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Ungheria. Ricordo rievocato in →

→ DAILY NEWS NACH BRECHT 1989. Si ricorda la figura di Imre Nagy, il politico ungherese

trucidato nella rivolta (sopracitata) dalle forze armate sovietiche e tradito dal compagno

Kadar. Il corpo di Nagy venne poi riesumato nel 1989 in Romania, dopodiche segue la

citazione da “A coloro che verranno” di Brecht.

AUTOCRITICA. Dalle rovine del comunismo si passa all’individualita dell’io lirico. L’ideologia

utopica e finita e a cio corrisponde una perdita di senso logico nel testo. Viene messa in

dubbio anche la verita: differenza tra l’ideologia fondante della DDR e cio che guardavano i

media occidentali, ossia lontano (traduzione letterale di FERN SEHEN).

Per anni la DDR ha incatenato il popolo in un mare di menzogne. A questo tema risponde

anche l’uso dell’inglese, espressione anche del suo uso sempre maggiore: BONES and SHOES

(ossa e scarpe) sono i meri resti di una tragica esperienza reale (gli stessi di Imre Nagy);

DAILY NEWS (le notizie del TG) totalmente diverse dagli autoreferenziali media orientali.

Per Muller quindi il ‘900 puo riassumersi in un volto bifronte: da una parte Hitler, dall’ altra

Stalin.

7. In difesa del nostro Paese – V. Braun, S. Heym, C. Wolf

Nel 1989 da Ottobre a Novembre si susseguono molti eventi importanti: il 7/10/1989 ricorre

il quarantennale della fondazione della DDR, ma gia da questo mese cominciano durissime

rivolte; il 4/11/1989 un milione di manifestanti si radunano ad Alexanderplatz per chiedere

riforme democratiche; il 9/11/1989 viene aperto il primo varco nel Muro. Tutto a un tratto la

Storia accelera il suo corso.

Il 24/11/1989 Braun, Heym e Wolf sottoscrivono e invitano il popolo a sottoscrivere

quest’appello. Esprimono una posizione ben chiara: vogliono cancellare il ricordo

dell’oppressione d’impronta stalinista per far rinascere all’interno della DDR una societa piu

solidale, affinche il socialismo diventi una valida alternativa alla Repubblica Federale. Aleggia

l’incubo di quella che fu l’annessione dell’Austria all’interno del Terzo Reich nel 1938, non

vogliono la stessa sorte. La DDR deve continuare a esistere.

8. Brevi considerazioni di un senza patria – Gunter Grass

Opinione di Grass riguardo l’unificazione della Germania. Viene chiamato da un passeggere

su un terno “traditore della patria” solo perche e contro la rinascita di uno Stato unitario

fondato sul pregiudizio. Secondo l’opinione pubblica dei giornali ogni forma di socialismo

doveva crollare (anche quello “dal volto umano” voluto da Dubček durante la primavera

praghese): deve nascere, quindi, il capitalismo occidentale su tutta la linea. Ma Grass rifiuta

tutto cio: egli vorrebbe una Germania a piu voci, perche non si potrebbe aiutare la DDR a

risollevarsi? Per Grass la soluzione sarebbe la creazione non di uno Stato unitario bensi di

una Confederazione di stati tedeschi, la BRD e la DDR, accomunati da una Kulturnation, il

sentirsi tedeschi da un punto di vista culturale. Non e possibile cancellare 40 anni di storia di

due paesi e neanche l’unione di questi due stati cosi diversi tra di loro.

9. Dov’e rimasto il vostro sorriso? - Christa Wolf

Scritto nel 1991, la Wolf risponde a Dieter Bachmann riguardo le sorti della citta di Berlino

dopo la caduta del Muro e se sia davvero una “terra a maggese”. Inizia il suo saggio

raccontando di essere stata a Zurigo e che, tornando a Berlino, viene a farsi prendere da un

tassista proveniente dall’Est.

Questi comincia a raccontare gli ultimi fatti: di notte ormai le strade sono vuote e quella che

una volta era la VEB Taxi adesso e sparita, in quanto comprata da imprenditori dell’Ovest.

All’Ovest e come se ci fosse un’aria di superiorita per tutto cio che e proveniente dall’Est: la

moglie disoccupata, ad esempio, non riesce a trovare lavoro perche e “dell’Est”; il tassista

invece accompagna tutti clienti altezzosi che pretendono da lui di essersi gia imparato tutte

le strade della ex Berlino Ovest.

Allora Wolf risponde di si, che Berlino e una terra a maggese, desolata non in quanto non

coltivata, ma che va rigenerata da un eccesso di monocultura.

A Pankow (quartiere orientale di Berlino) rimane uno striscione: “Dov’e rimasto il vostro

sorriso?”. Quello degli abitanti che lo guardano e un fiacco sorriso del ricordo. Ma le persone

avevano cominciato a sorridere sinceramente dal Settembre dell’89 dalle rivolte popolari ad

Alexanderplatz. Si erano sentiti vincitori, pensavano davvero che la riunificazione avrebbe

risolto tutti i problemi, ma esattamente un anno dopo avevano capito di essere gli sconfitti.

Dal 30/06/1990 apparve in citta il Mago (personificazione del capitalismo) che come per

magia fece sorgere un nuovo mondo: sorsero dal nulla nuovi istituti finanziari e nacquero

nuove ditte. Ad una condizione, che le persone pensassero che oltre l’alternativa del

capitalismo non poteva esserci nulla. Eppure c’erano e ci sono molte difficolta: la gente non

era abituata a tutta quella novita in quanto prima erano vittime di una economia gia

pianificata.

Questa transizione da un sistema economico ad un altro completamente diverso non ha

lasciato neanche i bambini: sopraffatti dal demone del libero mercato non vogliono che

Coca-Cola e Topolino ma a differenza degli altri bambini dell’Ovest non hanno avuto il tempo

di sviluppare “anticorpi”. Tutti avevano creduto che i problemi sarebbero finiti, ma quello

che rimane e una citta con due societa completamente diverse, con le loro paure e sogni.

10. Proviamo nostalgia perche siamo esseri umani – Thomas

Brussig

In questo scritto Brussig affronta il tema del passato e della nostalgia di cio che era la DDR,

quarant’anni di storia cancellati da un’unificazione tra Est e Ovest.

Brussig osserva come i cittadini dell’Est, dopo un’iniziale gioia, cominciassero a provare

vergogna, per non aver mai fatto davvero una cosa reale per evitare questo regime

opprimente. Le persone allora cominciano a dire di essere sempre state contro, che in realta

non potevano fare niente a causa dell’omologazione.

Subito dopo l’unificazione tutte le autorita decisero di eliminare del tutto l’economia della

DDR. Ritornava cosi l’umore nero, in quanto la smobilitazione di quest’economia aveva

riaperto il problema della disoccupazione, il lato peggiore del capitalismo e cio che i socialisti

odiavano di piu.

Comincio quindi a circolare tra la gente una frase: “Non si stava poi cosi male”. Tutto a un

tratto spunto la nostalgia per la DDR che fu, piu precisamente Ostalgie (Osten = est). C’e da

specificare che non era una nostalgia restauratrice, non si voleva tornare indietro alle

privazioni di quei tempi, ma era una sorta di vittimismo: il popolo non aveva voglia di

combattere di nuovo contro questa nuova idea di societa e di vita, il capitalismo.

Brussig va contro corrente. Avrebbe voluto affrontare l’Ovest a viso scoperto. Riflette a lungo

su questa cosa (per l’occasione scrisse anche un romanzo e produsse un film) ma arriva a

una conclusione.

Tutti provano nostalgia in quanto esseri umani, indipendentemente da cio che si e passato.

In questo caso i tedeschi dell’Est non possono che provare nostalgia per la ex DDR perche

quella per loro era la normalita, non possono che avere quei ricordi. Ma ricordando, si

abbellisce anche il piu perfido degli eventi, come il totalitarismo del regime sovietico.

Esistono pero, osserva Brussig, anche persone che hanno amato incondizionatamente la vita

e l’ideologia della DDR. E questi sono gli uomini per i quali la liberta non costituisce un

grande peso: preferirebbero piuttosto una totale omologazione.

Ma in conclusione nessun nostalgico di quei tempi vorrebbe davvero tornare indietro a

quelle condizioni.

11. Lettera aperta al governo tedesco – Christoph Hein

Nel 2009 Hein riceve dalla cancelliera Merkel l’invito a partecipare alla mostra “60 anni – 60

opere” per il sessantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione. Ma Hein

rifiuta e spiega il perche in questa lettera.

Per lui e inaccettabile che questa mostra non contenga lavori di artisti provenienti dalla ex

DDR del periodo 1949-1990. Loro vivevano sotto una dittatura e secondo gli organizzatori

della mostra cosi non puo nascere un’arte libera. Anzi, per questi artisti la liberta ha avuto

un prezzo maggiore perche per averla hanno dovuto opporsi al sistema e guadagnarsela

giorno per giorno.

Hein appartiene a questi esclusi e dunque declina l’invita. La Germania unificata possiede

ancora un clima unilaterale di ideologia.

12. pech&blenda – Lutz Seiler

Seiler nasce nel 1963 a Culmitzsch presso Gera nella regione della Turingia. E molto forte il

legame tra il suo luogo d’origine e il suo pensiero poetico. Nella sua lirica la ricerca della

natura non risponde a esigenze di fuga dal mondo per costruire legami tra passato e

presente. La sua poesia, si puo dire, si costruisce da un sedimentarsi di temi e figure che

inizia letteralmente dalla terra.

La terra diventa infatti simbolo del dopoguerra tedesco-orientale ma al tempo stesso anche

di sfruttamento dei giacimenti di uranio per conto dell’Unione Sovietica (per cui il suo luogo

di nascita, Culmitzsch, sara reso al suolo). Questa terra appare quindi sterile e senza forma di

vita, sfigurata dalla radioattivita il cui simbolo e il contatore Geiger.

Stilisticamente l’immagine dello scavo nella terra si riflette in una nuova valutazione della

parola. La pechblenda (uraninite) diventa pech&blenda (titolo di una delle sue raccolte) in

cui pech (pece/sventura) e blenda (schermo) trasmettono il significato univoco di inganno e

cecita.

Non si tratta della Ostalgie di Brussig, nel passato non c’e traccia di idillio. Cio che e diffuso e

un torpore forse influenzato dalla radioattivita che alita la terra. Ma questo non significa che

Seiler si lascia abbandonare alla chiusura del mondo. Sono presenti infatti rimandi eroi a del

tempo come Gagarin, il cosmonauta sovietico.

Nella poesia di Seiler la realta e fatta da questi simboli indicatori del campo magnetico della

sua Heimat.

Dopo aver vissuto a Berlino va a vivere a Wilhelmshorst, tra i quali corrono 40 km di

distanza, che diventano anche i 40 anni di esistenza della DDR nella raccolta “vierzig

kilometer nacht”.

Altro tema ricorrente e la Hubertusweg, l’indirizzo del viale di pini e sabbia del Brandeburgo

che diventa simbolo di un humus, di una terra particolarmente feconda, il “felderlatein”. C’e

sempre quindi l’idea di sondare il terreno per trovare una sintassi comune.

In conclusione, per Seiler il compito della letteratura e un lavoro fatto di bilanci (CONTARE)

che servono a RACCONTARE (in tedesco zahlen-erzahlen).

-pech&blenda. Scrittura ellittica, non illustra ne narra, dimensione onirica

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Publisher
A.A. 2015-2016
8 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antoninop3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Di Rosa Valentina.