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ROMANTICO:
Come fatto psicologico
Domina nella sensibilità romantica l'amore dell'irresolutezza e delle ambivalenze. La più caratteristica
parole del romanticismo tedesco è SEHNSUCHT (desiderio che non può mai raggiungere la meta
perché non vuole o non può conoscerla. E’ il male del desiderio. E’ il desiderare il desiderio che è
sentito come inestinguibile e proprio per ciò trova in sé il proprio pieno appagamento). La parola
romantica SEHNEN viene romanticamente identificata col proprio opposto, la pietistica STILLE.
''Desideroso di desiderare'', cioè di vivere nella condizione del desiderio puro perché irrealizzabile,
l'uomo romantico soffre della sua sensibilità che è troppo acuta. E’ l’uomo dei dilemmi che non cerca
mai di risolvere i propri dilemmi, ma ne crea di nuovi, perché il dilemma irresolubile è la forma stessa
della sua esistenza.
Il romanticismo psicologico è una categoria eterna dello spirito.
Come categoria storica
Il romanticismo fiorisce in Germania fra il 1795 circa e il 1815 circa e domina, poi, la letteratura
europea fino al 1850 circa. Tra i romantici tedeschi furono pochi i veri poeti e il movimento fu più
ideologico che poetico. Il classico viene definito più sano e il romantico ammalato. ! 26
Non esiste una forma di poesia specificatamente romantica perché l’essenza del romanticismo è
anche desiderio di sfuggire a qualsiasi forma. Il romanticismo si oppone contemporaneamente a tutti
gli stili. La vera poesia romantica la troviamo solo dove in qualche modo si realizza una forma infinita,
non in estensione ma in profondità.
Il romanticismo assorbe e assimila, in Germania acquista unità e da lì si diffonde in Europa.
HÖLDERLIN 1770-1843
Il più grande lirico tedesco dopo Goethe. Romantico che visse fuori dai confini del romanticismo. Si
sforzò di conciliare il paganesimo e il cristianesimo. Rivisse e cantò il travaglio della sua epoca. Fonde
in sogno armonioso gli opposti che dilaniavano la sua anima e trae vigorosi effetti drammatici anche
dalla violenta interruzione del flusso lirico. E' un anello di congiunzione tra classicismo e romanticismo.
Hölderlin sente l'eroismo da poeta ma è incapace d’agire da eroe. Si rese sempre più conto
dell’abisso che divideva la sua poetica religione della natura dal cristianesimo, demenza provocata dal
conflitto tra poesia e vita.
Poesia
Struttura delle sue poesie: è nascosta l'unità organica, successione d’immagini e sentimenti. Si
alternano ore o stagioni (es. alba e crepuscolo). La struttura è tripartita e riflette la religiosità
immanentista che esaurisce la realtà del cosmo e dell’anima in un ciclo ininterrotto di nascita, morte e
rinascita. Alcune brevi odi come Geh unter, schöne Sonne (tramonta bel sole) e Abendphantasie,
sono fra le gemme più pure della lirica tedesca.
La sua poesia è eterea perché tutta immersa in un bagno di luce e vivificata dall’etere e crea intorno a
cose una concreta atmosfera, misteriosa e luminosa. L’amore di tale realtà luminosa è sentito come
purezza morale e disinteresse per le cose del mondo, purezza di passione. La STILLE pietistica si
trasfonde nella natura e ne diventa il misterioso spirito animatore. Hölderlin canta il proprio paesaggio,
non la Grecia (terra renana). Se secondo Schiller gli dèi hanno abbandonato la terra, per Hölderlin
vivono in mezzo alla natura e sono natura, ma l’umanità d’oggi non li vede più, solo il poeta riesce a
sentirli. Nella contemplazione della natura, tedesca perché reale, greca perché ideale, si placano i
contrasti dell’anima. Gli elementi del paesaggio sono fiori, alberi, boschi, ruscelli…
La poesia della natura di Hölderlin si compie sempre nell’ora del crepuscolo, ora di un'estrema
dolcezza che è anche presentimento di notte e di morte. Prima che la luce svanisca del tutto, solo per
un attimo il nume scende sulla terra e scompare ogni distanza fra la terra e il cielo, fra uomini e dèi. Il
momento è breve: si aggrappa a quella luce fugace, illusorietà e fugacità della gioia che ha già in sé la
previsione del dolore. Come la Grecia è sogno e presenza, così la luce vespertina è realtà e illusione ,
questo porterà alla distruzione della forma greca.
L’uomo moderno (specie il tedesco) non è più capace di armonizzare le forze della sua anima perché
ha perduto il senso del divino, che è senso dell’armonia. Compito del vate è di far rinascere il culto
degli dèi e il ritorno agli dèi sarà l'inizio dell'età dell’oro dell’umanità.
Hyperion
1797: s’impernia sul contrasto antico e moderno, Grecia e Germania. Forma epistolare, realizza il
principio dell’armonia greca solo sul piano estetico, in prosa limpida ma nella sostanza è un doloroso
diario introspettivo. Il romanzo s’ispira alla Rivoluzione francese, rispecchia il dolore di non poterla
attuare in Germania e riflette lo smarrimento di Hölderlin di fronte agli eventi. Ha un’impostazione due
volte paradossale: il presente è anche il passato, la Germania è anche la Grecia.
Der Archipelagus
1800: ode in esametri. Il poeta non s’identifica più con la figura pseudogreca, ma rappresenta sé
come vate tedesco con una missione religiosa da compiere: recarsi in Grecia e far risorgere gli dèi e
poi rinnovare il loro culto in Germania.
Elegie
vertice classico della sua poesia amorosa per ampiezza e organicità della struttura. Dolore, gioia,
disperazione, fede.
An die Parzen
1798: ode. Invoca la felicità dell’autunno, in cui culmina il breve anno della vita umana. Non importa
sapere se il moto dell’esistenza ci conduce in alto o in basso: l'uomo deve conservare la libertà di
mettersi sulla via che ha scelto, in cui ha riconosciuto il suo destino.
An die Deutschen
1799: rimprovera i tedeschi per ricchezza di pensiero e povertà d’azione. Attende la grande ora della
sua nazione, ma sente solo silenzio, il dubbio: è sacro raccoglimento prima della festa o il silenzio
dell’inerzia? ! 27
Der Tod des Empedokles
tragedia, rappresenta il sacrificio espiatorio del filosofo d’Agrigento, che sul monte sacro invoca
l'ispirazione poetica e si getta nell’Etna perché l'umanità si rigeneri religiosamente per effetto del suo
olocausto. Empedocle è il vate che, consapevole della sua missione, si offre agli dèi.
Wie wenn am Feiertage
1800: poesia in strofe libere. Nella natura rinata non vede Dio ma la promessa di grandi eventi storici.
A partire da ora Hölderlin si proclama anche vate di grandi processi storici e guida della propria
nazione.
Inni cristologici
Il poeta si sente legato a Cristo e sogna di continuare la sua opera. In teoria Hölderlin vuole la
riconciliazione di tutte le fedi. Nei due opposti paesaggi Asia-Alpi, mira in realtà a conciliare dio etere
senza rinnegare Cristo.
Der Einzige
nel paesaggio greco il poeta spera di trovare Cristo, anche se ha timore di profanare Cristo perché si
accosta agli dèi. L'inno si conclude con una sentenza: il vero poeta è poeta dello e nello spirito,
eppure non può non amare il mondo e sentirsene figlio.
La rivelazione religiosa avuta sulle Alpi fu anche l'inizio di una nuova visione storica. Il displuvio del
Gottardo, da cui tre fiumi scendono verso Germania, Italia e Francia, è per Hölderlin il centro ideale
d’Europa, nasce una nuova mitologia dei fiumi a cui s’ispirano cinque inni:
• Der Rhein, 1801: il Reno è per Hölderlin il fiume tedesco per eccellenza. Anch’esso vorrebbe
scorrere, come il Danubio, verso l’Asia e deve invece andare a nord, legato per il volere degli dèi
alla terra tedesca.
• Die Wanderung: narra il viaggio in Grecia per invitare le Cariati in Germania. Invoca tutti i fiumi
greci e questa è definita unione mitica.
• Patmos, 1801: riprende e corregge il tema del viaggio dalla Germania all’Oriente e lo volge verso
l'arcipelago greco. Rapito a Patmos, Hölderlin si riconosce nell’apostolo Giovanni, continuatore,
con l’Apocalisse, dell’opera di Cristo. Hölderlin si sente destinato a superare entrambi. Viaggio
verso la Grecia e ritorno, nasce al termine della notte una nuova espressione del divino, in cui
tutte le espressioni precedenti saranno conciliate e fuse.
• Andenken, 1803 (ricordo): la poesia è pervasa da un tono soave e un ritmo agitato.
- Ricordo della Francia
- Il vento che spira da nord-est indica la via dalla Svevia alla Francia
- Il vento trasferisce il poeta in Francia e nello stesso tempo lo priva della presenza degli amici
francesi
- Egli conversa con gli amici ma poi si ridesta e si riconosce solo
- L'idillio sfocia nel dramma
Contrappone sorgenti ad oceano, tedeschi a popoli sul mare. Andenken non è solo degli amici, ma la
memoria stessa, il dovere di ricordare. E’ il trionfo poetico della memoria. Addio agli amici francesi e
alla poesia.
WACKENRODER 1773-98
il romanticismo tedesco comincia con la sua opera Herzensergiessungen eines kunstliebenden
Klosterbrüders, 1796 (sfoghi del cuore di un monaco amante dell’arte).
Poeta mancato, è consapevole della sua incapacità d’esprimersi. L’arte diventa mistero di Dio,
razionalismo romantico: l'arte è rivalutata come opera di Dio. Rivaluta la pittura e la musica. L’artista
vero e puro è per lui Raffaello (arte religiosa).
Rafaels Erscheinun
(la visione di …): comincia dalla dichiarazione di Raffaello sulla sua ispirazione platonica. Primo passo
rivoluzionario da classicismo grecofilo a romanticismo: la madonna è sostituita a Venere, il medioevo
cristiano a pagana grecità, la leggenda religiosa a mito antico, origine divina di ogni vera arte.
La visione di Raffaello è mandata da Dio o è creata dal suo spirito? Risposta: Raffaello portava in sé
la visione dalla nascita. Quando vede il contrasto che può turbare l’armonia del suo chiuso mondo
interiore, si sforza di attenuarlo o ignorarlo. Norimberga gli permise di rituffarsi nel passato del ‘500
tedesco, borghese e protestante. Egli paragona Dürer (realistico) a Raffaello (idealistico) che,
nonostante le apparenze, hanno una segreta affinità.
Wackenroder romantizzò il ‘500 italiano cattolico e il ‘500 tedesco protestante e non volle rendersi
conto delle insormontabili differenze. Nella sua anima vivevano due am