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INTRODUZIONE IDEOLOGICA

Lo sviluppo locale visto nella prospettiva del patrimonio

L’idea dello sviluppo locale sostenibile non è nuova, ma viene applicata in maniera erronea. Viene

considerato sviluppo economico, sociale e culturale ma essi non vi è nessun contatto ed ogni specialità

vede i propri bisogni. Eppure lo sviluppo è una questione di autori, attori locali, che condividono un

determinato luogo in tutte le sue dimensioni. I veri attori dello sviluppo sono i creatori del patrimonio

culturale perché esso fornisce la base. La natura e la cultura sono vive quando appartengono ad una

comunità che le trasforma nel proprio patrimonio come mentre muoiono quando vengono utilizzate

da specialisti esterni alla popolazione. È una applicazione del concetto di sussidiarietà, la gestione del

patrimonio culturale deve essere il più vicino possibile ai suoi creatori. Ogni politica di sviluppo deve

prendere in considerazione il patrimonio culturale nella sua globalità. È una risorsa non rinnovabile

ma rigenerabile in continuazione, il concetto di valore non è applicabile al patrimonio culturale, ogni

elemento esiste per gli specialisti del settore come parte del contesto nel quale è inserito, è parte del

valore aggiunto della storia. Da questi ragionamenti:

 Lo sviluppo locale è un processo volontario di governo del cambiamento culturale, sociale

ed economico, radicato in un patrimonio culturale vissuto, suscettibile di nutrirsene e di

produrre a sua volta patrimonio culturale;

 risorsa locale che trova ragion d’essere solo nell’integrazione all’interno

Il patrimonio è una

delle dinamiche di sviluppo. È ereditato, trasformato, prodotto e trasmesso di generazione in

generazione e, in quanto tale, appartiene al futuro.

Ne risulta che non si ha sviluppo senza la partecipazione attiva della comunità detentrice del proprio

patrimonio. INTRODUZIONE PRAGMATICA

Un itinerario personale dell’operazione dell’autore durante 30 anni di

Presentazione del libro come risultato personale

lavoro in ambito culturale. Un invito alla riflessione ed alla conoscenza personali. Il patrimonio

culturale è di natura complesso di conseguenza le soluzioni qui proposte sono ampie e presentano un

punto di vista personale.

Responsabilità familiari

Varine ha ereditato presto beni di natura culturale dalla sua famiglia e ha da sempre dovuto

rispondere alle esigenze di salvaguardia, ai vincoli imposti dalla sua natura e all’importanza che

all’interno della comunità locale.

questi beni avevano l’autore nella possibilità di

Questa condizione ha messo riflettere su un patrimonio come il suo, posto

ed alle sue possibilità che vanno altre all’immediato utilizzo dei possessori.

in mani private, Un

monumento non è mai totalmente privato e non può mai prescindere dal suo contesto culturale, ad

esempio un proprietario di un edificio storico non può non interessarsi ai servizi che rendono questo

edificio fruibile ed allettante. I fondi versati dagli enti pubblici nei confronti di queste persone che si

prendono cura del territorio sono solo la manifestazione di gratitudine per questi improvvisati

“curatori”. Capita spesso che il proprietario si trovi in situazioni difficili, non sufficientemente aiutato

dallo stato e visto come un erede facente parte di una nicchia per dalla comunità che ne rimane

distante.

Un impegno personale e militante

De Varine ha deciso, ai fini di aiutare la sua comunità, di intervenire nella sua realtà su due fronti:

 Affittare i locali vuoti ad imprenditori per dare loro spazio per le proprie attività

 Restauro di un complesso degradato nel paese vicino per dare nuovi spazi a giovani e nuovi

abitanti del paese

Sulla cresta di questa onda altri proprietari hanno preso coraggio ed hanno intrapreso un percorso

simile dimostrando, dai dati del censimento che riportano un aumento della popolazione, che è

possibile mantenere un paese attivo e vitale a patto che gli abitanti si mobilitino per il proprio

patrimonio. Questi investimenti non sono redditizi in tempi brevi ma ha ricedute positive sul lungo

termine. In questo caso non sono stati utilizzati i classici argomenti sul valore storico/artistico o

turistico sono state create soluzioni tenendo conto delle specificità del territorio a livello umano,

sociali ed economico. Il patrimonio privato è parte del patrimonio culturale e che lo vogliano o no i

proprietari ne sono attori se loro puntano ad averne un uso esclusivo questo determinerà un’esclusione

automatica dalla comunità.

Un’esperienza professionale su terreni diversi

L’esperienza nell’ICOM, di cui 10 anni come direttore lo hanno messo a conoscenza di varie culture

e delle diverse problematiche ed i rapporti tra patrimonio e sviluppo. Spesso le istituzioni culturali

sono al servizio della conoscenza e della cultura alta che delle culture locali.

’71, nel nuovo statuto dell’ICOM veniva introdotto il concetto

Così nel dello sviluppo per

‘69

incoraggiare nuove forme di museologia e nel veniva aperta la lotta al commercio illegale di opere

per uscire da una specializzazione museologica ed approdare ad un concetto di Heritage, come lo

chiamano gli anglosassoni, più allargato che deve essere salvaguardato dai moderni scopritori di

tesori a servizio di collezionisti, musei e politici sempre alla ricerca di materiale nuovo ed esotico da

collezionare. In vertice della terra di Rio ha gettato le basi per allargare il concetto di patrimonio

prima al patrimonio culturale poi a quello culturale inseriti all’interno dei paino di sviluppo

sostenibili. Con l’avvento di Internet i progetti di salvaguardia si sono estremamente ampliati e

velocizzati. lasciato l’impressione che il patrimonio sia oggi fonte di sviluppo

Tutte queste esperienze hanno a

riguardo vi sono 2 tendenze:

 Da una parte le istituzioni che governano e regolamentano il patrimonio, il censimento

dell’UNESCO è l’esito ed il compimento e si basa sull’afflusso di visitatori.

 Per gli enti locali il patrimonio comune è la base per il futuro e tutti si devono far carico della

sua salvaguardia.

Responsabilità del servizio pubblico

Le sue esperienze nelle istituzioni pubbliche lo hanno portato a concepire il patrimonio da altri punti

di vista, quello dell’interesse pubblico e quello con obbiettivi sociali e politici. In quel periodo ha

notato come al patrimonio spesso siano demandate unzioni di apertura internazionale, di lotta contro

la disoccupazione o esclusione. Il problema, però, è che gli specialisti del settore non conoscono le

necessità degli altri attori e le altre specificità. Accade così, spesso, che il patrimonio non venga visto

perché se è ancora vivo ed attivo è difficile notarlo e si cade nell’errore di non considerare tutto il

patrimonio allo stesso livello facendosi influenzare da ciò che è storicamente condiviso. Così gli

amministratori si occupano del patrimonio solamente per mire economiche, estetiche, storiche o

artistiche anziché culturali. La coscienza del patrimonio culturale passa dagli educatori prima che

dalle istituzioni. Il concetto di sussidiarietà (quando un ente inferiore riesce a svolgere un compito in

maniera corretta l’ente superiore non può intervenire se non a supporto) prevede che il patrimonio

culturale sia innanzitutto un bene comune che non deve mai scomparire di fronte a preoccupazioni

più grandi.

L’esperienza del consulente

Spesso chi gestisce il patrimonio culturale non ha le competenze necessarie per vederne ulteriori

sviluppi oltre quelli economico-turistici. Lavorando sul territorio si rende palese la netta distinzione

tra i militanti locali del patrimonio e i responsabili della gestione di esso. Il metodo di De Varine

prevede la stretta collaborazione con gli abitanti di un territorio partendo prima di tutto dal

patrimonio. Distinzione tra chi considera il patrimonio come eredità chi lo vede come meta per un

pubblico. Introduzione Politica

Un capitale reale

Il patrimonio è come il patrimonio di un’azienda e deve essere presente in ogni progetto di sviluppo

degno di tale nome; questo capitale è ereditato e ciò significa che gli eredi devono gestirlo, non basta

Non c’è una cultura che metta al primo posto il rispetto per i

conservarlo ma necessita farlo vivere.

beni culturali.

…Sostenibile

I discorsi sullo sviluppo sostenibile hanno un difetto comune, sono tutti figli della paura della

distruzione dell’ambiente da parte dell’uomo. La sostenibilità passa, in realtà sulla capacità della

popolazione presa in considerazione di sentirsi parte di questo cambiamento per fare ciò il capitale di

partenza deve essere sempre presente. Ciò farà sentire il bene vicino ed influirà sul loro

comportamento.

… Radicato nel territorio e nella comunità

Il patrimonio culturale rappresenta le radici visibili della popolazione su un territorio, esse hanno

radici differenti come varia è la società esse non possono essere trasportate in un luogo che non sia

quello che le ha fatte nascere ma per alimentare lo sviluppo deve essere toccato e modificato. In

nessun modo il patrimonio culturale deve essere congelato nel suo stato originale, pena la mancanza

di sviluppo.

…Che si rinnova e si ingrandisce

Esso non è definito una volta per tutte è però capace di creare nuovo patrimonio dove saremmo se i

diritti dei monumenti esistessero da 2000 anni? Il rinnovamento e la ricerca devono essere alla base

delle istituzioni locali. Non esistono creatori e consumatori di arte quindi la visita ad un museo passiva

non può esistere, siamo tutti ognuno di noi partecipi dello sviluppo della nostra società.

Un fattore di coscienza collettiva

Il patrimonio culturale è la base dell’idea di identità di un dato luogo, colpire il patrimonio culturale

di una nazione è un gesto fondamentalmente politico. Oltre che merce di scambio il patrimonio può

anche essere elemento di fierezza nazionale e motivo di resistenza.

Conoscenza del patrimonio

Un compito complesso

La nostra società ci porta a pensare che il patrimonio non sia di nostra competenza e che come

pubblico, non pubblico e società non simo tenuti alla tutela di esso perché demandato alla pubblica

amministrazione. In Francia il patrimonio comunità è atto ad indicare gruppi di persone in quantità

differenti isolati. Il patrimonio culturale qui inteso è patrimonio della comunità in quanto gruppo

umano eterogeneo e complesso che vive in un territorio e condivide una storia, un presente, un futu

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
25 pagine
8 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ricky5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Museologia del contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Bologna - ABABO o del prof Battistini Maria Giovanna.