Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 1 Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica e Comunicazione, prof. Maria Catricalà Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

AFFISSI CIRCONFISSI

all’interno della base lessicale come in GE­seh­EN

latino Si aggiungono sia

Lath/e (nasconditi) all’inizio che alla fine

La morfologia studia le PAROLE (minima combinazione di

PREFISSI SUFFISSI morfemi): elemento delle lingue che consiste in una o più

STRA­ ­ETT

unità foniche nel parlato e di rappresentazioni grafiche nello

scritto e che funziona come portatore di significato (Bloomfield: “ forma libera minima”)

DEFINIZIONE MULTIFATTORIALE: una parola è tale se rispetta queste condizioni

• CONDIZIONE DI PAUSABILITA’: prima e/o dopo una parola è virtualmente possibile una

pausa

• CONDIZIONE DI NON-INTERROMBILITA’: dati due elementi il loro ordine può essere

modificato nella catena sintagmatica

• CONDIZIONE DI ISOLABILITA’: gli elementi possono costituire di per sé un enunciato

Semiotica / semiologia: studia attraverso il significato delle parole altri modi per ordinare e

classificare le parole

PAROLE COMPLESSE (De Mauro “polimeriche”): composte da più parole

fonologiche/morfologiche

• Non consentono cambiamenti sinonimici all’interno (es. cavallo da battaglia > guerra) o

variazioni flessionali

• Non possono essere interrotte con l’interposizione di altre parole

• Non permettono cambiamenti nell’ordine

PROCESSI MORFOLOGICI: modificazione delle parole (per natura)

• AGGIUNTA: addiziona mento di materiale morfologico alla radice

• CANCELLAZIONE: processo opposto all’aggiunta

• RADDOPPIAMENTO / REDUPLICAZIONE: ripetizione completa o parziale della base es.

calmo calmo

• ALTERNANZA: vocalica o consonantica: modificazione del materiale vocalico o

consonantico es. sing > sang > sung (SUPPLETIVISMO)

• MODULAZIONE: modificazione elementi soprasegmentali (es.accenti) es. càpito, capìto,

capitò

• SANDHI (=fusione): processo di assimilazione = modifica i segmenti fonologici ai due lati

del confine

• CONVERSIONE: il nome di una categoria passa ad un’altra senza cambiare la sua struttura

fonologica es. volere (verbo) > il volere (nome)

ETIMOLOGIA: studio dell’origine e della storia di una parola

Nell’Antica Grecia Platone si interrogava sull’origine delle parole (Cratilo).

• Naturalmente : imitazione del mondo esterno

• Arbitrariamente : per fattori culturali

1669: origini della lingua italiana > primo vocabolario etimologico italiano

NEOLOGISMO: creazione di un nuovo termine

Slittamento da • Eponimi: nomi derivati da nomi propri ( es. Bic, Montgomery, Sandwich)

nomi propri a • Toponimi: nomi derivati da luoghi geografici (es. denim, jeans, tulle)

comuni • Neologismo puro (es. TUTA, Quark, Rinascente)

• Prendere una parola da un’altra lingua (es. croissant, macaron, pizza)

• Traduzione fedele (es. scrape-sky = grattacielo)

• Combinazione: due parole separate che ne formano una sola o unione dell’inizio di una

parola con la fine dell’altra

• Riduzione: riduzione di una parola (es. egregio > egg, signore > sig.)

• Retroformazioni: parole costituite da analogia errata. Formazione di una nuova parola a

partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati

erroneamente (es burkini da bikini)

• Conversione: cambiamento della funzione di una parola ( es. butter > to butter)

• Acronimi: parole formate dalle iniziali di ogni componente

• Derivazioni: formazione di parole aggiungendo affissi

SINTASSI (combinazione di entità semplici in entità complesse): studia il modo in cui le parole si

combinano in un unità di livello superiore e mettono ordine fra i vari elementi all’interno di frasi e

periodi. I collegamenti sintattici costituiscono lo scheletro del testo linguistico. – l’uomo usa una

sintassi molto complessa.

Serve a collegare più frasi e connette più eventi

GRAMMATICA GENERATIVA: regole esplicite per l’organizzazione della grammatica

(Chmosky: la grammatica può essere espressa in termini matematici.

• Numero finito di regole > numero infinito di strutture (produttività)

• Organizzazione di una struttura ben fatta per capire il significato e le funzioni di ciascun

componente. Ogni lingua ha il proprio ordine per i componenti di una frase – schemi

precostituiti

STRUTTURA SUPERFICIALE: come appare una frase linguisticamente

STRUTTURA PROFONDA: il vero significato di una fase

REGOLE:

• RICORSIVITA’: le regole possono essere applicate un numero infinito di volte per creare

nuove frasi (da frasi semplici e frasi complesse)

• OCCORRENZA: stabilire le parole che possono ricorrere o no e quali sono le posizioni di

tali occorrenze

• CRITERIO DISTRIBUZIONALE: le parole si dispongono all’interno di una frase secondo

la classe a cui appartengono

STRUTTURA SINTAGMATICA: SN + SV

SINTAGMA NOMINALE: il sintagma che ha per testa un nome [solo soggetto]

Specificatori (articoli, dimostrativi), modificatori (modificano l’estensione del nome), apposizioni

(aggiunta di informazioni), s.prep, classificatori (solo in alcune kingue), frasi relative (subordinate

che specificano qualcosa)

SINTAGMA VERBALE: che ha per testa un verbo [più ricco di componenti]

Verbi, avverbi, argomenti (che argomentano la natura del verbo), frasi dipendenti

Per rappresentare la struttura sintattica (struttura gerarchica):

• DIAGRAMMA AD ALBERO:

• A SCATOLA

• CON PARENTESI (SN->SV)

Il SINTAGMA (combinazione di unità grammaticali) è un costituente > è un insieme di parole

(COSTITUENTE = unità linguistica che fa parte di una costruzione più ampia. Tra i costituenti si

creano rapporti di precedenza o dominanza)

Unità minima di una catena sintattica. E’ un’unità a cannocchiale che può contenere uno o più

sintagmi minori e può essere compreso in un sintagma maggiore.

Es. Giovanni dorme in camera sua > struttura sintagmatica

Possono essere:

• DIPENDENTI / INDIPENDENTI: se due o più sintagmi sono dipendenti tra loro

Per identificarli: sostituzione o commutazione

• UNILATERALI / BILATERALI: dipendenza unilaterale quando c’è un costituente

dominante da cui l’altro dipende

Dipendenza bilaterale: nessuno ha più “potere” sull’altro

• CONTINUI / DISCONTINUI: in base all’organizzazione sintagmatica. Quando gli elementi

dipendenti non sono vicini tra loro e viceversa

STRUTTURA SINTAGMA: testa + complemento (< dipende dalla testa)

Impone a tutto il sintagma il proprio Es. funziona (T) bene (C)

comportamento

In base

alla

struttura • Endocentrico : quando la testa sta nel sintagma

• Esocentrico : quando la testa non sta nel sintagma (sintagmi preposizionali o sPrep – quando

incorporano una proposizione)

ANALISI SINTAGMATICA: individua la struttura delle parole (componenti)

Riconoscimento dei sintagmi > test si scompone la frase nei vari costituenti

Meccanismi di espansione: a ciascuno dei componenti si possono aggiungere altri componenti

• Ricorsività

• Incassamento: quando un sintagma ricorre come componente in un altro sintagma

Es. ho visto l’uomo che avete invitato a cena Organizzata in maniera gerarchica

SINTASSI: abilità comunicativa umana Morfi > parole > sintagmi

Rispetto agli animali:

• Gradualità diversa

• Forte grado di articolazione

• Più complessa

Può essere usata anche per altri codici

Funzione di:

• Rendere più efficienti i messaggi

• Ridurre l’ambiguità

• Determinare significati contestuali

VALENZA VERBALE: a seconda del numero di argomenti che accompagnano il verbo

• Avalenti : nessun argomento (es. nevica, piove…)

• Monovalenti : un argomento

• Bivalenti : due argomenti

• Trivalenti : tre argomenti

Ci sono elementi che richiedono la presenza di altri elementi:

• Argomenti (obbligatoria): partecipano al contesto

• Elementi circostanziali (facoltativi): forniscono il contesto

VALENZA DEI NOMI: (dipende dai contesti)

• Nomi argomentali : seguito da un complemento di specificazione (es. la patente di Gianni)

• Nomi non-argomentali : l’argomento che segue indica una relazione di possesso

FRASI (sono sintagmi > sono costituiti da sintagmi minori di varia estensione): forme linguistiche

indipendenti, non comprese attraverso alcuna costruzione grammaticale in una forma linguistica maggiore

(Bloomfield)

CLAUSOLA: raggruppamento di parole > unità sintattica intermedia tra il sintagma e la frase

• GRAMMATICALE: deve contenere almeno un predicato Per essere

• SEMANTICO: deve rappresentare uno stato, un evento una clausola

• SINRATTICO: deve poter far parte di una frase più estesa

• FONOLOGICO-INTENZIONALE: per capire l’intenzione del messaggio

Funzioni della clausola > scambio comunicativo

• Funzione predicativa > fornire informazioni

• Funzione pragmatica > lasciar intendere un significato implicito

Le clausole sono classificate per:

• Funzione gerarchica: principali (possono stare da sole) e subordinate (non possono stare sole)

• Modalità: quelle che danno informazioni

quelle che non danno informazioni

• Polarità: forma affermativa o forma negativa

• Marcatezza: messa in rilievo di un costituente [clausola marcata] o no [clausola non marcata]

Es. non marcata: tuo fratello ha preso la macchina

Marcata : la macchina l’ha presa tuo fratello

Esistono CLAUSOLE SEMPLICI (NUCLEARI) dove nessun costituente è a sua volta una clausola o

CLAUSOLE COMPLESSE che sono costituite da più clausole semplici

CLAUSOLE SEMPLICI: sono composte da un nucleo + elementi facoltativi o circostanziali

ELEMENTI Elementi del nucleo Possiamo eliminarli senza intaccare

AVVERBIALI PARTECIPANTI ( SN + pronomi il senso della frase

(modificatori) +

Relazione tra questi: stabilita dal

verbo

L’insieme degli argomenti di un

verbo

STRUTTURA ARGOMENTALE

0: oggi piove

1: Emilia ride

2: i ragazzi non leggono i giornali

Posizioni speciali periferiche (pp): poste ai lati per dare enfasi (chi, quando…)

Ordine dei costituenti: in base alla tipologia sintattica di ogni lingua

Componenti maggiori: s – o – v

Seguono un ordine non-marcato (naturale)

Possono subire movimenti (spostamenti dei componenti)

Tipi di clausole semplici

• CLAUSOLE NOMINALI: SN (sogg.) + predicato nominale [no verbo]

• CLAUSOLE VERBALI: SN + SV(> determina la struttura argomentale)

Clausole subordinate:

• CLAUS

Dettagli
A.A. 2016-2017
27 pagine
6 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta.vannelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica e comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Catricalà Maria.