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Riassunto esame Psicologia dinamica, prof. Stern, libro consigliato Manuale di psicologia dinamica, Zavattini Pag. 1
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PERDURA PER TUTTO L’ARCO DELLO SVILUPPO.

È una progressione di compiti evolutivi che la coppia madre-bambino

deve risolvere in maniera congiunta e reciproca per conseguire

l’adattamento. Il processo di costruzione continua è qualitativo: si ha

una continua modificazione di comportamenti.

Il bambino viene considerato fin dalla nascita come parte di un sistema

interazionale.

In base alle ricerche il bambino è attivo, sospinto da sistemi

motivazionali differenziati, dotato di capacità complesse per

l’interazione e la regolazione e predisposto biologicamente fin dalla

nascita ad interagire con il mondo sociale.

C’è una forte inclinazione relazionale: il vero oggetto di studio è il

sistema dinamico di relazione madre-bambino. La partecipazione attiva

all’interazione reciproca è resa possibile dal bagaglio comportamentale

che madre e bambino mettono in gioco. In questa particolare forma di

comportamenti interattivi, il bambino regola le stimolazioni esterne e

organizza l’esperienza identificandola nelle isole di coerenza, che sono

necessarie per la definizione del se e dell’altro.

Man mano che cresce il bambino acquisisce sempre più un repertorio di

ricordi interiorizzati, di astrazioni e di modelli. Questi ricordi

costituiscono uno scenario che si può definire prototipo delle

categorizzazioni progressive dell’esperienza.

Questa categorizzazione si chiama momento R (rappresentazioni di

esperienza, fondati su momenti ricordati e vissuti), sono piccoli, ma

coerenti.

Un altro momento interattivo vissuto è il momento V (necessario per

formare il ricordo di uno specifico episodio), i ricordi specifici sono

tanti e sono organizzati in momenti M, che sono momenti generalizzati

in una serie di momenti.

Il bambino crescendo acquisisce un repertorio sempre più ampio di

ricordi interiorizzati e la capacità di organizzarli in astrazioni e modelli

prototipici che non coincidono necessariamente con la somma dei

ricordi esperienziali.

Via via che i bambini accedono ad un livello più complesso

dell’organizzazione simbolica acquistano una maggiore abilità nel

2

risolvere i problemi nei vari sistemi motivazionali. Il risultato è che la

rappresentazione simbolica assicura sia una maggiore possibilità di

trasformazione sia l’instaurarsi di un senso di continuità.

Lo sviluppo dei sensi del sé

3.

Il senso del sé viene visto da Stern come un’esperienza soggettiva

organizzante, in cui interagiscono: percezioni e affetti, sistemi

motivazionali e rappresentazioni.

Che emergono nei primi 3 anni di vita. E variano nell’arco evolutivo e si

susseguono secondo una prospettiva sequenziale, non ci sono tappe.

All’emergere dei diversi sensi del sé si accompagnano nuovi campi di

relazioni.

Stern distingue i seguenti sensi del Se:

EMERGENTE 0-2 MESI

• NUCLEARE 2-6 MESI

• SOGGETTIVO 7-15 MESI

• VERBALE 15-18 MESI

• NARRATIVO 3-4 ANNI

Il senso del sé emergente: è la capacità di identificare caratteristiche

invarianti dell’esperienza e organizzarle in forme di costellazioni globali.

Si chiama senso del se emergente perché l’individuo ha la capacità di

fare esperienza di sé e dell’altro. (RICORDO)

Il senso del sé nucleare: si sviluppa intorno ai 2 3 mesi, il bambino

riesce a costituirsi in maniera unitaria le costellazioni organizzate, le fa

sulla base della memoria “senza parole” (non sapevole, ma senza

parole). Si sviluppa così il primo organizzatore della vita psichica che

Spitz, chiama sorriso sociale. A cui seguono le varie predisposizioni

sociali. (riconosce madre, sorella). (MEMORIA)

Il senso del sé soggettivo: tra i 7 e i 9 mesi c’è un salto maturazione, il

bambino entra nel campo di relazione intersoggettiva e sperimenta un

nuovo senso del sé costruito a partire dalle nuove capacità di

condividere l’attenzione, le intenzioni e gli stati affettivi con un altro.

Puntare il dito, espressioni proto linguistiche, utilizza l’espressione

affettiva della madre. 3

Viene percepito un proprio contenuto mentale e riconosciuto un

contenuto mentale dell’altro: distinzione tra sé e l’altro.

La sintonizzazione affettiva è significativa per l’empatia, il

rispecchiamento, ecc. La corrispondenza interattiva si colloca negli

stati interni. (RELAZIONE CON LA MADRE-SINTONIZZAZIONE

AFFETTIVA).

Il senso del sé verbale: verso la metà del secondo anno di vita c’è una

nuova trasformazione, il bambino comincia a essere consapevole di sé

in modo autoriflessivo, si riconosce allo specchio, parla con pronomi

per riferirsi a sé, inizia a usare il linguaggio comunicativo e simbolico,

entra nel campo della relazione verbale, sperimenta un nuovo modo di

relazione con gli altri. (COMUNICAZIONE LINGUISTICA SIMBOLICA E

INTENZIONALE).

Il senso del sé narrativo: verso il terzo-quarto anno di vita arriva a

costruire una narrazione della propria storia. (IL BAMBINO SI

RACCONTA).

La psicopatologia

4.

Stern fonda la sua teoria della psicopatologia sul modello di sviluppo

che si avvale di una prospettiva relazionale fondata sulle competenze

interattive della coppia madre-bambino. Se la madre è depressa il

bambino rappresenta un rallentamento psicomotorio, melanconia e

angoscia, e questa situazione egli la definisce “essere con (il bambino

si sente con la madre, perché utilizza i processi di imitazione e di

identificazione).

Si influenzano a vicenda la madre con il bambino. Il bambino struttura

del se come rianimatore dell’altro.

Per Freud i disturbi sono legati alla fantasia.

Per Stern sono legati alla coppia relazionale madre figlio, rianimatore

dell’altro.

La psicopatologia è concepita da Stern come un’accumulazione di

modelli lungo una serie continua: a uno estremo si collocano le

patologie costituite dall’effetto dell’accumulazione del trauma o del

modello relazionale patogeno; all’altro estremo si collocano le nevrosi

attuali in cui è possibile rinvenire una precisa origine storica e narrativa

dell’evento traumatico. 4

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chicca0308 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Scienze Storiche Prof.