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CB SR
Schema verse-chorus-bridge schema strofa-ritornello
lo hook è all'inizio, o più in generale nel primo lo hook è alla fine, o in un secondo
elemento della struttura elemento
sistematicamente si ha una riduzione delle avviene l'opposto
ripetizioni e quindi un'accelerazione
esclamativo, distaccato, sottrattivo, Il piacere è discorsivo, coinvolgente, corrisponde alla
immediato soddisfazione di un piacere
struttura chiusa senza evoluzione struttura che si gonfia e accumula nuovi
elementi
Love Me Do, Please Please Me, Yesterday
La forma è tipicamente pop e comincia a diradarsi nel periodo di Rubber Soul, quando Lennon e
McCartney annunciano di volersi dedicare alla Comedy song. Le Comedy songs sono canzoni
nelle quali vengono presentate delle brevi storie ( sotto l'influenza di Bob Dylan), quindi canzoni
narrative, con dei personaggi in carne ed ossa, contrapposte alle canzoni cantate in prima
persona, ambientate in modo molto generico, del primo periodo. Le comedy songs raccontano
esperienze personali, le canzoni precedenti mettono in scena situazione generiche.
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Probabilmente al consolidamento della scelta di questa soluzione formale contribuì in qualche
modo anche George Martin.
Lennon ascoltò i consigli di Bob Dylan: da quell'incontro parte il progetto delle Comedy song, e
l'elettrificazione spinta dalla musica di Dylan In blonde on blonde; fino alla trasformazione di
Lennon in un profeta pacifista e alla composizione da parte di Dylan di stupende ballads in forma
CB.
Secondo molti commentatori la dilatazione e l'esplosione dello stile compositivo The Beatles dal
1965 in poi ha a che fare con l’assunzione di marijuana prima e di LSD poi. Meno frequente è la
notazione che la lucidità frenetica del periodo precedente, la brevità e l'accelerazione formale delle
prime canzoni debbano qualcosa alle anfetamine di cui i Beatles si imbottivano fin dai tempi di
Amburgo.
Nel White Album il rigore se n'è andato, si affastellano in un trionfo della varietà. La forma è
dilatata e i risultati più congruenti sono proprio quelli in cui il disagio personale si specchia in strofe
irregolari e battute dispari, come in Happiness is a warm Gun. Questo non significa che la forma
CB scompare.
Il progetto Get Back riflette anche la preoccupazione per questo confronto e il tentativo di ritornare
alle origini è sotto tutti gli aspetti un ritorno a casa, anche alla forma di canzone più tipicamente dei
Beatles. I Beatles fanno un tentativo di cambiare faccia, ripresentandosi come il primo gruppo di
rock progressivo: Abbey Road contiene una lunga sequenza di canzoni brevi, un rock-blues che fa
pensare ai gruppi underground politicizzati o a The Band, un pezzo heavy rock con uno strumento
basato su un riff cupo e minaccioso nonchè quello che sarebbe stato da allora in poi considerato il
capolavoro di George Harrison (Something).
Questo pacchetto vi soddisferà: qualche cenno su From Me To You
I Beatles componevano le loro canzoni secondo procedimenti molto vari, non escluso quello di
scrivere prima un testo e poi musicarlo. In From me to you il testo dello hook è una tipica formula
di saluto da lettera o da cartolina, o meglio da pacchetto regalo. La canzone introduce alcuni
elementi interessanti: l'amore è un oggetto che si può ordinare a distanza, con risposta immediata
e garantita; il testo viene pronunciato sbrigativamente, senza indugiare sulle vocali. Per evitare
l'equivoco che la mancanza di romanticismo del primo chorus o il romanticismo affettato è
dichiaratamente falso nel secondo significhi mancanza di qualsiasi emozione, si incarica di
riferircelo il Middle-eight che indugia su qualche vocale, e nel quale la progressione dell'armonia
verso la dominante procede fianco a fianco con la presentazione delle braccia per abbracciare e
tenere vicino, delle labbra per baciare e per soddisfare, secondo una modalità che ricorda sotto
vari aspetti la scena di Cappuccetto Rosso.
Al climax che coincide con il termine del primo middle-eight segue nuovamente il chorus, e forse
basterebbe il testo da solo per capire che la ripetizione del chorus qui avviene in un contesto molto
diverso da quello dell'inizio. Adesso si riascoltano le stesse parole dell'inizio, ma sapendo qual è il
vero oggetto del discorso. Segue la versione nascosta del chorus.
Infine una sorta di ripresa del filo del discorso dopo il chorus variato: il middle-eight ripetuto ha una
funzione diversa rispetto alla sua prima esposizione. Qui prende il sopravvento il meccanismo
sottrattivo della canzone chorus-bridge: è chiaro che il climax della canzone è stato già raggiunto
prima, e che ora si tratta di ricapitolare, di rimandare a un ascolto che precede nel tempo. Si
riprende speditamente il chorus e lo si termina con una coda che dichiara la propria funzione
conclusiva.
(Verse)/Chorus/Bridge Revisited 10
Un fenomeno degno di attenzione riguarda la collocazione di titolo e hook all'interno del chorus.
Tra le canzoni in forma CB si possono trovare tre modelli:
• titolo e hook principale si trovano soltanto alla fine di ogni chorus. Es: from me to you, you
can't do that, I feel fine. La ripetizione del testo riguarda rispettivamente gli ultimi due versi,
l'ultimo verso e l'ultimo emistichio del chorus
• uno nel quale si trovano soltanto all'inizio. Es: Hey Jude, a Hard Day’s night. La ripetizione
del titolo nel primo verso riguarda 2 chorus su 4, perché il secondo è un primo verso
differente e il terzo è in parte strumentale
• uno nel quale si trovano all'inizio ma sono anche reiterati alla fine. Es: love me do,
yesterday. La struttura di ogni chorus può contraddire, accentuare o bilanciare il rilievo dello
hook, spostandolo alla fine (modello end), all'inizio (modello start), o collocandolo in
entrambe le posizioni (modello star-end).
Si può dire che un chorus del tipo end sia una micro canzone verse/refrain, un chorus del tipo start
accentui decisamente l'orientamento verso l'inizio di una canzone chorus/bridge, mentre un chorus
del tipo start-end abbia molte delle caratteristiche della canzone a livello dello strato superiore,
perché comincia con un hook, divaga o elabora rispetto a quello, e poi conclude riprendendone
alcuni aspetti.
Strawberry fields forever, composta nel 1966 da John Lennon al termine di una permanenza in
Spagna per girare il suo primo film. Lennon era ancora sotto l'influenza di Dylan e si stava
cimentando con la tecnica del fingerpicking, risulta chiaro che la prima intenzione di Lennon è di
fare della canzone una ballata folk, con due verses e un refrain. La prima versione registrata dei
Beatles, il take 1: ci sono due strofe (verses), in un ordine diverso rispetto al Demo, seguite da un
refrain, da un altro verse, da un altro refrain ( in totale tre verses e due refrains). Ma la canzone
evidentemente non decolla. Provano a ricombinare la successione dei moduli e decidono di
iniziare dal refrain. La settima versione, il take 7, inizia e si conclude con un lungo strumentale. In
totale ci sono 3 verses e 3 refrains. Ma la sensazione di monotonia permane, dopo un inizio
promettente; è noto che successivamente George Martin ebbe l'idea di montare insieme due
versioni diverse, una proveniente dal Take 7 e una con un'intenzione più ritmica.
Don’t Bore Us – Get To The Chorus. Serve la “noia” alle canzoni?
Don't bore me- Get Me to the chorus delle Roxette. Il duo si riferisce alla noia che sarebbe meglio
evitare per arrivare subito al dunque.
La funzione preparatoria del verse è evidentissima nell'introduzione di the Man I love: gli ultimi due
versi equivalgono a un’apertura di sipario, sottolineata dal Movimento verso La dominante, come
avviene molto spesso in questi casi. Ma possiamo notare un'altra caratteristica musicale ricorrente
nel verse: una certa geometricità della melodia. Note ribattute, progressioni melodiche, il
procedere per gradi, sono caratteristiche comuni del grigio musicale. I salti melodici e una
maggiore imprevedibilità sono del resto gli strumenti più comuni a disposizione del compositore
che cerca uno hook.
La Instant jeopardy significa che tutto quello che c'è di importante per definire l'interesse della
storia che segue deve avvenire nello spazio che separa l'inizio di un telefilm dalla messa in onda
del primo spot pubblicitario, per incollare gli spettatori su quel canale. Dopo aver creato un modello
narrativo sul piccolo schermo, l'instant jeopardy è migrata sul grande schermo. Ma le canzoni
hanno sempre avuto questo problema alla radio: ed ecco perché i Beatles iniziavano dal chorus.
Caduto quasi in disuso il verse non è caduta in disuso l'esigenza di preparare la cena. Non tutte le
canzoni entrano in medias Res. E del resto il verse, così come lo si intende da metà degli anni 60
ad oggi, ha molto spesso questa funzione. 11
Se telefonando è la canzone nata in occasione dell'unico incontro tra uno dei più noti compositori
italiani Ennio Morricone e Mina, su testo di Maurizio Costanzo. Sarebbe difficile non identificare
come ritornello la parte che inizia con l'enunciazione del titolo e con lo hook melodico ritmico sul
quale il testo si articola. Quello stesso hook, si ripete con qualche sfasatura, con progressivi
spostamenti melodici e armonici fino al termine della stessa parte, il cui svolgimento testuale
consiste nella riflessione della parlante su quello che vorrebbe o non vorrebbe fare. L’ articolazione
interna di questo chorus, il cui arrancare faticoso e zoppicante serve a portarci alla conclusione
che “ il nostro amore appena nato è già finito”.
Prima del chorus c'è la presentazione dell'antefatto. Il verse ha la capacità di mettere in relazione il
movimento della musica con quello della scena, che in questo caso è suggerita dal testo. Così ha
una fase statica (notte/mar) segue il movimento generato dalla cadenza evitata, che mette a fuoco,
come al termine di un lungo zoom, i due personaggi (io/te).
Segue un primissimo primo piano sulle mani che è sottolineato dal motivo della tromba, che a
questo punto rivela la minaccia dell'evento, pur piacevole, che non avrebbe dovuto accadere.
La stessa richiesta di tagliar corto ci dice che non solo esistono canzoni nelle quali il chorus si fa
aspettare a lungo, ma che probabilmente esiste anche un modo codificato di fare canzoni secondo
il quale è previsto che il chorus si faccia aspettare.
In Like a rolling Stone di Bob Dylan è facile individuare il chorus: non solo perché culmina con il
titolo ma perché inizia con quel “ How Does It feel?”. Questa canzone è un modello della forma
SR. Il testo