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Modalità materiale:

5) regola l'organizzazione dell'ambiente intorno al

bambino: varietà e tipologia degli oggetti di cui dispone ma anche

collocazione di ausili che possono essere di facilitazione o di

contenimento del movimenti e delle esperienze. ( culture occident, si usa

il box o sdraietta che consentono al bamb interazione precoce, di tipo

visuo-motorio, con giochi sofisticati che producono suoni con un

vantaggio, si pensa, per lo sviluppo percettivo e cognitivo ma ocon una

limitazione del movimento ed esplorazione ambiente)

Modalità linguistica:

6) attraversa tutti i domini. Il linguaggio fornisce una

cornice all'interno della quale si sviluppano le altre abilità, da quello

motorio “dai cammina da solo” a quello cognitivo “questa è la mano”,

emotivo e sociale”è arrivato papà, sei contento?” 10

In conclusione, nella proposta di Bornstein queste categorie racchiudono i

principali comportamenti con i quali i genitori accompagnano i progressi

evolutivi dei figli e ne promuovono l'adattamento. Nessuna delle categorie è

prevalente su altre, anche se in un dato momento una può essere più utiledi

altre. 11

Capitolo 2: ecologia del parenting

2.1-La prospettiva ecologica-

Vygotskij: ha riconosciuto che condizioni di vita differenti (crescere in famiglia o

in orfanotrofio),

modificavano le traiettorie evolutive dello sviluppo cognitivo dei bambini.

Crescere con un genitore attento e sollecito che riconosce le abilità che il

bimbo già possiede, ne incoraggia attenzione gioco autonomo ecc. in altre

famiglie invece, un ambiente più povero o caotico può essere meno favorevole

a sostenere la curiosità e gli interessi dei bambini.

Bronfenbrenner: non considera più il contesto unitario, accoglie da Lewin l'idea

di considerare individuo-processo-contesto, congiuntamente.

 Il contesto è considerato “spazio di vita” o “campo di vita” che

interagisce con la persona in sviluppo e con le sue passate esperienze.

 L'individuo viene inteso come unità biopsichica in cambiamento nelle sue

interazioni con l'ambiente.

 Ambiente ecologico: descritto come una serie di strutture sovrapposte

incluse l'una nell'altra (contesto sociale, famiglia, bambino/genitore,

parenting)

Ecologia del parenting (fig 2.1 pag 49): Utilizzando la metafora di Horowitz,

1987, immaginiamo come una serie di scatole in cui si guardi dal centro fino ad

uno sguardo sempre più ampio verso le strutture esterne. parenting al

centro, bambino/genitore, famiglia, contesto sociale.

Bronfenbrenner 1979:

Microsistema: dimensione più interna,

1. è il primo livello, contiene le

interazioni tra l'individuo in via di sviluppo e le persone, le attività sono

due

dirette e a questo livello si trova il parenting. Le relazioni hanno

dimensioni: partono dal bambino (es. il pianto) sia verso il bambino e

queste influenze bidirezionali regolano il sistema di adattamento

reciproco. Si è pensato che il gruppo dei pari fosse più influente nello

sviluppo, ma non gli si può attribuire tutta questa importanza perchè

anche la famiglia è fondamentale.

Mesosistema:

2. connessione tra i microsistemi del bambini. Si pensi alle

interazioni tra insegnanti e genitori o tra parrocchia e la famiglia. I

mesosistemi a volte creano continuità nell'esperienza dei bambini

(attraverso i compiti scolastici), altre volte creano discontinuità o

contrasto perché le credenze o i modelli comportamentali di un

microsistema (la famiglia), sono differenti da quelli dell’altro (la scuola o il

gruppo dei pari), come può accadere nelle famiglie migranti.

Esosistema:

3. terzo livello in cui il bambino non ha esperienze in prima

persona, ma del quale subisce l'influenza diretta attraverso i microsistemi

prossimali (es. comportamento del genitore). Fattori che influenzano il

contesto lavorativo del genitore

parenting: (ambienti stressanti rendono

irritabili i genitori che a casa sono meno pazienti e disponibili con i figli),

reti di sostegno (qualità del parenting migliore quando i genitori ricevono

aiuto da parenti o amici. Le madri, in particolare sono più sollecite e

punitive), comunità (aree

meno degradate, periferie delle città, rendono

12

più probabile l’escalation verso la delinquenza e il disadattamento

sociale. Rischi maggiori quanto più sono problematiche le famiglie, e

quindi, psicopatologia di un membro, abuso di sostanze, disoccupazione,

ecc).

maltrattamento, disciplina violenta

Macrosistema:

4. è il livello più esterno, comprende le caratteristiche di

una data cultura (stili di vita, credenze, conoscenze, sistemi simbolici,

strumenti, leggi ecc). Secondo Bronfenbrenner, i fattori culturali hanno un

effetto a cascata attraverso le interazioni con tutti gli altri livelli.

Il sistema culturale non può essere considerato omogeneo al suo interno. La

cultura include sottoculture, classi sociali, famiglie con modelli

comportamentali e credenze che si riflettono sul parenting.

cronosistema, dimensione temporale

La prospettiva ecologica indica nel la

lungo la quale avvengono i cambiamenti che alterano la vita delle famiglie .

Alcune trasformazioni coinvolgono direttamente il bambino (nascita

fratello/sorella, perdita genitore), altre di caratteristiche più ampie come

cambiamenti ambientali (calamità, guerre ecc) che alterano drasticamente la

vita delle famiglie.

Man mano che i bimbi crescono, le interazioni all’interno dei contesti ecologici

diventano più complesse e anche la qualità del parenting si modifica:

dall’infanzia all’adolescenza i figli diventeranno capaci di reagire ai

cambiamenti ambientali e di plasmare a loro volta i contesti e la cultura.

Migrazione, contesti ecologici e sviluppo (riguadro):

Per i bimbi e adolescenti che hanno vissuto l’esperienza della migrazione, lo

sviluppo avviene in contesti culturali non omogenei.

sistema familiare,

Da un lato il dove sono mantenuti lingua, usi, conoscenze,

valori tradizionali (come indossare il velo, mangiare riso con le bacchette) e

dall’altro quello della società che li accoglie (il gruppo dei pari, istituzioni

educative, i mass media).

Le pratiche educative in famiglia sono la base per il primo apprendimento

inculturazione

culturale ( ) e grazie a esse i genitori trasmettono ai figli le

abilità e le conoscenze che sono espressione della loro identità etnica e

religiosa e che mantengono vivo, anche in un paese straniero, il legame con la

cultura di origine. acculturazione

Per i genitori diventa palese il processo di cambiamento ( ) a

cui la famiglia va incontro: la lingua, le abitudini, gli orientamenti si modificano

più velocemente nei figli che negli adulti, procurando un senso di perdita, di

disagio (traducono l’italiano agli adulti), di contrasto (acquisizione di costumi e

modelli occidentali). (bere alcolici o indossare minigonna sono difficilmente

accettati da un genitore mussulmano).

Secondo alcuni studi, ciò che sta a cuore alle famiglie migranti è il rispetto e la

sottomissione alle figure autorevoli (padre, marito, suocera), i legami con la

famiglia estesa, la trasmissione dei valori culturali e religiosi.

2.2- Reciprocità e processi transazionali reciproci scambi

Nel microsistema familiare si realizzano sequenza di

interpersonali, secondo processi dinamici che coinvolgono adulto e bambino:

sono una sorgente di influenza e un insieme di risposte stimolate

13

dall’ambiente.

Ad esempio, Il sorriso di un bambino, è contemporaneamente una reazione agli

eventi sociali (il volto della mamma) e uno stimolo che provoca una successiva

risposta del genitore (come un’esclamazione di gioia).

Il concetto che descrive le relazioni dinamiche nel sistema genitore-figlio, è

transazione

quello di : processo attraverso il quale l'individuo e il suo

ambiente si trasformano in modo reciproco e cumulativo. Cioè non solo il

comportamento del bimbo influenza quello del gen e viceversa, ma che gli

effetti dell’interazione alterano, i nuovi comport attuati da entrambi.

-Novak: i cambiamenti sono sia qualitativi che quantitativi (es. sorriso: sorride

bimbi, aumenta sorriso mamma, tale sorriso accresce sorrisi del bimbo. Prima

aumenta e poi si può trasformare in risata).

Modello transazionale di Samerof

- : lo sviluppo sociale viene concepito

come il prodotto di molteplici scambi adulto/bambino e il percorso evolutivo

prende forma da queste influenze bidirezionali. Critica la relazione gerarchica.

Le trasformazioni non riguardano solo i comportamenti manifesti, ma includono

fattori cognitivi con i quali gli individui cercano di dare significato alle

interazioni sociali.

Gli adulti interpretano i segnali e i comportamenti e li valutano.

processi attributivi

I intervengono quando il genitore cerca di comprendere

quali siano le cause dei comportamenti del figlio.

-Classificazione di Weiner: le cause vengono distinte lungo alcune dimensioni

 (locus),

fattori interni o esterni al bambino cioè intelligenza e personalità.

 condizioni situazionali, in base a stabilità o controllo

Le attribuzioni funzionano come filtro interpretativo, in maniera automatica:

mediano le relazioni tra i comportamenti del bambino e le reazioni emotive e

disciplinari del genitore.

Queste influenze devono essere intese secondo processi transazionali in cui

entra in gioco la personalità e lo stato affettivo del genitore e del bambino, i

sistemi di credenze e lo stato affettivo del genitore e del bambino.

-Patterson e Fisher: studiano il parenting da un punto di vista transazionale

analizzando i modelli o “cicli” in cui si consolidano nel tempo i comportamenti

di adulti e bambini. Ciò che determina le risposte non deve essere cercato nella

dirette interazioni sociali

“mente” del bimbo, o adulto, ma nelle regolate da

specifici fattori. Queste influenze sono studiate in contesti naturali con l’analisi

funzionale degli episodi.

ciclo della coercizione

Patterson, : descrive la sequenza di scambi

caratterizzati da livelli di conflittualità sempre maggiori. Il ciclo si basa sulle

influenze reciproche e sugli effetti del rinforzamento negativo che agiscono

come trappole comportamentali sui comportamenti del bambino o del genitore.

Ciclo della coercizione:

1. il g. si rivolge al b. perchè svolga un'attività spesso non divertente o

gratificante. Se il bambino obbedisce l'interazione continua in modo

sereno 14

2. il b. può ignorare il comando o protestare

Dettagli
A.A. 2017-2018
62 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saretta.chiaramonte di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Prino Laura.