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ARMANDO TESTA
agenzia leader in italia, si ostina a rimanere indipendente e a non farsi comprare da altri colossi internazionali.
1. Lines → Pippo http://www.youtube.com/watch?v=uKVTdMhgamA
2. Caffè Paulista → Caballero e Carmencita http://www.youtube.com/watch?v=_elqPaIXHQ
Stile: deve molto alle radici di graphic design, per questo i lavori per carta stampata hanno un innegabile appeal.
L'obiettivo principale è quello di provocare un impatto. Gli annunci sono spesso molto semplici, con una singola
immagine su sfondo bianco, caratteristiche che li rendono riconoscibili a prima vista. Testa credeva che il grande
advertising dovesse far sentire lo spettatore a disagio, perché altrimenti non sarebbe stato notato.
Quando nacque Carosello, Armando iniziò a sperimentare la tecnica dell'animazione in stop motion, creando
personaggi come per la carta stampata ed adattandoli alla televisione. Grazie al formato della trasmissione gli fu
possibile inventare dei veri e propri sketch comici, che consentirono al pubblico di affezionarsi ai personaggi
creati. Riuscì dunque a trasformare alcuni brand in icone della cultura popolare.
Maurizio Sala, attuale direttore creativo, crede che l'advertising italiano debba essere ridefinito, poiché non
viene riconosciuto a livello internazionale come un'advertising innovativo. Ciò su cui vorrebbe puntare è lo stile
e lo humor, secondo lui tratti tipici della cultura italiana.
EMANUELE PIRELLA
Padre del copywriting italiano, lavorò con l'art director tedesco Michael Gottsche, con cui lanciò nel 1971
l'Agenzia Italiana.
1. Jesus Jeans ingaggiarono Oliviero Toscani, a quei tempi ancora sconosciuto. “Non → avrai altro jeans
all'infuori di me” → donna con la zip abbassata, senza biancheria
http://3.bp.blogspot.com/_7DplMTkHvE/TQDZPkHblxI/AAAAAAAACbI/ly2FeRF1o0o/s1600/jesus_jeans.jpg
Annuncio che mischia sesso, religione e moda in un paese cattolico: “Chi mi ama mi segua”
http://www.denimblog.com/wpcontent/uploads/2009/01/125_19_zoom.jpg
Dopo aver venduto l'agenzia alla BBDO, la lasciarono ed avviarono la Pirella Gottsche. I clienti non erano tra i
più affermati e per questo lasciavano spazio alla creatività.
OLIVIERO TOSCANI
Lavori più importanti per la Benetton negli anni '90, responsabili per il fenomeno chiamato shock advertising. Benetton
non gli diede restrizioni, se non per il fatto che la campagna dovesse essere diversa ed internazionale. Le sue foto
diventarono benzina per alimentare il fuoco del dibattito, non semplici pubblicità. Toscani vedeva il suo lavoro come
una forma d'arte e non vedeva nessuna contraddizione nel fatto che fosse finanziato dalla pubblicità. La sua
intenzione non era quella di vendere maglioni, ma il risultato fu comunque quello. “Il prodotto è sempre più o meno lo
stesso, la differenza sta nella comunicazione.”
http://socialmediares.files.wordpress.com/2011/04/olivierotoscanibenettonthumb.png
http://www.maperchetihocomprato.mgeco.com/gallery/05.jpg
http://3.bp.blogspot.com/g1cXh7IZ4HA/TzPlGQj7KaI/AAAAAAAABiU/z4Cm7KZXu3o/s640/toscani+guerra.jpg
http://chichsterthefashionister.files.wordpress.com/2010/03/3192.jpg
http://3.bp.blogspot.com/ckLOe5z7GFs/TdRKm1e5qOI/AAAAAAAABIY/UT8jEVyCteg/s1600/united_colors_of_benetto
n.jpg
http://static.theurbn.com/wpcontent/uploads/2010/08/olivBenettonaids.jpg
Sulla scia di Toscani, troviamo altri lavori internazionali:
1. Trevor Beattie, TBWA, Wonderbra http://cutoday.files.wordpress.com/2010/05/wonderbra1.jpg e French
Connection UK (“FCUK Fashion!”)
http://files.coloribus.com/files/adsarchive/part_278/2785955/file/frenchconnectionukfcukfashionsmall67478.jpg
2. Tom Ford, Opium di Yves Saint Laurent
http://4.bp.blogspot.com/i3_igk93OxY/T2Nmv6yQX5I/AAAAAAAABHU/MJIg4SpZc4E/s1600/Sophie+Dahl+
+opium.jpg filone definito “porno chic”
GERMANIA
Anche le agenzie tedesche sono reputate poco creative e campaniliste. Parte della responsabilità è dovuta al fatto
che la TV commerciale sia arrivata solo nel 1979, ma sicuramente la Germania è più una nazione produttrice che
promotrice.
Laboratorio creativo HEYER&PARTNERS, creò le basi per la campagna “I'm lovin' it” di McDonalds.
JUERGEN SCHOLZ
negli anni '60 fu uno dei fondatori di Team, ora diventata Team/BBDO. Poi nel 1981 si mise in proprio e fondò la
Scholz&Friends, che fiorì grazie alla sua strategia di stare sempre un passo avanti. In seguito alla caduta del Muro fu
la prima agenzia ad entrare nella ex Germania dell'Est. Si fuse poi con la UVE, agenzia televisiva, integrando così il
servizio di produzione degli spot. L'intera agenzia è basata sul concetto che le varie divisioni devono essere
costantemente in contatto, in modo da integrare le proprie competenze nelle varie campagne.
1. FAZ, quotidiano di Francoforte “c'è sempre una mente brillante dietro” → personalità famose fotografate dietro
il giornale, che lasciava però intuire i loro lineamenti.
GGK
Agenzia svizzera con filiali in Germania che in seguito si è unita al gruppo Lowe, fu fondata nel 1959 ed era
considerata negli anni '70 come l'agenzia più creativa del paese. In questa agenzia lavorò il creativo JeanRemy von
Matt, che poi lasciò per unirsi a molte altre agenzie.
1998 avvia la sua agenzia, installando un cavallo di Troia alto 4 metri all'ingresso, per ricordare allo staff che “il
buon advertising è attraente all'esterno, ma il suo vero nucleo è indirizzato ad un bersaglio preciso”.
1. BMW, pubblicità comparativa → uomo guida una BMW e ascolta una canzone che dice : “ Oh Lord won't you
buy me a Mercedes Benz”. L'uomo getta la cassetta dal finestrino.
http://www.dailymotion.com/video/x5gn24_bmwz31999ohlordcommercialcomm_creation → nel 2007
Mercedes gli affidò la sua campagna pubblicitaria ed abbandonarono BMW.
10- MEDIA
Dal concetto di agenzia pubblicitaria moderna il dipartimento media è stato tagliato fuori ormai da tempo. Questa
scissione è critica perché ormai le campagne pubblicitarie sono organizzate su diversi media e ciò implica la necessità
di una pianificazione attenta e ben integrata con l'organizzazione della campagna.
GILBERT GROSS
Inizialmente la commissione richiesta per la collocazione delle pubblicità nei vari spazi era del 15%. Gross iniziò a
negoziare gli spazi a prezzi più bassi, contrattando con i direttori dei giornali per ottenere degli sconti. In questo modo
si faceva pagare dalle agenzie come freelance per la ricerca degli spazi, così che le agenzie potessero ottenere degli
sconti dai giornali e che il giornale potesse vendere più spazi per poter abbassare il prezzo. → nuova professione,
Media Buyer indipendente, assieme all'azienda di media buying che diventò poi la Carat (1966).
Nel 1993 venne però introdotta la Loi Sapin, progettata per la trasparenza del mercato francese, che prevedeva una
tariffa fissa per la vendita degli spazi. La professione di media buyer si trasformò quindi in consulenza per l'acquisto di
spazi media e creazione di strategie.
CHRIS INGRAM
Inizia la sua carriera barattando spazi media in cambio di servizi offerti dall'agenzia pubblicitaria. Fonda la CIA nel
1976. Nel 1978 l'Office of Fair Trading abolì la tariffa fissa del 15%, aprendo così il mercato. La CIA fu comprata dalla
Saatchi&Saatchi e cambiò il suo nome in Zenith.
Nel 2000 la Naked ha dato il via a una nuova concezione di agenzia, pensata per aiutare il cliente a coordinare le
varie discipline. Un'altra serie di agenzie, che prima avevano aderito a questa separazione del dipartimento media,
stanno ora tornando alle origini (BBH e TBWA). La filosofia dei media planner è però quella del media neutrality, e
cioè che se c'è un media più economico che si adatta meglio o allo stesso modo alle esigenze del cliente, bisogna
usare quello. Spesso, quando il dipartimento media era integrato, l'azienda consigliava comunque il media più costoso
perché riusciva ad incrementare i guadagni, magari a discapito della riuscita della campagna.
11- CONSOLIDAMENTO SOCIETARIO
OMNICOM
nasce dalla fusione delle due agenzie DDB e BBDO sotto forma di holding. Già dal loro primo contatto, Reinhard (che
seguì la creazione della Omnicom) Bernbach si erano trovati a condividere i loro ideali riguardo l'advertising e
avevano capito che, nel giro di pochi anni, ci sarebbe stato spazio solo per le piccole boutique creative e per i giganti
dell'advertising. Loro in quel momento si trovavano esattamente in mezzo, circa al tredicesimo posto sul mercato, e
stavano cercando una via di fuga. Anche se Bill Bernbach non era mai stato incline all'internazionalizzazione della sua
agenzia, l'idea di Reinhard di prendere i principi della DDB ed applicarli ai nuovi media e al mercato globale lo
convinse a prendere in considerazione l'offerta; offerta che però venne rifiutata dai suoi successori, fino a quando non
gli proposero una fusione a tre tra DDB, BBDO e Needham Harper (agenzia di Reinhard, a Chicago). Gestire una
fusione del genere per Reinhard fu complicato in quanto l'atteggiamento dei manager delle agenzie era tipicamente
“noi contro di loro”, per affermare chi avesse più potere. Attualmente però l'agenzia, guidata da
Crawford, è ammirata per la sua politica e lascia ampia libertà alle agenzie della holding.
WPP
include la TWA, la Ogilvy&Mather, la Young&Rubicam e la Grey. L'operazione di fusione è stata interamente gestita da
Sir Martin Sorrell, che attualmente continua a gestire la WPP. Sorrell credeva che le componenti non pubblicitarie del
marketing fossero sottovalutate e si applicò per formare un'azienda che fungesse da ricettacolo per tutte queste
attività “below the line”. Era anche convinto che i clienti cercassero soluzioni ai loro problemi e non fossero interessati
ai brand delle agenzie con cui trattavano.
INTERPUBLIC
Marion Harper fondò il gruppo holding Interpublic nel 1960. Era strutturato in modo che ogni agenzia gestisse un
diverso aspetto dell'advertising, al contrario delle altre holding che avevano per ogni agenzia una suddivisione
gestionale interna → integrazione orizzontale. Harper però non fu in grado di gestire questo gruppo di agenzie e fu
mandato via a metà degli anni '60.
PUBLICIS
Nel 1988 iniziò un'alleanza con la FBC, che andò bene fino a quando Norman Brown (CEO della FBC) non andò in
pensione e al suo posto arrivò Bruce Mason, che non era favorevole all'alleanza. La partnership venne scolta nel
1996. Iniziò du