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L’ENCICLOPEDIA PER RAGAZZI:

- Innanzitutto l’arco cronologico, entrambi si concentrano nel

biennio 1930-31 , biennio assai intenso per le case editrici che

cercavano delle soluzioni possibili per i danni che avrebbe recato il

testo unico per la scuola elementare. L’unico consapevole che per

la sua casa editrice ci sarebbero stati degli introiti fu Mondadori.

-L’enciclopedia per ragazzi fu iniziativa di Mondadori e sia Errante

sia palazzi collaborarono nella scuderia di Arnoldo ( Mondadori) ,

inoltre il caporedattore di Mondadori, Aldo Gabrielli, aveva

collaborato alla Scala d’Oro e collaborò anche con Palazzi alle

“Trame d’oro”, inoltre alcuni illustratori come Gustavino, lavorarono

sia alla Scala sia all’enciclopedia per ragazzi.

- Il successo dell’editoria Mondadoriana fu tale che Arnoldo poté

ristamparla fino al 1953 non modificando nulla. Nel 1935

10

l’enciclopedia per ragazzi creò un punto di svolta per l’editoria per

ragazzi, riconosciuto anche da Errante e Palazzi che da tempo

coltivavano l’idea di un’enciclopedia per ragazzi che si concretizzò

solamente nel 1939, dopo che Mondadori però aveva già occupato il

mercato.

L’enciclopedismo coinvolge tutte le discipline, si trovano testi di

storia-geografia-storie dell’arte-cultura-biografie.

Obiettivo principale della collana era presentare ai giovani i

capolavori della letteratura dal momento che si presentava

come “letteratura e scienza nel libro per ragazzi”. Il panorama

letterario che si voleva offrire era vastissimo dunque fu necessaria

una accurata selezione : I racconti letterari furono circa 60 e

comprendevano opere singole, romanzi, novelle, leggende.

Tutti i testi appartenevano ad una novantina di autori. Alcuni

racconti non erano associati ad una persona bensì a posizioni

geografiche come ad esempio “ Una buona moglie, leggenda

norvegese”.

Le due nazioni con il maggior numero di autori erano: Italia e

Francia con 26 autori ciascuna, seguite da Inghilterra 17, Germania

11.

Emerge un peso maggiore dato alla letteratura straniera ed una

visione non solo europea ma mondiale, così si trasmettevano anche

usi e costumi di realtà più lontane ed extraeuropee.

Nell’enciclopedia secondo Errante e Palazzi era fondamentale che

per mezzo della letteratura servisse trasmettere anche nozioni

storiche, geografiche e artistiche, questo perché il libro serve a

formare il ragazzo che il prossimo anno andrà al ginnasio come

esplicitato nelle istruzioni per il volume “Quo Vadis”

indirizzato a Eugenio Treves.

La collana offriva anche una lunga estensione cronologica del

panorama che recuperava dal passato più lontano i miti greci e

latini fino a giungere al Peter Pan di Barrie pubblicato per la prima

volta del 1906, tuttavia non giungerà alla contemporaneità, si

arresta all’inizio del secolo.

L’enciclopedismo si trovava anche nella vastità dei generi

presentati: raccolte di fiabe, favole, miti , leggende , racconti ,

novelle, principalmente inserite nella prima serie della collana

dedicata ai bambini più piccoli in quanto questi testi erano più facili

e brevi. 11

Un passo azzardato fu trasformare in narrativi testi teatrali come

quelli di Shakespeare, Molière, Goldoni, Manzoni.

Erano inoltre presenti la mitologia greca e romana, l’epica classica ,

grandi cicli eroici cortesi del medioevo e del rinascimento fino

all’adattamento dei grandi poemi cavallereschi italiani ( Ariosto,

Tasso, Barberino , Boiardo ).

Nei testi veniva ridicolizzato l’ideale cavalleresco.

Anche i poemi del Sette-Ottocento sono inseriti nella collana

( Robinson Crusoe, Scott, Allan Poe ).

Venivano anche proposti testi non noti , come leggende

extraeuropee.

Il ragazzo dunque alla fine dell’ottava serie, si trovava davanti ad

una conoscenza sommaria della letteratura mondiale.

Per quanto riguarda la scienza, quest’ultima doveva ricoprire

all’interno della collana un elemento di rilievo, ritenuto

fondamentale per la formazione del ragazzo moderno.

venne chiesto agli scrittori di testi di divulgazione, di spiegare la

scienza fin dalle sue scoperte più recenti, per preparare i ragazzi al

mondo contemporaneo.

I testi di divulgazione scientifica, comprendevano anche la

divulgazione tecnologica e furono 13, distribuiti nelle serie in

modalità crescente. Dei sei autori scientifici, uno solo era uno

scienziato vero e proprio Giuseppe Scortecci, biologo e zoologo

autore di numerosi viaggi in Africa che ne preparò 6.

Tutti gli altri autori furono giornalisti o scrittori, da qui si deduce una

riflessione sull’attendibilità scientifica, Palazzi ed Errante, non

avendo formazione scientifica, si basarono semplicemente sulla

fiducia, infatti erano presenti alcuni errori ( Ad esempio nell’edizione

dedicata ai piccoli, i pinguini al polo nord => errore che potrebbe

essere giustificato dalla prevalenza di divertimento e narrazione) .

Nei testi per i ragazzi più grandi, l’attendibilità scientifica era

maggiore, si teneva conto anche degli avvenimenti più recenti ( es:

Le meraviglie della natura, Carotino e la sua famiglia assistono alla

caduta di un pallone sovietico ).

Le nozioni scientifiche erano sempre comunque inserite in un

racconto che fungeva da cornice ed erano : fisica, chimica, biologia,

zoologia. Non si affronta mai nella collana il tema

dell’evoluzione dell’uomo di Darwin, uno dei grandi temi della

divulgazione scientifica dell’Ottocento, ciò probabilmente a causa

12

della chiesa che non accettò ufficialmente l’opera di Darwin fino al

1950.

Nei testi scientifici particolare importanza ebbero le illustrazioni,

utilizzate nei testi letterari per allietare la lettura e sviluppare

l’immaginazione, nei testi scientifici hanno un rilievo di gran lunga

maggiore poiché favorivano una maggiore comprensione del testo

scritto.

L’apparato illustrativo , fu graduato in base alle necessità dei

giovani lettori.

Mentre nei primi tomi erano presenti illustrazioni colorate e giocose,

in quelli successivi erano presenti tavole fotografiche in bianco e

nero che rappresentavano realisticamente quello che era spiegato e

furono proprio tali illustrazioni a rendere vicina La Scala d’Oro al

carattere enciclopedico.

L’illustrazione scientifica, lasciava meno spazio alla creatività

dell’autore.

Il fatto di trattare molte discipline rendeva la Collana d’Oro sul

confine tra le collane per ragazzi che trattavano solo il genere

letterario e le enciclopedie letterarie, ramo del mercato poco

esplorato a differenza delle collane.

Nella collana viene bandito qualsiasi tipo di moralismo e

didascalismo, sono la narrazione e il divertimento i capisaldi della

collana.

3. STORIE PROPRIO COSI’ … IL RACCONTO DI ANIMALI

DALLA PREISTORIA A KIPLING

Pitture e incisioni rupestri

L’uomo è legato da sempre agli animali da un rapporto narrativo-

simbolico-emozionale, inoltre l’uomo ha sempre utilizzato l’animale

come metodo di rappresentazione del proprio mondo interiore e

come segno della propria spiritualità.

A circa 32 mila anni fa, risalgono i dipinti delle caverne dell’Era

glaciale in Francia e Spagna, sorprendente è come queste pitture

rappresentino in maniera dettagliata solo animali, senza sfondo che

li accompagni, poco presenti le figure umane.

Nelle pitture, sono rappresentati: leoni, bisonti, uro cervi, mammut

disposti in un ordine difficile da ricomporre per noi. L’uomo

13

preistorico non si serviva del concetto della prospettiva, non ancora

introdotto (XV Secolo ) perciò lo spazio pittorico veniva utilizzato in

maniera del tutto differente da come lo utilizziamo noi.

Lo scenario è sempre presente ma gli atti non sono mai

rappresentati, si tratta di immagini “statiche”. Gli antichi artisti

avevano però immaginato le loro immagini come in movimento e

come ipotizzò l’archeologo e regista Marc Azéma, probabilmente le

loro immagini, si animavano, una volta proiettate su di esse le luci

del fuoco.

Anche il primo scienziato che entrò nella grotta di Chauvet Jean

Clottes, crede che le immagini della grotta siano state concepite per

essere fruite allo stesso modo in cui guardiamo un film, una

rappresentazione teatrale.

Tuttavia le pitture , non svolgevano solo funzione ornamentale ma

sono considerate come strumento per istruirsi gratuitamente ,

laddove non è ancora avvenuto lo sviluppo culturale.

La favolistica classica

Cambiando epoche, civiltà e culture, gli animali hanno continuato

ad essere soggetti privilegiati degli artisti con significati più

allegorici e metaforici soprattutto dall’invenzione della scrittura.

Con la nascita e lo sviluppo delle antiche civiltà, le narrazioni scritte

utilizzano sempre più spesso gli animali per raccontare episodi di

vita quotidiana, mettere in luce scorrettezze, ingiustizie ecc..

Nelle favole di Esopo, Fedro, La Fontaine, gli animali sono

antropomorfizzati, incarnano i diversi tipi umani: lo stolto, il

cattivo, l’avulso; sono utilizzati anche per divulgare norme morali.

A grande distanza di tempo gli stessi protagonisti animali si

ritrovano in autori appartenenti a culture diverse, ciò è il risultato di

un processo di fissazione di uno stereotipo divenuto emblematico.

Tutto il cammino della storia dell’uomo ha sempre visto un

allontanamento dell’uomo dall’ animale, ciò si fortifica ancor di più

nell’era industriale dove l’uomo è concepito come assoluto

dominatore.

Nonostante ciò le storie con animali come protagonisti, rimangono

legati alla favolistica classica , soltanto con L’origine della specie

di Darwin , la narrazione con animali inizierà ad assumere

caratteristiche diverse. 14

Le “Favole nuove” di Kipling

Le favole di Kipling, si inseriscono all’interno di quel cambiamento

culturale che era già in atto in ambito scientifico a partire dalla

seconda metà dell’Ottocento e che viene divulgato ad una più

ampia cerchia , oltre gli specialisti, proprio dopo la pubblicazione

dell’opera Darwiniana.

Kipling : contribuisce al cambiamento dell’immaginario relativo agli

animali, è il portavoce. Egli segue in maniera totalmente autonoma

la via tracciata da Darwin e anticipa le proposte innovative di

Konrad Lorenz e dell’etologia.

Gli animali non sono più semplici surrogati del mondo umano, bensì

denotano molte de

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Publisher
A.A. 2017-2018
39 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naomi1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura per l'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Boero Pino.