Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 46
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 1 Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 46.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità, prof De Piccoli, libro consigliato Salute e qualità della vita nella società del benessere, De Piccoli Pag. 46
1 su 46
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Interpretazioni dell'incidenza della disuguaglianza sulla salute:

• Deprivazione relativa e confronto sociale: soggetti confrontano il proprio stile e tenore di vita con quelli degli altri - maggiori le disparità economiche e sociali, maggiore il numero di persone rispetto cui il soggetto percepisce di essere in una posizione di svantaggio. Questo confronto ha ripercussioni sul benessere sociale e personale delle persone che appartengono a gruppi di minoranza o con uno status sociale inferiore:

  • Hanno maggiore probabilità di vedere minacciata la loro identità sociale come conseguenza di un confronto sociale per loro svantaggioso (e di conseguenza, minaccia all'autostima);
  • In situazioni di confronto sociale, rispondono con livelli di stress elevati, ansia, depressione, ecc;

Wilkinson sostiene che la disparità economica è alla base del benessere (sociale e personale) e della salute (fisica e psichica). In Paesi in cui la disuguaglianza è forte,

si presume che norme e valori della suastruttura sociale legittimino l’esistenza di gruppi emarginati con meno accesso alle risorse.- La salute è un bene comune relazionale.

PER UNA PSICOLOGIA DELLA SALUTE DI COMUNITÀ: Fattori intrapersonali, interpersonali e socio-culturali possono influenzare il comportamento, con conseguenze sulla salute e sul benesseredell’individuo – bisogna considerare l’articolazione di tutti questi fattori.- Morin: le malattie hanno tre entrate: quella somatica, quella psichica, quella ecologica/sociale;a volte si può curare il corpo o la mente cambiando le condizioni di vita – occupandosi dellerelazioni sociali e dei contesti in cui queste relazioni prendono forma.

Psicologia della salute di comunità supera la separazione tra processi psicologici e dinamiche socio-strutturali, vede nel cambiamento sociale e nell’avanzamento della giustizia sociale le basi per lapromozione di un miglior stato disalute per tutti. Analizza quegli aspetti dei contesti che concorrono al benessere delle persone (salute, benessere, qualità della vita, sono tutti bio-psico-sociali).- Prilleltensky: abbandonare l'approccio volto al miglioramento della situazione, per un approccio volto alla trasformazione e al cambiamento delle condizioni sociali. 17Interventi mirati alla collettività -> creare contesti che permettano il pieno sviluppo delle capacità delle persone - focus degli interventi è a livello delle comunità, importanti forze sociali alla base del cambiamento e mediatrici tra il soggetto e il contesto sociale, strutturate dalle relazioni sociali.Analisi ecologico-sistemica: diversi elementi di un contesto interagiscono influenzandosi a vicenda, attraverso meccanismi di interazione e retroazione. Bisogna distinguere tra:- Interventi multilivello coinvolgono le diverse parti costituenti del sistema, analizzando diversi livelli e contesti invece di

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

occuparsi di un singolo livello (analisi contestuale);- Interventi complessiconsiderano i processi dinamici che intercorrono tra i diversi livelli e ledinamiche attivate dall’intervento (analisi sistemica, considera come elementi interagiscono traloro dando forma a un insieme)focus su connessioni e influenzamento reciproco tra le parti);Circolarità tra processi e interdipendenza caratterizzano il rapporto individuo/contesto: superare ildualismo individuo/collettività e uscire da un modello che colloca il soggetto in un determinismoculturale e sociale, a favore di una prospettiva che contempli l’articolazione tra soggetto e contesto.- Cambiamento individuale e cambiamento sistemico vanno considerati nella loro simultaneità ereciprocità, all’interno dell’intreccio tra livelli macro, meso, micro;Ameriodibattito tra due punti di vista, entrambi riduttivi:- Esogamico: in cui l'attività psichica è generata

dipendono dalla comprensione del contesto in cui si inserisce. Non si può intervenire in modo efficace senza considerare le relazioni e le dinamiche presenti nel sistema;- L'approccio ecologico-sistemico richiede una visione olistica, che considera l'interconnessione tra gli elementi del sistema. Non si può agire su un singolo elemento senza considerare l'impatto sull'intero sistema;- Gli interventi coerenti con l'approccio ecologico-sistemico sono orientati al cambiamento sostenibile e duraturo. Non si tratta di applicare soluzioni temporanee, ma di promuovere trasformazioni profonde e durature nel sistema;- L'approccio ecologico-sistemico richiede una collaborazione attiva tra gli attori coinvolti nel sistema. Non si può intervenire in modo efficace senza coinvolgere e valorizzare le risorse presenti nel sistema stesso;- Gli interventi coerenti con l'approccio ecologico-sistemico sono basati su una valutazione continua e flessibile. Non si può seguire un piano rigido, ma è necessario adattarsi alle dinamiche e alle esigenze emergenti nel sistema.

hanno ripercussioni che non sono necessariamente di causa-effetto, poiché si inseriscono in un contesto che ha una propria dinamicità, e coinvolgono elementi del sistema non direttamente implicati nell'azione stessa (sistemi hanno dinamicità intrinseca);

Ogni elemento del sistema subisce dei cambiamenti, ciò ha ripercussioni sulla totalità del sistema.

Bisogna distinguere il cambiamento del sistema nel suo complesso, dal cambiamento che avviene dentro specifici elementi. Bisogna anche distinguere:

  • Cambiamento di primo ordine, la naturale progressione del sistema, parte del suo dinamismo intrinseco, che non ne altera le strutture, funzioni né la cultura del sistema stesso;
  • Cambiamento di secondo ordine, che intacca lo status quo per trasformarlo;

Interventi di cambiamento sistemico attivano processi e azioni per modificare le infrastrutture in una comunità, per raggiungere un risultato desiderato. Per oggetto, hanno politiche e pratiche sociali.

allocazione delle risorse, strutture relazionali, norme e valori della comunità. Partecipazione come processo psicosociale: processo di sviluppo di competenze, di aggregazione, di costruzione condivisa di conoscenze e strategie per bene comune, base di democrazia. - Non è data, ma deve essere appresa. 18 Fenomeno multilivellocoinvolge aspetti individuali, intragruppo (self-efficacy, self-esteem, locus of control, intergroup bias), sociali e collettivi (coesione sociale, solidarietà, norme, valori) e che produce effetti particolari su singoli e collettività. Un processo partecipativo può potenzialmente sviluppare conoscenze, competenze, advocacysviluppare empowerment, individuale e sociale.

Cosa non funziona? Non ci sono interventi mirati a sviluppare partecipazioneinterventi basati su partecipazione coinvolgono solo cittadini già attivi sul territorio, non allargando la partecipazione a nuovi soggetti o categorie socialiun élite di

partecipanti non necessariamente rappresentativa della comunità, che decidono per coloro che non partecipano (rappresentano la comunità o solo loro stessi?)- Stress da partecipazionesentimento di disaffezione verso l’impegno civico e sociale in chi si sente chiamato in causa in quanto membro attivo e partecipe. Bisogna sviluppare la motivazione a partecipare in coloro che non sono ancora coinvolti, e sostenere la partecipazione delle persone già attive. Altro problema è la mancata gestione dei processi partecipativi: rischiano di far emergere visioni diverse sullo stesso oggetto. L’obiettivo diventa negoziare un punto di vista condivisibile da tutti. Manca la gestione del conflittoper un buon lavoro di gruppo, bisogna integrare e negoziare le differenze. L’omologazione limita la creatività e l’analisi delle opportunità. Invece, una volta avviato un processo partecipativo, spesso non si fa niente per accompagnare il

processo nel conflitto. Partecipazione è alla base dell'empowerment, ma è insufficiente se non si sviluppano capacità di presa di decisioni e di advocacy nelle organizzazioni e nei soggetti della comunità. Un modello di analisi ecologico-sistemica: modello di Peirson del processo di cambiamento.

  1. Identificazione del problema: problemi sociali sono il risultato di diversi fattori, la loro definizione dipende dai diversi gruppi e stakeholders che hanno visioni e posizioni differenti sul problema: questa diversità è vista come valore da chi promuove processi inclusivi, collaborativi, dal basso. L'obiettivo della partecipazione è accogliere le diverse visioni e arrivare, tramite un processo di negoziazione, a una comprensione condivisa delle situazioni problematiche.
  2. Individuazione della posizione del problema all'interno del sistema: quanto è esteso e radicato nella storia e nel tessuto del sistema, delineare confini
dell'intervento specificando gli obiettivi, su quali aspetti intervenire e su cosa no, coinvolgendo attivamente gruppi e stakeholders. 3. Scegliere la direzione del processo di cambiamento: immesso nel sistema dall'ambiente esterno o intrinseco al sistema stesso, per l'esigenza di soddisfare delle necessità interne o da dinamiche di vario ordine (nuova leadership, riorganizzazione interna, riduzione/espansione dei servizi, ecc). - Obiettivo dell'intervento è modificare il sistema esistente affinché la nuova riorganizzazione del sistema permetta il raggiungimento del risultato desiderato. Cambiamento reattivo -> rottura con l'ordine preesistente (per crisi o eventi imprevedibili); Cambiamento proattivo -> evoluzione con la situazione precedente (previsto, organizzato); Il modello individua tre fasi del processo di cambiamento: 1. Successione del Contesto: la situazione presente è conseguente e influenzata dalla storia del sistema (la suaevoluzione e i principali eventi centrali per la definizione della situazione); 2. Successione del Cambiamento: considera le dinamiche evolutive di un sistema – dinamicità intrinseca rende necessari processi costanti di osservazione e monitoraggio dei mutamenti; 3. Successione del Futuro: riguarda sia le potenziali ripercussioni dell’intervento al termine del processo, sia l’anticipazione di eventuali nuovi cambiamenti del sistema (dinamicità intrinseca); Nel modello, presenza di ciclicità tra: - Risorse a disposizione di un sistema, di natura diversa. Prima di ogni processo di cambiamento, identificare quantità e qualità delle risorse, la loro organizzazione distribuzione e utilizzazione. Individuare risorse mancanti (possono ostacolare il cambiamento), e le risorse nascoste (che se rese note, possono aiutare il cambiamento); - Adattamento: l’esame delle risposte del sistema e i suoi elementi al cambiamento. Conoscere i modelli di coping.cambiamento. Inoltre, la consapevolezza dei propri stili comportamentali può aiutare a migliorare la comunicazione e le relazioni interpersonali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
46 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irislvcia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Piccoli Norma.