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Molti dei racconti sono costruiti intorno ad un singolo incidente che viene a legarsi con i differenti punti di

vista di ciascun personaggio. Ling non si preoccupava dell’effetto visivo, che infatti nelle sue opere era

minore rispetto ai racconti classici che usava da fonti. A livello configurativo, i personaggi di Ling appaiono

generalizzati: molti sono senza il nome completo, e il nome risulta il metodo base di identificazione. La

tendenza dell’autore è di trattare i suoi personaggi con distacco e talvolta con un divertimento sardonico. Gli

eroi e le eroine, persino quelli delle storie d’amore, sono presentati in modo interrogativo, e l’interiorità è

limitata a descrivere il calcolo o la motivazione immediata per un’azione. Ling si distingue per il suo

trattamento non sentimentale dei personaggi.

Attitudini comiche e satiriche

Ling è considerato un moralista, non uno scrittore satirico. I suoi pochi esempi positivi rappresentano

l’accortezza piuttosto che la moralità, il buon senso piuttosto che la mera bontà. Egli non si rivolge agli

affetti del lettore: tutto il suo sforzo satirico è dedicato a ridicolizzare follia e vizio. C’è un elemento di

esagerazione comica anche nella storia seria “Contro l’Autopsia”. Ogni storia è una favola morale che

ricompensa la follia e il vizio con l’umiliazione e la punizione, ma sebbene la punizione sia ovviamente

ammonitrice, lo è anche l’espediente satirico. La moralità di Ling è normativa, come la moralità della

maggior parte delle commedie e delle satire; la sua moralità dipende dal buon senso e dall’esperienza ed è

collegata alla sua metafisica senza però risultarne dominata. Nonostante l’attenzione che Ling pone sulla

predestinazione e il Principio Divino, non si può considerare i suoi racconti come articoli metafisici. La

credenza nella predestinazione, espressa spesso nelle sue introduzioni, è riassunta in un clichè onnipresente

derivato dal Zhuang Zi ( tutto è preordinato). Il meccanismo della predestinazione non è chiarito: potrebbe

essere karmico, ma in tal caso la causa originaria non è menzionata dal narratore. La predestinazione è in

parte un espediente narrativo.

Commedie

Molte sono basate sull’idea della predestinazione. I protagonisti sono i destinatari passivi e non eroici di una

buona fortuna che loro hanno fatto poco per guadagnarsi. Essi esemplificano il consiglio di Ling di accettare

la propria sorte e di non lottare indebitamente per raggiungere le proprie opinioni. Questo genere di

commedie, includono racconti esotici e fantastici. Le commedie romantiche di Ling, come quelle europee,

riguardano generalmente un amore giovane che trionfa sull’opposizione dei genitori. Nelle collezioni di

Feng, l’idea è che il fidanzamento sia sacrosanto una volta che i genitori abbiano dato il consenso; ma se i

genitori si tirano indietro, gli amanti possono chiedere aiuto agli dei. Ciò giustifica l’atteggiamento di sfida

dei ragazzi verso i genitori, ma al costo di una convenzione restrittiva. Ling di solito fa ricordo alla dottrina

della predestinazione; i suoi personaggi sono il gioco del destino cieco; molte commedie presentano

fantastiche opportunità che portano alla fine ad un inaspettato e felice matrimonio. Anche altri tipi di

commedie di Ling usano il paradosso del fato. Ricordiamo “The Herd boy” (Il ragazzo del gregge) che

afferma di basarsi sullo Zhuang Zi ed illustra il tema della vanitas vanitatum ( del pensiero

vanità delle vanità)

taoista. Il protagonista vive due “vite”, ovvero il duro lavoro in montagna di giorno e il successo e la gloria

nel mondo dei sogni, di notte. Le due vite si riflettono, ma inversamente quindi. Nella sua vita onirica, nella

sua veste di uomo di stato, egli suggerisce un piano di compromesso per indurre due Paesi limitrofi a ritirare

le proprie truppe. Ling lo ridicolizza come confuciano interessato alla sua morale piuttosto che a cose

pratiche come la difesa e il contrattacco.

Satire

Le satire di Ling, chiare e scure, esplicano i suoi scopi e metodi dichiarati più di quanto non facciano le sue

commedie. La sua affermazione che le sue storie riguardino strani eventi radicati nelle realtà osservabili, si

adatta alle sue satire meglio che alle commedie. Riguardo agli elementi soprannaturali della sua narrativa,

egli afferma che sono quantomeno vicini alla credibilità (sembra riferirsi ai fantasmi e simili presenti nelle

sue satire). Il suo scopo di scrittore è l’ammonizione morale. Come personaggi, troviamo spesso furfanti, i

quali sono di diverso tipo: sciamani, alchimisti, monaci, funzionari…quindi quasi ogni classe sociale e

professione, eccetto i predatori più palesi (ladri e banditi). I pazzi, invece, sono prevalentemente uomini

ricchi ma non funzionari. Avarizia ed autoillusione rendono l’uomo ricco vulnerabile. Aspetto interessante

nelle satire di Ling è che il ricco sia un personaggio giovane, ciò si adatta allo stereotipo cinese del figlio

prodigo. Inoltre, il ricco di Ling non è un “nuovo ricco” e non vi è alcun suggerimento che sia trattato con

sufficienza solo perché non è uno studioso o un funzionario. Ling era comunque molto critico verso studiosi

e funzionari, così come lo era verso mercanti e proprietari terrieri, tuttavia essi non ricoprivano ruoli nelle

sue satire. Spesso l’uomo ricco è in preda ad un’ossessione (es. ottenere il segreto dell’alchimia) ed è

l’ossessione che pone l’eroe alla mercé dei furfanti. Le satire più oscure sono studi di diverse sfumature del

crimine, il vizio e la follia.

Altri scrittori

Il racconto, nonostante la popolarità che ricevette, non attirò scrittori famosi; quelli i cui nomi possono essere

ricavati, sono tutti abbastanza oscuri (sconosciuti). La caratteristica di questi scrittori è la tendenza a limitare

la gamma tematica, fino a concentrarsi su un unico argomento. Tematicamente, possiamo distinguere due

gruppi, a seconda della predilezione per l’erotico e il romantico o il morale e l’eroico. I primi, risultano

influenzati dall’enfasi posta sul qing, specie dall’Anatomia dell’Amore di Feng, mentre i secondi combinano

i temi di moralità pubblica (come Feng) con quelli privati (come Langxian), affermando l’interdipendenza

delle due sfere in maniera ortodossa e confuciana. Il loro scopo era di promuovere una rigenerazione morale

nella società. Il primo tipo romantico-erotico è il “Guzhang juechen”, quattro storie di dieci capitoli scritte

nel 1629-30 e la cui trama richiama la struttura complessa del dramma meridionale. Il termine “juechen” si

riferisce all’ideale eremitico dichiarato nella prefazione della raccolta. Altro lavoro del genere è “Antagonisti

in Amore”, in cui amore e odio risultano inseparabili: si tratta di una raccolta di ventiquattro storie e l’autore

parte col descrivere i primi segni di attrazione per poi proseguire verso l’amore sessuale, ma anche il

sospetto, l’odio e la violenza (forse, l’autore è Gao Yiwei). Il maggior sforzo narrativo si ha nel 1640,

durante la minaccia straniera, e si riferiva all’eroismo morale confuciano. Tra gli scrittori, ricordiamo Zhou

Ji, autore di “Seconda collezione di Storie del Lago Occidentale”; la premessa spiega che l’autore si è

dedicato alla narrativa come un ultimo disperato rifugio, in quanto il suo talento non era stato apprezzato.

Sebbene la prefazione sia stata scritta da un amico, si può ben supporre che Zhou si vedesse in questa luce.

In tutto il libro le sue frustrazioni personali sono fuse con il suo disprezzo per coloro che hanno autorità; la

sua moralità è del tipo dell’idealista assoluto, che richiede eroismi morali, ma allo stesso tempo egli è un

uomo di lettere, che presenta al lettore i suoi poeti preferiti per farli ammirare.

Capitolo 8. Li Yu

Li Yu era bene noto al pubblico. I suoi lavori parlano della sua ricerca di un patrocinio frammentario, durante

lunghi viaggi per la raccolta di fondi, mentre passava da un potenziale donatore all’altro, con le sue

concubine (il regalo di uno dei donatori). Inoltre, raccontano delle sue molteplici attività di scrittura,

redazione, pubblicazione ed edizione e delle sue finanze precarie. Li Yu apparteneva alla tradizione

dell’auto-rivelazione articolata da Yuan Hongdao, e le sue attitudini, valori, interessi si manifestano

attraverso i suoi lavori. Prominenti sono i suoi valori estetici. In lui c’era qualcosa tanto dell’esteta, quanto

dell’epicureo. Era il filosofo e tecnico della felicità, se si intende la felicità come una conciliazione passiva

con la realtà. La sua era una filosofia di basse aspettative, basata sul consolarsi pensando alle persone che

stavano peggio di lui. Il suo lavoro spesso si basa sulla nozione di un principio di realtà a cui gli ideali e i

preconcetti devono conformarsi. Egli credeva in una morale adattata alla moralità assoluta della situazione,

tendeva ad andare ancora oltre, ad onorare il personale interesse illuminato sopra il sacrificio per gli ideali

sociali. Scrivere era il suo maggior piacere, e i momenti di maggiore passione nelle sue opere sono quelli in

cui descrive i piaceri dei sensi. Per Li Yu non vi è alcuna gerarchia tra i piaceri sensoriali. Gli standard

estetici sono applicati a tutte le aree della vita e tendono ad unirsi con i valori morali. Nel suo teatro e nella

sua narrativa, la bellezza è associata al talento, e la bellezza e il talento insieme sono generalmente associati

alla bontà. I principi dietro le due preferenze estetiche erano l’ideazione, la semplicità, la naturalezza, la

raffinatezza e la novità. Di questi principi, per lui erano importanti la novità, la capacità di sorprendere. Li Yu

era sempre impegnato nella progettazione di nuove idee e invenzioni, tra cui una scrivania riscaldata, un

nuovo stile di carta da lettere e nuovi disegni per finestre e pareti divisorie. Nelle sue opere si mostra la

stessa inventiva, nelle sue storie e nella loro organizzazione e materia. Egli ha sottolineato il valore

dell’originalità nella letteratura più di ogni altro critico cinese (e forse europeo) prima del XX secolo. I suoi

pensieri critici si basavano sulla teologia (es. lo scopo del Creatore) o erano basati sull’idea di ciò che è

naturale e metteva sempre alla prova il suo giudizio contro la sua stessa esperienza. La richiesta di novità era

riferita alla materia del lavoro e non alle tecniche; infatti riguardo alla tecnica, egli incitava gli esordienti a

seguire i predecessori e criticava i suoi contemporanei per sperimentazioni avventate con i fattori formali.

L’innovazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
29 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/21 Lingue e letterature della cina e dell'asia sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Morgana393 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura cinese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Vitiello Giovanni.