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GRAMMATICA UNIVERSALE E ESPERIENZA
Un meccanismo di acquisizione del linguaggio che utilizza come
input l’esperienza e come output le rappresentazioni interne della
lingua. L’ esposizione da parte del bambino alla lingua parlata del
paese in cui viene cresciuto, gli consente di sviluppare il linguaggio.
Il meccanismo biologico di base è fondamentale per far fronte al
input impoverito a cui il bambino è esposto (cioè contiene
informazioni insufficienti per raggiungere lo stato finale)
Approccio emergenti sta:
Le teorie emergenti ste del linguaggio affondano le radici nel
pensiero di Stuart Miller: le proprietà di un sistema superano la
somma delle parti.
In ambito psicologico l'approccio viene associato a Piaghe che
anticipando queste teorie sosteneva come la conoscenza fosse
risultato dell'interazione fra strutture attuali e caratteristiche del
mondo fisico, grazie ad azioni senso-motorie e operazioni
preoperatoria del bambino. Questa interazione modifica la struttura
cognitiva in modo tale che le conoscenze nuove non siano
riconducibili alla somma delle parti dei due sistemi in interazione.
Le origini del linguaggio
In questa prospettiva si riconosce che linguaggio ci sia qualcosa di
innato. I principi astratti della grammatica non si possono
estrapolare dalla realtà fisica, e non possono essere scritti nei geni.
Sono stati sviluppati perché rappresentano la soluzione migliore al
problema specifico di cui altre specie non si curavano, e cioè la
comunicazione!
Per spiegare l'origine del linguaggio viene adottato come un
modello di riferimento il concetto di adatta ionismo darwiniano.
Per Liebermann alcune strutture del cervello sono molto antichi
come gangli basali (associate al controllo motorio) e riconvertiti
nell'uomo al servizio del linguaggio, in altre specie restano
specializzato il controllo motorio queste strutture sono altamente
flessibile.
Meccanismi di acquisizione linguistica:
I modelli emergenti si basano sull'idea che forme e costruzioni
grammaticali emergano dall’ uso.
Il cervello dei bambini è predisposto di individuare nel linguaggio
degli adulti, indizi necessari per ricavare costruire le strutture
fonologiche lessicali sintattiche discorsive della lingua cui sono
esposti. Per fare questo il meccanismo fondamentale è il processo
statistico di apprendimento: individuare nel LINGUAGGIO tutte le
caratteristiche che predicano la presenza di peculiarità e
raggruppare insieme quelle che hanno un'alta probabilità di
concorrere.
TEORIA SOCIOCOSTRUTTIVISTA
L 'assunto centrale è che un ruolo fondamentale è svolto dal
mondo sociale, mezzo unico nella costruzione dell'architettura
della mente. Ci si focalizza sui processi costruzione sociale della
conoscenza,
I processi cognitivi, come il linguaggio, sono prodotti socio-
culturali. Michael Tomasello aderisce alla visione della cognizione
come prodotto sociale, sostenendo che le caratteristiche cognitive
acquisite sono frutto di un'impresa collettiva e propriamente
culturale non individuale.
Origini del linguaggio:
Per Tomasello la trasmissione sociale/ culturale, è il solo mezzo
che può produrre cambiamenti comportamentali e cognitivi in breve
tempo. Gli esseri umani imparano dagli altri E attraverso gli altri, in
contrasto con la teoria innatista di Chomsky, Tomasello sostiene
che ci sia un processo evoluzionistico e storico-culturale a
concorrere nello sviluppo cognitivo. Il primo responsabile di
un'infrastruttura psicologica alla base della comunicazione, ma è la
seconda che spiega l'origine delle diverse lingue parlate da diverse
culture sviluppano diverso linguaggio che si tramanda culturalmente
processo ontologico linguistico ricalca quello filogenetico.
I meccanismi di costruzione linguistica
Tomasello postula l'esistenza di meccanismi domino generali,
egli sostiene che l’acquisizione del linguaggi avvenga attraverso
due meccanismi cognitivi:
Lettura delle interazioni comunicative e configurazione
dell'input
IL primo si riferisce all’ abilità di interpretare il fine sociale che il
parlante vuole raggiungere, usando le convenzioni linguistiche. Il
bambino apprende così le convenzioni. Il secondo è l'insieme dei
processi che consentono al bambino di costruire strutture
linguistiche astratte. L'intenzione comunicativa è un'abilità che
emerge intorno ai 9 mesi PERMETTE AL BAMBINO di partecipare
all'interazione con l'adulto che implica: intenzione, attenzione e Fini
congiunti, quindi già 9 mesi il bambino usa GESTI comunicativi
convenzionali (come indicare.)
CAPITOLO 2
Circuiti neurali sottostanti al linguaggio.
Il processo linguistico negli adulti avviene prevalentemente
nell'emisfero sinistro e sono coinvolte le aree temporali frontali e
parietali l'area di Broca deputato all'output linguistico l'area di
Wernicke input linguistico
Basi neurali dei processi fonologici e lessicali e sintattici
I processi di discriminazione fonologica sono l'aspetto del
linguaggio di più precoce sviluppo nei bambini è presente un
circuito simile a quella adulta sebbene con pattern di attivazione
meno lateralizzato nell’ 'emisfero sinistro per quanto riguarda lo
sviluppo lessicale e semantico diversi studi hanno dimostrato che i
bambini di 11 mesi hanno risposte corticali differenti per parole
familiari rispetto a quelle non familiari per lo sviluppo semantico il
sistema di processing è attivo già da due anni e mezzo ma ancora
in maturo
Maturazione del network linguistico
L'interazione fra diversi circuiti cerebrali responsabili
dell'elaborazione linguistica il bambino appare più dinamica rispetto
a quanto osservato nell'adulto il motivo risiede nella peculiare
plasticità dei processi di acquisizione del linguaggio nei primi anni di
vita infatti il cervello del bambino è aperto l'apprendimento di
qualsiasi lingua l'attivazione del network linguistico il bambino è
molto precoce
Il circuito cerebrale il suo sviluppo si lega al concerto di finestra
temporale entro cui l'apprendimento del linguaggio deve avvenire
perché inquadrato dentro un periodo critico parallelamente gli studi
che riguarda una modificazione di circuiti neurali durante
l'acquisizione del linguaggio un aspetto importante la maturazione
in network linguistico riguarda la connettività intra e Inter emisferica
fra le aree deputate dal di lavorazione linguistica la prima è poco
sviluppata nelle fasi precoci la seconda già fortemente attiva nel
neonato
Modello del neural committent l'ipotesi del social dating
Secondo questo approccio l'architettura cerebrale inizialmente
disegnata per massimizzare le potenzialità di apprendimento.
Progressivamente l'esperienza sociale modifica l'organizzazione
neuro funzionale per lo specifico tipo di info a cui il bambino viene
più frequentemente esposto limitando la potenzialità di
apprendimento di pattern nuovi che non sono conformi a quanto già
preso.
È quindi un progressivo ingaggio di circuiti neurali per specifiche
componenti linguistiche che fa sì che si possano acquisire
competenze linguistiche più evolute. Secondo questo modello in
inoltre le capacità discriminative dei suoni della lingua nativa
aumentano nel secondo semestre di vita. È stato dimostrato una
correlazione positiva per capacità di discriminare i suoni a 7 mesi e
la futura crescita del vocabolario fra i 18 e 30 mesi si che ritardo
non discriminare i suoni della lingua nativa potrebbe essere un
indizio per prevedere un ritardo del linguaggio.
Social gating
Ipotesi di base pone l'accento sugli effetti dell'interazione sociale
sulla apprendimento bambini 9 mesi sposta situazioni sperimentali
a una seconda lingua mostrano migliora apprendimento rispetto ad
un apprendimento tramite tv o materiale digitale l'apprendimento
tramite le persone aumenterebbe l'attenzione la concentrazione
perché è favorito da scambi sociali
Basi neurali della memoria del lavoro e acquisizione del
linguaggio
Il ruolo della memoria del lavoro nelle diverse componenti del
linguaggio (fonologica morfosintattiche lessicale e semantica) Trova
supporto in numerose evidenze
1) i pazienti cerebrolesi con un deficit di memoria non apprendono
nuove informazioni fonologiche
2) nello sviluppo linguistico tipico c'è un legame tra acquisizione del
vocabolario e capacità di memoria di lavoro
3) il bambino con DSL ha un deficit di memoria di lavoro.
L’evoluzione di questo tipo di memoria svolto una funzione di
supporto allo sviluppo delle capacità linguistiche umane. Baddely
1986 propose il modello della memoria di lavoro secondo il quale
esisterebbe una componente operativa fondamentale per
lavorazione linguistica collega al input (stimolo verbale che entra al
magazzino fonologico) e l’output’. (Il loop fonologico) questo
sistema costituito è l'elemento chiave per lo sviluppo del linguaggio.
Il sistema mirro nei bambini
Le abilità imitative del neonato nei primi mesi di vita potrebbero
avere una plausibile base neurale nel meccanismo dei neuroni
mirror. Attualmente non esistono evidenze sulla sull'attivazione dei
neuroni mirror e stimoli linguistici nei bambini come invece è stato
rilevato negli adulti per l'ascolto di stadi verbali. L'unica evidenza
rappresentato dalla attivazione del giro frontale inferiore implicato
nella produzione linguistica che nell'adulto contiene neuroni mirror
trovata nei bambini risposta a stimoli linguistici.
Lesioni congenite nell'emisfero sinistro
In caso di lesioni focali congenite ci sono delle conseguenze sullo
sviluppo linguistico ma solo significativamente più lieve rispetto a
quelle riscontrabili dopo che iniziato lo sviluppo del linguaggio.
Questo è possibile grazie alla straordinaria plasticità del cervello in
maturo che risponde in modo dinamico all'ambiente all' esperienza
le modificazioni dei circuiti. Ogni lesione comporta una
conseguenza il recupero sarà variabile a seconda di alcuni fattori
variabili (luogo della lesione, capacità cognitive, interventi
riabilitativi). Se la lesione è focale unilaterale e congenita si avrà:
ritardo nelle prime tappe di acquisizione e linguistiche, come la
lallazione l'emergere delle prime parole. Danno ad aree linguistiche
dell'emisfero destro, tra 10 e 17 mesi, si avrà ritardo nella
comprensione lessicale e uso dei gesti danno nell'emisfero sinistro
e il lobo tempora