Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 1 Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame pedagogia della prevenzione e della salute, prof. Lo Piccolo,  libro consigliato "Corpo ed emozioni" Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

EMOZIONE E CERVELLO:

Il cervello attiva e regola gli aspetti fisiologici dell’emozione.

Attualmente si identificano il sistema limbico e i lobi frontali

come il substrato neurologico dell’emozione. Le zone dei lobi

frontali svolgono funzioni diverse rispetto alle emozioni: quello

sinistro emozioni positive

svolge un ruolo importante per le ;

mentre il lobo frontale destro svolge lo stesso per alcune

emozioni negative .

I sentimenti sono indispensabili nei processi decisionali della mente

razionale perché quando la persona si trova dinanzi ad una

circostanza d’emergenza, di pericolo, le prime azioni che vengono

messe in atto sono quelle causate dall’amigdala, la quale è

collegata attraverso fibre e percorsi più brevi agli apparati uditivo e

visivo. L’amigdala è infatti la sede dove sono racchiuse le

emozioni.

EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI INTELLIGENZA UMANA:

Nel corso degli ultimi cinquant’anni il concetto di intelligenza è stato

studiato prevalentemente nella sua dimensione dell’apprendimento.

Maslow ha orientato i suoi studi verso la scoperta e la

classificazione dei bisogni dell’uomo che possono influenzare o

meno la capacità di apprendimento/intelligenza, il compimento

dell’autorealizzazione personale che rappresenta il gradino più alto

della soddisfazione e più in generale la salute globale.

Bisogni di sicurezza: stabilità, dipendenza, protezione ecc.; per

 gestire ed organizzare con serenità il proprio comportamento

l’uomo deve tendere a soddisfare questi bisogni.

Bisogni di appartenenza: affetto, amore; necessità per l’uomo

 di instaurare rapporti interpersonali ed amicizie.

Bisogni di stima: il desiderio di rispetto e reputazione da parte

 degli altri.

Bisogni di autostima: il sentirsi adeguati e gratificati nel mondo

 generando coraggio e fiducia in se stessi e nelle proprie

capacità.

Secondo Maslow, il soddisfacimento di questi quattro gruppi di

bisogni non è sufficiente all’individuo per sentirsi appagato, ma è

necessario l’utilizzo pieno del proprio potenziale personale che

avviene solo attraverso l’impulso che porta all’autorealizzazione e

l’autoaccrescimento.

elaborò la teoria delle intelligenze multiple

Gardner che si oppose

alla concezione ortodossa di una sola intelligenza nata intorno agli

anni 20. Secondo Gardner è più giusto pensare che gli individui

possiedono un certo numero di facoltà relativamente indipendenti

piuttosto che una certa quantità di potenza intellettuale che possa

essere incanalata in una sola direzione.

Intelligenza linguistica:

1. gli aspetti cruciali dell’intelligenza

linguistica si possono notare negli sforzi dei poeti che lottano per

trovare le parole giuste per un verso o una strofa. Per quanto

riguarda lo sviluppo delle abilità linguistiche si può osservare come

esse si trovino già nel balbettio del bambino durante i primi mesi di

vita. Intelligenza musicale:

2. i giovani dotti di intelligenza musicale

sono attratti dal mondo delle note, cercano di produrre piacevoli

combinazioni da soli, oppure continuano a chiedere di poter suonare

uno strumento.

Intelligenza logico-matematica:

3. si esprime in principio in modo

esplicito nella manipolazione di oggetti; il bambino si trova

realmente a manipolare caramelle o biglie, successivamente queste

operazioni si eseguono mentalmente nella propria testa, vengono

interiorizzate. Ciò che caratterizza l’individuo dotato di intelligenza

logico-matematica è l’’amore per le astrazioni, l’esplorazione di

difficili problemi; il matematico deve essere assolutamente rigoroso

e perennemente scettico poiché nessun fatto può essere accettato

a meno che non sia stato dimostrato in modo rigoroso.

Intelligenza spaziale:

4. essa permette al soggetto di avere una

buona capacità di percepire il mondo visivo con precisione, di

eseguire trasformazioni e modifiche delle proprie percezioni iniziali,

capire il modo in cui gli oggetti si orientano nello spazio, la capacità

di apprezzare le relazioni visivo spaziali e di riuscire a ricreare

aspetti della propria percezione visiva, persino in assenza di stimoli

fisici rilevanti.

Intelligenza corporeo- cinestesica:

5. è la capacità di usare il

proprio corpo in modi molto differenziati e abili, per fini espressivi

oltre che concreti.

Intelligenza intrapersonale:

6. riguarda la capacità di

comprendere la propria individualità, di saperla inserire nel contesto

sociale per ottenere risultati migliori nella vita personale.

Intelligenza interpersonale:

7. riguarda la capacità di

comprendere gli altri, le loro esigenze, le paure, i desideri nascosti,

di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali

e personali vantaggiosi.

Intelligenza emotiva:

8. il rapporto tra le emozioni e l’intelligenza

è stato spesso trascurato e solo in questi ultimi anni è emerso un

modello scientifico di intelligenza emotiva che condiziona il modo di

pensare, di relazionarsi e di muoversi nell’ambiente.

Presenta alcune caratteristiche:

rapidità:

• in quanto legge una realtà emotiva in un istante,

producendo quel giudizio intuitivo, immediato che ci dice ad

esempio di chi dobbiamo diffidare;

reazione emozionale più lenta e deliberata

• : che genera

emozioni derivanti da pensieri e che vengono provocate

volutamente.

logica associativa:

• mediante la quale elementi che

simboleggiano una realtà o ne suscitano il ricordo producono le

stesse reazioni fisiologiche e mentali di quelle che l’individuo ha

nella stessa situazione reale.

reagisce al presente come se fosse il passato

• : cioè i pensieri e

le reazioni del presente assumono il tono dei pensieri e delle

reazioni del passato, per cui l’intelligenza emotiva ingabbia

l’intelligenza emozionale piegandola ai propri fini e ponendola al

proprio servizio.

CAPITOLO 6

L’emozione può essere definita un’informazione operativa del

bisogno, costituita da uno stato psichico-affettivo momentaneo,

derivante dalla reazione dell’organismo a percezioni esterne o a

rappresentazioni interne, che modificano l’equilibrio della persona.

L’evoluzione delle emozioni mostra come la loro funzione

fondamentale sia legata all’adattamento e alla sopravvivenza; le

prime emozioni a comparire sono state l’attrazione e la repulsione,

per consentire a esseri viventi di avvicinarsi a una preda, al cibo o

allontanarsi da un pericolo. emozioni primarie

Ekman ha riconosciuto come rabbia, paura,

tristezza, gioia, disgusto, sorpresa.

L’affettività è la dimensione psichica, corporea e mentale,

sviluppata prima nell’evoluzione della vita e poi nella cultura, che

comprende tutti i fenomeni che uniscono in modo interattivo lo

stato interno, la motivazione e il bisogno, con l’ambiente esterno,

fisico, sociale e culturale.

Le dimensioni dell’emozione sono:

costanza emotivo-affettiva:

• siamo sempre emotivamente ed

affettivamente attivi;

costanza motivazionale:

• non vi è emozione senza bisogno;

specificità emotiva:

• la capacità di ogni emozione di rispondere

a uno stimolo specifico;

binarietà affettiva:

• a un’emozione ne corrisponde sempre una

opposta;

coerenza emotiva:

• la relazione precede l’azione.

Ogni emozione è anche dotata di una struttura emotiva:

il tropismo o gradiente tropico:

• determinato dal coefficiente di

avvicinamento/allontanamento;

l’edonia o gradiente edonico:

• determinato dal coefficiente di

piacere/dispiacere;

la specificità:

• capacità di rispondere a un imput specifico e a

un bisogno specifico;

l’espressività facciale:

• associata ai segnali fisici della singola

emozione;

una fisiologia specifica:

• sottostante la fenomenologia emotiva.

Il fenomeno emotivo si svolge secondo un rapidissimo processo che

comprende:

input:

• o lo stimolo; tutto ciò che fa superare la soglia di

reazione dell’umore;

valutazione:

• riconoscere la struttura dell’input;

attivazione:

• la messa in atto dei vari sistemi corporei di

risposta;

output:

• o l’azione; è la vera e propria risposta all’input, scelta

dalla valutazione e resa disponibile dall’attivazione.

La scala delle emozioni può essere così espressa:

attrazione – repulsione;

 piacere – dispiacere;

 fiducia – paura;

 filia – rabbia;

 gioia – tristezza;

 felicità – senso di colpa.

L’emotività umana si esprime attraverso i fondamentali stati

emotivi dell’umore, dell’emozione, della passione e

dell’atteggiamento.

Gli stati emotivi fra loro sono intimamente interconnessi e

condividono una struttura analoga, essendo tutti dotati di un

tropismo (spinta ad agire), di un’edonia (un sentire piacevole o

spiacevole) e di un’espressività.

L’umore è lo stato emotivo che maggiormente interessa la nostra

vita ed è la dimensione di base dell’affettività. L’umore è lo stato di

omeostasi emotiva, mentre l’emozione ne è la manifestazione

adottiva contingente.

L’umore è individuale, poiché è correlato ai tratti e alle condizioni

strettamente individuali, preconscio, perché non ne siamo

normalmente consapevoli se non dietro azione specifica,

permanente, perché tende a perpetuarsi nel tempo, a meno che

non intervenga un’azione modificante, e pervasivo, perché si

diffonde e compenetra del proprio tono edonico nella vita

quotidiana.

L’emozione viene invece definita l’affettività contingente, adattiva,

conscia stereotipica, invasiva e temporanea.

La passione è uno stato emotivo-affettivo che indirizza ed energizza

la psiche attraverso un’azione prolungata nel tempo; è l’affettività

creativa, che genera nuove strategie e atteggiamenti.

Nell’emozione si è invasi dallo stimolo specifico, mentre nella

passione si è pervasi dal proprio particolare modo di sentire, che fa

sì che non vi sia una passione uguale a quella di un altro.

L’obiettivo principale di un’educazione che riguarda le emozioni,

definita razionale emotiva è quello di far sì che l&

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
29 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chicca0308 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia della salute e della prevenzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Lo Piccolo Alessandra.