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Le sue origini risalgono ai primi anni del secolo, per influenza diretta del Cabaret parigino. Già a
metà dell'800 esistevano in Germania locali dove, oltre a bevande e cibo, venivano offerti
spettacoli di canzoni e balli popolari. Da questi spettacoli deriva più tardi il genere del varieté. Il
nome di varietè copre una certa diversità di forme di intrattenimento musicale. I protagonisti sono
però gli umoristi, quelli che per il loro linguaggio allusivo e lo sguardo critico all’attualità, vengono
considerati i veri precursori del Cabaret.Anche se la Germania guglielmina non offre un ambiente
libero come quello di Parigi, negli anni 90 la fama del Cabaret di Montmartre attraversa la frontiera.
Il primo locale viene aperto nel 1901: è l’Uberbrettl del barone Ernst von Wolzogen. Nel periodo tra
1901 e il 1905 nascono a Berlino una quarantina di cabaret. La moda si diffonde anche in altre
metropoli come ad esempio Vienna. Durante gli anni della guerra l'avvenimento più significativo
nella storia del Cabaret, è l'apertura, all'inizio del 1916, del Cabaret Voltaire a Zurigo, luogo di
ritrovo di numerosi intellettuali di varia provenienza in Svizzera.
Al termine della guerra il clima politico in Germania è incandescente: si apre così un periodo di duri
confronti quello della cosiddetta politica di Weimar.
Gli intellettuali e il pubblico del Cabaret non si sottraggono certo all'esasperazione dello scontro.
La canzone del Cabaret, da sempre attenta all’attualità sociale e politica, trova continuamente
nuovi argomenti.
Verso la fine degli anni 20 lo scontro sociale coinvolge anche istituzioni della cultura alta e
musicisti che fino ad allora hanno coltivato soprattutto le innovazioni emerse dell'esaurimento del
linguaggio tonale tardoromantico.
Con la presa del potere da parte dei nazisti nel 1933 comincia in Germania un periodo di
persecuzioni politiche e razziali contro gli artisti del Cabaret, periodo che si prolungherà nel 1935
con la chiusura dei locali. Molti musicisti, cantanti, attori e scrittori sono obbligati a esiliare. Per
questi artisti il Cabaret si rivela come un'arma efficace di propaganda antifascista. Comunque nei
nuovi insediamenti Il Cabaret incontrerà spesso resistenze da parte dell'autorità e perfino aperta
opposizione. In Austria, dopo una frase del dopoguerra nella quale Il Cabaret è più orientato
all'intrattenimento, lontano dalla vivacità berlinese, a partire dal 1931 appaiono nuovi locali che
segnano la rinascita del filone politico-letterario.
Nel 1934 viene fondato a Parigi Il Cabaret Die Lanterne, che chiuderà nel 1938. A Londra invece il
primo cabaret viene associato a spettacoli erotici e allo strip tease, poiché non esiste una
tradizione cabarettistica.
Il cinema sonoro. Canzoni e musica da film 8
Il cantante di Jazz (1927) è normalmente indicato come il primo film sonoro della storia, ma
bisogna aspettare alcuni mesi per avere il primo film veramente veramente sonorizzato dall'inizio
alla fine: Lights of New York. I primi film sonori commerciali utilizzano un sistema, il vitaphone,
basato sul sincronismo tra pellicola e grandi dischi. Basta un piccolo taglio nella pellicola, dovuto
all'usura, per mandare definitivamente fuori sincrono immagini e sonoro. Per qualche tempo,
quindi, il cinema sonoro resta un'innovazione alla moda e l'industria deve attendere che la tecnica
si stabilizzi e che le sale si dotino delle nuove apparecchiature. Blackmail di Hitchcock del 1929 è il
primo film sonoro prodotto in Inghilterra.
Già nel 1930 i sistemi concorrenti, il vitaphone e il phonofilm, si sono diffusi in varie parti del
mondo: convivranno per qualche anno prima dell'affermazione definitiva del sonoro su pellicola.
Non mancano, nei primi tre decenni del Novecento, casi anche importanti di partiture scritte
appositamente per accompagnare film, a cominciare da quella realizzata per The Birth of a Nation
del 1915 di Griffith, ma solo nella seconda metà degli anni 20, quindi a ridosso dell'introduzione del
cinema sonoro, alcuni compositori mettono a fuoco quella capacità di commentare, sottolineare,
contrappuntare con precisione lo svolgimento delle immagini che distingue la musica da film della
musica da concerto o dalla stessa musica di scena.
D'altra parte l'industria cinematografica americana degli anni 30 ha bisogno, per le sue colonne
sonore, di compositori dotati di un mestiere solidissimo, e li trova soprattutto tra i musicisti europei,
formati dalla scuola del tardo Romanticismo, espatriati negli Stati Uniti in cerca di fortuna o per
sfuggire dalle persecuzioni razziali. Questi compositori lasceranno un segno indelebile sul
linguaggio della musica da film e attraverso questo sulla Popular music fino al termine del secolo e
oltre.
Pensiamo a Max Steiner: i grandi successi iniziano con Cimarron e proseguono con King Kong,
Casablanca e Sentieri Selvaggi.
Anche grazie a un gran numero di collaboratori sconosciuti ma importantissimi l'artigianato
virtuosistico dei primi maestri della musica da film si è trasmesso ad almeno due generazioni
successive, prima che la disponibilità dei sintetizzatori e delle tecniche di produzione digitali rende
essere molto rendesse molto più accessibile il mestiere del compositore per il cinema.
La influenza degli eccellenti compositori per il cinema è l'universo della popolar Music del 900.
L’età dell’oro del musical e gli “American Classics”
Il debutto del cinema sonoro negli Stati Uniti coincide con l'inizio della fase culminante della
commedia musicale, il musical: un genere tipicamente americano destinato a influenzare la
Popular Music per un lungo periodo. La storia del musical e quella del cinema sonoro si incontrano
e si intrecciano più volte: la trasposizione in film dei musical di successo e in seguito la creazione
di musical prodotti direttamente ed espressamente per il cinema.
Il musical però muove i suoi primi passi nell'era del cinema muto, evolvendosi dalle forme
precedenti di spettacolo teatrale e musicale. Questo è il contesto nel quale si inserisce l'opera di
George M. Cohan autore dei primi anni del 900 di una serie di musical Plays. Con le commedie di
Cohan il pubblico inizia ad abituarsi all'idea che un nuovo spettacolo introduca canzoni nuove.
Nonostante questo schema sia apparentemente contrario alle pratiche correnti dell'Industria di Tin
Pan Alley, il successo della nuova forma di teatro musicale spinge un numero sempre maggiore di
musicisti di Tin Pan Alley a misurarsi con l'obiettivo ambizioso dell'Opera completa: compositori di
canzoni, song pluggers, coltivano Il sogno di apparire sui manifesti di Broadway come autori di un
musical Play. Dopo Cohan ci riesce Jerome Kern.
Sono proprio i lyricists, gli autori di testi, a svolgere un compito molto importante nella
caratterizzazione del musical: nel passaggio dalle canzoni lacrimose di fine Ottocento a quelle
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scattanti, urbane, attuali di Broadway è fondamentale l'influenza esercitata dal society verse una
forma di poesia leggera, spiritosa e vicina all’attualità, coltivata anche negli ambienti letterari, dai
poeti seri, ma molto diffusa e popolare negli USA negli anni tra fine 800 e primo 900. I giornali
americani riportano in versi cronache mondane, perfino resoconti di eventi sportivi. Gli autori dei
testi delle canzoni che già alla fine degli anni 10 formano lo scheletro del musical importano nella
canzone Il modello di questa poesia leggera ampiamente Popolare.
Irving Berlin, che abbiamo incontrato come compositore di ragtime, è un ottimo autore di canzoni
che adatta man mano allo stile del momento. Egli è tra i primi, insieme a Kern, a collaborare alle
riviste, spettacoli che ingigantiscono e rendono più lussuoso il varietà, portandolo dal vaudeville ai
grandi teatri di Broadway. La carriera di Berlin è lunga: comprende alcune delle canzoni più note
della storia della Popular music, come Cheek To Cheek (1935) e White Christmas (1941), ma
anche musical di grande successo come Annie Get Your Gun (1946).
Negli anni 20 mentre Kern perfeziona il suo artigianato che otterrà pieno riconoscimento nel 1927
raggiunge successo e maturità George Gershwin con Lady, Be Good! del 1924 con il fratello Ira. I
suoi successi contengono canzoni di immediato successo. Ma è Hollywood che offre ai Gershwin
altre occasioni per scrivere canzoni nella vena dei loro successi di Broadway.
Un’altra coppia di autori che trionfa a Broadway, a Tin Pan Alley e a Hollywood è quella formata da
Richard Rodgers e Lorenz Hart. Dopo la morte di Hart, Hollywood dedica un film musicale Parole
e musica,1948, alla vita dei due.
Voci e musiche alla radio
Gli Anni Venti del Novecento sono gli anni nei quali si diffonde il jazz, nei quali si compie la
maturazione della commedia musicale americana, nei quali il mercato discografico del 78 giri
raggiunge il culmine, nei quali iniziano il loro cammino il cinema sonoro e la musica da film.
Un'altra decisiva innovazione degli anni 20 è la radio. Nonostante in una prima fase sia ben poco
chiaro come sia possibile guadagnare dalla radio, i grandi gruppi industriali sono certi fin dal
principio che ciò avverrà. Le prime trasmissioni avvengono nell'autunno del 1920 dalla stazione
Marconi in Cornovaglia. Nell'arco di 2- 3 anni l'estrazione negli USA sono quasi 600: la prima
società dedicata esclusivamente alla radiodiffusione pubblica è la National Broadcasting Company
(NBC). In Italia nel 1924 nasce l'Unione Radiofonica Italiana (URI).
Si è già visto che il successo del grammofono è stato uno stimolo ai promotori della radio: ancora
nel 1916 un giovane dipendente della American Marconi, già noto per aver mantenuto i contatti
con il Titanic durante le fasi drammatiche dell'affondamento, aveva scritto ai suoi superiori il fatto di
voler rendere la radio uno strumento domestico: quel giovane era David Sarnoff.
Fin dal principio la radio trasmette musica, in larghissima parte ripresa dal vivo nei propri studi o
nei saloni di grandi alberghi. La radio si presenta da subito come un concorrente del disco e
diventa poi largamente prevalente negli anni della gravissima crisi economica. Per tutelare la
propria attività rispetto alle nuove applicazioni commerciali nel 1914 viene fondata l’ ASCAP
ovvero l'equivalente dell'italiana SIAE attiva dal 1882.
Ma è la natura commerciale della radio a scatenare il conflitto: le stazioni radio imparano che un
pubblico particolare, un target commerciale, può essere identificato e reso fedele alle trasmissioni
proprio attraverso la scelta del genere musicale. Si fa strada l'idea di un format radiofonico che
grazie alla musica cattura più ascolto. Oltre a po