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CARATTERISTICHE GENERALI: BACTERIA
Riproduzione generalmente per scissione binaria
Nutrizione eterotrofa: solitamente composti organici
derivati da organismi viventi o morti (ma esistono, ad es. b.
fotosintetici e b. nitrificanti)
Mobilità, in alcuni batteri, per flagelli
3. Cianobatteri
Sono filogeneticamente correlati ai batteri Gram- positivi e sono
fototrofi ossigenici. I cianobatteri sono stati i primi organismi fototrofi
ossigenici comparsi sulla terra. La produzione di ossigeno in un
ambiente originariamente senza ossigeno ha aperto la via
all’evoluzione.
Principali differenze tra microorganismi: cianobatteri
Sono attualmente inclusi nel gruppo dei batteri (nonproteobatteri)
Procarioti, un tempo classificati come alghe verdi-blu
Presenza di fotosintesi
Produzione di metaboliti tossici (es. cianoginosine)
Contaminazione di acque non trattate o di rete idrica pubblica
22. Archaea
Possono sopportare la disidratazione, tanto da vivere in acque
• satura di sale (Halobacterium);
Sono stati trovati sui fondali oceanici vicino a bocche
• eruttive a temperature di 120° ed oltre e a pressioni
elevatissime che impediscono l'ebollizione dell'acqua;
La loro parete è priva di peptidoglicani, catene lineari di
• polisaccaridi che costituiscono le pareti cellulari degli Eubatteri;
Possiedono un pigmento sensibile alla luce rossa, la
• alorodopsina
23. Eukarya protozoi
Principali differenze tra microorganismi:
Microorganismi unicellulari
Nucleo cellulare distinto, circondato da membrana nucleare,
contenente il materiale genetico (eucarioti)
Privi di parete cellulare
Privi di attività fotosintetica
Quasi sempre molto mobili (flagelli, ciglia, pseudopodi)
Riproduzione sessuata o asessuata
Nutrizione eterotrofa: composti organici derivati da
organismi viventi o morti alghe
Principali differenze tra microorganismi:
Microorganismi solitamente unicellulari
Eucarioti fotosintetici: richiedono luce ed aria ma non composti
organici
Parete cellulare composta da cellulosa
Mobili o immobili
Morfologia estremamente varia
Riproduzione sessuata o asessuata
Presenti nelle acque dolci e salate, nel terreno e in associazione
con le piante
Fonti di polimeri di interesse alimentare (alginati, carragenine)
Possono produrre neurotossine (es. paralitic shellfish poisoning,
ciguatossina) miceti
Principali differenze tra microorganismi:
Microorganismi unicellulari o filamentosi
Nucleo cellulare distinto, circondato da membrana nucleare,
contenente il materiale genetico (eucarioti)
Parete cellulare composta da polimeri polisaccaridici (es.
chitina, -lucani)
Membrana citoplasmatica contenente ergosterolo
Miceti filamentosi (micelio composto da ife). Dimorfismo.
Riproduzione mediante spore
Nutrizione eterotrofa: composti organici derivati da organismi
viventi o morti (non fotosintesi)
24.Morfologia
Il termine morfologia significa forma della cellula.
Tra i procarioti sono note diverse morfologie.
• Un batterio di forma sferico o ovoidale è detto Cocco (plurale
cocchi)
• Un batterio di forma cilindrica è detto bastoncello o bacillo.
Alcuni bastoncelli si avvolgono in forme a spirale dette spirlli
Le cellule di molti procarioti dopo la divisione cellulare restano
associate a formare dei gruppi. Alcuni cocchi formano lunghe
catene (Streptococcus) altri strutture tridimensionali
(Sarcina) o irregolari e a grappolo (Staphylococcus)
• Diversi batteri sono riconoscibili dalla forma inusuale delle loro
cellule (batteri peduncolari, filamentosi)
• La morfologia cellulare è facilmente riconoscibile ma non
fornisce informazioni utili a prevedere altre proprietà della
cellula
E’ impossibile prevedere la fisiologia, l’ecologia, la filogenesi di
una cellula procariotica conoscendo semplicemente la sua
morfologia.
• Nel determinare la morfologia di una data specie
probabilmente entrano in gioco diverse forze selettive:
l’ottimizzazione dell’assorbimento di nutrienti, mobilità in
ambienti viscosi (forma spirale, elicoidali), mobilità per
scivolamento (batteri filamentosi)
La morfologia cellulare è controllata geneticamente e si è evoluta
per massimizzare il valore adattativo di una specie in un habitat.
Batteri monomorfi e pleomorfi
La maggior parte dei batteri è monomorfa: mantiene una
sola forma.
Alcuni batteri sono geneticamente pleomorfi: possono
assumere più di una forma (es. Corynebacterium,
Brochothrix thermosphacta).
25. Dimensioni cellulari
• Le cellule procariotiche hanno dimensioni che variano da un
diametro di 0,2 µ
m a un diametro superiore a 700 µ
m.
Dimensioni medie: 0,2 - 5 µm diametro, 0,2 - 10 µm
lunghezza.
Batteri di dimensioni giganti
• Epulopiscium fishelsoni: 50 µm diametro, 500 - 800 µm
lunghezza (simbionte del pesce chirurgo).
Batteri di piccola dimensione
• Micoplasmi: 0,3 µm diametro.
Nano batteri: 0,1 µm diametro. Le dimensioni ridotte dei
procarioti offrono importanti vantaggi.
Le cellule piccole hanno una maggiore superfice
relativamente al volume cellulare rispetto alle cellule grandi:
hanno un rapporto superfice/volume (S/V) maggiore.
Es: considerando un cocco di forma sferica, il suo volume sarà
2
(V=4/3 pregreco) mentre la sua superfice sarà (S=4pigrecor ).
Quindi il suo rapporto S/V sarà 3/r. Con l’aumentare delle
dimensioni di una cellula, il suo rapporto S/V diminuisce.
• Il rapporto S/V di una cellula influenza diversi aspetti della
sua biologia, inclusa l’evoluzione:
1) il rapporto S/V più alto di una cellula piccola favorisce un tasso
più veloce di scambio di nutrienti per unità di volume cellulare in
confronto a quello di una cellula più grande.
2) influenza l’evoluzione perché ogni volta che una cellula si
divide, il suo cromosoma si replica. Durante la replicazione del
DNA avvengono errori occasionali chiamate ‘’mutazioni’’.
Maggiore è il numero di mutazioni e maggiore saranno le
possibilità evolutiva. Dato che le cellule procariotiche sono
molto piccole e aploidi, hanno la capacitò di crescere ed
evolvere più rapidamente delle cellule più grandi diploidi.
26. Dimensioni minime della cellula
• I batteri più sono piccoli e più sono avvantaggiati in natura.
Tuttavia esistono dei limiti inferiori di dimensione anche per
le cellule.
Limite dimensionale critico: è il limite inferiore della
dimensione cellulare necessario a contenere i ribosomi, il
materiale genetico e gli altri componenti cellulari essenziali
(strutture di diametro 0,15µm sono al limite)
Non tutti i microorganismi necessitano di parete
cellulare(protozoi). Le parti indispensabili sono i ribosomi e il
materiale genetico. Più membrana espone e più nutrienti
assume. Più la cellula diventa grande e più a parità di volume
diminuisce la superfice che espone. I batteri espongono il doppio
della superfice rispetto ai lieviti quindi a parità di condizioni
ambientali sono più avvantaggiati.
27. Strutture di superficie nei batteri - capsula, strato
mucoso, glicocalice
• Capsula:
Oltre alla parete cellulare, le cellule procariotiche possono avere
ulteriori strati o strutture a contatto con l’ambiente esterno
circostante di natura polisaccaridica o (più raramente)
polipeptidica.
Le capsule o gli strati mucosi possono essere spessi o
sottili, rigidi o flessibili, in base alla composizione chimica o
al grado di idratazione.
1) Se lo strato è organizzato in una fitta matrice che non
permette il passaggio di piccole particelle, aderisce in modo
compatto alla superficie ed è chiaramente differenziabile
dall’ambiente (colorazione negativa); è chiamato capsula
Colorazione negativa: si mette una goccia di inchiostro su una
cellula viva.
2) Se lo strato è più facilmente deformabile e non è in grado
di impedire il passaggio di particelle, il materiale è distribuito
in modo lasso e diffuso nell’ambiente circostante è chiamato
strato mucoso
3) Se è composta da fibrille polisaccaridiche lasse che
favoriscono l’adesione della cellula batterica alle
superfici solide e/o ad altre cellule batteriche (“biofilm”) è
chiamato glicocalice.
• Funzioni delle strutture di superficie: capsula
Essa favorisce l’azione patogena.
Meccanismi:
1. protezione della parete da agenti antibatterici naturali;
2. adesione e colonizzazione dei tessuti;
3. protezione dalle cellule fagocitarie
I batteri patogeni capsulati sono più difficili da riconoscere e da
distruggere. Antigeni capsulati---- i nostri anticorpi riescono a
riconoscere parti della capsula.
• Funzione delle strutture di superficie: glicocalice
Nei batteri di interesse alimentare ed in quelli di interesse
medico: il glicocalice favorisce l’adesione alle superfici e la
creazione del BIOFILM.
Un biofilm è una matrice polisaccaridica adesa ad una superfice
che contiene cellule batteriche. I biofilm si formano in un
processo a più stadi:
1) Adsorbimento reversibile di cellule planctoniche a una
superficie
2) Adesione irreversibile delle stesse cellule
3) Crescita cellulare e produzione di polisaccaridi
4) Un ulteriore sviluppo per formare il biofilm maturo
Perché i batteri formano biofilm:
Difesa
– Creazione di una nicchia favorevole
– Associazione tra cellule
– Aumentare la possibilità di sopravvivenza in ambienti
naturali.
FCS = superfici a contatto con alimenti: protesi, smalto dei denti
(Streptococcus mutans carie). Assorbe acqua aiuta il batterio a
resistere all’essiccamento
APPLICAZIONI INDUSTRIALI Gli EPS microbici sono bio-
• addensanti che grazie alla loro capacità di dispersione ed
all’elevata viscosità in soluzioni acquose, sono utilizzati nelle
formulazioni alimentari come addensanti, gelificanti, stabilizzanti
ed emulsionanti in sciroppi, sughi, succhi di frutta,
zuppe.Migliorano la reologia, la texture e l’aroma.
Un’applicazione recente degli EPS in caseificazione: i
• formaggi “low-fat”
In formaggio Cheddar con riduzione in grasso del 50%, ceppi di
Lactococcus lactis subsp Cremoris produttori di EPS,
determinano, al termine della maturazione (6 mesi a 7°C), un
aumento della ritenzione di umidità ed una maggior