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Interpretazioni dell'incidenza della disuguaglianza sulla salute:
• Deprivazione relativa e confronto sociale: soggetti confrontano il proprio stile e tenore di vita con quelli degli altri - maggiori le disparità economiche e sociali, maggiore il numero di persone rispetto cui il soggetto percepisce di essere in una posizione di svantaggio. Questo confronto ha ripercussioni sul benessere sociale e personale delle persone che appartengono a gruppi di minoranza o con uno status sociale inferiore:
- Hanno maggiore probabilità di vedere minacciata la loro identità sociale come conseguenza di un confronto sociale per loro svantaggioso (e di conseguenza, minaccia all'autostima);
- In situazioni di confronto sociale, rispondono con livelli di stress elevati, ansia, depressione, ecc;
Wilkinson sostiene che la disparità economica è alla base del benessere (sociale e personale) e della salute (fisica e psichica). In Paesi in cui la disuguaglianza è forte,
si presume che norme e valori della suastruttura sociale legittimino l’esistenza di gruppi emarginati con meno accesso alle risorse.- La salute è un bene comune relazionale.PER UNA PSICOLOGIA DELLA SALUTE DI COMUNITÀ: Fattori intrapersonali, interpersonali e socio-culturali possono influenzare il comportamento, con conseguenze sulla salute e sul benesseredell’individuo – bisogna considerare l’articolazione di tutti questi fattori.- Morin: le malattie hanno tre entrate: quella somatica, quella psichica, quella ecologica/sociale;a volte si può curare il corpo o la mente cambiando le condizioni di vita – occupandosi dellerelazioni sociali e dei contesti in cui queste relazioni prendono forma.
Psicologia della salute di comunità supera la separazione tra processi psicologici e dinamiche socio-strutturali, vede nel cambiamento sociale e nell’avanzamento della giustizia sociale le basi per lapromozione di un miglior stato disalute per tutti. Analizza quegli aspetti dei contesti che concorrono al benessere delle persone (salute, benessere, qualità della vita, sono tutti bio-psico-sociali).- Prilleltensky: abbandonare l'approccio volto al miglioramento della situazione, per un approccio volto alla trasformazione e al cambiamento delle condizioni sociali. 17Interventi mirati alla collettività -> creare contesti che permettano il pieno sviluppo delle capacità delle persone - focus degli interventi è a livello delle comunità, importanti forze sociali alla base del cambiamento e mediatrici tra il soggetto e il contesto sociale, strutturate dalle relazioni sociali.Analisi ecologico-sistemica: diversi elementi di un contesto interagiscono influenzandosi a vicenda, attraverso meccanismi di interazione e retroazione. Bisogna distinguere tra:- Interventi multilivello coinvolgono le diverse parti costituenti del sistema, analizzando diversi livelli e contesti invece di
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occuparsi di un singolo livello (analisi contestuale);- Interventi complessiconsiderano i processi dinamici che intercorrono tra i diversi livelli e ledinamiche attivate dall’intervento (analisi sistemica, considera come elementi interagiscono traloro dando forma a un insieme)focus su connessioni e influenzamento reciproco tra le parti);Circolarità tra processi e interdipendenza caratterizzano il rapporto individuo/contesto: superare ildualismo individuo/collettività e uscire da un modello che colloca il soggetto in un determinismoculturale e sociale, a favore di una prospettiva che contempli l’articolazione tra soggetto e contesto.- Cambiamento individuale e cambiamento sistemico vanno considerati nella loro simultaneità ereciprocità, all’interno dell’intreccio tra livelli macro, meso, micro;Ameriodibattito tra due punti di vista, entrambi riduttivi:- Esogamico: in cui l'attività psichica è generata
dipendono dalla comprensione del contesto in cui si inserisce. Non si può intervenire in modo efficace senza considerare le relazioni e le dinamiche presenti nel sistema;- L'approccio ecologico-sistemico richiede una visione olistica, che considera l'interconnessione tra gli elementi del sistema. Non si può agire su un singolo elemento senza considerare l'impatto sull'intero sistema;- Gli interventi coerenti con l'approccio ecologico-sistemico sono orientati al cambiamento sostenibile e duraturo. Non si tratta di applicare soluzioni temporanee, ma di promuovere trasformazioni profonde e durature nel sistema;- L'approccio ecologico-sistemico richiede una collaborazione attiva tra gli attori coinvolti nel sistema. Non si può intervenire in modo efficace senza coinvolgere e valorizzare le risorse presenti nel sistema stesso;- Gli interventi coerenti con l'approccio ecologico-sistemico sono basati su una valutazione continua e flessibile. Non si può seguire un piano rigido, ma è necessario adattarsi alle dinamiche e alle esigenze emergenti nel sistema.hanno ripercussioni che non sono necessariamente di causa-effetto, poiché si inseriscono in un contesto che ha una propria dinamicità, e coinvolgono elementi del sistema non direttamente implicati nell'azione stessa (sistemi hanno dinamicità intrinseca);
Ogni elemento del sistema subisce dei cambiamenti, ciò ha ripercussioni sulla totalità del sistema.
Bisogna distinguere il cambiamento del sistema nel suo complesso, dal cambiamento che avviene dentro specifici elementi. Bisogna anche distinguere:
- Cambiamento di primo ordine, la naturale progressione del sistema, parte del suo dinamismo intrinseco, che non ne altera le strutture, funzioni né la cultura del sistema stesso;
- Cambiamento di secondo ordine, che intacca lo status quo per trasformarlo;
Interventi di cambiamento sistemico attivano processi e azioni per modificare le infrastrutture in una comunità, per raggiungere un risultato desiderato. Per oggetto, hanno politiche e pratiche sociali.
allocazione delle risorse, strutture relazionali, norme e valori della comunità. Partecipazione come processo psicosociale: processo di sviluppo di competenze, di aggregazione, di costruzione condivisa di conoscenze e strategie per bene comune, base di democrazia. - Non è data, ma deve essere appresa. 18 Fenomeno multilivellocoinvolge aspetti individuali, intragruppo (self-efficacy, self-esteem, locus of control, intergroup bias), sociali e collettivi (coesione sociale, solidarietà, norme, valori) e che produce effetti particolari su singoli e collettività. Un processo partecipativo può potenzialmente sviluppare conoscenze, competenze, advocacysviluppare empowerment, individuale e sociale.
Cosa non funziona? Non ci sono interventi mirati a sviluppare partecipazioneinterventi basati su partecipazione coinvolgono solo cittadini già attivi sul territorio, non allargando la partecipazione a nuovi soggetti o categorie socialiun élite di
partecipanti non necessariamente rappresentativa della comunità, che decidono per coloro che non partecipano (rappresentano la comunità o solo loro stessi?)- Stress da partecipazionesentimento di disaffezione verso l’impegno civico e sociale in chi si sente chiamato in causa in quanto membro attivo e partecipe. Bisogna sviluppare la motivazione a partecipare in coloro che non sono ancora coinvolti, e sostenere la partecipazione delle persone già attive. Altro problema è la mancata gestione dei processi partecipativi: rischiano di far emergere visioni diverse sullo stesso oggetto. L’obiettivo diventa negoziare un punto di vista condivisibile da tutti. Manca la gestione del conflittoper un buon lavoro di gruppo, bisogna integrare e negoziare le differenze. L’omologazione limita la creatività e l’analisi delle opportunità. Invece, una volta avviato un processo partecipativo, spesso non si fa niente per accompagnare ilprocesso nel conflitto. Partecipazione è alla base dell'empowerment, ma è insufficiente se non si sviluppano capacità di presa di decisioni e di advocacy nelle organizzazioni e nei soggetti della comunità. Un modello di analisi ecologico-sistemica: modello di Peirson del processo di cambiamento.
- Identificazione del problema: problemi sociali sono il risultato di diversi fattori, la loro definizione dipende dai diversi gruppi e stakeholders che hanno visioni e posizioni differenti sul problema: questa diversità è vista come valore da chi promuove processi inclusivi, collaborativi, dal basso. L'obiettivo della partecipazione è accogliere le diverse visioni e arrivare, tramite un processo di negoziazione, a una comprensione condivisa delle situazioni problematiche.
- Individuazione della posizione del problema all'interno del sistema: quanto è esteso e radicato nella storia e nel tessuto del sistema, delineare confini