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9. APPARTENENZA ED ESCLUSIONE SOCIALE

Con la pubblicazione dell'articolo teorico di Roy Baumeister e Mark Leary si diede il via all'indagine sistematica del bisogno di appartenenza, il lavoro ruota intorno all'ipotesi di appartenenza: gli esseri umani possiedono una spinta fondamentale a formare e mantenere almeno una quantità minima di relazioni interpersonali che siano durature, positive e significative. L'ipotesi si basa su 2 criteri fondamentali (al fine di soddisfare il bisogno di appartenenza): 1) Quantitativo, riguarda la frequenza delle interazioni sociali e il numero delle fonti di valutazione deve essere più di una 2) Qualitativo, le relazioni e le interazioni devono essere durevoli e non negative Il bisogno di appartenenza è un bisogno fondamentale al pari di altri bisogni umani, non deriva da altri bisogni, la mancata soddisfazione di un bisogno produce conseguenze.immediate che coinvolgono tutte le dimensioni di una persona (es. salute e speranza di vita). È universale, non proprio o specifico di determinate culture. 2 elementi distintivi dei bisogni umani: 1) Sostituzione, in assenza di un determinato stimolo, uno stimolo diverso ma con proprietà simili può fungere da sostituto. 2) Sazietà, l'appagamento di un bisogno a un certo punto raggiunge un livello di soddisfazione tale per cui l'individuo ne ha a sua coscienza. Gli esseri umani di qualsiasi società appartengono a piccoli gruppi primari che implicano delle interazioni interpersonali. I gruppi possono variare in funzione della tipologia, struttura, complessità, numero, gerarchie e tipo di norme sociali. La facilità e la rapidità con cui gli esseri umani formano dei gruppi psicologicamente salienti è testimoniata dal paradigma dei gruppi minimi: Persone che non si conoscono se assegnate alla medesima categoria secondo criteri.sono quelle che ci fanno sentire amati e accettati per quello che siamo. Queste relazioni possono essere con amici, familiari o partner romantici. 2) Appartenenza a gruppi sociali: il bisogno di appartenenza può essere soddisfatto anche attraverso l'appartenenza a gruppi sociali come la famiglia, il lavoro, la scuola o la comunità. Essere parte di un gruppo ci fa sentire parte di qualcosa di più grande e ci dà un senso di identità e scopo. 3) Condivisione di interessi e valori: il bisogno di appartenenza può essere soddisfatto anche attraverso la condivisione di interessi e valori con altre persone. Trovare persone con cui condividere le proprie passioni e che comprendono e supportano le nostre convinzioni può creare un senso di appartenenza e connessione. 4) Supporto sociale: il bisogno di appartenenza può essere soddisfatto anche attraverso il supporto sociale. Avere persone intorno a noi che ci sostengono, ci ascoltano e ci aiutano nei momenti di difficoltà può farci sentire amati e accettati. In conclusione, il bisogno di appartenenza per gli esseri umani si origina dalla nostra storia evolutiva e dalla necessità di vivere all'interno di gruppi sociali per sopravvivere e riprodursi. Questo bisogno può essere soddisfatto attraverso relazioni reciproche, appartenenza a gruppi sociali, condivisione di interessi e valori e supporto sociale.si verificano nella vita quotidiana, ad esempio durante gli incontri casuali o negli ambienti di lavoro. Ricerca di relazioni significative:5) implica la volontà di stabilire connessioni profonde e significative con gli altri, basate sulla condivisione di valori, interessi e obiettivi comuni. Questo tipo di relazioni richiede impegno e reciprocità. Empatia e sostegno reciproco:6) si riferisce alla capacità di comprendere e condividere le emozioni degli altri, offrendo sostegno e aiuto quando necessario. Questo tipo di relazione si basa sulla fiducia e sulla reciprocità. Relazioni intime:7) riguardano le relazioni romantiche o di coppia, caratterizzate da un forte legame emotivo, intimità fisica e condivisione di una vita insieme. Queste relazioni richiedono impegno, fiducia e comunicazione aperta. Indipendenza e autonomia:8) implica la capacità di essere autosufficienti e di prendere decisioni indipendenti senza dipendere dagli altri. Questo tipo di relazione si basa sulla fiducia in se stessi e sulla capacità di gestire la propria vita. Rispetto reciproco:9) si riferisce alla considerazione e al rispetto delle opinioni, dei valori e dei bisogni degli altri. Questo tipo di relazione si basa sulla tolleranza e sulla capacità di accettare le differenze. Comunicazione efficace:10) riguarda la capacità di comunicare in modo chiaro, aperto e rispettoso con gli altri. Questo tipo di relazione si basa sulla comprensione reciproca e sulla capacità di ascoltare attivamente.concorrono a soddisfare in parte il bisogno di appartenenza. Le MINACCE al bisogno di appartenenza: producono una varietà di effetti negativi che coinvolgono tutte le dimensioni della persona, compresi pensieri, emozioni e comportamenti. Le minacce fanno riferimento a diverse forme di disconnessione o separazione sociale (esclusione, rifiuto, discriminazione, umiliazione). Per esclusione sociale si intende l'esperienza di essere tenuti separati dagli altri dal punto di vista fisico o emotivo (rispettivamente isolamento sociale ed essere ignorati). L'esclusione sociale comprende una varietà di fenomeni, classificati in: - Rifiuto sociale: atti comunicativi volti a esplicitare in modo diretto ad una persona/gruppo che questa non è desiderata - Ostracismo: esperienza di essere ignorati (forme di invisibilità) MODELLI TEORICI sull'esclusione sociale Social monitoring system: 1. proposto da Pickett e Gardner, si focalizza sull'attenzione sociale che segue alla

percezione di esclusione. Gli esseri umani possiedono un sistema di monitoraggio sociale che può attivarsi in automatico in un dato momento e contesto; una volta attivato il sistema motiva l'individuo a monitorare i segnali sociali (parole, sguardi, gesti) che le altre persone mettono in atto per migliorare la possibilità di re-inclusione; l'effetto di questa attivazione è l'ipersensibilità verso gli stimoli di natura sociale. Quando la nostra inclusione sociale è a rischio, dobbiamo dedicare maggiori risorse cognitive per leggere ed interpretare l'ambiente sociale e cercare una buona fonte di aliazione. Nello studio di Bernstein ci si riferisce a 2 tipologie di sorriso: A) sorriso Duchenne, attivazione automatica di muscoli facciali, rimanda a esperienza che denota piacere, socievolezza, è un sorriso genuino, indica cooperazione e aliazione; B) Sorriso mascherato, attivazione solo del

muscolozigomatico maggiore, nasconde l'esperienza di emozioni negative. Questo modello teorico suggerisce che se gli individui percepiscono il loro senso di appartenenza minacciato, tendono a prestare maggiore attenzione alle informazioni sociali. La mente reagisce all'esclusione sociale impegnando maggiori risorse cognitive a stimoli sociali al fine di massimizzare la possibilità di ri-connessione con gli altri.

2. Temporal need-threat model: Di Williams, per comprendere le risposte all'ostracismo, il centro del modello è la dimensione temporale (lo svolgersi di una catena di eventi nel tempo). Gli esseri umani hanno una capacità innata di percepire anche forme minime di ostracismo e di percepire i minimi segnali di disconnessione. Il punto di partenza è la detection (percezione automatica legata al monitoraggio costante) seguono 3 fasi:

- Re exive stage: l'individuo esperisce gli impatti psicologici immediati dell'esclusione, il primo

È il dolore sociale (esperienza spiacevole derivante dalla percezione della distanza psicologica e attiva o potenziale da altri e motiva l'individuo a salvaguardare le sue connessioni sociali) e minaccia dei bisogni di base. - Reflective stage: l'individuo valuta l'episodio di ostracismo attraverso attribuzioni causali, attuando strategie cognitive e comportamentali riparative volte a ripristinare i bisogni minacciati. Entrano in gioco i processi mentali consapevoli, l'individuo riflette sulla fonte, sul contesto e sulle diverse implicazioni e questo avrà impatto sull'intensità delle emozioni esperite. L'individuo vittima di ostracismo tende a rimuginare sull'episodio di esclusione sociale, la distrazione da un nuovo stimolo rappresenta una strategia di coping. Le persone cercano di recuperare i livelli di base di soddisfazione dei bisogni (comportamenti volti a ottenere di nuovo l'appartenenza a una relazione o gruppo, tramite conformismo.

(persuasione e obbedienza)- Resignation stage: condizione cronica di rassegnazione psicologica, un bisogno di appartenenza insoddisfatto per troppo tempo conduce all'alienazione (a sintomi depressivi, senso di impotenza e mancanza di speranza per il futuro).

Multimotive model:

3. tentativo di concettualizzare come diverse interpretazioni dell'esclusione sociale possono predire diverse risposte comportamentali: Prosocialità, Antisocialità ed Evitamento. Le persone arrivano a queste risposte comportamentali sulla base di 6 fattori legati a interpretazione ed esclusione sociale.

- Costi associati alla perdita della relazione

- Possibilità di relazioni alternative

- Aspettative di poter riparare la relazione

- Valore dato alla relazione che si è persa

- Cronicità e pervasività dell'esclusione

- Grado di ingiustizia percepito

Le persone mettono in atto diverse risposte comportamentali in base

all'interpretazione dell'episodio di rifiuto sociale o di ostracismo come irreparabile o meno ed in base all'importanza, all'intensità e alle risorse investite in una determinata relazione. Il modello sottolinea l'esistenza di associazioni tra interpretazione e risposta comportamentale: se la relazione è recuperabile si metteranno in atto comportamenti prosociali; se la possibilità di recupero è improbabile si adottano comportamenti antisociali; maggiore è la percezione di ingiustizia rispetto all'ostracismo maggiori saranno le possibilità di mettere in atto comportamenti antisociali o aggressivi. CONSEGUENZE dell'esclusione sociale: - Attivazione di una vasta gamma di emozioni negative (rabbia, tristezza, ansia, senso di colpa, vergogna) - Rifiuto sociale e ostracismo inducono rimugino, che riduce la capacità di pensare e ragionare lucidamente. Conseguenze anche comportamentali (maggioreconformismo all'opinione della maggioranza, individui più vulnerabili all'influenza sociale)- Esperienze di esclusione prolungate possono causare depressione e pensieri suicidari- Tema della salute e aspettativa di vita: la mancanza di connessioni sociali influenza la speranza di vita al pari di altri fattori come il fumo o l'assenza di attività fisica. STRATEGIE per affrontare l'esclusione sociale: accettazione; creare nuove connessioni sociali; 10. IL PREGIUDIZIO Gordon Allport osservò come il fenomeno accompagna da sempre la storia dell'essere umano, la natura del pregiudizio è mutevole e capace di adattarsi ai cambiamenti storici e culturali ed ai gruppi verso i quali è indirizzato. Le sue modalità di espressione possono essere esplicite o più sfumate. pregiudizio: Per esiste indipendentemente dalla conoscenza o meno del target verso cui è indirizzato ed è definito come un atteggiamento.

negativo verso un individuo che si fonda

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher psico_28 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Europea di Roma o del prof Panno Angelo.