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La costruzione dell'identità online e offline

Oggi la vita digitale si intreccia sempre di più con la vita offline: gli adolescenti e i giovani adulti sono impegnati nel montaggio della propria identità, attraverso un processo intenzionale di selezione dei contenuti da postare online. Da un lato, l'esplorazione della propria identità costituisce una fase importante e i social network possono configurarsi come spazi di sperimentazione in cui dare spazio alle proprie identità multiple ed esercitare abilità di autocontrollo e autoriflessione. Dall'altro, l'identità è costituita adeguandosi ai diversi contesti e ai feedback ricevuti dal pubblico di riferimento. Vi è un rapporto circolare tra dimensione online e offline, le identità offline e online devono essere viste come due aspetti della costruzione del proprio sé fortemente interconnessi. I profili Facebook potrebbero aiutare gli adolescenti a rafforzare e consolidare la soddisfazione delle motivazioni.

identitarie di base di autostima, efficacia, continuità e appartenenza e diventare parte integrane del processo di costruzione dell'identità. L'identità che il giovane esprime in queste comunità può apparire diversa da quella espressa nella propria rete sociale offline e potrebbe essere necessario del tempo di sperimentazione prima di arrivare a rivendicare ufficialmente questa identità anche offline. L'identità è in continuo cambiamento e, quindi, è necessario considerare la gestione del cambiamento della propria identità. C'è il desiderio di cancellare le vecchie tracce di sé, rimuovendo contenuti che si ritiene non siano più rappresentativi della propria attuale identità. Le persone modificano il proprio modo di presentarsi ed esprimersi online, poiché contenuti postati, per esempio in adolescenza, non si adattano più all'identità attuale e

desiderio di influenzare e controllare gli altri. Secondo gli autori, queste disposizioni motivazionali possono influenzare la creazione del profilo online in diversi modi. Ad esempio, le persone con una motivazione al successo potrebbero cercare di presentarsi come persone di successo, con risultati eccezionali e obiettivi ambiziosi. Al contrario, le persone con una motivazione all'affiliazione potrebbero mettere in evidenza le loro relazioni positive e cercare di creare un senso di appartenenza. Inoltre, gli autori hanno anche esaminato l'impression management, ovvero le strategie che le persone utilizzano per gestire l'impressione che gli altri hanno di loro. Queste strategie possono includere la selezione e la presentazione selettiva delle informazioni, la manipolazione delle immagini e la gestione delle interazioni online. Ad esempio, alcune persone potrebbero selezionare attentamente le foto da pubblicare sul proprio profilo, cercando di apparire attraenti e interessanti. Allo stesso modo, potrebbero scegliere con cura le parole e i contenuti da condividere, cercando di presentarsi in modo positivo e di suscitare l'approvazione degli altri. In conclusione, la creazione del profilo online è influenzata dalle aspettative degli altri e dalle strategie di impression management che le persone utilizzano per gestire l'impressione che gli altri hanno di loro. Questo può portare alla revisione retroattiva e alla rimozione di post precedenti al fine di presentarsi in modo più favorevole.

Desiderio di occupare un certo status e di esercitare la propria influenza a livello sociale. Le motivazioni implicite non possono essere valutate con questionari, per questo vengono utilizzati test proiettivi che si pongono l'obiettivo di descrivere la struttura e il funzionamento della personalità presentando degli stimoli poco strutturati e facendo appello alla produzione spontanea del soggetto fondata sul meccanismo della proiezione. I risultati suggeriscono che i profili SN online riflettono le motivazioni che le persone attribuiscono consapevolmente a sé stesse, in particolare relativamente alla motivazione all'affiliazione. Inoltre, è emerso che le valutazioni della personalità da parte dei pari sono risultate associate e in maniera coerente con i tre domini motivazionali legati al contenuto del profilo online, come se i pari potessero catturare aspetti della personalità di cui le persone stesse sono inconsapevoli. Un fenomeno che ha riscosso

L'interesse dei ricercatori relativamente alla gestione della propria immagine online è quello dei selfie. Oggi gli utenti dei social pubblicano foto per autopromuoversi o per diventare più popolari. Diverse indagini hanno esaminato l'associazione tra narcisismo e selfie, scoprendo che il narcisismo è un indicatore positivo della volontà di farsi selfie e di postarli. Le persone narcisiste si sentono uniche, hanno bisogno di essere ammirate dagli altri e sono preoccupate di essere sempre al centro dell'attenzione. I SN, che sono luoghi in cui le persone possono sentirsi fortemente influenzate, rappresentano contesti in grado di enfatizzare questi comportamenti da parte dei narcisisti. Il livello di narcisismo delle persone predice non solo l'intenzione di farsi e pubblicare un selfie, ma anche l'intenzione di seguire le persone che postano i selfie.

Le parole della personalità online

Attraverso l'analisi del linguaggio dei

Social media: i ricercatori hanno cercato una migliore comprensione della psicologia umana e delle caratteristiche individuali. La lingua è il modo più comune e affidabile per le persone di tradurre i propri pensieri e le proprie emozioni interne in una forma che gli altri possano comprendere.

Tra le analisi lessicali, la più diffusa è l'indagine linguistica e il conteggio delle parole (LIWC). Degli autori, applicando la scala LIWC, hanno trovato che le persone amichevoli usano più articoli e gli individui instabili emotivamente usano più parole emotive negative. L'analisi del linguaggio degli utenti di Facebook attraverso il programma computerizzato LIWC ha portato alla scoperta di alcune nuove associazioni: il maggior utilizzo di acronimi per gli individui instabili emotivamente o il maggior uso di citazioni tra le persone più aperte.

Le tracce digitali estratte dai social media possono essere utilizzate per fare inferenze rispetto a

specifiche caratteristiche psicologiche con una certa precisione. Questi avanzamenti metodologici potrebbero favorire la riflessione teorica sulla relazione tra effettivi comportamenti online e caratteristiche individuali. Quest'area di studio consentirà lo sviluppo di strumenti di analisi non invasiva delle caratteristiche psicologiche degli utenti dei social media, che possono essere utili per una varietà di scopi.

Personalità e relazioni online

L'era digitale ha moltiplicato la possibilità di entrare in relazione con l'altro. Questa facilità è però connessa a potenziali fattori di rischio. In particolare, le persone che vivono con fatica le relazioni faccia a faccia possono trovare in Internet l'opportunità più comoda e meno rischiosa per sviluppare e mantenere relazioni. Questa opportunità potrebbe, paradossalmente, trasformarsi in un uso problematico di Internet. È emerso che gli stili di

attaccamento e dalla qualità della comunicazione tra genitore e figlio. Alcuni studi suggeriscono che l'uso eccessivo dei social media può portare a una minore qualità delle relazioni familiari, mentre altri indicano che l'uso moderato può favorire la comunicazione e la connessione tra genitori e figli. In generale, l'uso dei social media può influenzare la relazione genitore-figlio in diversi modi. Ad esempio, i genitori possono monitorare le attività online dei loro figli per garantire la loro sicurezza, ma questo può anche essere percepito come un'invadenza della privacy. Allo stesso modo, i genitori possono sentirsi esclusi o incompresi se i loro figli preferiscono passare più tempo sui social media anziché interagire con loro. È importante trovare un equilibrio tra l'uso dei social media e il mantenimento di una comunicazione aperta e di qualità tra genitori e figli. Ciò può includere la definizione di regole e limiti sull'uso dei social media, la promozione di attività familiari offline e la creazione di spazi sicuri per discutere dei problemi o delle preoccupazioni legate all'uso dei social media. In conclusione, l'uso dei social media può influenzare la relazione genitore-figlio in modi diversi a seconda dell'attaccamento e della comunicazione tra le parti coinvolte. È importante essere consapevoli di come l'uso dei social media può influenzare la relazione familiare e lavorare insieme per mantenere una comunicazione aperta e di qualità.

relazione prima che il genitore crei il proprio account: relazioni positive e stabili rendono meno complessa la condivisione della rete sociale online, mentre precedenti relazioni conflittuali potrebbero esacerbare la sensazione che il genitore stia invadendo la privacy del minore.

Le applicazioni di mobile dating sono diventate una tendenza mondiale nel panorama degli incontri online. Il successo di queste app nei giovani adulti sembra radicato nella loro facilità d'uso e nella connettività, per cui gli utenti entrano in contatto in base alla loro posizione geografica e alla co-presenza. Gli utenti single di Tinder sono più estroversi aperti a nuove esperienze rispetto ai single non utenti. La ricerca ha permesso di chiarire le motivazioni sottese all'uso di Tinder sulla base dei tratti della personalità di coloro che ne fanno uso:

  • i soggetti amicali sono meno propensi a intraprendere comportamenti sessuali a rischio e a utilizzare Tinder per trovare

partner sessuali- gli utenti single coscienziosi sono più propensi a utilizzare Tinder per trovare un partner romantico,- i single estroversi hanno maggiore probabilità di utilizzare l'applicazione quando vogliono passare il tempo o cercare intrattenimento- i single più instabili emotivamente hanno maggiori probabilità di usare Tinder per l'approvazione sociale

CAP.4 - La personalità nei mondi virtuali

Secondo Riva una delle principali caratteristiche psicologiche dei social media è il fatto che il corpo viene rimosso dall'interazione. La comunicazione senza corpo diventa più facile da gestire e maggiormente esposta alla manipolazione. Esistono però dei contesti online dove questo avviene in misura minore e anche il corpo, seppur virtualmente, è rappresentato o simulato. Tali contesti sono bidimensionali o tridimensionali, aperti alla dimensione dell'azione fisica e del movimento. Si tratta dei Virtual

Worlds e deivideogiochi online. L'avatar rappresenta il corrispondente del corpo nei mondi virtuali.

AvatarIl termine avatar si riferisce a qualsiasi rappresentazione dell'utente in contesti virtuali e identifica personaggi digitali guidati da utenti umani. Per riferirsi a entità comandate dal computer, invece, si utilizzano altri termini (NPC o BOT). Possiamo distinguere tra avatar relazionali, funzionali principalmente a comunicare e a identificare l'autorità dei messaggi, e avatar agentivi, cioè finalizzati al movimento e all'azione. Ci sono, inoltre, avatar che svolgono entrambe le funzioni: si muovono e agiscono in modi bidimensionali e tridimensionali, ma che allo stesso tempo possono farsi portatori di elementi di personalizzazione e di atti comunicativi.

Questi ultimi si dividono in:

  • Avatar cursore: dal punto di vista tecnico un avatar è proprio un complesso cursore, la rappresentazione dell'azione dell'utente
all'interno dell'interfaccia. Però dal punto di vista fenomenologico l'avatar non può essere ridotto a un cursore; ciò che lo differenzia dalla freccia del mouse è il fatto di essere par
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Publisher
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IlariaRognoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia e nuove tecnologie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pisterzi Anna.