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Francescani; il secondo per chi all’interno dell’ordine volesse vivere il
laicato; il terzo per chi voleva essere laico nel mondo. Medesimo percorso
anche per le morette. La povertà di una buona parte della popolazione
napoletana, lo porta ad adoperarsi in prima linea,portando all’apertura
dell’OPERA DEGLI ACCANTONCELLI: sono aperte scuole, convitti e
case di lavoro per allontanare i giovani dalla strada e dall’accattonaggio.
Lo scopo principale di LUDOVICO era quella di poter dare ai bambini,
un’alternativa di vita e l’occasione per costruire un futuro migliore. La sua
‘carità
è una intelligente’ perché non mira solo all’assistenza materiale dei
poteri ma a dotarli degli strumenti più utili per inserirsi nella propria
società. Questi strumenti sono la cultura e l’educazione.
Leone Tolstoj. La formazione come libera attività ( capitolo 2) ‘Guerra
E’ stato uno dei più grandi autori di romanzi dell’800, opere come
‘Anna
e Pace’ e Karenina’ sono considerati capolavori dell’umanità, visto
che rappresentano la lotta degli uomini per educarsi alla convivenza, alla
pace e al vivere in comunità. Ma egli si è occupato anche di Pedagogia e
formazione. La libertà è per TOLSTOJ risiede nella vita dell’uomo di ogni
condizione ed età. La crescita dell’uomo è formazione indicando la sua
capacità di auto conoscersi ed autoindirizzasi;l’educazione è pura
costrizione di una persona sull’altra. Il processo formativo deve sostenere
il soggetto ad aderire alla realtà, non è rigido ma cambia a seconda delle
sue necessità. In tale prospetto, la cultura deve coincidere come fine ultimo
della città stessa , come bene personale e soprattutto sociale. La
formazione deve portare l’uomo a vivere per apprendere. La scuola deve
essere un luogo nel quale i bambini possano vivere giacchè essa ne
rappresenta la vita: all’interno di questa, devono conservare il senso della
realtà. Una scuola senza libri, orari ed aperta. Le sue idee si sviluppano in
una particolare momento storico sociale che portarono a profondi
cambiamenti per l’Europa ma soprattutto per la Russia e l’Italia dovuti alla
guerra di Crimea ed alla Seconda guerra d’Indipendenza. La Russia visse
un momento di grande devastazione, che portò TOLSTOJ a comprendere
la necessità di una purificazione intellettuale. Nel 1859 le sue idee trovano
concretizzazione nella SCUOLA DI JASNAJA POLJANA: l’idea di
scuola che si persegue deve consentire alle esperienze del bambino di
consolidarsi attraverso l’istruzione ma anche il gioco, il movimento e la
relazione paritaria tra docente e discente. Sono quattro i principi della
formazione individuati dall’autore:
-l’uomo deve poter apprendere in autonomia;
-la scuola deve costruire un percorso formativo che risponda alle necessità
del bambino;
-il bambino deve educarsi da solo;
-l’istruzione non deve essere obbligatoria.
La scuola di TOLSTOJ era libera e gratuita, in una casa a due piani con
quattro stanze più un laboratorio; le lezioni iniziavano alle otto del mattino,
nel laboratorio gli allievi sperimentavano per costruire conoscenza. Ma
egli non si è limitato a questo: egli nelle sue opere si è occupato anche
dell’organizzazione sociale e culturale della società. La cultura deve
portare l’uomo ed elevarsi per poter modificare la propria condizione. Egli
credeva nella libertà dell’uomo di poter cambiare in meglio e questo può
avvenire solo attraverso l’educazione.
Alexander Sutherland Neill. Libertà e accettazione per l’individuo
“autoregolato” ( capitolo 3)
In seguito agli studi di FREUD e sull’infanzia, nasce in ambito pedagogico
un orientamento che vede la Psicoanalisi come il solo modo per preservare
il bambino dal rischio di nevrosi. Si avviano le prime sperimentazioni
fondate sull’idea che più l’individuo è libero durante l’infanzia, più sarà
felice da adulto. La Pedagogia che si diffonde non ritiene necessaria né
l’autorità del sapere né la liberta incondizionata. Quando l’autorità del
maestro è troppo rigida, l’allievo si scinde in due parti: una che obbedisce
ed una che si ribella. Ecco che si forma quella viene definita coercizione.
Sono da condannare anche tutti quei meccanismi che cercano di imporre al
bambino il lavoro attraverso il gioco. Occorre incoraggiarlo ma come
finzione, per consentire l’attivazione della fantasia. Su questo si base il
modello di SUTHERLAND NEILL: la sua Pedagogia si basa sulla
spontaneità degli interessi. Accusa ogni ideologia, cultura e dottrina perché
non hanno reso felice l’uomo. Il bambino non deve essere istruito ed
educato, ma deve essere incoraggiato nella sua spontaneità. Nella su
‘Autobiografia’ , racconta la sua infanzia caratterizzata da divieti e
costrizioni: il padre non è comunicativo, spesso è violento mentre la madre
è succube dalle convinzioni sociali, i fratelli lo ignoravano. Quindi è
cresciuto con l’odio per l’autorità genitoriale ma per l’autorità in generale.
Non si è mai sentito integrato nel proprio contesto, per questo i primi ospiti
‘difficili’,ossia
della SCUOLA SUMMERHILL saranno ragazzi definiti
cresciuti sotto una forza disciplina. La scuola non deve essere autoritaria e
deve lavorare alla realizzazione di un modello nel quale i ragazzi siano
orientati verso forme nuove di comportamento. Il suo pensiero si basa
sull’idea che la natura umana sia tendenzialmente buona giacchè:
-nel bambino c’è un’energia positiva che ne orienta lo sviluppo;
-ogni azione repressiva porta il bambino a sviluppare paura ed odio che
distruggono processo positivo di costruzione della sua personalità;
-non esistono bambini difficili, ma solo cattivi genitori e cattivi maestri;
-obiettivi dell’educazione sono autoregolazione, autodisciplina, felicità,
libertà e spontaneità.
Come è stato detto, il gioco è una componente importante del suo pensiero:
quando NEILL mette i bambini a scavare nelle buche per terra per
settimane, li porta ad impegnarsi con energia, quando li invita a piantare
delle rape non ottiene alcuna collaborazione: la fantasia del bambino vive
quando si riferisce a qualcosa di reale e di concrete. La vita affettiva ed
emotiva ha un ruolo importantissimo per l’autore, dal momento che incide
‘marginali’
sulla personalità del bambino e ritiene quelle esperienze
intellettuali e culturali che non lo coinvolgono né interessano. La prima
regola della sua scuola è che il bambino non deve essere istruito né
educato, i libri non sono importanti. Si devono incoraggiare attività quali il
teatro, la pittura, lo sport e la libertà dal momento che questi sono tasselli
che caratterizzano la sua vita del bambino. Egli deve vivere la propria vita
nel modo che preferisce e non quella che i suoi genitori vogliono che viva.
Nessuna cultura e nessuna costrizione a favore dell’individualità e del
vivere sociale. Quindi NEILL è interessato solo alla felicità del bambino
ed al suo equilibrio. I suoi obiettivi possono realizzarsi solo grazie alla
“fare
libertà che coincide con il ciò che piace purchè non limiti la libertà
degli altri”. Ciò che ne deriva è l’autodisciplina. A SUMMERHILL vige la
più assoluta liberta, rispetto dell’interesse, del desiderio, della vita sessuale,
della vita ludica ed espressiva. Sia l’amore che l’approvazione portano
all’accettazione del bambino cosi com’è ed è questo il suo metodo
educativo. Fine del suo modello è il bambino autoregolato. Gli elementi
che costituiscono la SCUOLA DI SUMMERHILL sono:
-soppressione della gerarchia;
-autogestione delle attività;
-adozione di un atteggiamento non condizionante riguardo la sessualità;
-autogoverno;
-distinzione tra libertà ( soddisfazione del desiderio individuale in rispetto
di quello altrui) ed anarchia;
-nessuna imposizione scolastica, né religiosa o sociale;
-realizzazione dell’autodisciplina. “società
Anton Semenovye Makarenko. L’”uomo nuovo” per una nuova”
( capitolo 4)
Il pensiero di MAKARENKO risente particolarmente del periodo storico e
sociale. Egli è chiamato a risolvere i problemi educativi di quei ragazzi che
la rivoluzione ed il disordine sociale hanno creato; la sua è una Pedagogia
ricavata essenzialmente dai fenomeni reali, ossia da tutto ciò che è pratico.
Ma soprattutto la vita è indicata come uno strumento di insegnamento.
L’educazione si può dire completa ed efficace, solo se a questa si aggiunge
il rispetto delle regole e dei costumi della comunità,visto che questa
rappresenta il luogo nel quale il bambino può sviluppare le proprie
capacità. Grande importanza riveste la disciplina, da intendersi come
l’imposizione iniziare di regole all’interno di una comunità ai nuovi
arrivati, che magari non seguono in modo corretto le regole collettive.
Invece, secondariamente è indispensabile spiegare il motivo di una regola
e di un’impostazione solo quando l’individuo è in grado di capirlo. Questo
si verifica quando egli è divenuto responsabile, risultato primario
dell’educazione. Il suo è un metodo che è stata elaborato in seguito ad
esperienze educative vissute all’interno della COLONIA GORKIJ e si
‘collettivo’,
basa sul concetto di considerato come un organismo sociale
che rappresenta il mezzo ed il fine dell’educazione e soprattutto il modo in
cui ogni soggetto vive accetta i propri compiti. Ogni individuo, inoltre,
“vivo”
deve essere cosciente di essere un uomo all’interno del processo
formativo, cioè di non vivere passivamente il momento della formazione
ma di parteciparvi attivamente. Nelle sue scuole la vita comunitaria è mista
tra studio e lavoro: la scuola deve essere laica, aperta a tutti e pronta ad
insegnare una professione agli adolescenti che vivono in condizioni di
disagio. I ragazzi devono dedicare quattro ore allo studio e quattro al
lavoro.
Edgar Morin. La formazione dell’uomo planetario ( capitolo 5)
La sua idea di Pedagogia ed Educazione hanno rappresentato una vera e
propria rivoluzione, dato che esse si basano sull’idea di conoscenza
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