Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 1 Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Politica economica, prof. Morelli, libro consigliato: Politica economica e strategie aziendali, Acocella Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PVS etc.

Gli interessi sono una voce di trasferimenti correnti;

I trasferimenti in conto capitale consistono di pagamenti effettuati alle imprese per sostenere investimenti privati.

Il saldo complessivo è la somma algebrica del saldo della parte corrente e del saldo in conto capitale. Il saldo corrente ha la natura del risparmio privato che può essere impiegata per spese in conto capitale; per questa ragione un avanzo corrente positivo denota l'esistenza di un risparmio pubblico (positivo).

Scorporando gli interessi dal totale delle spese (Gt= G+Tr) si ha la spesa pubblica primaria (Gp = Cg+Ig+Trc+Trk).

Se dal saldo corrente o complessivo si scorpora la spesa per interessi si ha rispettivamente il saldo corrente primario (T-Cg-Trc) o il saldo primario (T-Gp= T-Cg-Ig-Trc-Trk).

La legge annuale di bilancio che scaturisce dalle linee guida sottostanti il documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) presentato entro il 15 maggio di ogni anno approvala funzione.

delle accensioni di prestiti);  le modalità di finanziamento del fabbisogno netto, che possono prevedere l'emissione di titoli di stato, l'acquisizione di prestiti o altre forme di finanziamento;  le disposizioni relative alle entrate e alle spese, comprese eventuali modifiche rispetto alla legislazione vigente;  le misure di politica economica e fiscale, come ad esempio l'introduzione di nuove tasse o la modifica di aliquote fiscali;  eventuali obiettivi di riduzione del deficit o di aumento del surplus di bilancio. Il bilancio annuale e pluriennale è uno strumento fondamentale per la gestione delle finanze pubbliche di uno Stato. Esso permette di pianificare le entrate e le spese a breve e lungo termine, tenendo conto delle politiche economiche e fiscali adottate dal governo. Inoltre, il bilancio pluriennale programmatico consente di valutare gli effetti degli interventi programmati nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) sulle entrate e le spese. La legge finanziaria, invece, stabilisce il quadro di riferimento finanziario coerente con il DPEF e definisce le modalità di finanziamento del fabbisogno netto. Essa contiene anche disposizioni relative alle entrate e alle spese, inclusi eventuali cambiamenti rispetto alla legislazione vigente, e può prevedere misure di politica economica e fiscale. In conclusione, il bilancio annuale e pluriennale e la legge finanziaria sono strumenti essenziali per garantire una corretta gestione delle finanze pubbliche e per perseguire gli obiettivi di stabilità economica e fiscale.

dell’accensione dei crediti).

Le quote di spese pluriennali destinate a gravare su ogni anno.

Le variazioni alle imposte e alle tariffe esistenti.

Reddito, occupazione e imposte

Gli effetti sul reddito e sull’occupazione con la manovra delle imposte; la tassazione influisce solo indirettamente il reddito potendo influire sul consumo e/o sull’investimento:

Si distinguono i casi di imposta:

  1. In Somma fissa.

Si avrà: spesa pubblica (G); cioè l’incremento di 1 euro di tassazione provoca un decremento di reddito minore dell’incremento di reddito prodotto dall’aumento di 1 euro di spesa pubblica.

Il minor effetto è dovuto al fatto che la tassazione di 1 euro non entra direttamente nel circuito del reddito. Essa si traduce in minore domanda solo nella misura in cui influenza il consumo che è componente diretta della domanda globale (c euro)

Proporzionale Se si suppone inoltre che T=tY, (con t costante) cioè se si ipotizza imposizione proporzionale si ha: L'effetto sul reddito di un aumento dell'aliquota di imposta è sempre negativo in quanto comporta un aumento del denominatore del moltiplicatore. 3. Progressiva Se l'imposta è progressiva l'aliquota non è più costante ma è funzione crescente del reddito del contribuente. Se vi sono mutamenti della spesa autonoma che tendono a variare solo il numero dei percettori di reddito, non varierà l'aliquota media. Al contrario, variazioni della spesa autonoma che si riflettono anche in variazioni del reddito pro capite tendono a far variare l'aliquota media; quindi il moltiplicatore aumenterà. Ne discende che l'imposizione progressiva costituisce un caso di stabilizzatore.

automatico: gli effetti sul reddito reale di oscillazioni nei valori delle componenti autonome della domanda vengono "smorzati" da variazioni in senso contrario del moltiplicatore dovute a aggregata variazioni dell'aliquota media, in presenza di imposizione progressiva. L'effetto stabilizzatore è amplificato con la considerazione dei movimenti di prezzo; l'aumento dell'imposizione in termini reali che deriva dalla compresenza di aumento dei prezzi e progressività delle aliquote viene detto drenaggio fiscale.

Il finanziamento della spesa

La spesa può essere finanziata attraverso tributi (pareggio del bilancio) o in deficit (emissione di titoli del debito pubblico, a parità di BM, o creazione di base monetaria).

  1. Pareggio del Bilancio

Se il finanziamento avviene attraverso le imposte, l'aumento della spesa ha comunque effetto sul reddito nazionale, laddove l'incremento dell'imposta espansivi, in quanto agisce

direttamenteinfluisce soltanto sul reddito disponibile, quindi sul consumo e sul reddito nazionale; l'aumento di 1 euro della spesa pubblica comporta un pari aumento del reddito, l'aumento di 1 euro di imposte comporta una riduzione di c euro del consumo e del reddito. Poiché c è minore di 1 vi è un aumentonetto del reddito. Quindi il moltiplicatore della spesa è maggiore di quello dei tributi: Se si ipotizza una variazione della spesa pubblica e dell'imposizione ne deriva Dunque un aumento di spesa pubblica pari a 1 euro finanziato da un pari incremento delle imposte accresce il reddito di 1 euro (teorema del bilancio in pareggio o di Haavelmo); indica la possibilità di conseguire un qualsivoglia obiettivo di reddito anche in assenza di deficit di bilancio, ma con undi spesa pubblica pari a quello del reddito e con la pubblicizzazione dell'intera economia.

livello

Finanziamento in deficit Se la spesa pubblica non viene finanziata

con imposte, essa determina effetti più elevati sul reddito e sull'occupazione. Se il totale delle spese supera le entrate, ossia se si ha un deficit di bilancio (Bs<0), si ha un disavanzo che può essere finanziato in 2 modi, attraverso la creazione addizionale, o l'emissione di nuovi titoli del debito pubblico, di base monetaria; le modalità di finanziamento in deficit hanno effetti diversi. 2. Finanziamento con Base Monetaria Il finanziamento con BM è niente affatto costoso se realizzato attraverso emissione di monete o biglietti del Tesoro; è in minima misura costoso se ottenuto nell'ambito di convenzioni fra Stato e Banca centrale o nell'obbligo della Bc di finanziare lo scoperto del Tesoro sul c/c della Tesoreria. La seconda differenza tra finanziamento monetario e finanziamento con titoli di del debito pubblico è da ricollegarsi agli effetti espansivi sul reddito. In termini dello schema IS-LM un finanziamento della

spesa addizionale attuato con base monetaria comporterebbe uno spostamento verso destra delle curve (aumento reddito certo mentre non lo è quello di i ); una politica monetaria che assicuri l'invarianza del tasso di interesse è detta accomodante. Il finanziamento monetario può provocare aumenti di prezzi in presenza di pieno impiego o distrozzature settoriali. Se questi effetti fossero presenti i policy makers dovranno scegliere fra più elevati livelli di reddito e di occupazione associati a inflazione o a livelli di reddito e di occupazione minori ai quali corrisponderebbe maggior stabilità monetaria. 10I Pmakers possono far abbassare la curva di trasformazione (u e π) con politiche di qualificazione professionale; politiche di mobilità e politiche di sviluppo della produttività e della produzione in alcuni settori.

3. Indebitamento

Se l'aumento della spesa pubblica finanziato da emissione di titoli del debito pubblico avesse

luogo in presenza di una LM orizzontale (tasso di interesse invariabile) si avrebbe un incremento di reddito più alto che in un modello dove la LM non è orizzontale, perché il moltiplicatore ΔY/ΔG è più basso per l'effetto freno prodotto dalla costanza dell'offerta di moneta. In questo caso si parla di politica monetaria. Infatti l'aumento del reddito comporta in successione anche un effetto di retroazione: aumento della domanda di moneta per motivi transattivi, eccesso di domanda di moneta rispetto all'offerta, incremento del tasso di interesse, riduzione degli investimenti e freno all'aumento del reddito stesso. L'effetto di retroazione corrisponde al termine ak/v che, essendo positivo, fa aumentare il denominatore del moltiplicatore riducendone il valore. La sostituzione della spesa privata per investimenti da parte di quella pubblica prende il nome di piazzamento finanziario ed è connessa con l'aumento del. di interesse derivante dal della spesa pubblica. L'aumento della spesa pubblica causerebbe uno completo, in quanto gli individui si preparano a questa evenienza con il ridurre il consumo attuale. I titoli del non costituiscono ricchezza netta in quanto a un loro aumento nel portafoglio corrisponde si ricava l'equivalenza una maggiore imposta che saranno necessarie per ripagare il debito pubblico; ricardiana che significa che il finanziamento della spesa con l'emissione di debito pubblico in realtà equivale al finanziamento mediante imposte. Il finanziamento mediante titoli del debito pubblico provoca aumento del tasso di interesse, un effetto di freno (retroazione) dell'incremento del reddito indotto dall'aumentata spesa pubblica. Può capitare che il debito pubblico si accumula nel tempo. Quali sono le ragioni della crescita? Vi è crescita quando nel rapporto.

B/pY il numeratore aumenta a tassi superiori rispetto a quelli del denominatore. (B-p-Y>0)Δ B dipende da: se c’è un pareggio primario il debito pubblico può crescere solo per gli interessi maturati1. sullo stock di debito precedente (iB; cresce solo di i ne deriva i-p-Y>0). Ma i-p è il tasso di interesse reale quindi in assenza di deficit primario e di finanziamento monetario il rapporto fra debito pubblico e PIL cresce, se il tasso di interesse reale è maggiore del saggio di crescita PIL. se si ha un deficit primario ci sarebbe un’ulteriore crescita del debito pubblico: questo2. potrebbe aumentare anche se il tasso di interesse reale fosse pari al tasso di crescita del reddito; al contrario un avanzo primario tende a frenare la crescita del debito pubblico. Negli anni 80 e 90 il tasso di interesse reale è stato superiore al tasso di crescita del reddito per varie ragioni: I CCT fruttavano un saggio di interesse reale in media al 7%

mentre il PIL era al 2,5%, questo pe
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
21 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher siyalu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Morelli Giovanna.