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Funzione della Commissione
La commissione partecipa alla formazione delle norme (potere di proposta). Essa è l'organo che fa le proposte. Controlla anche la puntuale esecuzione del diritto dell'UE. La commissione ha la rappresentanza nei rapporti esterni, tranne la politica estera che negozia i trattati internazionali. Ha un potere autonomo di decisione in settori specificatamente definiti dai trattati e, qualora il Consiglio e il Parlamento lo prevedano nei loro atti, anche un potere delegato (cioè un potere che ha una procedura diplomatica in cui la Commissione adopera una Confort letter, una sorta di avviso di garanzia di uno stato membro. Lo stato poi fornisce le proprie spiegazioni e c'è un dialogo informale. A questo punto uno dei due si rende conto dei propri errori e la fase da diplomatica diventa formale.) Esiste anche il potere di iniziativa della Commissione che propone gli atti legislativi, tranne se i trattati non dispongono diversamente.proposta può essere anche sollecitata dal Consiglio, Il Parlamento o un milione di cittadini degli stati Membri. La proposta è frutto di valutazioni tecniche o politiche. Ha anche un potere di esecuzione, gestisce il coordinamento, o esecuzione e gestione delle condizioni dei trattati, qualora sia necessario. A differenza degli altri stati membri della Commissione, per l'Alto rappresentante NON vale il divieto di sollecitare o sollevare istituzioni da altre istituzioni e agisce in nome e per conto del Consiglio Europeo. L'alto rappresentante ha un ruolo di vicepresidente della Commissione o ruolo di Presidente del Consiglio per quanto riguarda gli affari esteri. LA CORTE DI GIUSTIZIA La corte di giustizia dell'EU comprende: la corte di giustizia, il tribunale ed i tribunali specializzati. Ha il potere giudiziario. - Prima, in origine, i trattati erano guidati solo dagli organi giudiziari, poi dal 1989 è stato istituito il tribunale di primo grado e quellispecializzati e viene creato un primo grado di giustizia. La corte di giustizia è composta da un giudice indipendente per Stato membro assistito da avvocati generali, ha sede a Lussemburgo ed è organo di individui, cioè che i suoi membri NON rappresentano i rispettivi stati appartenenti e non ne ricevono alcuna istruzione, quindi non sono plenipotenziari. L’avvocato generale è un soggetto competente che studia la causa e propone una risposta all’organo giudicante. Viene definito Amicus Curiae cioè un organo giudiziario che studia le cause prima ancora che vengono decise. Difende il diritto dell’Unione. - Giudici e stati membri vengono nominati di comune accordo tra gli Stati membri e sono in carica per 6 anni. Il Comitato è composto da sette personalità ex membri della Corte di Giustizia, membri dei massimi organi giurisdizionali nazionali e giuristi, si affianca alla corte e fornisce un parere sull’adeguatezza dei
candidati all'esercizio delle funzioni di giudice e di avvocato generale. Il Presidente viene eletto tra i giudici ogni 3 anni e dirige l'attività della Corte sia sul profilo giurisdizionale, sia su quello amministrativo. Ha competenza in maniera di provvedimenti cautelari, nonché di sospensione delle sentenze. La corte può sedere o nella sua composizione plenaria, il gran plenum o piccolo plenum di 14 giudici. La Corte nomina per 6 anni un Cancelliere che esercita funzioni connesse alla corte come tenuta delle cause, ricezione di tutti gli atti e provvede alla gestione amministrativa o finanziaria della corte. TRIBUNALE Il Tribunale è composto da almeno un giudice per stato Membro, con gli stessi requisiti ai membri della corte nominati dalle stesse modalità. Il tribunale non è assistito dall'avvocato generale. In quello di primo grado le sentenze possono essere impugnate solo per motivi di diritto. Funzioni della corte: La corte digiustizia ha una competenza di interpretazione dei trattati di tutto il diritto dell'UE, anche sugli atti dell'Unione, ed è l'unico organo che può dare un'interpretazione autentica del diritto dell'Unione. Questo avviene attraverso il rinvio pregiudiziale, cioè la competenza fondamentale dell'Unione ed è quello che viene chiesto ad un giudice nazionale ed ha l'obbligo o la facoltà di sospendere un giudizio per chiedere delle spiegazioni alla corte. Altro ruolo degli organi giurisdizionali (o Corte di Giustizia) è la funzione del controllo della validità degli atti dell'Unione (diritto privato). Su questi atti la corte effettua un controllo di legalità. C'è anche un'altra funzione chiamata ricorso in carenza, quando ci sono degli atti che dovrebbero essere adottati dalle istituzioni ma che esse smettono di adottare. L'Ultima funzione è la procedura diLa procedura d'infrazione è un'infrazione che serve a verificare se gli Stati membri si attengono alle regole (gli obblighi dei trattati). Essa non è portata avanti esclusivamente dalla Corte di Giustizia, ma c'è una fase preliminare che coinvolge anche la Commissione Europea che svolge questa fase chiamata precontenziosa o diplomatica (cioè prima che diventi giudiziale).
La Commissione è considerata Custode dei trattati, cioè della loro corretta applicazione degli Stati Membri.
La procedura d'infrazione è sostanzialmente diretta a porre fine alla violazione del diritto comunitario da parte di uno Stato prima ancora dell'accertamento in sé stessa dell'infrazione.
La Commissione invia ad uno stato membro incriminato un avviso di garanzia chiamato Confort letter o lettera di messa in mora, in cui si avvisa che si procederà ad un accertamento. Questa lettera serve allo stato per fargli capire che si sta verificando il proprio comportamento.
Lo stato risponde con delle spiegazioni e se non c'è infrazione tutto va archiviato. Se invece si rende conto di aver commesso un'infrazione, lo dice alla Commissione e la fase precontenziosa raggiunge il suo obiettivo (non c'è nulla di giuridico, è tutto formale). Se la Commissione fallisce il suo tentativo diplomatico, adotta un atto che si chiama parere motivato che chiude la fase precontenziosa e dà 2 mesi allo Stato per adempiere altrimenti la questione viene discussa dinnanzi alla Corte di Giustizia se ci sarà o meno una condanna per adempimento.
IL SISTEMA DELLE FONTI
Esso comprende:
- I soggetti sono quelli già visti nelle lezioni precedenti (Stati Membri, cittadini, istituzioni ecc.)
- Le Fonti sono un insieme di regole attraverso cui i soggetti entrano in relazione (trattati)
- Adattamento
Le norme primarie sono quelle pattizie cioè i trattati sia istitutivi, sia di adesione che quelli modificativi (trattato di Lisbona, quello
sul funzionamento dell'UE e la carta dei diritti fondamentali.) Tali norme si relazionano con L'UE e creano situazioni giuridiche, attribuiscono forza e portata normativa agli atti delle istituzioni e costituiscono il diritto derivato perché deriva dai trattati. Sono considerati patrimonio di queste norme anche i "principi" propri del diritto dell'Unione. Principi del diritto dell'Unione: - Un principio fondamentale è quello della certezza del diritto, ossia tutti gli atti devono avere la certezza di quale sia la regola, altrimenti si esce fuori binario. Il suo principale profilo è quello della trasparenza dell'attività di amministrazione. - Altro principio importante è quello del legittimo affidamento cioè dover fare affidamento su una regola, altrimenti si rischiano di perdere gli interessi legittimi. Viene in soccorso quando viene modificata una disciplina. - Altro principio è quello dell'effetto utile.Cioè la norma europea deve avere l'interpretazione che sia quanto più funzionale al raggiungimento dell'obiettivo.
Di rilievo è il principio di precauzione, che impone l'adozione di misure atte a prevenire rischi per la sicurezza e la salute oltre che per l'ambiente.
Anche il principio della leale cooperazione è importante perché:
- Obbligo di facilitare le istituzioni nell'assolvimento dei loro compiti.
- Questo obbligo sia la soluzione dei problemi specifici, in generale nei rapporti tra istituzione e stati membri.
- Il principio è che anche le Istituzioni devono collaborare, deve essere reciproco.
Il principio d'uguaglianza è fondamentale perché ha garantito un sistema di riconoscimento tra gli stati membri.
Il principio della proporzionalità consente di verificare la legittimità di un atto, cioè la scelta di un atto che riesce a finalizzare l'obiettivo.
Ripartizione delle
Competenze tra Unioni e membri La disposizione del trattato sul funzionamento dell'UE indica quali sono le materie che spettano all'Unione e quali agli Stati, quindi la loro ripartizione. Questo sistema di ripartizione si basa su 3 tipologie di competenza indicata nei trattati: 1. Competenze esclusive 2. Competenze concorrenti 3. Competenze di sostegno 4. Quelle residuali che però sono in capo dello Stato Nel trattato di Lisbona c'è un altro principio che è quello dell'attribuzione regolato dal principio di proporzionalità (vedi su) e quello di sussidiarietà in base al quale le decisioni che toccano la vita dei cittadini vengono prese dall'istituzione amministrativa più vicina al cittadino. Distinzione tra competenze esclusive, concorrenti e di sostegno: Competenze esclusive: è stabilito che solo l'Unione può emanare atti giuridicamente vincolanti come nel caso della politica agricola comune o quellamonetaria.Competenze concorrenti: La stragrande maggioranza delle materie entra in gioco sia con L'UE che con gliStati.-La portata e l'intensità dell'azione dell'Unione, che siano di esclusive o di concorrenza, devono esseresempre regolate dal principio di proporzionalità che impone la scelta dei mezzi più idonei alla finalizzazionedell'obiettivo. Si sceglie lo strumento meno invasivo.
Competenze di sostegno: l'UE può solamente sostenere, coordinare o completare l'azione degli statimembri e non può interferire nel loro esercizio. Sulla base del principio dell'attribuzione va tenuta presente:
A. La clausola di flessibilità (art.352) che permette all'UE di andare oltre il loro potere d'azione senecessario per raggiungere un obiettivo (richiama il principio dei diritti impliciti)
B. Teoria dei poteri impliciti scritto sopra, nel diritto internazionale. Se le istituzioni non sono in grado
diraggiungere l'obiettivo richiedono delle competenze dall'UE implicitamente.
Il diritto derivato: la formazione delle norme
I Trattati istitutivi