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àCONCLUSIONI:
restaurare il segnale nel punto in cui veniva presentato materiale non adatto. In secondo luogo l’informazione-
stimolo in entrata non viene ignorata nel lavoro di restauro, ma viene usata insieme all’info contestuale, per
creare una frase sintatticamente e semanticamente corretta e coerente.
Sin da subito il soggetto costruisce una struttura che ha un’interpretazione sintattica e semantica del materiale in
entrata. Questa struttura si adatta/modifica costantemente in base a 3 fattori che interagiscono: materiale
sensoriale in entrata e i livelli di conoscenza sintattica e semantica che la persona usa continuamente nel processo
di comprensione. L’influenza di contesto e conoscenze sulla percezione e comprensione è stato ripetutamente
provato, rimane da stabilire quando il contesto o l’informazione top-down agisce.
PRINCIPI DI ANALISI DELLA FRASE: comprendere una frase significa effettuare un analisi sintattica della frase
stessa. La psicolinguistica ha cercato di capire quanto la sintassi interviene nella comprensione di frasi. A questo
proposito sono stati creati dei modelli di comprensione di testi e del discorso che operano con pochissima sintassi
o addirittura sostengono di arrivare alla comprensione del testo senza fare uso di alcuna sintassi. Uno di questi è il
modello di Wilks che trasforma direttamente il materiale in entrata in strutture semantiche senza bisogno di una
componente sintattica separata. Wilks sostiene che l’informazione sintattica può essere espressa in termini
semantici e che non è necessario postulare l’esistenza di moduli sintattici separati.
Nella forma più radicale di questo punto di vista, gli elementi in entrata vengono proiettati direttamente in
rappresentazioni di unità mentali e in una serie di ruoli tematici. Fanno uso di poche parole chiave e sono
caratterizzati da una grande conoscenza enciclopedica, ma non richiedono uso esplicito dell’info sintattica. Uno di
questi è il modello FRUMP di De Jong che funziona estraendo unità lessicali (nomi e verbi) che vengono collegate
tra loro grazie alle conoscenze enciclopediche. Il sistema ha una conoscenza molto precisa di un certo dominio;
leggendo un testo estrapola le parole chiave di quel dominio e grazie a esse riesce a dare un’interpretazione del
testo.
Anche se è possibile comprendere un testo ricorrendo solo all’uso di della conoscenza della realtà ed estraendo
poche unità lessicali del testo e postulando poi alcune relazioni capaci di rappresentare il significato del testo,
abbiamo molti dati della ricerca che permettono di concludere che è il materiale linguistico in entrata viene
comunque sottoposto ad analisi sintattica .
Flores d’Arcais ha dimostrato che l’info sintattica è sempre elaborata anche quando il lettore non ne fa uso
esplicito ai fini della comprensione (cioè quando il sist. di riconoscimento è in grado di riconoscere la frase senza
ricorrere a procedure sintattiche).
Il meccanismo che elabora l’aspetti sintattico della frase è L’ANALIZZATORE SINTATTICO o PARSER.
Un PARSER può funzionare in modo algoritmico usando le regole della grammatica di una certa lingua, oppure
lavorare sulla base di euristiche. Gli analizzatori più interessanti dal pdv psicolinguistico funzionano sulla base di
euristiche o strategie che guidano l’analisi nelle scelte e nelle decisioni sul tipo di struttura da attribuire agli
elementi in entrata.
Il primo a proporre l’idea che la comprensione di frasi è ottenuta grazie all’uso di strategie è stato Bever. Per la
psicolinguistica sono interessanti i tentativi di creare analizzatori sintattico che hanno un funzionamento il più
simile possibile a quello del sistema di comprensione umano che ha una serie di caratteristiche precise: capacità
limitata della memoria di lavoro, facilità di essere ingannato da frasi ambigue, necessità di tornare sui propri
passi… due modelli sono interessanti:
1. MODELLO DI ANALISI DI KIMBALL: comprende 7 strategie percettive. Il modello prevede un’analisi a due
livelli: nel primo l’analizzatore opera da sinistra a destra assegnando ogni unità lessicale ad un costituente
sulla base delle 7 strategie. Quindi vi è una costruzione sintagmatica delle parole attraverso il principio di
associazione a destra, secondo cui quando è possibile, le unità lessicali in entrata debbono essere attaccate
al livello più basso, ancora aperto, dell’indicatore sintagmatico (es. il legame del verbo con il complemento
oggetto) a disposizione. Quando il costituente è stato analizzato, viene mandato al secondo livello che
mette insieme i diversi elementi e produce un’ulteriore analisi sintattica: a ogni costituente viene attribuita
una categoria sintattica. In questa fase di elaborazione domina il principio di chiusura secondo cui ogni
sintagma viene chiuso al più presto compatibilmente con la grammaticalità del risultato.
2. SUASAGE MACHINE proposta da Frazier e Fodor: anche questo analizzatore usa strategie e funziona in due
stadi:
1. Stadio: preliminary phase package (impacchettamento): le unità lessicali sono assemblate in
strutture di poche parole come appunto sintagmi, ma anche parti di proposizioni o proposizioni
intere ma brevi sintatticamente accettabili. A questo livello verranno considerate relazioni
sintattiche locali per es. articoli, proposizioni, congiunzioni…
2. Stadio: sentence structure supervisor (supervisione della struttura della frase): il meccanismo
integra le unità a un livello più elevato, appunto in costituenti, (intera frase) e controlla del risultato
raggiunto e la coerenza d’insieme.
I principi fondamentali dell’analisi sintattica di questo modello sono due e sono delle forme specifiche di
un principio generale di analisi sintattica secondo cui l’analizzatore tende a operare da sx a dx attribuendo
a ogni elemento in entrata la prima soluzione possibile. In questo modo si risparmiano capacità di
memoria e guadagna velocità elaborazione.
1. MINIMAL ATTACHMENT materiale in entrata viene attribuito al nodo più basso che è in
àil
costruzione in quel momento, ovviamente il risultato deve essere una frase grammaticale in quel
linguaggio; se così non fosse l’analizzatore deve tornare sui suoi passi e procedere con una nuova
analisi.
2. LATE CLOUSERà attribuisce ogni nuovo elemento lessicale in entrata al sintagma che sta elaborando in
quel momento, preferendo in tutti i casi un assegnazione all’ultimo elemento precedente rispetto a
quello seguente. Es. “Siccome John corre sempre per un miglio, questo gli sembra una distanza breve”,
“siccome John corre sempre, un miglio gli sembra una distanza breve”. In entrambi i casi secondo
questo principio, “un miglio” viene agganciata in prima elaborazione a “corre” ma nel primo caso va
bene, mentre nel secondo caso è necessaria una nuova analisi sintattica. Il modello della Sausage
Machine spiega come gli esseri umani cercano di attribuire una struttura sintattica e la successiva
comprensione semantica alle frasi, se il ruolo sintattico della parola non funziona si ripete l’analisi.
Usando queste strategie viene creata in fretta una struttura sintattica, minimizzando il carico della memoria di
lavoro e riducendo il tempo di elaborazione.
PROCESSI INFERENZIALI NELLA COMPRENSIONE DI FRASI: per comprendere una frase non bastano l’elaborazione
del materiale in entrate e le info contestuali, ma spesso servono anche le nostre conoscenze sul mondo, le info
ricavate dal contesto e attivare dei processi inferenziali per integrare le varie info. Studi sui processi inferenziali
nella comprensione e memoria delle frasi sono stati fatti da Bransford e Franks: si presentavano ai soggetti una
lista di frasi (es. “tre tartarughe si riposavano su un pezzo di legno galleggiante e un pesce nuotò sotto di esso”),
successivamente si presentava loro una lista di frasi con la richiesta di identificare quale tra queste era già stata
presentata nella lista precedente (es. “tre tartarughe si riposavano su un pezzo di legno galleggiante e un pesce
nuotò sotto di esse). I soggetti dell’esperimento erano certi di aver già visto la frase; il significato della seconda
frase è inferito dal significato della prima sulla base di conoscenze della realtà che includono semplici proprietà
dei rapporti spaziali (tartarughe sul legno = pesce passa sotto il legno e sotto esse). che:
àmostrano
comprendere e memorizzare frasi è caratterizzato dall’interazione di info estratte dal materiale linguistico fornito
e conoscenze della realtà; sottolineano anche il fatto che spesso il parlante non si rende conto della misura in cui
comprensione e memoria usano di più un tipo di info piuttosto che un’altra.
uno dei processi d’integrazione studiati riguarda l’uso di una nuova info rispetto a quella data: processo dato-
nuovo (given-new contract)àtra ascoltatore e parlante esiste una sorta di contratto di tipo pragmatico in base al
quale ogni frase/unità di conversazione fornisce una nuova info che deve essere collegata a quella già esistente.
Nella comprensione della frase il lettore deve identificare gli elementi che portano l’info data e quelli che portano
quella nuova, e collegare le due info. il linguaggio ha una serie di convenzioni per distinguere l’info data da quella
nuova (es. articolo indeterminativo indica che il sostantivo porta info nuova, articolo determinativo info data).
Durante quindi l’ascolto o la lettura di una frase, il parlante esegue una serie di operazioni di inferenza immediata,
ma che tuttavia richiedono un’elaborazione e quindi un tempo di esecuzione. In una ricerca Haviland e Clark
chiesero a dei soggetti di leggere una frase presentata in due contesti diversi: la frase era “la birra era calda” e i
contesti erano 1. “tirammo fuori la birra dal baule dell’automobile”, 2. “daremmo un’occhiata alle proviste del
pic-nic”. Il tempo impiegato per leggere la frase critica è più lungo quando essa si trova nel contesto 2.
LA COMPRENSIONE DEL DISCORSO E DEL TESTO: ultimamente la comprensione di testi e del discorso è diventato
un argomento centrale. Sono stati fatti vari lavori sulla memoria e sui concetti di SCRIPT e SCHEMA. Schema:
nozione cha nasce dagli studi sulla memoria intesa come schema più ricostruzioneà i soggetti tendono a mettere
in memoria il materiale verbale in forma schematica e nella rievocazione tendono a ricostruire il materiale stesso.
Script: concetto proposto per spiegare processi di inferenze e integrazione di info lette/sentite sulla base di
conoscenze di una certa situazione/evento tipico. Gli script sono le conoscenze della situazione che noi abbiamo
interiorizzato c