Metallurgia
Reticoli Cristallini
Reticolo → disposizione spaziale di atomi secondo una configurazione periodica e in modo che atomi equivalenti siano identici.
Cella Unitaria → suddivisione di un reticolo che mantiene le caratteristiche dell’intero.
Reticoli di Bravais:
- Cubico a face centrate Es. Fe-γ
- Cubico a corpo centrato Es. Fe-α, Fe-δ
- Tetragonale a corpo centrato o esagonale
Fattore di impacchettamento atomico → APF = (N° atomi/cella) · (Volume atomo) / Volume cella
Difetti reticolari:
Difetti di punto
:- Vacanza, cioè è assente un atomo
- Atomo autointerstiziale, cioè atomiche non occupa la normale posizione
- Atomo sostituzionale, cioè atomo di un altro tipo che si insinua al posto di altri atomi o tra i loro interstizi
Difetti di linea
:- Dislocazione, cioè quando mancano parti di piani di atomi; permette la deformazione
Difetti di superficie
:- bordo di grano, cioè i bordi che si vengono a creare durante l’accrescimento dei grani nella fase di solidificazione; Tali bordi sono sconnessi → sono piccoli i grani e il materiale è isotropo, cioè mantiene le caratteristiche meccaniche uguali in ogni direzione.
Prove di durezza
Metamale a contatto con la punta di una macchina → esercitando una certa forza lascia un’impronta che può essere variabile in base al tipo di prova;
- Scala Brinell (HB) ⇒ punta sferica
- Scala Vickers (HV) ⇒ punta piramidale
- Scala Rockwell (HRB, HRC) ⇒ punta a cono di diamante
Prova Charpy (di resilienza)
Urto di un maglio di cui è nota l'energia cinetica con un provino standard; serve per valutare la resistenza di un materiale all'impatto, taglio a V o a U. Resilienza = quantità di energia necessaria alla frattura Durezza = resistenza alla scalfitura Tenacità = capacità di un materiale di assorbire energia fino a rottura
Prova Jominy
Cilindro normato con testa + larga → austenitizzato e posto in modo che il getto d'acqua colpisca solo la superficie inferiore → lo taglio a metà lungo la dimensione maggiore e vedo che è + duro in prossimità del getto d'acqua. Temprabilità → proprietà dell'acciaio ad assumere una struttura completamente martensitica → dipende dalla velocità di tempra. Elevato valore, curve CCT tutte a destra; Basso valore, curve CCT tutte a sinistra.
Trattamenti termici industriali
- Riscaldamento a T > A3
- Ricottura
- Normalizzazione
- Tempra martensitica
- Tempra bainitica
- Riscaldamento a TALI
- Rinvenimento
- Risultati speciali
- Tempra superficiale
Ricottura
Ricottura completa → riscaldamento a T = A3 + 50° → mantenimento a T = A3 + 50° per avere tutta austenite → raffreddamento a forno spento
Troppo costoso e mi impedisce di usare il forno
Ricottura isotema → riscaldo e mantengo a T = A3 + 50° → raffreddo in un secondo forno a T < A3 costante → completo il raffreddamento all'aria
Scopo: annullare i precedenti trattamenti termici addolcire il materiale x rendemlo + lavorabile
T di rinvenimento:
- 100° - 250°C → Distensione → Avviene in olio x evitare cricche
- 250° - 450°C → Addolcimento → Decomposizione martensite in fase iniziale e scomparsa austenite residua
- 450° - 700°C → Fascia ideale x miglior compromesso durezza-tenacità! Si crea sorbite (= ferrite)
Malattia di Krupp:
Di solito x gli acciai al cromo, il rinvenimento a 500/600°C causa un improvviso infragilimento a seguito dell'eccessivo mantenimento a questa T → Posso senno ripristinare la tenacità ripetendo il rinvenimento a T > 500/600°C e raffreddando velocemente, oppure metto il molibdeno oltre al cromo nella lega
Tempra superficiale
T. superficiale
- Riscaldamento a T d3 solo della superficie del pezzo (qualche mm) x avere solo austenite con delle spire e sfrutto l'effetto joule
- Raffreddo con un mezzo temprante idoneo in modo da avere solo martensite
- Rinvengo a 200/300°C x avere superficie durissima
Scopo: avere un materiale tenace e che allo stesso tempo resista all'usura superficiale
Trattamenti chimica industriali
- Cementazione
- Nitrurazione
Scopo: elevata durezza superficiale ma elevata tenacità al cuore
Cementazione
Cementazione (gassosa)- Austenitizzazione del materiale in ambiente ricco di CO₂ o CH₄ → L’austenite che è CFC facilita l’ingresso di C nella sua struttura + spaziosi: partendo da un acciaio ipoeutettoidico (~0,2% C) tipicamente si arriva ad avere una superficie eutettoidica (~0,8% C), cioè nucleo 0,2% C e superficie 0,8% C → buona tempra
ACCIAI → leghe ferro-carbonio
ELEMENTI DI AGGIUNTA AL CARBONIO:
- NICHEL → sposta le curve CCT a destra; molto costoso e quindi di solito presente in poche quantità tranne che negli inox austenitici.
- MANGANESE → sposta le curve CCT a destra + usato x desolforazione
- CROMO → sposta le curve CCT a destra ha genera malatta di Krupp quindi metto anche molibdeno; se Cr > 12 % → acciaio inox perché deve legarsi all'ossigeno x creare superficie che non si corrode.
ELEMENTI DA EVITARE:
- OSSIGENO → forma ossidi, dannosi perché durissimi!!
- aggiungo alluminio allora x formare un ossido galleggiante che si unisce alla scoria così tolgo l'ossigeno (acciai calmati)
- IDROGENO → crea fragilità;
- ZOLFO → pericoloso x le saldature;
CLASSIFICAZIONE ACCIAI
GRUPPO I
- Acciai che non vanno trattati;
- Nome assegnato in base all'uso + valore;
- Caratteristica peculiare (es. R3);
- Contengono poco carbonio;
- Costituiscono la stragrande maggioranza degli acciai utilizzati!
GRUPPO II
- Acciai da trattare;
- Nome: simbolo X (a volte), tenore di C, sige di altri elementi e infine numeri che riconducono alle loro percentuali;
- Acciai di migliore qualità;
- % di elementi aggiunti piuttosto alta, a differenza di quelli del I gruppo!
- 2 SOTTOGRUPPI:
- 2.1 Acciai non legati → Solo carbonio
- 2.2 Acciai legati → Bassolegati (niente sopra 4%)
- Autolegati (tanti aggiunti)
L’isteresi ha un ruolo fondamentale → le curve del diagramma di Snit di ritrifredd. si spostano verso dx e verso offset, se riscald.;
inoltre, martensite qui è cubica e non tetragonale → lavorazione è facile ma poco resistente quindi divengo a 500°C.
A3 non è in alto rispetto a A3raffr. Quindi scelgo il pezzo X un po’ di tempo e gli elementi inclusi nel materiale formano precipitati (sto invecchiando la martensite) ottengo una ris. meccanica migliore di quanto la posso avere in un normale acciaio ferro-carbonio; tra gli elementi posso avere molibdeno e cobalto.
9° sottogruppo: Acciai da utensili
Ho bisogno di un acciaio molto duro e che non si usuri xke devono essere usati migliaia di volte → lavorano durante i processi di formatura; la formatura avviene con diverse tecniche:
- Fondenza: rendo liquido il materiale (che deve essere fatto solidificare in uno stampo da usare moltissime volte) ↳lo stampo è fatto con acciaio da utensili;
- Stampaggio: scaldo il materiale senza fonderlo e con uno stampo gli faccio prendere la forma che mi interessa →lo stampo è fatto con acciaio da utensili.
Quindi non sono ammesse deformazioni e non si richiedono tratt. superficiali! Cosa contiene? 0,25 < C < 2 % (x elemento e x carburi);
Caratteristiche: insensibilità di addolcimento al rinvenimento e elevata durezza!!
Acciai rapidi
Acciai che servono x utensil che operano ad alte velocità di taglio.
Si distinguono in:
- Super rapidi → fino a 40 mm/min, ferreutetodici con cobalto e tungsteno;
- Rapidi → fino a 30 mm/min, afco e contengono tungsteno;
- Semi rapidi → contengono ancora meno tungsteno;
Caratteristiche: sopportano bene il calore senza addolcirsi; crescita della durezza al rinvenimento (grazie al W).
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