Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Riassunto esame Lingua e Letteratura Italiana, prof. Zangrandi, libro consigliato Storia della letteratura italiana (1910-1945), Giulio Ferroni Pag. 1 Riassunto esame Lingua e Letteratura Italiana, prof. Zangrandi, libro consigliato Storia della letteratura italiana (1910-1945), Giulio Ferroni Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua e Letteratura Italiana, prof. Zangrandi, libro consigliato Storia della letteratura italiana (1910-1945), Giulio Ferroni Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua e Letteratura Italiana, prof. Zangrandi, libro consigliato Storia della letteratura italiana (1910-1945), Giulio Ferroni Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua e Letteratura Italiana, prof. Zangrandi, libro consigliato Storia della letteratura italiana (1910-1945), Giulio Ferroni Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CON GLI OCCHI CHIUSI, 1919

È il capolavoro di Tozzi. Con una narrazione in terza persona, in un succedersi di brani disposti come

frammenti, vi segue la vicenda, carica di elementi autobiografici, di Pietro Rosi e del suo innamoramento

per la contadina Ghisola, nipote di due vecchi contadini al servizio del padre di Pietro, Domenico. Il padre si

dimostra scontento degli atteggiamenti del figlio, della sua scarsa vitalità e il suo scarso impegno negli studi

e rimanda la ragazza dalla famiglia. Pietro vive in solitudine, continuamente rimproverato dal padre. Ghisola

intanto è diventata amante di un commerciante separato dalla moglie a Firenze. Pietro va a trovarla e le

ma lei è incinta e siccome l’amante non può più mantenerla decide di sposare

confessa il suo amore,

Pietro, facendogli credere di essere incinta di lui. Egli non vuole rapporti prima del matrimonio e questo fa

allontanare Ghisola. Ma poi, abbandonata dall’amante finisce in una casa di prostituzione. Pietro riceve una

lettera dove gli viene detto che Ghisola lo tradisce; lui si reca a Firenze in questa casa e di fronte all’uomo

ancora disposto a ignorare la realtà e perdonare, Ghisola si alza in piedi e a questo punto Pietro riesce a

vedere e a capire.

Analisi del brano “Pensiero di Ghisola. Morte della madre”: il padre Domenico non vede di buon occhio il

rapporto di Pietro con Ghisola e la caccia dal podere. Dopo una breve descrizione del paesaggio, il

racconto prosegue con gli scarsi progressi di Pietro negli studi e il proposito della madre Anna di consultare

il parroco di nascosto dal marito. Ma proprio in quel momento Anna muore in modo fulmineo. Tozzi

descrive nel brano le reazioni dei vari personaggi di fronte a quella morte. Da una parte Domenico, che col

di quello che è realmente, e dall’altra Pietro che invece

suo carattere violento sembra dimostrarsi più forte

non prova niente, che si costringe a imitare i gesti di dolore visti nelle altre persone. Poi, al momento del

funerale, è assalito da uno sgomento, dal desiderio di cancellare ogni presenza. E mentre segue il trasporto

in carrozza chiusa è costretto a subire l’estraneità degli sguardi di coloro che al passaggio si alzano in piedi

e allungano il collo per vedere meglio.

Analisi tematica: Pietro si presenta come un inetto, il cui non voler vedere è anche un modo di sfuggire alla

Il personaggio chiudendosi nella sua inettitudine vive l’estraneità dell’io ai processi sociali.

vita. La morte di

Anna è conseguente alla sua natura, al suo carattere remissivo, alla sua tendenza a mettersi sempre da

parte, a subire tutta la violenza. Temi: delusione, crudeltà, sofferenza, solitudine.

Analisi linguistica: brevità dei periodi, breve discorso diretto.

Il podere, 1921, Tre croci, 1920 LUIGI PIRANDELLO

grave dissesto economico per l’allagamento di una

VITA: Girgenti,1867-1936. La famiglia subisce un

miniera che fece perdere tutto il capitale investito. La notizia causò nella moglie una gravissima crisi. Il

successo del teatro lo porta a viaggiare (i buoni rapporti con Mussolini gli consentiranno di trovare

parte dell’Accademia d’Italia

finanziamenti). Si lega a Marta Abba. Fece e gli fu assegnato il premio Nobel.

ELENCO DELLE OPERE:

L’esclusa, 1901

IL FU MATTIA PASCAL, 1904

In seguito ad alcune disgrazie familiari, Mattia fugge da casa e approda a Montecarlo, dove vince una

grossa somma alla roulette. Durante il viaggio di ritorno per caso legge sul giornale di una persona trovata

morta suicida al suo paese, che la moglie ha identificato come il suo. Decide allora di accettare questa

morte e di vivere sotto il falso nome di Adriano Meis. Va a vivere a Roma in una pensione frequentata da

strani personaggi. Qui nasce l’amore con la figlia del padrone di casa, Adriana; potrebbe iniziare una nuova

vita con lei, ma non può farlo perché il nome che ha assunto non esiste per lo stato. Decide allora di

abbandonare Roma inscenando un altro suicidio per annegamento e di risorgere come Mattia ancora.

si è fatta un’altra famiglia. Rinuncia cosi alla vecchia identità e

Torna al suo paese, ma scopre che la moglie

si accontenta di vivere in biblioteca, scrivendo la sua storia e aspettando la sua terza e definitiva morte.

“Prima dell’inizio”:

Analisi del brano alla narrazione vera e propria Pirandello fa procedere due premesse.

d’incertezza

La prima è una dichiarazione sull'identità stessa del personaggio, che si riferisce a un tempo

passato dove era sicuro del suo nome (Mattia in riferimento a matto, Pascal a Pasqua, quindi resurrezione)

confrontandolo con un presente dove è andato perduto. Presenta la sua condizione di bibliotecario; quando

ha ormai perduto la propria identità comincia a scrivere la propria autobiografia. La seconda parte,

chiamata filosofica, vuole mostrare come l’autobiografia si può svolgere solo rifiutando i modelli tradizionali,

mentre il bibliotecario Pelligrinotto lo esorta a scrivere un testo condotto sul modello di quelli che ci sono

chiamata in causa la rivoluzione copernicana che ha fatto perdere all’uomo il

nella biblioteca. Viene inoltre

posto centrale dell’universo e ha ridotto all’inessenzialità tutte le sue vicende. Solo dimenticando

l’inessenzialità delle vicende e dei sentimenti umani Matti potrà parlare della propria vita e farne romanzo.

finzione, fallimento, l’aspirazione a una possibile estraneità alla società, maschera,

Analisi tematica:

l’inettitudine, il caso.

Analisi linguistica: non utilizza un linguaggio né alto né popolare. Utilizza molto il dialogo e predilige il

discorso diretto. Lo stile è chiaro, semplice e scorrevole.

L'umorismo, 1908, I vecchi e i giovani, 1909, I viceré, Suo marito, 1911, Quaderni di Serafino Gubbio

operatore, 1925

NOVELLE PER UN ANNO, 1922: si aggiunge postumo Una giornata, 1937. Intendeva rifarsi a una

struttura aperta, una novella al giorno per un anno intero, senza nessun ordine. Dei 24 volumi ne portò a

termine soltanto 14. Nel suo sviluppo ha al centro l’ambiente siciliano e girgentino (personaggi di tutte le

classi sociali che crea gesti, comportamenti, situazioni stravolte, che si fissa in maschere grottesche) e

che si ostinano a difendere l’immagine di sé di fronte

quello piccolo borghese romano (professori, impiegati

Il caso e l’aggressività sono presenti in questi personaggi. Dietro

a una società dominata da regole ferree).

tanti casi e comportamenti si affacciano i segni traumatici avvenuti in qualche momento originario, un male

da cui non è possibile liberarsi. Nelle novelle Pirandello usa un linguaggio comune, un medio italiano

borghese e piccolo-borghese. Evita ricerche di preziosità, lavora sulla sintassi, ma anche sul lessico, ricco

di termini ibridi, in cui si mescolano caratteri colti e dialettali, aperture verso il linguaggio tecnico e

burocratico. “Una giornata”:

Analisi del brano il discorso si svolge in prima persona. Partendo da una condizione di

sonno e di incoscienza, il personaggio viene buttato fuori dal treno nella notte, la novella segue l’ingresso

nella vita concentrato in una sola giornata. Il buio iniziale è illuminato solo da uno spettrale lanternino cieco

che sparisce dietro la stazione, ma poi il personaggio si incammina in una città, atterrito anche dall’eco dei

propri passi. Lo stupore del personaggio è rafforzato dal fatto che per tutti gli altri quella realtà sembra del

tutto ovvia e naturale, e allora anche per lui scatta la necessità di comportarsi come gli altri. A questo punto

si affaccia la scoperta di aver lavorato, nonostante la sensazione di non sapere far nulla. Egli avverte poi

uno strano impaccio per l’abito che porta, si fruga addosso e scopre un portafoglio dove trova una piccola

immagine sacra, segno di una fede dimenticata, e una fotografia di una bellissima giovane. L’uomo spinto

dalla fame si reca in una trattoria, dove si accorge di essere ben conosciuto, di essere trattato come un

ospite di riguardo, e dato che il biglietto che vuole pagare è fuori corso, si reca alla banca, dove è ben

ricevuto e gli viene dato addirittura un libretto degli assegni. Ormai entrato nella propria identità, si accorge

di avere un’automobile con un autista e una casa, dove si reca e trova la stessa donna della fotografia. Ma,

passata la notte, ella è svanita e guardandosi allo specchio il personaggio si scopre ormai vecchio.

Appaiono poi in rapida successione i figli e i figli dei figli. Ormai non potendo più muoversi dal posto in cui è

stato fatto sedere, resta a guardare i suoi figli stessi, anch’essi vecchi.

tema dell’incoscienza,

Analisi tematica: essere buttato fuori da un treno si pone come evidente figura della

l’assumere

casualità di una nascita, di un ingresso nel mondo sentito come una caduta, il sogno, un ruolo e

un abito, angoscia).

il teatro di Pirandello appare guidato da un’attenzione

IL TEATRO: esasperata ai meccanismi scenici, agli

incastri tra finzioni e recitazioni diverse, tra apparenza e realtà. La rappresentazione teatrale rivela come la

vita stessa non è altro che una costrizione al teatro, come ogni essere umano è insediato nella duplicità,

dalle maschere, da ciò che lo sguardo degli altri proietta su di lui. Al centro vi sono quasi sempre

complicazioni famigliari, rapporti deviati, entro lo schema del triangolo (moglie-amante-marito). A questo

teatro si adatta la definizione di grottesco usata per tutto un gruppo di esperienze drammatiche che

esprimono i loro risultati più significativi negli anni della prima guerra mondiale. Tra le opere essenziali vale

ricordare: Pensaci Giacomino, Cosi è se vi pare, Il giuoco delle parti 1918. Anche il teatro dialettale (La

patente, La Giara, Liolà 1916)

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE, 1921

Mentre una compagnia di attori sta provando Il giuoco delle parti, irrompono sulla scena sei figure spettrali,

membri di una famiglia (il Padre, la Madre, la Figliastra, il Figlio, il Giovinetto, la Bambina), personaggi

dall’autore che li ha concepiti, i quali chiedono con insistenza al capocomico di mettere in scena il

rifiutati

dramma che hanno vissuto. Dopo molto resistenze, essi convincono la compagnia ha prendere in

considerazione la loro richiesta, provando a rappresentare la loro storia: ma ne derivano scontri tra i

personaggi stessi, che raccontano e ripetono scene della loro vita, e gli attori, che cercano di

Alla fine l’irruzione finisce per disintegrarsi, facendo sparire i

rappresentarle con i loro mezzi teatrali.

personaggi con una sospensione che non è una conclusione e lasciando l’opera aperta.

“L’irruzione dei personaggi”: vi &eg

Dettagli
A.A. 2016-2017
16 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lazzerimartina9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Zangrandi Silvia.