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Il Metodo Dalcroze

CAMMINATA

Essa sta alla base del concetto di libera espressione musicale: l'azione delle gambe, infatti, condiziona il rapporto col ritmo, e le variazioni di velocità del dislocamento attraverso lo spazio sono trasmesse al corpo con maggior sicurezza. Qui la concezione dalcroziana interviene come risultato del circuito fra orecchio che riceve i suoni, cervello che comanda, corpo che esprime e intelligenza che attribuisce il significato.

FORMAZIONE MELODICA

Il primo passo del metodo Dalcroze sta nel sensibilizzare l'orecchio alla differenza fra toni e semitoni. Successivamente, si passa alle tonalità assolute, ponendo in evidenza i rapporti fra le note, partendo dal DO centrale. L'autore allora prescrive lo studio della scala di DO maggiore, facendola intonare per sequenza ascendenti, e raccomanda l'interpretazione di canzoni eseguite in questa tonalità. In seguito, l'allievo comincia l'analisi del circolo delle quinte, partendo sempre dal DO.

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in modo da percepire il carattere delgrado della nota.Lo scopo di questo metodo è quello di acquisire la capacità di spostare i semitoni nel modo maggiore infunzione della tonica senza l'aiuto del modello della scala di DO maggiore. Prima di arrivare a ciò, Dalcrozesuggerisce di abituare il bambino alle tonalità e al gioco delle modulazioni tramite il canto accompagnatodal pianforte.

GLI ACCESSORI: CERCHI, PALLINE E FAZZOLETTI

Nel progetto di formazione dalcroziana, l'accento è posto su ritmo e espressione attraverso il movimento, eil controllo di elementi legati al ritmo richiede un coordinamento gestuale preciso che supera una liberaesplorazione cinestetica.

Si apprende a battere il tempo con delle palline da tennis lanciate sul suolo: il primo rimbalzocorrisponde al primo tempo, i tempi successivi al recupero in mano della pallina e il ritornoperiodico del primo tempo al trasferimento della stessa da una mano all'altra.

Il vantaggio delle distinzioni sonore implicate dal movimento della pallina è amplificato da unadimensione visiva efficace per l'apprendimento delle proporzioni ritmiche tramite il sistema sensoriale globale.

L'esplorazione delle sottigliezze espressive della melodia viene armonizzata dal gioco dei fazzoletti, dove i riquadri di tessuto di seta leggera e colorata prolungano il gesto del tronco, del braccio e del polso, fornendo un'estensione visiva alla melodia: essi costituiscono uno stimolo ad accordare i movimenti del corpo allo svolgimento suggestivo della melodia e permettono di esprimere le analogie tra acuto/grave nella dimensione sonora e alto/basso in quella spaziale.

L'uso di cerchi sul pavimento diventano utili a delimitare uno spazio da cui uscire durante i periodi di svolgimento della melodia, e in cui tornare non appena si avvicina la cadenza conclusiva di essa. In questo modo si sviluppa l'attenzione uditiva, l'associazione tra

Passeggio e spazio, fra decorsimelodici e arresti cadenziali. Unendo questi procedimenti musicali con la stimolazione sensitiva e muscolare, si manifesta l'idea di un solfeggio corporale.

La concezione di Kodaly

Kodaly articola il suo metodo partendo da tecniche già sperimentate, tra cui: solmisazione relativa (sistema di lettura) e la fonomimica (dispositivo pre-scrittura). Per riportarle in vita, Kodaly si ispirò a due pedagoghi inglesi, Sarah Glover e John Curwen (avevano elaborato un sistema di notazione derivante dal cifrato di Rousseau): hanno abolito il pentagramma dalla prima educazione musicale, sostituendolo con l'annotazione di figure ritmiche scrivendoci sotto l'iniziale della nota da cantare. La fonomimica porta nell'Europa centrale è un sistema preciso di gesti manuali che corrispondevano ai gradi della scala di DO maggiore.

I procedimenti pedagogici

REPERTORIO FOLKLORICO

Il metodo Kodaly fonda l'educazione sul folklore nazionale.

privilegiando filastrocche e canzoni per l'infanzia, poiché rappresentano dei frammenti scelti della madrelingua musicale. Quanto risultadall'apprendimento del canto folklorico, risorge sotto forma di enunciato musicale, che alla fine vieneassociato alla notazione musicale abbreviata (poi completa). LA SOLMISAZIONE Base per la formazione dell'orecchio melodico e armonico. Il sistema consiste nell'associare la strutturadella scala alle sillabe latine, senza badare alla tonalità assoluta. Dal XVII secolo si ha la scomparsa di tutti i modi, fondendoli in due soli, MAGGIORE e MINORE: lasolmisazione quindi si pratica in modo da far coincidere i due semitoni del modo maggiore con le coppie di sillabe contenenti vocali acute (mi-fa, si-do). Con queste tonalità iscritte nel sistema audio-vocale, ilmusicista abborda la decifrazione della musica sul pentagramma, chiamando DO ogni tonica maggiore e LA ogni tonica minore. Per i musicisti anglosassoniè più facile abituarsi a tale sistema, poiché sono abituati a designare le note assolute con lettere. La solmisazione è stata inventata nel medioevo da Giudo d'Arezzo, ma nel tempo ha subito vari interventi di ringiovanimento.

FONOMIMICA

I gesti articolati per gli allievi principianti rappresentano una forma di pre-scrittura musicale interessante. L'allievo percepisce uno stimolo visivo che andrà poi ad associare a una sillaba della scala musicale. Il maestro detta una melodia muta ai suoi allievi, che possono decodificarne i gradi cantandoli o ripetendoli interiormente, per poi intonarli o scriverli a fine dettato. Inoltre, il procedimento permette al direttore di coro di controllare meglio l'insieme vocale, e ai coristi iniziati con tale procedimento, di giungere ad una notevole precisione d'intonazione.

LA FORMAZIONE RITMICA

Anche il metodo Kodàly affida un ruolo propulsivo all'educazione ritmica. Inizialmente gli allievisonolasciati liberi di agire, seguendo il senso ritmico associandovi le loro capacità di movimento e coordinazionecon le durate musicali. Durante tale elaborazione ritmica, l’allievo impara ad enunciare con onomatopee leformule ritmiche desunte dalle canzoni (considerate da Kodàly come segno di adeguamento dei processipedagogici alle caratteristiche del corpus folklorico. I canti folklorici infatti presentano formuleonomatopeiche che sembrano puri giochi linguistici determinati dal semplice piacere di associare duratemusicale e sillabe.

Quadro delle principali onomatopee ritmiche:

Grazie a questa mnemotecnica, il lavoro ritmico viene svolto con maggior efficacia agli inizidell’apprendimento: nel momento in cui si avrà da decodificare formule ritmiche più complesse, l’allievonon avrà bisogno di “stampelle”. Alcune ricerche hanno dimostrato che molti dei blocchi che i bambini manifestano nell’apprendimentodella teoria

musicale derivano dalle assurdità dei nomi delle durate musicali.

LA FORMAZIONE DEL SENSO ARMONICO

La solmisazione determina una forma di comprensione essenzialmente armonica della struttura melodica. Il riferimento alla tonica diventa una necessità per l'intonazione di ogni nota della melodia. Per questo, Kodàly ha prodotto delle raccolte in cui la musicalità di ogni pezzo supera i limiti del tradizionale esercizio di solfeggio. Lo stile di questi "nuovi" esercizi tonali riesce a suggerire giri armonici di un delicato impressionismo, trasformandoli in piccoli florilegi moderni e non accademici.

2.4 Il metodo Martenot

La sostanza del metodo Martenot è quella dell'iniziazione alla lettura musicale convenzionale (tramite la pedagogia attiva), e il metodo pone grande attenzione alla pedagogia infantile, con costante preoccupazione di far sì che la musica contribuisca al completo dispiegamento delle facoltà.

senso-motorie.RISVEGLIO DELLE FACOLTÀ RITMICHEMartenot pone alla base della scoperta del ritmo musicale lo sviluppo del senso della pulsazione; in seguito,ogni suddivisione dei tempi musicali sarà regolata grazie a queste pulsazioni di riferimento, esuccessivamente emergerà la nozione di ritmo allo stato puro (cioè ritmo dissociato da melodia) formulatotuttavia tramite articolazioni vocali. Martenot raccomanda che il processo si concretizzi attraverso formeonomatopeiche al fine di “educare i muscoli dell’apparato verbale”, che sono le più adatte per larappresentazione mentale degli elementi musicali.Al contrario delle pratiche pedagogiche tradizionali, Martenot è convinto che sia necessario adattare iltempo musicale a quello fisiologico del bambino. Gli esercizi ideati da Martenot hanno l’obiettivo distimolare l’allievo invece di addormentarlo. Nella filosofia di Martenot, l’apporto dell’educazione

musicalità e di sviluppare la sensibilità musicale in modo divertente e coinvolgente. Nel metodo di Martenot, gli esercizi-gioco sono utilizzati per far sì che l'allievo interiorizzi e intellettualizzi il ritmo musicale. Questi giochi non sono pensati solo per divertire i bambini, ma sono progettati per stimolare la loro creatività, libertà ed espressione, in linea con il carattere musicale dell'apprendimento. I giochi proposti si ispirano a giochi tradizionali provenienti da diverse culture del mondo, incorporando elementi musicali presenti nella cultura orale dei bambini. Questi giochi permettono di creare connessioni e relazioni musicali, favorendo lo sviluppo della sensibilità musicale in modo naturale e coinvolgente.gruppo insieme all'interiorizzazione dei motivi ritmici, trasmissione di frammenti melodici e schermaglie vocali che mettono alla prova le capacità del singolo di conservare l'idea musicale malgrado tattiche di "distrazione" (protogenesi della musica). Il rapporto tra maestro e allievi si struttura secondo la tipologia del solo versus tutti (uno contro tutti), in cui l'autore riconosce una manifestazione archetipica delle strutture musicali elementari: Martenot si rifà allora al canto alternato tra solista e uditorio (maestro e allievi). Tale rapporto sostiene il principio dell'apprendimento per imitazione: in classe si instaura una dinamizzazione reale dell'amplificazione di un esempio e la risposta collettiva RIPETIZIONE ALTERNATA. Inoltre si hanno dei PROCEDIMENTI DI RICONOSCIMENTO molto praticati nell'educazione musicale: il maestro esegue una breve formula ritmica o melodica, un allievo a caso lo ripete con i nomi delleduratemusicali o intona sui nomi delle note, e la classe intera riprende insieme. Infine, prima di abbordare la lettura tradizionale dell'
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
7 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simofelix di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di metodologia dell'educazione musicale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Asinari Pierguido.