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In quale momento dopo il concepimento inizia la psicologia? L’idea comune è che
nelle prime settimane non c’è ancora un’organizzazione mentale e non possono
esserci le espressioni tipicamente umane dell’adulto. È generalmente accettato che
la psicologica sia una graduale estensione della fisiologia. Nel neonato, in cui la
differenziazione mentale non ha avuto luogo, fisiologico-psicologico sono un tutt’1.
Una volta nato, il prototipo delle prime cure è contenerlo, con braccia umane
creando così un 2° utero; la maniera in cui la madre tiene il bimbo è variabile critica
rispetto al modo in cui il neonato orienta/coordina il movimento mani, braccia,
bocca in direzione del seno. L’organizzazione di tutte le esperienze sensoriali ha
luogo in rapporto all’essere tenuti in braccio e allattamento, in base a queste prime
esperienze sensoriali hanno luogo in seguito affetti e pensiero. La madre
rappresenta in questa 1° fase ciò che nel corso del processo maturativo avrà l’io. Per
mantenere la stabilità del neonato occorre mantenere x qualche t condizioni il +
possibile vicine a quelle della vita prenatale, altrimenti l’esperienza globale del
nascere non può essere assimilata.
Le prime cure che facilitano l’assimilazione delle tracce mnestiche dell’esperienza di
nascita stabiliscono continuità con la madre così com’era nella vita prenatale.
Il neonato e l’ambiente
La capacità di cure materne è legata anche alla storia personale della madre come
persona, ossia la sua capacità di sentire e manifestare sollecitudine e condividere
stati d’animo e affetti col neonato. Ciò permette di dare al bimbo fin dall’inizio il
senso dell’essere rispettato come individuo (= mutualità o reciprocità).
L’aggressività, intesa come risposta alla frustrazione, è un elemento base x
sopravvivenza, si genera nel bambino x via della perdita della condizione di 1 al
momento della nascita. Le note biologiche iniziali sono caratterizzate dalla ricerca di
riunificazione perduta, con intensità ≠ a seconda del bambino (il pollice o altri suoi
sostituti possono essere usati dal bimbo nella sua ricerca di riunione); se lo sviluppo
procede adeguatamente inizia a sviluppare un sé con una realtà int personale, sulla
base dei suoi potenziali innati e dell’ambiente che contiene/sostiene. Da questo il
bimbo può iniziare a costruire un ponte che unisce la sua realtà int col mondo ext: in
un 1°momento può essere un ogg transazionale, a cui il bimbo ricorre al momento
della separazione x evocare sentimenti protettivi di fusione/contenimento.
Una certa quita d’angoscia è necessaria x immagazzinare l’esperienza della perdita.
Il 1° segno dell’acquisita capacità di perdere è il gioco del far cadere a terra gli ogg
(circa 5 mesi fino 1 anno).
Formazione del sé e 1° realtà interna
Il self x Winnicott: non è che l’io, la persona che è me, soltanto me, che ha una tot’
basata sull’operazione del processo maturativo. Nello stesso t il self ha parti che si
vanno agglutinando da una direzione int-ext nel corso dell’operazione del processo
maturativo, aiutato in questo dall’ambiente umano che lo contiene e che viene in
contatto. È nella sfumatura che va dal corporeo all’affettivo e dall’int all’ext che
emerge il self e si forma una realtà int nei primi mesi. Difficile distinzione tra sé (ha a
che fare con la vita in maniera diretta e immediata) e l’io (maturo, capace di
identificarsi con ogg d’amore maturo senza il rischio di perdere la propria identità). Il
sé è fatto all’inizio di esperienze corporee che vanno poi incontro a un processo di
mentalizzazione nel corso del maturare delle strutture mentali (l’io maturo si può
solo costruire su di un sé solido). Il sé solido è condizione necessaria ma non
sufficiente x poter entrare in rapporto senza perdere la propria identità individuale;
xchè il bambino raggiunga un io matura occorre che il rapporto con la madre si sia
svincolato dalla condizione di fusione primaria e che, nel crescere, gli sia stata data
l’opportunità di uno spazio potenziale. Su questo spazio il bambino crea il suo 1°
simbolo concreto (ogg transizionale) e che in seguito matura il gioco scenico e ancor
+ tardi costruirà la cultura.
La formazione del sé è strettamente connessa al concetto di holding (tenere –
sostenere –contenere), esso delimita la 1° realtà int del bambino, è il 1° dei 3 stadi
cui passa il bambino nella sua naturale tendenza evolutiva.
2° stadio: madre/bambino vivono insieme, condividono lo spazio delimitato dalle
braccia della madre, al centro del quale vi è il bambino; qui non sa ancora il
significato del padre come persona ma ne avverte la funzione (protezione/sostegno
x madre).
3° stadio: padre-madre-bambino vivono tutti insieme.
Holding non indica solo l’atto fisico di tenere in braccio ma l’insieme delle
caratteristiche dell’ambiente dato dalle braccia della madre che sostengono, lo
sguardo che rispecchia, tono voce e movimenti. In questa fase il bambino esiste solo
in funzione delle cure materne insieme a cui viene a costituire un’unità. Ogni sogg
una volta raggiunto lo stadio di unità, che distingue un dentro e un fuori, ha
costituito una realtà int che è responsabile della personalità tipica di ogni individuo =
passaggio da una fase in cui il lattante e l’ogg primario sono un tutt’1 a una fase in
cui si sviluppa la capacità di far uso di un ogg (relazione oggettuale), presuppone che
l’ogg sia percepito come un non-sé.
Impingement = sollecitazioni troppo precoci che sottendono la patologia del sé.
La madre ha funzione di specchio: quando il lattante vede la faccia della madre vede
se stesso.
La qualità delle cure materne
Ambiente Madre Bambino Risposta Risposta
somatica somatica
precoce tardiva
Patogeno Non disponibile, Abbandonato, Vomito, Manca l’ogg
non predicibile, apatico, pianto e transazionale, il
allattamento passaggio lagna, sonno bimbo non entra
come evento sonno/veglia, continuo in rapporto,
negativo, fame/sazietà autoritmi,
passaggio non protetto, dondolii,
sonno/veglia non non impara a annichilito, no
protetto dalla conoscere la gioco creativo e
presenza madre simbolizzazione
rassicurante della astratta
madre
Borderline Coccola quando il A momenti si Rigurgito, Difficoltà
bimbo vuole sente coliche, linguistiche,
essere depresso, abbandonato, dermatosi, padroneggia il
risente la risente difficoltà significato dei
dipendenza del l’indisponibilità sonno simboli a liv
bambino da lei materna, somatico,
frustrazione sintomi
psicosomatici
Facilitante Impara a Impara a Va Area intermedia
conoscere il conoscere la estendendo tra realtà
bimbo, si adatta ai madre, il suo psichica e ext,
suoi bisogni, passaggio netto mondo, funziona a liv
capace di sonno/veglia e sviluppo di simbolico,
frustrazione fame/sazietà ogg o esperienze
quando fenomeni culturali creative
necessario transazionali
Nel caso di interazione patogena avviene un holding inadeguato e possono
insorgere sintomi somatici o vulnerabilità non specifica a ogni sorta di malattia o
sofferenza fisica (qualcosa non è andato bene tra soma e psiche). Vi è correlazione
tra come la madre vive le funzioni corporee del figlio e il tipo di patologia somatica
che presenterà il bimbo. In sé è dapprima corporeo xchè si va formando su
sensazioni/appercezioni, ben presto diventa corpo + mente.
L’elemento maschile e femminile: la formazione del sé avviene nei primissimi t e i
potenziali innati e cariche ereditarie sono solo una parte dei fattori che concorrono
a formare il sé; l’altra parte è costituita dall’holding. Nella fase successiva intorno al
bimbo vi è il padre, poi padre + madre. Le loro aspettative influenzano la formazione
del sé, possono rinforzare, modificare, orientare.
Pieno, vuoto e identità
Pollice, succhiotto, dito in bocca durante addormentamento significano x il bimbo il
riempimento di qualcosa che si è svuotato alla nascita (immediata e naturale
tendenza dell’individuo appena nato a integrarsi e ridiventare completo).
Atteggiamenti che esprimono il tentativo di riunione con madre dopo la separazione
della nascita + paura di abbandono. Pollice e succhiotto sono definiti ogg precursore
= continuità genetica tra ogg precursore e transazionale. Il precursore ha a che fare
col corpo e col di dentro, il transazionale ha origine da sensazioni tattili e ha a che
fare col di fuori, coi punti di contatto tra bimbo/madre nei primi t. L’ogg
transizionale è il 1° processo non-me. Affinché si costituisca è necessario che il
bimbo abbia avuto una nascita psicologica sufficientemente buona e aver perduto la
protettiva funzione con la madre nel momento giusto dello sviluppo.
IL PROCESSO MATURATIVO: SOGGETTO, OGGETTO E COSTRUZIONE DEL
RAPPORTO
I principali disturbi affettivi dell’età evolutiva
Ogni individuo ha una sua personalità le cui vicissitudini, specialmente in infanzia,
sono d’importanza cruciale x tutta la condotta della vita futura e sua sanità fisica e
rapporti con gli altri. I disturbi psicoaffettivi sono sintomi delle difficoltà che alcuni
bambini hanno di adattarsi al mondo ext. Importanza dei primi mesi di vita in cui
avviene la presentazione del mondo ext da parte della madre e, con la sua
rassicurante protezione, il bambino inizia a forgiare il proprio io. Fino 5-6mesi il
bambino non ha ancora un proprio io e va costituendolo prendendo in prestito
quello della madre.
Di fronte a situazioni distorte e patologiche occorre intervenire occorre intervenire
sull’agente eziologico ossia il disturbo relazionale madre-bambino, cercando tutti gli
alleati necessari, proteggendo tale rapporto evitando interferenze. Tenendo conto
che molte manifestazioni somatiche (es. bagnare il letto) hanno carattere transitorio
e sono normale espressione di tensioni.
Formazione del simbolo e processo di maturazione
Il modo in cui i bambini affrontano l’esperienza dell’addormentamento è legato alle
vicissitudini cui sono andati incontro nel rapporto con madre – 1° ogg d’amore- e
con la paura di perderlo; x alleviare la paura e ansia di separazione che il bambino
vive nel momento in cui abbandona la costanza della realtà oggettiva, ricerca la
riunione con madre, in 1&de