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RAGIONAMENTO INDUTTIVO
Capitolo 11 - Modulazione: verso l’induzione
Buona parte dei nostri ragionamenti sono induttivi, perciò fuori dalla portata della logica, perché
anche quando le premesse sono vere non vi è mai garantita della verità delle conclusioni essendo
l’induzione fallibile. conoscenze
L’induzione dipende dalle in nostro possesso. modula
→ La conoscenza del significato delle parole contenute nelle premesse l’interpretazione
logica di queste ultime (es. i connettivi). La modulazione è consentita dalla conoscenza della
significano delle premesse e dalle conoscenze generali in nostro possesso e permette di
aggiungere informazioni alle premesse portando al processo induttivo.
modelli completi,
La modulazione può inoltre aiutarci a sviluppare ossia tutte le possibilità e non
solo quelle vere, poiché le nostre conoscenze prevalgono sempre sul principio di verità.
Ci permette di tener conto di informazioni contenute nelle premesse che altrimenti
trascureremmo.
La maggior parte delle nostre inferenze sono induttive e la modulazione è il ponte che unisce
deduzione e induzione. È molto difficile evitare che le nostre conoscenze influenzino il
ragionamento.
Le nostre conoscenze modulano l’interpretazione dei quantificatori, bloccando una
possibilità o rendendola più saliente.
Esempi: → è possibile che lo siano tutti.
Alcuni X sono Y → sappiamo che non è possibile che tutti gli
Alcuni animali sono cani animali siano cani.
→ ogni: quindi anche se stessa. Ma non lo
La nonna odia ogni membro della famiglia inferiamo.
→ o
sappiamo che la disgiunzione deve
Pat è a Rio o in Norvegia essere esclusiva.
→ possono essere vere entrambe le cose.
Pat è a Rio o in Brasile
Perché rifiutare la logica come modello di ragionamento
Quando ragioniamo, diamo per scontato il significato delle parole, il loro contesto e le nostre
conoscenze di sfondo, assumiamo che vi sia uno sfondo condiviso di conoscenze e credenze.
→ Il processo di interpretazione non è mai puramente logico, non tiene conto solo di verità e
falsità come fa la logica ma opera con modelli di possibilità. Quindi per esempio i connettivi
possono avere molte interpretazioni differenti.
Capitolo 12 - Conoscenze e induzioni
Abduzione: processo induttivo che porta alla spiegazione di uno o più eventi. Induzione di una
spiegazione. Quando ci spieghiamo un’induzione per mezzo di un’abduzione tendiamo a dare più
credito all’induzione perché non abbiamo solo fatto una generalizzazione ma l’abbiamo spiegata,
e ciò può farci rivedere le nostre credenze. L’abduzione è un caso particolare di induzione, quelle
“pure” rendono possibile e sono alla base delle generalizzazioni.
Quando facciamo un’induzione vogliamo raggiungere conclusioni nuove e parsimoniose. I nostri
ragionamenti sono al servizio dei nostri scopi, e scopi diversi possono condurci a conclusioni
differenti. accresce
L’abduzione è un tipo di induzione, in quanto anch’essa l’informazione data.
distinguerle le abduzioni producono
Per bisogna guardare al prodotto finale, perché
spiegazioni.
spiegazione
Una è diversa da una descrizione: possiamo descrivere un evento senza
comprenderlo, ma non spiegarlo. La descrizione consiste nel simulare mentalmente un evento, la
spiegazione nella costruzione del modello mentale che ne è alla base.
Le induzioni possono riguardare un evento particolare o un’entità più generale. Possono essere
spiegazioni o descrizioni. Includono l’acquisizione di concetti ad hoc.
Assunto fondamentale: il ragionamento induttivo dipende dalle conoscenze. Una persona può
sfruttare ciò che ha appreso per fare induzioni su ciò che potrebbe accadere. Mano a mano che
incontriamo casi dello stesso tipo di entità saremo più propensi a inferire che tutti si comportano
→ omogeneità.
allo stesso modo Il problema è che in questo modo possiamo produrre
spurie.
generalizzazioni
Utilizziamo spesso l’induzione perché raramente abbiamo abbastanza informazioni per fare
deduzioni, abbiamo quindi bisogno di andare oltre.
Deduzione → la conclusione vale in tutte le possibilità compatibili con le premesse.
• Induzione → la conclusione vale sono in alcune possibilità compatibili con le premesse.
• proprietà
Quali degli oggetti autorizzano le inferenze induttive?
vincolati dalle nostre conoscenze:
Siamo quantità (disponibilità)
La maggior o minor di informazioni su un evento ci fa asserire che sia
• più probabile (es. disturbo ossessivo-compulsivo).
Somiglianza: cause simili hanno effetti simili.
• Regressione verso la media: es. le donne molto intelligenti tendono a sposare uomini meno
• intelligenti.
Capitolo 13 - L’abduzione
reciprocità
Vi è tra induzione e abduzione: le spiegazioni rafforzano la nostra fede nelle induzioni.
Abduzione: inferenza che genera qualunque sorta di spiegazione.
spiegazione
Una dovrebbe essere:
Veritiera
• Parsimoniosa
• Applicabile ad un gran numero di osservazioni
• cause
Le spiegazioni possono essere costruite a partire dalle nostre conoscenze generali sulle e
effetti,
sui loro e grazie alla nostra capacità di immaginare cause possibili: usiamo le nostre
conoscenze per recuperare o costruire spiegazioni causali.
cultura
Ogni ricorre a spiegazioni causali. Es. gli occidentali spiegano le azioni di una persona in
relazione alle sue intenzioni e abilità, gli asiatici in relazione al contesto sociale.
Parsimonia: →
la lunghezza ottimale di una spiegazione sembra essere una causa un effetto
Origine spiegazione causale: alcune sono immagazzinate nella memoria a lungo termine, altre
bisogna crearle (immaginazione). Qualche volta non riusciamo a trovare una spiegazione.
Una fonte di spiegazioni utilizzata dall’abduzione è l’analogia: quando troviamo un’analogia
trasferiamo alcuni elementi di un caso conosciuto al problema che cerchiamo di risolvere.
La capacità di trovare analogie cambia da persona a persona.
Es. Jerry muore al cinema mentre Tom era in treno. Si chiede ai partecipanti di spiegare la morte
di Jerry e le implicazioni di Tom in essa. Esiste un film che propone una situazione simile: i
partecipanti che l’avevano guardato formulavano l’ipotesi che Tom potesse aver dato a Jerry un
→
suggerimento ipnotico a pugnalarsi il film è stato fonte di analogia.
La maggior parte delle spiegazioni sembra essere basata su relazioni causali che applichiamo ad
altre situazioni per mezzo dell’analogia. vincolo alle induzioni:
Quando spieghiamo un evento poniamo un forte la spiegazione le riduce
producendo generalizzazioni in forza dell’osservazione di un solo evento.
Capitolo 14 - Probabilità
calcolo delle probabilità
Il è un’invenzione intellettuale non possediamo per via innata.
Ci permette di risolvere problemi di tipo probabilistico.
induzioni
Quando facciamo sulle probabilità usiamo le nostre conoscenze e spesso ricorriamo e
euristiche.
fondiamo i nostri giudizi su
Euristica della disponibilità (Kahneman e Tversky): se le nostre conoscenze rendono
• disponibile (facile da richiamare alla mente) una possibilità, tendiamo a giudicarla più probabile.
Euristica della rappresentatività: si tende ad attribuire caratteristiche simili a oggetti simili,
• spesso ignorando informazioni che dovrebbero far pensare il contrario.
deduzioni
Quando facciamo probabilistiche rappresentiamo le diverse possibilità per mezzo di
modelli mentali, e di norma non rappresentiamo ciò che è falso.
Principio di indifferenza: idea che possibilità alternative (modelli di possibilità) abbiamo uguali
equiprobabilità.
→
probabilità biases
La teoria dei modelli mentali è in grado di predire alcuni dei dovuti al fatto che ci
rappresentiamo solo ciò che è vero.
Es. In una scatola c’è almeno una biglia rossa, o altrimenti una biglia verde e una biglia blu, ma
non tutte e tre. Qual è la probabilità che ci siano una biglia rossa e una blu?
La falsità della congiunzione può realizzarsi in 3 modi:
- verde senza blu
- blu senza verde
- né verde né blu
Se ciascuna delle probabilità è equiprobabile, la soluzione è 1/4.
La risposta 0 ci viene suggerita da un’illusione.
Rossa Verde
Rossa
Rossa Blu
Verde Blu
Possiamo inferire la probabilità di un evento rappresentando ciascuna possibilità con un modello
distinto. Salvo diversa indicazione assumiamo che le possibilità siano equiprobabili, determiniamo
la probabilità calcolando quindi quanti siano i modelli mentali in cui la proposizione è vera.
Commettiamo errori perché non ci rappresentiamo ciò che è falso.
Probabilità condizionale: non ci dice nulla o quasi nulla dell’altra probabilità condizionale, a
meno che non disponiamo di informazioni aggiuntive.
Es. Phil ha due figli, uno è maschio. Qual è la probabilità che anche l’altro sia maschio?
→ Tendiamo a dire 1/2 perché intendiamo la domanda come se concernesse una probabilità
assoluta, ma in realtà è interpretabile con “dato che uno è maschio”.
1° figlio 2° figlio → Dal momento che questa
F F ipotesi è esclusa, la risposta
corretta è 1/3.
F M
M F
M M
Es. Chi è affetto dalla malattia di Pel-Ebstein risulta positivo al test 99 volte su 100,
Risultate positivi. Qual è la probabilità che siate affetti dalla malattia?
→ Se avete la malattia risultate positivi 99 volte su 100, ma ciò non implica la probabilità
condizionale inversa: se siete positivi allora avete la malattia 99 volte su 100.
Il medesimo problema con un contenuto diverso non produce la stessa illusione.
Invece nei casi come quello della malattia di Pel-Ebstein, non avendo conoscenze sull’oggetto del
problema, inferiamo una probabilità inversa.
Occorre pensare ad una possibilità alla volta.
Ha la malattia Test positivo 99
… 1
Dipendenza tra eventi: il grado di dipendenza è dato dalla probabilità condizionale che dato un
indipendenti
evento si verifichi l’altro. Due eventi sono se la probabilità di un evento è pari alla
sua probabilità condizionale, posto che l’altro