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FRANCIA
Questo paese è caratterizzato in qualche modo da tutte e quattro le fratture:
- Centro-periferia: Frattura antica perché la Francia si costituisce come stato unitario dal 1500 al 1600 grazie al controllo della periferia attraverso la burocrazia (intendenti). La visione centralizzatrice dello stato è rimasta una caratteristica del sistema francese (non venne introdotto un sistema amministrativo regionale fino agli anni '80, prima solo dipartimenti); inoltre la burocrazia gode di notevole importanza e buona reputazione (scuole dedicate alla formazione tecnico-scientifica e amministrativa di alto livello. Da De Gaulle in poi tutti i presidenti (tranne Sarkozy) e primi ministri sono passati per di là); tutti i politici prima della carriera nazionale devono essere radicati localmente. Si pone il problema della sindaca di Parigi candidata alle elezioni 2022 perché non ha mai avuto una carica elettiva locale.
Le frizioni con le periferie sono emerse dagli anni...
'70 con le spinte autonomiste in Bretagna, Linguadoca e Corsica e sono state parzialmente appianate con l'introduzione delle regioni (tranne in Corsica che si radicalizza sempre di più). Tuttavia questa frattura non ha mai raggiunto risultati importanti né ha mai creato partiti regionalisti. Rimane però il senso di superiorità di Parigi rispetto alla provincia.
2. con itto-stato chiesa Scoppia durante la rivoluzione francese, glia dell'illuminismo e quindi contro la superstizione, causando scontri fortissimi che lasciano tracce soprattutto nella Vandea, simbolo di posizioni tradizionaliste cattoliche e dove si concentrano le opposizioni al nuovo stato. La frattura religiosa si collega in questo modo con la frattura della periferia segnando tutta la storia politica francese, e ancora oggi l'appartenenza religiosa ha un chiaro rapporto con il voto a destra. La cosa particolare è che questo profondo con itto non ha mai dato vita (se non per un
breve periodo) a un partitoconfessionale, in quanto tutti i temi religiosi erano già espressi dalla destra conservatrice.
3. con itto città-campagnaflfl fi fi i fl : a fi a U fi fi fi : . i fi )
Il con itto ha perso di energia nel dopoguerra perché la destra si è fatta interprete degli interessiagrari senza farne però il centro della sua lotta, mentre la sinistra non li ha mai ostacolati.
4. con itto di classeLa frattura di classe è troppo frammentata dalla parte operaia in quanto nella terza repubblica ilpartito socialista si troverà in competizione con il partito radicale, ugualmente progressista e laicoma più centrale e quindi più popolare; inoltre non avrà mai grandi capacità organizzative e subirà lascissione dal partito comunist
Il percorso democratico francese è stato accidentato: inizia con la rivoluzione, poi regredisce con ilprimo impero di Napoleone, poi monarchia di luglio (1830),
poi seconda repubblica (1848), secondo impero con Napoleone terzo che finisce nel 1870. Seguì poi la terza repubblica (1870-1940) che segnò i caratteri della politica francese, reintroducendo il suffragio universale e tutti i diritti politici, superando la terza e quarta soglia. Fu una repubblica laica e secolarizzante che riaprì la frattura stato chiesa (che si era appianata con la seconda repubblica e il secondo impero). L'evento più importante fu però la nascita dei partiti nella prima decade del 1900, a seguito dell'abolizione di una legge della rivoluzione francese che proibiva la loro formazione. Il fatto di non potersi organizzare era un impedimento per la democrazia. Infatti si formarono con ampio ritardo e solamente all'interno del Parlamento (origine interna dei partiti di Duverger). La logica dietro questa legge fino al 1901 era quella per cui un deputato era un rappresentante della nazione, e se ci fossero stati i partiti sarebbeDiventato un rappresentante di interessi settoriali e non avrebbe più votato secondo la sua coscienza. Questo sentimento anti-partitico ma con una fiducia nella coscienza individuale segnò profondamente i caratteri della politica francese, dove avranno sempre importanza le personalità.
Dopo la nascita dei partiti il più importante diventa il partito radicale (Francia laica, secolarizzata, progresso attraverso l'insegnamento), dominante politicamente e culturalmente, poi il partito socialista.
La terza repubblica crollò in maniera improvvisa nel 1940 travolta dalla guerra lampo nazista.
Ricorda le tre destre francesi:
- Destra legittimista/reazionaria vuole ritornare a una monarchia di diritto divino
- Destra orleanista "liberale" (sempre avuto poco spazio a favore di quella bonapartista)
- Destra bonapartista, secondo cui ci vuole un solo uomo forte al governo con tutto il potere
Legittimista si sviluppa dopo congresso di Vienna, orleanista 1830 e...
bonapartista 1851. Dopo la terza repubblica nasce il regime di Vichy, governo della destra legittimista. De Gaulle, organizzatore della resistenza, sarà unanimemente a capo del primo governo della quarta repubblica (comunisti, socialisti, MPR) ma si dimise già nel 1946 perché non sopportava di essere controllato dai partiti (tradizione anti-partitica e destra bonapartista). Si instaura quindi la quarta repubblica (1946-1958), che ricalca in molti aspetti la terza: repubblica parlamentare, con un sistema elettorale proporzionale e un sistema partitico pluralista. Sarà però proprio la frammentazione partitica a caratterizzare la sua instabilità governativa (pluralismo polarizzato di Sartori). Tre grandi partiti, quelli che hanno maggiormente contribuito alla liberazione, più altri minori (da sinistra a destra):
- partito comunista: primo partito in termini di contributo alla guerra partigiana
- sezione francese dell'internazionale operaia (SFIO)
- partito radicale-socialista
Partito socialista: delegittimato dalla guerra perché il governo del fronte popolare del 1936 si dissolse di fronte al regime di Vichy; complesso di inferiorità nei confronti dei comunisti.
MRP (movimento repubblicano popolare): novità della politica francese perché è un partito cattolico, ma diverso dagli altri partiti confessionali europei perché di sinistra, poco tradizionalista e con molti leader attivi nella resistenza. Partito radicale molto ridimensionato, viene accusato del crollo della terza repubblica assieme ai socialisti ma entra in tutti i governi della quarta repubblica (che durano tutti meno di un anno) e a metà assume la presidenza del consiglio.
Consiglio nazionale degli indipendenti (CNI) poi diventato degli indipendenti e dei contadini (paysan, CNP) è un raccoglitore di tante personalità che non hanno struttura organizzativa ed è il serbatoio della destra.
moderata. Destra gollista. Dopo l'abbandono del primo governo De Gaulle ritorna con un progetto di riforma istituzionale per avere un capo più forte al governo. Raccoglie attorno a sé i "compaignon" e raccoglie molti sostenitori, ma pochi voti e si ritirerà di nuovo, lasciando dietro sé una moltitudine di sigle che verranno raccolte sotto la grande ala della destra gollista. Questo sistema viene definito pluralismo polarizzato per l'opposizione anti-sistema da parte del partito comunista e dei gollisti. Questo sistema viene anche scosso anche da avvenimenti come la perdita di status internazionale (parzialmente recuperato con il seggio permanente del consiglio di sicurezza Onu) e lo sgretolamento dell'impero coloniale. Decadimento della potenza economica dopo la guerra e costi sempre maggiori per mantenere il controllo delle colonie. Ad esempio in Indocina vi fu una guerra di indipendenza molto intensa, che spinse il governo nel 1954 ad avviare.la decolonizzazione (tolto il tabù di non poter abbandonare le colonie) e inizio del programma nucleare. Nel 1956 anche problema di Suez, ma è da tempo che gli elettori dimostrano di essere stanchi del sistema, ad esempio con il voto massiccio (oltre 10%) a Pierre Poujade, partito "populista" contro la classe politica inetta, corrotta e incapace.
Poi c'è il problema dell'Africa, soprattutto l'Algeria, considerata parte integrante della Francia metropolitana (generazioni di coloni francesi vi vivevano) ma che voleva l'indipendenza. In una prima fase la Francia riesce con metodi brutali a reprimere il fronte di liberazione nazionale, ma continuano gli atti di terrorismo che stancano la popolazione e dividono l'elettorato francese. Nel maggio 1958 grande manifestazione di francesi alla prefettura di Algeri che chiede misure forti; i comandanti militari fanno un'insurrezione (Putsch), il governo si dimette e si appella insieme.
al presidente della repubblica al ritorno di De Gaulle, che accetta a patto di avere pieni poteri e di poter creare un nuovo sistema statale. Viene approvata con referendum una nuova costituzione che darà vita alla quinta repubblica, non più parlamentare ma semi-presidenziale, con poteri condivisi tra presidente della repubblica e capo del governo. Le elezioni parlamentari avvengono con un sistema maggioritario uninominale a doppio turno: se nessuno ha la maggioranza assoluta al primo turno, si fa un secondo con i candidati che superano la soglia di sbarramento (prima 5% poi alzata a 12,5%). De Gaulle verrà poi nominato (non eletto) presidente della repubblica. La caratteristica principale della sua leadership fu quella di essere un capo carismatico (potere carismatico di Weber). Il nuovo sistema nasce quindi da una crisi esterna; è anche l'unico caso occidentale di cambio di regime da democrazia a democrazia. A un anno viene redatta la nuova costituzione.
Sottoposta a referendum e approvata. I referendum verranno utilizzati spesso non solo per dimostrare che De Gaulle è sopra gli altri partiti ma anche per dividerli, perché in particolare i partiti centrali della quarta repubblica (partito radicale, socialista e MRP) verranno messi in dif coltà dalle scelte di De Gaulle.
Il parlamento razionalizzato della quinta repubblica:
- Le mozioni di censura al governo si considerano respinte se non sostenute dalla maggioranza assoluta dei componenti
- L'agenda dei lavori parlamentari è decisa dal governo
- Il governo può chiedere al parlamento di pronunciarsi su un progetto di legge o su una sua parte con un solo voto (voto bloccato) impedendo l'esame degli emendamenti
- Se il governo pone la ducia su un progetto di legge, risulta approvato se il parlamento non approva una mozione di s ducia entro 24 ore
- La legge è necessaria solo nelle materie tassativamente previste.