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SONO.
L’handling, (manipolazione e favorisce la personalizzazione)
permette un insediamento della psiche nel soma perché l’unità
psicosomatica. Nelle malattie se questo processo non avviene si
hanno disturbi psico-somatici, che lasciano scissi la psiche e il
corpo e si ha la depersonalizzazione.
L’object presenting: la mamma presenta il mondo al bambino,
tenendo conto della sua vulnerabilità per non farlo schiacciare dal
mondo esterno.
La mamma non deve accondiscendere, ma deve rispondere ai suoi
bisogni, rendendo tollerabile le difficoltà, mettendolo
gradualmente davanti le situazioni. Se la madre fallisce si hanno
disturbi di adattamento.
Winnicott parla di oggetto soggettivo (che tutto viene dal suo
interno) legato al Se dinamico, che gradualmente diventa oggetto
oggettivo con la funzione della madre dopo il passaggio dalla
dipendenza all’indipendenza…
Dall’oggetto soggettivo si passa all’oggetto oggettivo: il bambino
sviluppa la consapevolezza che “quello è proprio non me”, un
“oggetto oggettivamente percepito” e l’accettazione della
sofferenza psichica attivata dalla sua perdita.
2.2 L’OGGETTO TRANSAZIONALE 3
Uno dei paradossi più noti di Winnicot.
Rappresenta il passaggio dall’oggetto soggettivo a quello oggettivo e
mostra l’importanza dei cambiamenti dalla dipendenza assoluta
all’indipendenza. L’oggetto transazionale può comparire tra i 4-12 mesi
del bambino, transazionale perché rappresenta un ponta tra soggetto
(mondo interno) e oggetto (mondo esterno). Espressione tangibile della
necessità di un ponte (copertina, orsacchiotto), ma anche una parola,
l’importante che ci sia un oggetto che ricordi e rappresenti la madre.
Può diventare una difesa quando la mamma non c’è contro l’angoscia e
la paura.
Lentamente, l’oggetto comincia ad assumere un’importanza vitale per il
bambino specie quando è solo o deve andare a letto, è una difesa
contro l’angoscia depressiva e i genitori devono evitare qualsiasi
rottura con esso.
Nell’ottica del bambino non viene né dall’esterno né dall’interno, è un
“possesso di ciò che è non-me”. Questa situazione può rimanere anche
nell’adulto è questo perché l’unità della persona è una conquista
graduale.
2.3 LA PSICOPATOLOGIA
Disturbi psicologici sono per Winnicot sono una conseguenza di tutti i
processi di sviluppo per la conquista dell’unità della persona, le
tecniche per evidenziare le forme di psicopatologia sono l’Approccio
psichiatrico e psicoanalitico:
L’approccio psichiatrico si basa sull’attuale cioè su una diagnosi
- diretta a circoscrivere il disturbo.
L’approccio psicoanalitico prende in considerazione l’intera vita
- dell’individuo e, soprattutto, il modo in cui il soggetto ha elaborato
la fase della dipendenza assoluta e relativa.
L’approccio psicanalitico si svolge in 2 momenti:
Analisi classica (freudiana) viene condotta solo su pazienti
1. capaci di reggere la relazione con il terapeuta, evitando che
scattino i meccanismi di difesa per favorire il transfert. 4
Il lavoro psicoanalitico è una versione modificata dei dati
2. ottenuti dall’analisi (RUOLO DEL TERAPEUTA), quando il
bambino manifesta paura, tendenze antisociali. Si pone come
sostituto di ciò che la madre non ha saputo fare, per evitare
regressioni. Riprende la Klein, tenendo conto che il bambino è
creativo e ricorre al gioco, dove egli esprime la sua creatività.
Rientra nella tecnica del gioco, lo scarabocchio: come luogo di incontro
tra paziente e terapeuta, tecnica che consiste nel tracciare a turno,
bambino e analista, un segno su un foglio col fine di creare uno spazio
transazionale che permette di lavorare.
• Nosografia (descrizione di tutti i tipi di psicologia)
In termini nosografici, Winnicott ritiene che tutte le psicopatologie
derivino da una carenza ambientale e che si manifestano in quadri
patologici diversi.
La prima carenza dipende dalla madre-oggetto che non è presente
nell’ambiente del bambino, per tanto si configura la madre-oggetto e la
madre-ambiente.
Madre-oggetto: riguarda la capacità di una madre di far fronte ai
- bisogni fisici, urgenti
Madre-ambiente: definisce una madre capace di dare al figlio tutto
- ciò di cui lui ha bisogno, affetto compreso, di essere madre
invisibile.
-
Winnicott, in sintonia con Freud, afferma che è impossibile tracciare
una linea di confine tra patologia e stato di salute e distingue 3 forme di
disturbi mentali.
Psicosi. Se il bambino, nel periodo della dipendenza assoluta, va
1) incontro ad una carenza di attenzione, può manifestarsi
un’angoscia primaria catastrofica, il bambino non riesce a
percepire un senso di continuità.
Può sperimentare sentimenti di vuoto che possono sfociare in
disturbi gravi come autismo, schizofrenia, depersonalizzazione. Si
possono presentare casi in cui il bambino psicotico si difende con
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