poiché è solo risposta al difetto dell’oggetto esterno;

- (per Bleichmar) uno dei principali percorsi che possono sfociare nella depressione (non

l’unico). 5

L’aggressività può essere rivolta:

- alle rappresentazioni dell’oggetto: aggressività porta il soggetto a distruggere

internamente attraverso la critica/svalutazione l’oggetto dotato di valore, quindi dato che

esso costituisce sostegno dell’autostima del soggetto, la sua svalutazione porta a

distruzione autostima soggetto (es: moglie che svaluta marito rendendolo privo di

qualsiasi valore, ma contemporaneamente rappresenta anche proprio fallimento

essendo sposata a uomo che non vale niente). Con la continua denigrazione il mondo

diventa vuoto, popolato da oggetti senza valore, e viene messo a confronto con un

mondo immaginario popolato da oggetti ideali sentiti come irraggiungibili; non rimane

nulla da desiderare se non qualcosa che faccia uscire dall’apatia.

L’oggetto può essere:

1. possesso narcisistico: meriti/difetti oggetto si ripercuotono su rappresentazione

soggetto; quindi la persona/cosa è collegata alla nostra autostima, vi è una sorta di fusione

con il valore altrui (i successi/insuccessi del figlio si ripercuotono su genitore; l’amico

presentato in pubblico vantandone la fama);

2. oggetto dell’attività narcisistica: l’oggetto serve per realizzare un’attività che

conferisce valore al soggetto (pianoforte e musica per il pianista); l’assenza di tali oggetti

dell’attività narcisistica/il loro attacco, spiegano quelle persone che denigrano il proprio

lavoro, per scarso compenso/importanza, che portano il soggetto a sperimentare stato

impotenza rispetto a possibilità di esaudire senso realizzazione che dipende da tali oggetti.

- agita sull’altro/oggetto: viene messa in atto aggressività mondo esterno distruggendo

relazioni, amicizie, rapporti lavorativi. Depressione è risultato di un fallimento nella

creazione di condizioni che permettano di realizzare desideri fondamentali.

- sulle rappresentazioni e agita sul soggetto: se una persona non si ama a volte può

punirsi di fronte alla minima frustrazione. Vi è un “sadismo del Super-io”, cioè un

atteggiamento ostile di fondo che innalza lo standard con cui il soggetto si misura, o che

abbassa la rappresentazione di sé per potersi criticare. Questa continua autocritica

deteriora la rappresentazione di sé e ha un impatto negativo sul funzionamento del sé.

Consuma energie e rende Io inabile a muoversi verso qualsiasi realizzazione dei

desideri.

(B) Colpa: l’altro è visto come un essere infelice e bisognoso, mentre il soggetto si vede in

una situazione più favorevole (può godere di ciò che all’oggetto è negato). Inoltre il

soggetto si vede come trasgressore di ordini del Super-io (non farai soffrire, aiuterai,

non godrai se l’altro non gode ecc.); in più il soggetto si identifica con la sofferenza

dell’altro; tutto questo porta ai sensi di colpa che hanno diverse origini (prime 4

Freud, ultimo Fairbairn): 6

- senso colpa dovuto a qualità desideri inconsci: senso di colpa deriva dall’esistenza di un

desiderio inaccettabile (desideri sessuali/aggressivi) > fantasia ostile del soggetto nei

confronti dell’oggetto d’amore.

- dovuto a codifica impulsi e desideri da parte del Super-io: non importa la qualità del

desiderio, ma il modo di valutarlo che cambia da un individuo all’altro. Se si scopre un

senso di colpa non si va a ricercare i desideri rimossi, ma bisogna interrogarsi sui motivi

per cui il Super-io codifica come aggressivo/dannoso qualcosa che un’altra persona non

riconoscerebbe come tale (in base a determinata codifica sorge il senso di colpa).

- derivato dall’identificazione: identità di fondo che si identifica con il cattivo, aggressivo e

nocivo. Accade quando ci si identifica con i genitori che si sentono in colpa (ci si

identifica con tutti gli attributi dell’oggetto, con oggetto che si sente in colpa).

- derivato da introiezione dell’attacco all’oggetto: l’autorimpovero è il risultato di

un’introiezione dell’aggressione originaria volta contro l’oggetto. Identificazione dell’Io

avviene con oggetto esterno destinatario dell’aggressione (nel caso precedente

l’identificazione era con un oggetto che si sente esso stesso in colpa, qui si introietta

l’aggressione).

- senso di colpa difensivo: Fairbairn, bambino ha bisogno di sentirsi amato dai genitori,

per questo preferisce pensare di essere il cattivo, prendendo su di sé la malvagità

oggetti (in tal modo sente di vivere in un ambiente sicuro). Sentendo di essere il cattivo

può avere l’illusione di esercitare un certo controllo onnipotente sulla realtà (se mi

comporto bene mi vorranno bene). Senso di colpa è una difesa per riacquisire senso

controllo su situazioni avvertite come traumatiche.

Senso di colpa genera depressione perché:

fa sentire soggetto indegno;

1. il soggetto non riesce a soddisfare immagine ideale di bontà con cui vuole identificarsi;

2.

3. produce dolore in ragione della sofferenza dell’oggetto;

4. attiva condotte masochistiche di sottomissione/autopunizione a oggetti patologici che

fanno sentire soggetto impotente rispetto a realizzazione proprio desiderio;

(C) Disturbi narcisistici: Kohut, sostiene che esistono forme depressive senza senso di

colpa, il cui nucleo è la mancata realizzazione delle aspirazioni narcisistiche. Kernberg,

dice che bisogna distinguere tra: depressione con sensi di colpa e depressione

narcisistica dove vi è impossibilità di raggiungere le mete fissate dall’ideale dell’Io

(crollo concetto idealizzato di Sé). Qui predominano i sentimenti di vergogna e

umiliazione. 7

La vergogna è legata alla presenza reale/fantasticata, di un altro significativo, testimone

degli errori/scarso valore del soggetto (sentire che un altro osserva la propria inferiorità).

Senso di colpa vs. vergogna: contenuto tematico (preoccupazione per la condizione

dell’altro/identificazione con la sua sofferenza vs. preoccupazione per valore soggetto);

conflitto intrapsichico vs. presenza reale del

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Publisher
A.A. 2016-2017
68 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mad_Cupcake di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Clinica psicoanalitica dell'ascolto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Granieri Antonella.