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LE RELAZIONI INTERCULTURALI TRA PROCESSI E CAMBIAMENTO

Processi di acculturazione e adattamento: coesistenza di persone con background diversi implica una continua ricostruzione di confini e identità individuali e di gruppo. Acculturazione è l'insieme di cambiamenti (di comportamenti, atteggiamenti, valori) che si verificano quando gruppi di persone di culture diverse entrano in contatto diretto e continuo, con conseguenti modificazioni nei modelli culturali di uno o di entrambi i gruppi. Un processo sempre in atto.

Berry ha proposto un modello bidirezionale con due dimensioni:

  • Mantenimento della propria cultura d'origine
  • Adozione di elementi della cultura d'accoglienza

La combinazione di queste due dimensioni dà origine a quattro strategie di acculturazione:

  1. Integrazione: individuo attribuisce uguale valore al mantenimento della propria cultura e alle relazioni con la comunità ospitante (costruire legami con i nativi comporta adottarne la cultura)
  2. Assimilazione:

individuo attribuisce maggiore importanza ai rapporti con la comunità ospitante;

Separazione: individuo rifiuta il contatto con le altre culture, valorizza al massimo la propria;

Marginalizzazione: disinteresse sia a mantenere la propria sia a adottare quella ospitante;

Cambiamenti avvengono anche nei membri del gruppo ospitante, che possono adottare strategie di acculturazione diverse. La relazione tra nativi e migranti può essere consensuale, problematica o conflittuale a seconda della coincidenza o non coincidenza tra le strategie adottate.

La strategia dei nativi può differenziarsi a seconda dell'outgroup considerato.

Ecological Acculturation Framework: l'acculturazione di un gruppo dipende da più fattori:

  • Fattori contestuali e caratteristiche dei gruppi presenti nel contesto (ottica ecologica) a livello individuale, caratteristiche individuali, storie, motivi di migrazione, a livello sociale, la presenza di nuclei di migranti nelle comunità.
le politiche migratorie della comunità ospitante, le pressioni all'acculturazione e gli atteggiamenti discriminatori in essa, le sue condizioni economiche; - Multiappartenenze (acculturazione non riguarda solo il rapporto tra due culture); - Non sempre l'integrazione (x Berry ottimale) è la strategia migliore per le esigenze di un contesto. (Piontkowski) migranti e nativi non sono liberi allo stesso modo di scegliere una strategia - quella adottata dai migranti è funzione delle dinamiche di potere entro la comunità. - Modello esteso di acculturazione - Navas, differenzia tra: - Strategie reali: quelle che i migranti percepiscono di mettere in pratica e che i membri della comunità ospitante percepiscono come attuate dai migranti; - Strategie ideali: quelle i migranti sceglierebbero se potessero scegliere, e che i membri della comunità ospitante vorrebbero fossero adottate dai migranti; - Gli individui adottano strategie diverse a secondasocioculturale: capacità di mantenere il benessere personale di fronte alle diverse richieste dei contesti in cui si vive. Nelle situazioni di contatto tra individui di culture diverse, l'adattamento socioculturale è fondamentale per favorire l'integrazione e la convivenza armoniosa. La sfera pubblica è il contesto in cui avvengono i contatti intergruppi, ed è inevitabile che i migranti adottino elementi della cultura ospitante. Al contrario, nella sfera privata, dove i contatti sono prevalentemente infragruppo, si tende a mantenere la propria cultura. I membri della società ospitante generalmente preferiscono che i migranti adottino la loro cultura. Questa preferenza è spesso correlata alla percezione dei nativi che la propria cultura sia minacciata. Le preferenze di acculturazione dei nativi sono influenzate anche dal pregiudizio e dalla percezione di differenza nei confronti dei membri dell'outgroup. In conclusione, l'adattamento socioculturale è un processo complesso che richiede la capacità di bilanciare le proprie radici culturali con l'apertura verso nuove influenze. È fondamentale promuovere una cultura dell'accoglienza e del rispetto reciproco per favorire un adattamento positivo e una convivenza armoniosa tra individui di culture diverse.utilizzare il modello di sviluppo di Bennett, che prevede diversi stadi di sensibilità interculturale: 1. Negazione: si nega l'esistenza di altre culture oltre alla propria. 2. Difesa: si percepisce la presenza di altre culture come una minaccia. 3. Minimizzazione: si considerano le differenze tra culture come superficiali. 4. Accettazione: si riconosce il valore delle altre culture. 5. Adattamento: si è capaci di cambiare prospettiva e comportamento tenendo conto delle altre culture. 6. Integrazione: si include la competenza interculturale nella propria identità. Per raggiungere l'integrazione è necessario essere consapevoli della propria cultura e seguire il percorso di crescita personale verso una maggiore sensibilità alla differenza, acquisendo competenza interculturale.

della diversità di cuiognuno è portatore – altrimenti l’esito è l’assimilazione. Biculturalismo (passare dai propri frameculturali a quelli più appropriati alla situazione) si ha quando l’individuo fa propria un'altra cultura. Appartenenze e identità in una prospettiva ecologica: identità non è unidimensionale, ciascunovive molteplici appartenenze – per i migranti la gestione di questa pluralità è complessa, attuata tradue culturel’esperienza migratoria è disorientante, porta a interrogarsi sulla propria identità.

- Crisi della presenza (difficoltà a sentirsi presenti nel qui ed ora);

- Angoscia territoriale (per lo sradicamento dalla propria terra e propri riferimenti);

Esperienza migratoria implica una ridefinizione dell’identità culturale, una ri-negoziazione continuatra il legame con la cultura d’origine e l’accettazione della nuova cultura.

Spesso bisogna affrontare la perdita del supporto dei legami sociali e familiari preesistenti e l'urgenza di soddisfare bisogni primari (nuova lingua, nuova sistemazione, nuova fonte di sussistenza).- L'identità etnica è un aspetto dell'acculturazione che si focalizza sul sentimento individuale di appartenenza ad un gruppo etnico o ad una cultura. Acquista significato soltanto in quei contesti in cui è saliente il confronto quotidiano fra individui di etnie diverse. Gli adolescenti migranti, in un momento cruciale per la formazione della propria identità, non hanno un'unica identità etnica a cui fare riferimento. Migrazione come elemento di frattura identitaria, richiede un'analisi del significato della propria appartenenza etnica. Il confronto con i pari nativi pone in discussione l'immagine di sé. A seconda del livello di integrazione: - Identità negativa (svalorizzazione della cultura)dalla comunità ospitante può portare a una maggiore integrazione e ad un senso di appartenenza. Tuttavia, il processo di negoziazione tra culture diverse può essere difficile e può portare a conflitti valoriali e culturali, specialmente tra genitori e figli. I genitori migranti possono avere difficoltà ad inserirsi nella nuova società e a sostenere i propri figli, il che può portare a una ambivalenza identitaria e al fallimento dei processi di identificazione. Le seconde generazioni, ovvero i figli degli immigrati, possono avere maggiori difficoltà nel rapporto con il proprio gruppo di appartenenza rispetto agli adolescenti di prima generazione, che invece possono avere più difficoltà nei rapporti con la comunità ospitante. La negoziazione tra sistemi culturali diversi favorisce lo sviluppo di identità plurali, ma può anche esporre gli individui a vulnerabilità, in quanto la propria identità può essere messa in discussione. Tuttavia, se il biculturalismo viene valorizzato e supportato dalla comunità ospitante, può portare a una maggiore integrazione e ad un senso di appartenenza.

è una risorsa per lo sviluppo di comunità culturalmente competenti.

Oltre la diversità: costruire comunità competenti: lo sviluppo di comunità è un approccio dal basso al cambiamento sociale – applicato al tema della convivenza multiculturale, significa prendere in carico le influenze contestuali che agiscono sui comportamenti individuali:

12- Attenzione alle differenze di potere nelle relazioni tra gruppi: alcuni gruppi hanno più potere di altri ed esercitano maggiore influenza– gruppi di minoranza subiscono forte pressione alla assimilazione alla cultura del gruppo dominante e discriminazione sociale e istituzionale.

Costruire comunità competenti che sappiano integrare la diversità– livello di competenza culturale delle sue istituzioni e servizi. Competenza culturale comunitaria, sviluppata per aumentare la capacità degli operatori della salute di ridurre il divario culturale tra sé e utenti appartenenti a

diverse culture– insieme di conoscenze, attitudini, abilità che permettono di operare in contesti culturalmentediversi. Processo di sviluppo personale, implica l’acquisizione di:

  • Consapevolezza critica, che favorisce empatia e sensibilità etnoculturale, che si traduce in unamaggiore capacità comunicativa e di comprendere le oppressioni subite dagli utenti;
  • Reattività alla diversità, che permette di adeguare la propria pratica professionale alle esigenzedegli utenti, in un rapporto mirato a ridurre le asimmetrie di potere presenti;

Servizi culturalmente competenti permettono ai nuovi membri di partecipare attivamente alla vitadi comunitàpossono sentirsi agenti attivi (aumentata percezione di controlloempowerment).

Il progetto UMMA: intervento di community development per la comunità immigrata islamica delPiemontesviluppo di reti di partenariato istituzionale è strumento per costruire il potere locale diuna comunità,

mettendo al centro della progettazione il coinvolgimento della comunità stessa.

UMMA–accrescere consapevolezza della comunità islamica migrante sui problemi d'educazione dei figli in un contesto multiculturale, per favorire integrazione e crescita delle seconde generazioni.

- Genitori devono integrare modelli educativi e valori culturali diversi e opposti;

- Figli sono esposti sia al desiderio dei genitori di trasmettere la propria cultura (religione centrale per famiglie musulmane) sia alla spinta alla assimilazione che viene dalla società ospitante;

UMMA mira a incrementare (adulti) la capacità di affrontare problemi di genitorialità in migrazione e promuovere (adolescenti) la gestione dei propri comportamenti in relazione al contesto.

- Logica di sviluppo di comunità–per rafforzarne le capacità resilienti e trasformative, per meglio comprendere il contesto culturale e interagire con esso in modo empowered. Questo favorisce la

La sostenibilità delle azioni sul lungo periodo è fondamentale per garantire che le competenze acquisite diventino un patrimonio della comunità. Un modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso l'uso di training per formare mediatori di comunità. Questi mediatori diventano punti di riferimento per altri genitori, condividendo le loro conoscenze e competenze per promuovere un ambiente sano e sostenibile per tutti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
40 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irislvcia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi di Intervento in Psicologia di Comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Piccoli Norma.