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Donald Woods Winnicott
Donald Woods Winnicott lavorò come pediatra, psichiatra infantile e psicoanalista. Costruì un modello di sviluppo semplice ma efficace, centrato sull'idea che il bambino è molto sensibile alle cure che riceve o non riceve e dalle quali dipende la costruzione del suo io e del suo mondo interno.
Possiamo suddividere in tre fasi il percorso di sviluppo del bambino:
- Dipendenza assoluta
- Dipendenza relativa
- Verso l'indipendenza
Ogni fase richiede una rispondenza e un atteggiamento adeguati del caregiver alle esigenze di sviluppo del bambino.
IL SÉ: il bambino nasce con una dotazione di potenzialità evolutive che ha un carattere ereditario e che comprende l'insieme delle sue inclinazioni, nonché la predisposizione a costruire uno schema corporeo. Questo sé centrale è il nucleo di tutte le nostre potenzialità evolutive relative allo sviluppo delle funzioni corporee, allo sviluppo della personalità, del carattere.
delle capacità relazionali. Winniccott chiama spontaneità lalibera espressione, via via più matura mano a mano che l’individuo cresce,in effetti questo vero séevolve all’interno dell’individuo se questi è in contatto con il mondo esterno. L’individuo costruisceun falso sé cioè un sistema di compiacenze alle richieste ambientali,che ha il compito di proteggerequello vero.L’IO: può servire ad indicare quella parte della personalità umana in accrescimento chetende,ad integrarsi in un unità. Coincide con l’organizzazione della realtà psichica dell’individuoche gli permette di pensare io sono cioè di viversi come unità soggettiva e di pensare la propriaesistenza con un senso di continuità nel tempo.FASI DELLO SVILUPPO:-DIPENDENZAASSOLUTA:in questa fase il neonatoe l’assistenza materna formano un tutto unico,l’infante non sadi ricevere delle
cure è solo in condizione di trarre vantaggio o subire danni da ciò che gli viene fatto, la madre entra in empatia con i suoi bisogni fisiologici, li avverte all'interno di se stessa e li soddisfa prima ancora che siano avvertiti da quest'ultimo, questa funzione della madre viene chiamata holding. L'accomodamento della madre alle esigenze del bambino dà occasione al bambino di fare reale esperienza dell'onnipotenza. Winnicott chiama preoccupazione materna primaria questa identificazione della madre con il bambino e questa capacità di empatizzare con i suoi bisogni, si tratta di una condizione psicologica particolare della mamma. Ritiene utile postulare due tipi di esperienza della madre da parte dell'infante che l'autore chiama madre-oggetto (indica l'esperienza della madre come contenitore degli oggetti parziali delle pulsioni bambino) e madre-ambiente (è la madre concreta che sostiene e fa da supporto alla sua fisiologia).
è colei chefornisce le provvidenze ambientali indispensabili alla sopravvivenza)-DIPENDENZARELATIVA:in questa fase se la madre resta lontana il bambino prova ansia e questo indica che eglisa della propria dipendenza e comincia a sapere che la madre è necessaria. La madre esercita ungraduale de accomodamento ai bisogni del bambino,il de-accomodamento significa che aumentanole occasioni in cui la madre è inadempiente e attende un segnale di richiesta dal bambino,rinunciadunque alla sua capacità empatica di anticipare i bisogni del bambino.-VERSOL’INDIPENDENZA:lo sviluppo verso l’indipendenza si prolunga sino all’adolescenza anche se ilbambino diventa sempre meno dipendente continua a tratte beneficio dall’essere in grado di vederese stesso nell’atteggiamento dei singoli membri.SVILUPPO DELLE FUNZIONI PSICHICHE:-Winnicott ha indicato 3 processi fondamentalei che determinano lo sviluppo dell’io del bambino
esono:integrazione,personalizzazione,relazione dell'oggetto non sono consecutivi e si sovrappongono. -INTEGRAZIONE: è quel processo di organizzazione della realtà psichica individuale che porta il soggetto alla condizione di percepire la propria unità ed esistenza. All'inizio della fase della dipendenza il bambino è in condizione di non integrazione, che inizia utilizzando schemi innati corporei, sui quali innesta poi il senso nascente di esistere, il bambino vive una condizione di privazione caratterizzata dalla comparsa delle angosce impensabili queste sono: andare in pezzi, cadere per sempre, essere senza alcuna relazione con il corpo, essere senza orientamento. Le angosce impensabili costituiscono la materia prima delle angosce psicotiche che rientrano nella schizofrenia, i possibili disturbi conseguenti sono: schizofrenia o autismo, schizofrenia latente, difesa del falso sé, personalità schizoide. Winnicott usa anche il
Terminedisintegrazione è un termine utilizzato per indicare una difesa che consiste nella produzione attiva di caos nella psiche del bambino da parte del bambino stesso contro le angosce impensabili: il caos ha il vantaggio di essere prodotto dal bambino e quindi di non essere imputabile all'ambiente.
La capacità di vivere momenti di solitudine positiva viene raggiunta dal bambino nel momento in cui acquisisce fiducia nella presenza di un ambiente che lo supporta. Winnicott chiama questa attitudine "capacità di essere solo in presenza di qualcuno" e la considera fondamentale per il processo di maturazione emotiva di un individuo.
Nel corso del tempo, l'individuo comincia a poter fare a meno della presenza effettiva della madre, il che significa che questa presenza è stata interiorizzata sotto forma di uno spazio interno affidabile che rende vicina la presenza del mondo esterno.
PERSONALIZZAZIONE: questo processo si definisce come l'acquisizione di uno schema corporeo proprio.
e l'insediamento dell'apsiche nel corpo, la personalizzazione dipende da una funzione di handling esercitata dalla madre facendogli percepire il corpo come unità in modo che il bambino lo senta come parte del suo sé e come contenitore del suo sé. RELAZIONE ALL'OGGETTO: si indica un esperienza per la strutturazione dell'io del bambino, l'oggetto è soggettivo, durante la crescita la madre avrà cura di disseminare attorno al bambino oggetti che potranno rispondere ai suoi bisogni e lui potrà scegliere. Nella fase di transizione tra l'oggetto soggettivo e l'uso dell'oggetto il bambino fa esperienza dell'oggetto transazionale, che designa un fenomeno da lui osservato, viene spesso aggredito e danneggiato e deve dimostrare di poter sopravvivere all'aggressività, diverso dall'oggetto transazionale è il feticcio che è un oggetto che svolge una funzione sostitutiva una volta.che è assente. PREOCCUPAZIONE E ANTISOCIALITÀ: per quanto riguarda le condotte antisociali, Winnicott le considera come l'effetto di una deprivazione, mentre il termine privazione sta ad indicare la mancanza fin dall'inizio dello sviluppo del bambino delle cure di una madre buona, la deprivazione dà luogo a una condotta delinquenziale quando il soggetto ha intravisto un segno di speranza che possa essere rimediata attraverso il rapporto con una persona che possa fornirgli l'attenzione e le cure perdute. RIFLESSI DELLA TEORIA SULLA TECNICA: lo stile terapeutico di Winnicott ricalca gli atteggiamenti della madre buona soprattutto in quei casi in cui la terapia deve avventurarsi sul terreno delle privazioni. La terapia ricerca uno spazio potenziale di eventi tra terapeuta e paziente, il terapeuta deve funzionare da io ausiliario, fornire cioè quelle provvidenze ambientali che rispondano ai bisogni più elementari del paziente. Il lavoro analitico deveesserediretto a interloquire con il vero sé del paziente creando uno spazio transazionale il cui vero sé puòimparare ad entrare in contatto con il mondo. Quindi l'analisi vera comincia quando il pazienteconsegna all'analista le difese che ha sviluppato in risposta all'ambiente e si predispone a darespazio alla parte più positiva di sé,obiettivo dell'analisi è il recupero della spontaneitàdell'individuo. WILFORD R.D.FAIRBAIRN:i tressunti teorici dell'autore sono: - la libido è rivlta a tabilir elaionisoddisfacenti con gli altri, è ricerca dell'oggetto; - le modalità di queste relazioni non dipendono dallarisposta degli oggetti esterni ai bisogni relazionali del bambino; - non esiste un es che contieneenergia psichica senza direzione. Fairbairn è convinto che questa ricerca di relazione del bambino èdestinata ad essere frustrata nello stile di vita moderno a causa delquale la madre è impegnata altrove, questa separazione fa sì che il bambino ne interiorizzi l'aspetto cattivo perché gli oggetti si sottraggono in vario modo al bisogno di relazione del bambino. LA TEORIA DELLO SVILUPPO: Fairbairn individua 3 stadi di sviluppo: dipendenza infantile (identificazione primaria, fusionalità) fase di transizione (separazione) dipendenza matura (interdipendenza tra soggetti separati). La fase di transizione è caratterizzata dal conflitto tra la spinta verso la dipendenza matura e la regressione alla dipendenza infantile e al legame con gli oggetti interni. STRUTTURA DELL'IO: le relazioni con oggetti esterni rendono necessaria per l'io la costruzione di oggetti interni compensatori e questa proliferazione causa una scissione dell'io. Abbiamo 3 oggetti interni: l'oggetto eccitante, rifiutante ed ideale. Ciascuna di queste relazioni internalizzate attrae a sé una parte dell'io scindendo la sua originaria.unità in: - io libidico (si lega all'oggetto eccitante) - io anti-libidico (si lega all'oggetto rifiutante ed è ostile a qualunque tipo di contatto) - io centrale (è quello che resta dell'io originale che è legato agli aspetti gratificanti del rapporto con la madre). RAPPORTO CON L'OGGETTO CATTIVO: quando la ricerca del bambino subisce una frustrazione dall'oggetto respingente, il bambino si trova in un vicolo cieco. Infatti, esprimere la propria aggressività potrebbe condurre: - ad un ulteriore rifiuto, alla sensazione intollerabile che il genitore sia davvero cattivo, alla paura di perdere l'amore del genitore; - manifestare i propri bisogni produce un senso di umiliazione e vergogna perché il bambino si sente di essere colui che chiede troppo e si sente quindi cattivo; - manifestare lo stesso il suo amore nonostante non si senta corrisposto a versare i propri sentimenti in un vuoto di risposta con gravi conseguenze per la struttura del.Suo io. Pur di salvare la bontà dei suoi genitori si difende dall'esperienza di oggetti cattivi attraverso la difesa di colpa, cioè: interiorizza i genitori cattivi, li rimuove, si colpevolizza, mantiene un legame libidico.
DETERMINANTI PSICOGENETICHE DELLO SVILUPPO DEI