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Disturbo di panico e agorafobia

Decorso e prognosi: il disturbo di panico si cronicizza facilmente e, se curato, migliora nell'arco di pochi mesi. Tuttavia, se non viene curato, può evolvere in un disturbo di panico.

Attacco di panico: la caratteristica essenziale di un attacco di panico è un periodo preciso di intensa paura o disagio, che inizia improvvisamente, raggiunge l'apice rapidamente ed è accompagnato da un senso di pericolo imminente. In 10 minuti si raggiunge l'apice e nel giro di 1 ora rientra nella norma. L'attacco di panico non è una malattia, ma si può configurare come disturbo di panico. Si parla di attacco di panico quando durante il presunto attacco di panico si manifestano quattro dei sintomi elencati, sono sviluppati improvvisamente e hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti (questi sono palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di asfissia, dolore al petto, nausea, paura di morire, ecc).

Agorafobia: Nel DSM V assume una categoria a sé, rappresenta...

l'ansia relativa all'essere in luoghi o situazioni potenzialmente imbarazzanti dai quali sarebbe difficile allontanarsi. Disturbo di panico senza agorafobia Secondo i criteri diagnostici è necessario che il soggetto abbia attacchi di panico ricorrenti, devono essere presenti almeno 2 attacchi di panico inaspettati, e almeno 1 dei due attacchi è stato accompagnato o da preoccupazione di avere altri attacchi, o da preoccupazioni a proposito delle complicazioni dell'attacco. Gli attacchi non sono dovuti a effetti fisiologici diretti né da altro disturbo mentale. Il Disturbo di panico con agorafobia presenta gli stessi sintomi, si differenzia solo dalla presenza di agorafobia. Il decorso del disturbo di panico ha un andamento cronico con complicanze depressive (a causa dell'evitamento di situazioni sociali), alta percentuale di pazienti sviluppano dipendenze da alcool o farmaci. Il disturbo di panico è associato nella metà dei casi con lacon la realtà o con la propria identità. Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato da una persistente tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, sensazione di stanchezza, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e dell'appetito, sentimenti di colpa o inutilità, e pensieri ricorrenti di morte o suicidio. È importante sottolineare che solo un professionista qualificato può diagnosticare e trattare questi disturbi. Se si sospetta di soffrire di uno di questi disturbi, è consigliabile consultare un medico o uno psicologo per una valutazione accurata e un piano di trattamento adeguato.con la realtà. Dura dai 2 giorni fino ad un massimo di 4 settimane. I Sintomi dissociativi e la durata sono le differenze sostanziali tra i due disturbi. Evento traumatico: evento di vita di varia natura che però, per essere considerato causa del disturbo, devono rappresentare un forte rischio per la vita fisica o psichica dell'individuo. Psicodiagnosi del disturbo d'ansia: Il percorso è molto simile al percorso psicodiagnostico dei disturbi depressivi, infatti mantiene l'approccio multidimensionale a validità incrementale basato su colloquio clinico, osservazione e intervista con il caregiver. Eziologia del disturbo d'ansia: è multifattoriale, comprende fattori genetici, evolutivi, eventi di vita, tratti e stili di vita, malattie fisiche. Uno dei test utilizzabili è la scala Hamilton per l'ansia (quella che abbiamo precedentemente analizzato è la stessa ma dedicata ai disturbi depressivi). Stesso discorso per la Zung.(ricordiamo che alcuni item della Zung sono invertiti).

Psicodiagnostica del declino cognitivo

Quando si parla di funzioni cognitive bisogna parlare del concetto di localizzazione cerebrale, cioè che determinate funzioni sono sottese da determinati network in determinate zone cerebrali. Le funzioni cognitive sono gli strumenti della mente che ci permettono di raccogliere, analizzare, valutare ed immagazzinare informazioni. La Neuropsicologia è la branca delle neuroscienze che studia la relazione tra processi cognitivi e processi neurobiologici su cui tale esperienza si fonda. I processi cognitivi sono:

  • Attenzione: Data la limitata capacità di elaborazione della mente è necessario che il sistema nervoso operi da filtro per gli stimoli interni ed esterni.
  • Orientamento: Coscienza relativa al contesto spazio-temporale
  • Memoria: capacità di immagazzinamento di informazioni (a breve termine [dura pochi secondi] a lungo termine [può durare ore, mesi o anni].
La memoria si divide in: - Memoria episodica: relativa agli eventi di vita - Memoria semantica: della conoscenza - Memoria procedurale: dei processi appresi La prassia è l'organizzazione di sequenze motorie complesse, mentre l'aprassia è il disturbo dell'esecuzione di programmi motori in assenza di deficit motori. La gnosia è la capacità di identificare un oggetto, mentre l'agnosia è il disturbo di riconoscimento di oggetti o volti. Il linguaggio è la capacità di comprendere, formulare e trasmettere idee e sentimenti. La afasia è la perdita parziale o totale del linguaggio. L'afasia motoria (area di Brocà) è causata da una lesione nella parte posteriore frontale ascendente. Il paziente parla poco in modo rallentato e, nei casi gravi, può produrre solo fonemi. Il paziente è consapevole del disturbo e può vivere con frustrazione l'handicap. L'afasia sensoriale (area di Wernicke) è causata da una lesione nella parte posteriore del giro temporale superiore. Il paziente parla in modo fluente, ma produce parole senza senso. Spesso non si rende conto dell'handicap.

esecutive: capacità di pianificazione, astrazione, flessibilità, problemsolving.

Le Sindromi neuropsicologiche si dividono in:

  • Sindrome funzionale: l’associazione tra diversi deficit è determinato da ununico meccanismo, quindi un deficit non può verificarsi indipendentemente daun altro
  • Sindrome anatomica: l’associazione tra i deficit è determinata dal fatto chediverse funzioni sono localizzate in aree vicine

Il caso di Phineas Gage, mentre lavorava a causa di un’esplosione gli si conficcò unasbarra nel cervello che attraversò la sezione prefrontale, sopravvisse ma diventòun’altra persona (irascibile, blasfemo)

Le macroaree del cervello quando vengono danneggiate, in base alla locazionecausano:

  • Sindrome Prefrontale (disinibizione, apatia, afasia motoria)
  • Sindrome temporale laterale (afasia sensoriale)
  • Sindrome temporale mediale (Turbe mnestiche)
  • Sindrome parietale Destra (Neglect cioè negligenza

spaziale unilaterale)- Sindrome parietale Sinistra (aprassia, acalculia, agrafia)- Sindrome occipitale (elaborazione delle immagini)

Disturbi di demenza

La Demenza è un declino cognitivo significativo rispetto un precedente livello di performance in uno o più domini cognitivi. Questo declino deve essere percepito ma deve essere anche valutato tramite test e scale. Una sindrome demenziale comprende dei deficit cognitivi che sono accompagnati da sintomi comportamentali e psicologici. Si deve distinguere da altre sindromi. Le demenze possono essere primarie (se sono corticali o sottocorticali) o secondarie (indotte da sostanze o farmaci). La demenza di base è un processo irreversibile, ma esistono forme reversibili di demenza, che sono quindi delle pseudodemenze (depressione, intossicazioni da farmaci). L’MCI (Mild cognitive impairment – disturbo cognitivo lieve) è uno stato di transizione che avviene prima della demenza quando non risponde ai criteri diagnostici.

Può essere amnesico o non amnesico (se impatta la memoria), a singolo dominio o a dominio multiplo (se impatta uno o più domini cognitivi). La forma di demenza più frequente è l'Alzheimer. La diagnosi definitiva delle malattie degenerative non è attuabile, ma si parla di diagnosi probabile o possibile. Al di sotto della diagnosi definita, vi è la diagnosi di probabilità, in questo caso i criteri rappresentano la presenza dei criteri principali per demenza e un chiaro peggioramento delle prestazioni cognitive. La presentazione può essere amnestica (se impatta la memoria) o non amnestica (se non impatta la memoria ma altri domini). La diagnosi è invece possibile quando vi è un livello di conferma più basso, e si presenta con decorso atipico e presentazioni eziologicamente miste anche in presenza dei criteri clinici per la diagnosi. La diagnosi di AD è clinica, anche se i biomarcatori diventano sempre più affidabili.

Un biomarcatore è un esame strumentale altamente specifico, e rappresenta la strada futura. I biomarcatori utili sono l'amiloide liquorale (liquido del sistema nervoso). Allo stato attuale per effettuare una diagnosi è necessario un esame strumentale (tac o risonanza) (nell'immagine la parte nera è rappresentata dai ventricoli). L'esame strumentale è essenziale per una diagnosi differenziale, escludendo altre eventuali patologie. Gli aspetti clinici sono deficit cognitivi e disturbi comportamentali. L'esordio clinico dell'Alzheimer in realtà inizia molto prima dell'età avanzata, proprio per l'accumulo della proteina amiloide. I fattori di rischio sono età, familiarità, sindrome di down. È importante valutare la demenza di Alzheimer sull'impatto sull'autonomia, infatti si utilizza la valutazione dell'ADL (activities of daily living) per valutare la compromissione.

La demenza senile non è una diagnosi, ma è l'insieme dei disturbi che si presentano in età avanzata. La Demenza a corpi di lewy è la seconda causa di demenza generativa, ed è caratterizzata dalla presenza dei corpi del lewy nei neuroni corticolai. Si manifesta con un deterioramento cognitivo fluttuante (quindi presenta episodi) e il 90% dei pazienti presenta allucinazioni visive. La Demenza frontotemporale è caratterizzata da deterioramento cognitivo insidioso, comportamenti aberranti (impulsività, disinibizione) ed è frequente la familiarità. La Demenza associata alla malattia di Parkinson presenta sintomi di bradipsichismo, disturbi esecutivi, turbe mnestiche, alterazioni visuo-spaziali, disturbi comportamentali. Il 90% presenta disturbi cognitivi, mentre il 30% diventa demente. Demenza vascolare associata a lesioni cerebrali o malattie cerebrovascolari, l'andamento clinico è a gradini.

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Publisher
A.A. 2019-2020
27 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chooomp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodiagnostica e patologie organizzative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Amboni Marianna.